Cinque milioni in più per il Fondo Sociale Morosità: ottima notizia
La Giunta ha promesso queste risorse rispondendo, poco fa in Consiglio Regionale, alla mia interpellanza sul tema: il passaggio da 7 a 12 milioni sarebbe un’ottima notizia e andrebbe pienamente nella direzione delle nostre richieste Ci auguriamo che ciò avvenga già alla prossima variazione di Bilancio. Adesso, si proceda immediatamente con la convocazione del Tavolo di Confronto con Associazioni e Sindacati e al necessario e urgente aggiornamento normativo relativo al Fondo stesso.
«Condividiamo la proposta di un Tavolo di Confronto e – sul tema dell’aumento dei fondi da 7 a 12 milioni di euro – l’Assessore al Bilancio e il Presidente Cirio si sono detti favorevoli»: questo, in estrema sintesi, il senso della risposta da me ricevuta poco fa in Consiglio Regionale alla mia interpellanza sul Fondo Sociale. Abbiamo chiesto con forza entrambe le misure (Tavolo e aumento delle risorse) e ora apprendiamo con soddisfazione che la Giunta si dice sulla stessa nostra lunghezza d’onda. Daremo da questo punto di vista, come Moderati, pieno supporto anche in Aula. Auspichiamo che i nuovi fondi siano allocati già in occasione della prossima variazione di Bilancio: nel frattempo, le prime sedute del Tavolo di Confronto dovranno già essere state convocate e tenute, con la partecipazione e il pieno coinvolgimento (anche, auspicabilmente, in sede di Commissione) delle Associazioni e dei rappresentanti dei soggetti coinvolti, il cui contributo sarà fondamentale anche a livello normativo. Il sostegno nei confronti di chi, incolpevolmente, non riesce a pagare l’affitto è per noi non soltanto una questione di giustizia, ma anche di lungimiranza e risparmio: intervenendo oggi, si evita di dover spendere cifre molto superiori domani per arginare casi più numerosi di emergenza abitativa. Sarà inoltre fondamentale effettuare controlli puntuali (non possiamo permettere che neanche un euro di questi fondi vada a chi non ne ha titolo). L’apporto delle Associazioni e dei Sindacati (Sunia, Sicet e Uniat tra gli altri) sarà fondamentale anche a proposito dell’urgente aggiornamento dell’apparato normativo relativo al Fondo Sociale, all’avanguardia un decennio fa, ma bisognoso oggi di un adeguamento alle nuove condizioni sociali ed economiche. Lo scorso anno in Piemonte sono state 6.358 le richieste di cancellazione dei debiti (spesa per la Regione: 7,3 milioni di euro): a causa di inflazione, caro bollette e crisi economica, il 2023 potrebbe far registrare dati ancora più alti. Allargare la platea degli aventi diritto è fondamentale. La condizione di morosità incolpevole è definita dalla Legge Regionale numero 3 del 17 febbraio 2010.