come appreso dall’articolo su “La Stampa” del 22/01/2020 “Fuga dall’Oftalmico. Otto oculisti in corsa per l’ospedale Gradenigo”, otto dirigenti medici di primo livello dell’ospedale Oftalmico di Via Juvarra hanno fatto domanda per trasferirsi in altro ospedale.
Rilevato che:
sulla base di quanto riportato nel suddetto articolo, tali oculisti sarebbero in graduatoria a seguito della partecipazione al concorso pubblico per la copertura a tempo indeterminato di due posti di dirigenti medici – disciplina di oftalmologia, bandito dall’ospedale privato Humanitas Gradenigo (B.U.R.P. n. 12 del 21/03/2019 – G.U. n. 28 del 9/04/2019);
il Gradenigo ha altresì pubblicato un avviso pubblico per il conferimento dell’incarico di Direttore di Struttura Complessa di Oculistica (B.U.R.P. n. 2 del 09/01/2020 – G.U. 17/01/2020), il quale potrebbe essere assegnato ad altra importante figura, punto di riferimento dell’Oftalmico e di altri ospedali pubblici.
Considerato che:
tale situazione di elevata incertezza sulle sorti future dell’ospedale Oftalmico rischia di provocare l’allontanamento di un sempre crescente numero di risorse fondamentali per l’ospedale medesimo;
Interroga l’Assessore per sapere come intenda questa Giunta far fronte alla possibile uscita di diversi specialisti dal presidio ospedaliero in oggetto.
l’Istituto Comprensivo “G. Salvemini” è situato nel territorio della Circoscrizione 2 e comprende tre ordini di scuola: infanzia, primaria e secondaria di primo grado;
esso è costituito da sette plessi, dislocati in vari punti all’estremità sud del quartiere Mirafiori Sud;
RILEVATO CHE
negli ultimi anni si è verificato un costante decremento degli alunni iscritti presso la scuola secondaria di primo grado con sede in via Coggiola 22;
ciò ha causato una progressiva riduzione del numero di classi, fino ad arrivare ad un accorpamento delle classi presso il plesso della scuola primaria in via Coggiola 20;
CONSIDERATO CHE
con particolare attenzione al territorio della Circoscrizione 2, la richiesta di locali da parte del modo delle Associazioni è in continuo aumento;
per rispondere a tale richiesta, potrebbero essere messi a dispostone del mondo associativo i locali liberati dalla scuola in via Coggiola 22;
in tale sede, l’apertura di quella che piace definire “Casa delle Associazioni” garantirebbe di rispondere alle esigenze del territorio, divenendo un punto di riferimento, e di destinare ad una finalità utile dei locali ormai vuoti;
INTERPELLA
Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:
se l’Amministrazione abbia già un progetto per i locali di via Coggiola 22;
se l’Amministrazione intenda accogliere con favore la proposta di avviare un percorso progettuale condiviso tra Amministrazione centrale e Circoscrizione 2 affinché i locali di via Coggiola 22 (lasciati liberi dall’IC “G. Salvemini”) possano essere assegnati a realtà associative del territorio, divenendo così de facto una vera e propria “Casa delle Associazioni”.
notevole risalto aveva il tema dello sport nel Programma di governo per la Città di Torino 2016-2021, approvato nel luglio 2016 dalla maggioranza consiliare 5 stelle, gruppo politico che esprime il governo della città;
esso infatti occupava il capitolo 3 del Programma, documento composto da 12 capitoli, in una posizione di primazia rispetto ad altre tematiche molto rilevanti e sensibili per la cittadinanza quali i trasporti, il welfare, l’ambiente, l’istruzione, il commercio, la cultura, l’integrazione, la sicurezza e l’innovazione;
nel Programma si evidenziava il prezioso ruolo svolto dallo sport di base: “Lo sport è infatti per tutti e di tutti, è un diritto civico con una forte valenza inclusiva ed una riconosciuta attitudine sociale, capace di accogliere ogni segmento della cittadinanza, sia esso formato da giovani, anziani o persone diversamente abili. Lo sport svolge un ruolo decisivo nel mantenimento di equilibrio tra i diversi strati sociali della popolazione avendo una partecipazione trasversale, garantendo quindi il confronto e la aggregazione dei cittadini e delle cittadine del mondo. Sarà obiettivo dell’Amministrazione valorizzare l’attività sportiva come strumento di integrazione e socializzazione, come strumento di promozione e tutela della salute e del benessere psicofisico e prevenzione delle principali patologie legate alla sedentarietà ed al benessere economico e come momento di aggregazione e divertimento collettivo”;
RILEVATO CHE
declinando lo sport secondo la fondamentale caratteristica di catalizzatore sociale e promotore del benessere diffuso vale la pena di citare l’esperienza del progetto “Sportinsieme”, proposto dalla metà degli anni Settanta ai cittadini torinesi e che è divenuto un format consolidato dalla costruttiva collaborazione tra la Città ed i soggetti sportivi più significativi presenti sul territorio (enti di promozione, federazioni, associazioni e società sportive) aventi tra le loro finalità la promozione dello sport;
Sportinsieme ha caratterizzato positivamente l’accesso alla pratica sportiva di decine di migliaia di cittadini e ha realizzato nel corso degli anni importanti iniziative di promozione e diffusione sportiva cittadina;
in progresso di tempo è emersa l’opportuna necessità, pur nel rispetto del “know-how” maturato dal progetto Sportinsieme nel corso di tanti anni e nel mantenimento di una politica tariffaria molto popolare, di una nuova progettazione e programmazione organica per le attività sportive di base da proporsi ai cittadini torinesi, compresi i più giovani e gli anziani;
CONSIDERATO CHE
il 31 luglio 2017, in sede di discussione e di approvazione della deliberazione del Consiglio Comunale n. ord. 86 (mecc. 2017 02665/010) avente oggetto “Progetto ‘sport per tutti’. Agevolazioni tariffarie. Proroga al giugno 2018” l’Assessore con delega alle Politiche per lo Sport, Roberto Finardi, dichiarò che “In attesa di definire, stiamo lavorando per ristrutturare quello che è il progetto ‘Sportinsieme’ che va avanti dagli anni ’70, ovviamente cercando di dargli un’impostazione un po’ più moderna e nuova, per intanto, ovviamente per dare continuità a tutte le attività, si chiede, con la presente, di prorogare le agevolazioni tariffarie che sono sempre state concesse agli enti di promozione sportiva per svolgere quest’attività fino al 30 giugno.”;
INTERPELLA
Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:
quali siano state le proposte delle associazioni sportive, enti di promozione sportiva e di tutti gli altri attori coinvolti;
quali siano state le proposte accolte e le innovazioni ideate dall’Amministrazione;
quando l’Amministrazione ritenga di poter presentare ai cittadini la nuova formula di Sportinsieme.
l’ufficio pubblico di protesica Asl To, il quale dapprima era situato presso gli uffici facilmente accessibili a tutti di Via Montanaro 60 – Torino, è ad oggi locato presso la sede di Via Cavezzale 6 – Torino.
Considerato che:
come emerge anche da recenti notizie di cronaca, tale trasferimento di sede non ha giovato alle persone con disabilità munite di carrozzina elettrica che autonomamente si recano presso i pubblici uffici dell’Asl To di Via Cavezzale 6, alle quali la ripida e lunga scalinata all’ingresso impedisce l’accesso;
il montacarichi all’ingresso ha una portata massima di 150 kg, non supportando così le carrozzine elettriche aventi un peso maggiore;
Rilevato che:
il principio di uguaglianza e parità di trattamento nei confronti delle persone diversamente abili ‐ che sancisce, in termini generali, il godimento pieno ed eguale dei diritti vietando fattori illegittimi di discriminazione ‐ trova fondamento giuridico in fonti di livello:
internazionale (la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, adottata il 13 dicembre 2006, intende promuovere, proteggere e assicurare il pieno ed eguale godimento di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali da parte delle persone con disabilità, e promuovere il rispetto per la loro inerente dignità);
europeo (la Carta dei diritti fondamentali dell’UE, all’art. 26, prevede che: «L’Unione riconosce e rispetta il diritto dei disabili di beneficiare di misure intese a garantirne l’autonomia, l’inserimento sociale e professionale e la partecipazione alla vita della comunità);
nazionale (la legge e il Decreto del Presidente della Repubblica n. 503/1996, in materia di barriere architettoniche. Per barriere architettoniche si intendono: gli ostacoli fisici che sono fonte di disagio per la mobilità di chiunque ed in particolare di coloro che, per qualsiasi causa, hanno una capacità motoria ridotta o impedita in forma permanente o temporanea; gli ostacoli che limitano o impediscono a chiunque la comoda e sicura utilizzazione di parti, attrezzature o componenti; la mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettono l’orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo per chiunque e in particolare per i non vedenti, per gli ipovedenti e per i sordi. Il D.P.R. n. 503/1996 estende le disposizioni tecniche per l’accessibilità, contenute nella legge 13/89 e nel D.M. 236/ 1989 anche agli edifici e spazi pubblici);
regionale (con l’approvazione della L.R. n. 5/2016, la Regione Piemonte è la prima in Italia ad applicare esplicitamente il principio di parità di trattamento e non discriminazione, come indicato dalla Costituzione e dai Trattati europei);
interroga l’Assessore per sapere come intenda procedere in merito questa Giunta per ovviare al problema di inaccessibilità ai pubblici uffici di cui in oggetto.
l’articolo 35 della Legge regionale n. 34 del 22 dicembre 2008 “Norme per la promozione dell’occupazione, della qualità, della sicurezza e della regolarità del lavoro” istituisce, ai sensi dell’art. 14 della legge 68/1999, il “Fondo regionale per l’occupazione dei disabili” destinato al finanziamento di interventi di inserimento lavorativo delle persone disabili e dei relativi servizi di assistenza tecnica, nonché dei servizi di sostegno e di collocamento mirato;
con la Deliberazione della Giunta regionale n. 59-9335 del 12 maggio 2003 era stata affidata all’Agenzia Piemonte Lavoro la gestione del suddetto “Fondo regionale per l’occupazione dei disabili”;
ai sensi dell’art.16 della Legge regionale 29 ottobre 2015, n. 23 ”Riordino delle funzioni amministrative conferite alle Province in attuazione della Legge 7 aprile 2014, n.56 (Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni)”, la Regione individua nell’Agenzia Piemonte Lavoro l’ente cui competono le funzioni di coordinamento e gestione dei servizi per l’impiego, come riformulati dalla disciplina statale di attuazione della legge n.183 del 10 dicembre 2014, compreso il collocamento mirato;
la legge regionale 22 dicembre 2008, n. 34 “Norme per la promozione dell’occupazione, della qualità, della sicurezza e regolarità del lavoro” all’art. 6 prevede che l’Agenzia Piemonte Lavoro, oltre alla gestione dei Centri per l’Impiego, esercita compiti di assistenza tecnica e monitoraggio in relazione alle funzioni regionali di cui all’articolo 4, comma 1, di programmazione, indirizzo e coordinamento delle politiche attive del lavoro, nonché quelle relative alla regolazione e organizzazione dei servizi per il funzionamento del mercato del lavoro regionale.
Considerato che:
con Deliberazione della Giunta Regionale 13 Aprile 2018, n. 26-6749 è stato approvato l’atto di indirizzo 2018-2019 “Fondo regionale disabili di cui all’art. 35 della Legge regionale n. 34 del 22 dicembre 2008. Intervento di Politica attiva rivolto a persone disabili”, il quale concorre con le altre misure previste in attuazione della legge 68/1999 e inserite nella Programmazione del Fondo Regionale disabili, alla presa in carico complessiva delle persone con disabilità e al loro inserimento/re-inserimento sociale e lavorativo.
Rilevato che:
la Regione Piemonte, nell’ambito del Fondo regionale per l’occupazione dei disabili, aveva già assegnato e impegnato a favore dell’Agenzia Piemonte Lavoro la somma di € 39.726.570,15;
dalla ricognizione effettuata dagli Uffici competenti restava nella disponibilità dell’Agenzia medesima la somma di € 11.860.587,65;
per l’attuazione del suddetto atto d’indirizzo la Regione Piemonte si è avvalsa dell’Agenzia Piemonte Lavoro, nell’ambito dei suoi compiti istituzionali nelle more dell’approvazione del Piano di attività 2018, destinando per il finanziamento dell’intervento l’importo di € 5.500.000,00 nell’ambito delle risorse disponibili e già impegnate a favore dell’Agenzia medesima;
interroga l’Assessore per sapere a quanto ammonta l’importo totale delle risorse che l’Agenzia Piemonte Lavoro ha nel suo bilancio dedicate alla disabilità e conoscere nel dettaglio come siano state utilizzate, avendo cura di precisare altresì secondo quali modalità e con quali tempistiche intenda far uso delle eventuali risorse non ancora spese.