Dipendenti Tundo da mesi senza stipendio, senza ticket e senza tredicesima. La situazione è gravissima anche per i subappaltatori e relativi dipendenti. La Città faccia sentire la sua voce: se con questa azienda il Comune fa capitolati di gara per il trasporto pubblico, poi non può accettare che la stessa azienda ritardi nel pagamento dei dipendenti.
Tagli mirati sui diritti delle persone con disabilità, evidentemente viste come semplice zavorra economica sulla quale fare economia. A questa città manca come il pane un Disability Manager: ma neanche da questo punto di vista si registrano passi avanti da parte dell’Amministrazione.
Le due Giunte definiscano quanto prima il profilo della new-co: in gioco il lavoro di dodici dipendenti e il futuro dell’evento in sé.
Notizie parzialmente positive dalla Commissione Cultura della Regione Piemonte: l’Assessore Parigi assicura che tutti i lavoratori saranno garantiti. Sostengo da sempre la necessità di un impegno istituzionale su tre fronti: difesa dell’evento in sé, in quanto valore per la città; difesa dei fornitori; difesa dei dipendenti.
Per quanto riguarda la ricollocazione dei dodici dipendenti della Fondazione per il Libro, il cui contratto scade il 30 giugno prossimo, le Istituzioni dovranno tenere conto delle competenze per valorizzare al massimo il profilo di ciascuno. Stiamo parlando di professionalità di alto profilo e di lavoratori che, nonostante l’incertezza del futuro, profondono assoluto impegno quotidianamente. Il Comune di Torino e la Regione Piemonte definiscano quanto prima e al meglio il profilo della nuova società.
Il Comune incontrerà solo 85 persone alle ore 18.00 di un giorno feriale per discutere di un tema che coinvolge almeno 100mila torinesi. Residenti e commercianti sono imbufaliti, e io con loro.