Chiediamo inoltre che sia precluso l’accesso a tutti i siti minimamente a rischio anche sulle nostre montagne.
Oggi è il momento del dolore, della vicinanza e delle condoglianze più sincere alle famiglie delle vittime: dovrà seguire immediatamente il tempo della riflessione e della pianificazione politica. Il catastrofico evento della Marmolada è un diretto effetto del cambiamento climatico e delle precarie condizioni di salute dei nostri ghiacciai. Gli stessi presupposti – scarso innevamento invernale e primavera drammaticamente più calda della media – che hanno portato al crollo del ghiacciaio sommitale di Punta Rocca potrebbero innescare fenomeni analoghi anche sulle nostre cime: chiediamo dunque un’analisi puntuale dei siti che, in Piemonte, corrono gli stessi rischi, nonché un’opera costante e affidabile di monitoraggio e l’applicazione di parametri, studiati di concerto con gli Enti preposti e con le guide alpine, volti a impedire l’accesso alle aree montane che presentino un pur minimo rischio, a tutela della sicurezza degli escursionisti.
Sempre più esercenti rifiutano la possibilità di rinnovare i mensili GTT con pagamento elettronico (nonostante l’obbligo da oggi in vigore): il risultato è un disservizio per i cittadini (e per i turisti). GTT copra almeno in parte la commissione, ma sia il Governo a identificare misure per ovviare a una dinamica che si sta verificando su tutto il territorio nazionale. Chiederemo alla Giunta Cirio, da questo punto di vista, di interloquire con Roma.
Scatta da oggi l’obbligo, per le tabaccherie, di accettare il pagamento con bancomat per il rinnovo degli abbonamenti mensili GTT. Le segnalazioni di rifiuti da parte di esercenti che temono di vedere annullato il proprio margine di guadagno ci stanno arrivando numerose. Poter pagare in modalità elettronica l’abbonamento mensile GTT è un diritto del cittadino, a maggior ragione considerando che questa spesa è fiscalmente detraibile solo a fronte del giustificativo di un pagamento avvenuto con carta elettronica. Ottenere un pur minimo guadagno effettuando una vendita che è anche e soprattutto un servizio alla cittadinanza è un diritto degli esercenti.
Chiediamo dunque che sia la politica a identificare e applicare misure utili a garantire il rispetto di entrambi questi diritti, Chiederemo alla Giunta Cirio di interloquire con il Governo a questo proposito.
A fronte di commissioni che, oggettivamente, sono tanto rilevanti da cancellare, in qualche caso, il margine di guadagno per l’esercente, chiediamo che sia GTT a farsi carico di parte almeno della commissione, in modo da garantire nei fatti questa opzione di pagamento presso gli esercizi su strada. Non si può concepire che – in una regione e in un capoluogo che, come il Piemonte e Torino, stanno consolidando la propria vocazione turistica – sia difficile acquistare con moneta elettronica il titolo di viaggio per il Servizio di Trasporto Pubblico Locale.
Potranno essere fugati solo dai risultati: la nostra attenzione sarà massima, monitoreremo eventuali criticità.
Sarà da domani operativa l’Azienda Zero, con una lunga serie di compiti e funzioni: non abbiamo mai nascosto, in Consiglio Regionale, le nostre perplessità relative a questa nuova struttura. L’Azienda Zero sarà utile per ridurre le liste d’attesa? Aiuterà a valorizzare finalmente le tante eccellenze della Sanità piemontese? Rappresenterà un miglioramento – in termini di efficacia e accessibilità dei servizi – per chi ha una malattia rara o una fragilità psichica? Varrà a ridurre i flussi del turismo sanitario, attualmente rilevantissimi dal Piemonte verso altre Regioni? Riuscirà a valorizzare l’apporto convenzionato del Settore Privato? Su questi parametri e sui risultati ottenuti valuteremo questa novità. L’attenzione dei Moderati sarà massima e valuteremo costantemente l’andamento del nuovo modello di organizzazione, pronti a chiedere conto alla Giunta delle eventuali criticità.
Rifiutiamo ogni approccio ideologico al tema dello stop ai motori endotermici: ogni posizione, cioè, che si limiti ad affermare un principio senza considerare le conseguenze sociali e occupazionali.
Ci aggrappiamo agli spiragli, sottili ma reali, che restano aperti all’indomani dell’accordo raggiunto tra i ministri dell’Ambiente dei Paesi UE sulla proposta di vietare, dal 2035, la produzione e la vendita di auto con motori endotermici. Restiamo convinti che elementi sostanziali quali, tra gli altri, la possibilità di introdurre carburanti non inquinanti per i motori endotermici non possano essere tralasciati. Dobbiamo evitare forzature nella transizione ecologica che rischierebbero di avere conseguenze sociali drammatiche: il tema va affrontato con delicatezza e attenzione, rappresentando una questione troppo cruciale per il nostro futuro per diventare terreno di mero scontro ideologico. Ci sono posti di lavoro da conservare: migliaia nella nostra regione, indotto compreso (il riferimento è per esempio alle molte aziende che producono componentistica). Quello della formazione e della riconversione di questi lavoratori è un tema che deve collocarsi all’apice dell’agenda politica, in generale e in particolare per un territorio, come quello piemontese, a forte e storica vocazione automotive.
Davvero la Giunta Cirio pensa di arginare con l’elemosina la nuova epidemia della salute mentale che si sta diffondendo tra i giovanissimi?
Del tutto insufficiente la cifra (1,57 milioni di euro su una platea di oltre 50mila pazienti) messa a disposizione delle Aziende Sanitarie Regionali per le funzioni di Neuropsichiatria Infantile; alla stessa maniera non ha senso non prorogare oltre il prossimo 31 dicembre la possibilità per le stesse ASR di avvalersi di forme di lavoro autonomo per dotarsi delle risorse umane necessarie ad affrontare un’emergenza che, di certo, si protrarrà ben oltre questa sorta di arbitraria “data di scadenza”. Assessore Icardi per l’ennesima volta assente in Aula: l’Assessore Protopapa risponde al posto del collega, ma glissa completamente sul tema del potenziamento del reparto NPI dell’Ospedale Regina Margherita (OIRM) di Torino, al centro della mia Interrogazione a Risposta Immediata.
Di fronte a un disagio psichico che, tra i giovanissimi, sta assumendo tutte le caratteristiche di una nuova epidemia, questa Giunta prova a rispondere con cifre talmente inadeguate da non potersi definire se non “elemosina”: non sapremmo con che altro termine riferirci ai 30 euro a paziente (1,547 milioni di euro per oltre 50mila utenti annui in carico a tali Servizi – dati Ires) assegnati alle Aziende Sanitarie Regionali per la funzione di Neuropsichiatria Infantile e citati poco fa a verbale dalla Giunta. Il dato è, oltre tutto, verosimilmente sottostimato, dal momento che gli studi di riferimento stimano in una percentuale oscillante tra il 35 e il 50% le persone che, presentando disturbi mentali o psicologici, non ricevono né supporto né cura, e considerando che ancora non disponiamo di dati precisi post pandemia da Covid-19.
Anche senza voler commentare l’ennesima assenza in Consiglio Regionale dell’Assessore Icardi (che ha delegato al collega Protopapa l’onere di rispondere al mio Question Time) e passando sotto silenzio i tempi biblici con i quali questa Giunta crede di poter rispondere agli atti dei Consiglieri (e dunque ai cittadini piemontesi stessi), diventa difficile tacere sulla possibilità garantita solo fino a fine anno (31 dicembre 2022), per le Aziende Sanitarie Regionali, di poter utilizzare forme di lavoro autonomo per il reclutamento di professionisti sanitari e assistenti sociali per affrontare questa emergenza gravissima che di certo non ha una “data di scadenza”.
A fronte di casi di disagio psichico che risultano raddoppiati tra i giovanissimi rispetto all’era pre-Covid e a una domanda precisa su come potenziare i Servizi di NPI presso l’Ospedale Regina Margherita (OIRM) di Torino, dove si registra l’occupazione stabile di tutti i 38 posti letto del reparto e pazienti adolescenti con disturbi psichiatrici che affollano anche i posti letto delle Pediatrie e del Pronto Soccorso, la sola risposta è stata un imbarazzato silenzio.