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INTERPELLANZA – Non siete in grado di governare la città ma almeno un marciapiede riuscite a metterlo a posto?

PREMESSO CHE

  • lo scrivente ha recentemente incontrato alcuni cittadini che hanno esposto lo stato di profondo degrado e sporcizia dei marciapiedi di via Vicenza (Circoscrizione 4);

RILEVATO CHE

  • la pavimentazione dei marciapiedi risulta rovinata e sconnessa;
  • buche e cunette costituiscono un reale pericolo per i pedoni e, a maggior ragione, per i cittadini con disabilità;
  • accade con frequenza che le ruote delle carrozzine rimangano incastrate nelle fenditure dell’asfalto, con conseguente grave rischio e pericolo;
  • diversi attraversamenti sono privi degli appositi scivoli;
  • i problemi maggiori si riscontrano a partire dal numero civico 6 e fino alla fine della strada;
  • i cittadini hanno segnalato anche la particolarità del passo carrabile situato in via Vicenza 10E: esso reca un cartello senza citare gli estremi della concessione comunale e pare che tale situazione si protragga da più di 10 anni (si allega foto);

CONSIDERATO CHE

  • come riferito dai cittadini, sono più di 15 anni che il marciapiede necessita di incontrare e ricevere adeguata cura e manutenzione;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione abbia la volontà di affrontare e risolvere in maniera concreta ed efficace le problematiche narrate;
  2. se e quando si intenda intervenire per rifare la pavimentazione dei marciapiedi e per realizzare scivoli in corrispondenza degli attraversamenti;
  3. se sia già stata verificata (o se e quando si intenda farlo) la regolarità della concessione per il passo carrabile in via Vicenza 10E e dei relativi manufatti.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Micromobilità dolce(amara): mobilità in sicurezza o insicurezza della mobilità?

PREMESSO CHE

  • il Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 229 del 4 giugno 2019 ha definito “le modalità di attuazione e gli strumenti operativi della sperimentazione della circolazione su strada di dispositivi per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica” (articolo 1);
  • il Decreto precisa che “i Comuni, con specifico provvedimento emanato nelle forme di cui all’articolo 7 del Codice della Strada, autorizzano in via sperimentale la circolazione dei dispositivi per la micromobilità elettrica, esclusivamente in ambito urbano e limitatamente a specifiche tipologie di infrastrutture stradali e/o parti di strada” (articolo 3);

RILEVATO  CHE

  • la Giunta della Città di Torino ha favorevolmente aderito alla proposta dal Ministero approvando una Delibera in data 26 luglio 2019 (mecc. 2019 03198) con cui si autorizza la sperimentazione dei dispositivi di micromobilità elettrica limitatamente a quelli tipo monopattino e segway;
  • tali dispositivi possono circolare solo nelle zone 30, nelle strade a velocità limitata a 30 km/h e nelle piste ciclabili e ciclopedonali alla velocità massima di 20 km/h;

CONSIDERATO CHE

  • l’articolo 179 del Regolamento di esecuzione e di attuazione del Codice della Strada descrive (comma 6) le caratteristiche tecniche che devono possedere i rallentatori di velocità in base al limite previsto per la strada interessata: per limiti di velocità pari o inferiori a 30 km/h i dossi devono essere di larghezza non inferiore a 120 cm e di altezza non superiore a 7 cm;
  • sia il succitato Decreto Ministeriale sia la Deliberazione di Giunta consentono la circolazione dei monopattini elettrici nelle zone 30 e nelle strade con limite di velocità di 30 km/h: in tali strade sono presenti molti rallentatori di velocità che, seppure aderenti al dettato legislativo e regolamentare, possono costituire un pericolo grave per gli utilizzatori dei monopattini elettrici;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quali siano le caratteristiche tecniche dei rallentatori di velocità attualmente presenti nelle zone 30 e nelle strade cittadine con limite pari o inferiore a 30 km/h;
  2. se si ritenga che le dimensioni e le peculiarità dei monopattini elettrici ne consentano un transito in sicurezza su dossi di altezza pari a 7 cm;
  3. quali studi e valutazioni (e quali gli esiti) siano stati preventivamente svolti dai competenti uffici della Civica Amministrazione affinché possa conciliarsi in sicurezza la presenza dei dossi con il transito dei monopattini elettrici;
  4. se e quali correttivi intenda predisporre l’Amministrazione per adeguare i dossi attualmente presenti nelle zone 30 e nelle strade con limite pari a 30 km/h al transito in sicurezza dei monopattini elettrici;
  5. se l’Amministrazione, a fini precauzionali e di sicurezza, intenda provvedere alla collocazione di adeguata segnaletica verticale per avvisare i conduttori dei monopattini circa lo stato precario della pavimentazione stradale.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Strisce gialle, strisce blu, quanto spazio c’è laggiù… in Borgo Vecchio Campidoglio

PREMESSO CHE

  • Borgo Vecchio Campidoglio è un quartiere residenziale che sorge sul territorio della Circoscrizione 4;
  • l’area presenta conformazione urbanistica e caratteristiche peculiari rispetto a tutti i quartieri circostanti;
  • in origine borgo operaio e di botteghe artigiane (molte ancora attive), il quartiere è sorto a partire dalla seconda metà dell’Ottocento poco oltre la cinta daziaria dell’epoca;

RILEVATO CHE

  • dalla scorsa primavera, il posteggio a pagamento è stato introdotto nel quartiere (con tremila stalli “blu” e mille “gialloblu”, gratuiti e riservati ai residenti dalle ore 19.30 alle ore 8.00);
  • il costo per il posteggio diurno è di 1 euro l’ora;
  • l’acquisto di un abbonamento è proporzionale all’Isee: 10 euro annui per redditi inferiori ai 12.000 euro annui, 45 fino ai 20.000, 90 fino a 50.000 e 180 per redditi superiori;
  • da quando queste misure sono diventate effettive, commercianti e ambulanti del quartiere lamentano un drastico calo del proprio fatturato, con cali che talvolta raggiungono o superano il 50% rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso;

CONSIDERATO CHE

  • commercianti e residenti hanno a più riprese contestato l’iniziativa del Comune, non limitandosi alle proteste, ma provando a suggerire misure e soluzioni;
  • queste ultime includono, per esempio, l’introduzione di una prima ora di parcheggio gratuito, l’abbassamento della tariffa oraria da 1 euro a 50 centesimi e l’unificazione delle sottozone al di là di corso Tassoni;
  • compito di un’Amministrazione Civica è contribuire a creare le condizioni di attrattiva commerciale dei quartieri che compongono la città;

INTERPELLA

il Sindaco e l’Assessore competente per sapere se l’Amministrazione sia disponibile a creare le condizioni per una rinascita commerciale di Borgo Campidoglio prendendo in considerazione e valutando concretamente le proposte summenzionate: prima ora gratuita, riduzione della tariffa oraria da 1 euro a 50 centesimi, unificazione delle sottozone oltre corso Tassoni.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Lasciate ogni speranza, voi ch’intrate. Se riuscite a entrare…

PREMESSO CHE

  • in molteplici occasioni, tradotte in specifici atti consiliari (quali, ad esempio, interpellanze e richieste di comunicazioni urgenti), l’attuale Amministrazione è stata interrogata in merito alle disfunzioni e ai disagi patiti dai cittadini in relazione ai servizi erogati dall’Anagrafe;
  • il Consiglio Comunale ha spesso dovuto ascoltare le risposte pronunciate dall’Assessore che fino a poche settimane fa era titolare della delega all’Anagrafe con la consapevolezza che tale “narrazione” non stava focalizzando nitidamente i disagi vissuti dai cittadini;

RILEVATO CHE

  • nel corso degli ultimi mesi lo scrivente ha continuato a ricevere segnalazioni e lamentele relative alle tempistiche per ottenere la carta d’identità elettronica (5/6 mesi di attesa), alla carenza di personale e alle chiusure delle sedi decentrate;
  • ulteriore punctum pruriens è la consuetudine, che si verifica con frequente ricorrenza in orario antelucano nelle adiacenze dell’ingresso dell’Anagrafe, di distribuire numeri per regolare l’accesso agli uffici di via della Consolata;
  • accade sovente, cioè, che fin dalle ore 5 o forse ancor prima (si tenga conto che l’Anagrafe apre alle 8:30) qualcuno si prenda in carico l’onere di distribuire numeri per l’accesso all’Anagrafe: ne consegue, il fatto è stato confermato allo scrivente da alcuni cittadini, che chi non riesce ad avere il numero non può accedere all’interno nemmeno per chiedere informazioni;
  • in un caso specifico, è stato riferito allo scrivente che il 23 settembre u.s. una persona ha distribuito 50 numeri dalle ore 5 e che tali biglietti dopo circa un’ora erano esauriti: è accaduto che a un cittadino che per motivi di salute aveva urgente necessità di un certificato di residenza (per poi procedere alla scelta del medico di base) siano stati preclusi i servizi erogati dall’Anagrafe, seppure fosse stato indirizzato proprio in quella data all’Anagrafe Centrale da un ufficio anagrafico periferico;

PRECISATO CHE

  • lo scrivente intende rivolgere un sincero pensiero e un sentito ringraziamento a tutti quei dipendenti della Civica Amministrazione impiegati in settori fortemente esposti nel contatto con il pubblico – quali gli uffici dell’Anagrafe – costretti a lavorare in condizioni a dir poco non ottimali e a garantire ai cittadini l’erogazione dei servizi facendo leva innanzitutto sul proprio senso del dovere e sulla propria professionalità;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione intenda continuare a tollerare che vengano distribuiti numeri per regolare l’accesso all’Anagrafe da soggetti che non si sa né a quale titolo svolgano tale compito né quale qualifica rivestano;
  2. se tali soggetti siano stati individuati, se siano delegati a tale funzione dalla Civica Amministrazione e se e come siano ristorati per tale impiego;
  3. se e come l’Amministrazione attivarsi intervenire per fare cessare tale fenomeno;
  4. se e come l’Amministrazione intenda intervenire per garantire a tutti i cittadini il libero accesso a un servizio di primaria importanza quale quello dell’Anagrafe, potenziandone i servizi incrementando sia la sorveglianza sia il personale impiegato;
  5. se e come l’Amministrazione si stia spendendo per fare in modo che un numero sempre maggiore di edicole fornisca certificati demografici e per divulgare e pubblicizzare in maniera diffusa e capillare tale opportunità.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Criteri del bando di concorso per l’assunzione di nuovo personale

PREMESSO

che avendo letto notizie riguardanti il bando di selezione pubblica per personale amministrativo
e tecnico;

RILEVATO CHE

– come la dinamica della spesa per il personale dimostri, al di là di un’apparente riduzione,
un reale incremento, considerando da un lato la politica tributaria del Comune, dall’altro
la marginale riduzione degli addetti, cui fa riscontro una caduta del livello dei servizi,
anche essenziali (quali manutenzioni stradali, manutenzione del verde e in particolare
Anagrafe e Stato Civile);
– come il ricorso all’assunzione di esterni, se per certi aspetti prospetta un necessario
rinnovo di competenze ed energie, deve comunque essere operato nell’ottica di massima
valorizzazione dell’investimento sul capitale umano già disponibile in house, onde evitare
effetti perversi di depauperamento, demotivazione e livellamento burocratico che si
ripercuotono in maniera negativa e trasversale sulla performance degli addetti;

PRESO ATTO

che il bando prevederebbe l’assunzione di 100 istruttori amministrativi in categoria C, 20
responsabili amministrativi in categoria D, 20 istruttori tecnici e 14 responsabili tecnici;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per conoscere:
1) attraverso quali criteri siano state articolate le posizioni soggette a bando, nei numeri di
cui sopra;
2) se non risultino sovradimensionate le posizioni in assunzione in ruoli amministrativi
rispetto a quelle in ruoli tecnici, considerando che l’intera struttura è andata soggetta a un
processo di depauperamento significativo negli ultimi anni, al punto che (secondo alcune
segnalazioni) la Città disporrebbe unicamente di due addetti tecnici per le manutenzioni
urgentissime e straordinarie (ad esempio in orari notturni);
3) per quale ragione, soprattutto per quanto riguarda i profili tecnici, non si sia fatto
maggiore ricorso all’istituto della progressione verticale, che se non altro contribuisce al
riconoscimento e alla qualificazione del personale già in servizio, che viene così
incentivato (attraverso appropriati meccanismi nella selezione) a rafforzare le proprie
competenze, soprattutto in aree professionali specifiche, connesse al servizio tecnico.

F.to Alberto Morano

Silvio Magliano