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INTERPELLANZA – Ristorazione scolastica e gestione delle intolleranze: come si combatte l’intolleranza alla superficialità?

PREMESSO CHE

  • la ristorazione scolastica occupa uno spazio rilevante all’interno del portale della Divisione Servizi Educativi della Città;
  • tale ruolo di spicco evidenzia la crescente importanza assunta dall’educazione alimentare nel mondo moderno e nelle realtà educative: il ruolo del pasto non solo come intermezzo tra le lezioni del mattino e le attività pomeridiane ma come spazio sia di condivisione sia di crescita personale, didattica, culturale;

RILEVATO CHE

  • le esigenze alimentari dei bimbi e degli scolari sono sempre più frastagliate e sorgono da tradizioni culturali, abitudini familiari e/o da intolleranze ad alcuni alimenti o materiali;
  • a fronte delle diverse esigenze (appunto derivanti da tradizioni, abitudini e/o intolleranze) è necessario che la risposta di chi ha in carico il servizio di ristorazione scolastica sia rapida, precisa, puntuale e corrisponda pienamente alle necessità dichiarate;

CONSIDERATO CHE

  • non possono essere giustificati atteggiamenti distratti o superficiali da parte di chi si occupa della ristorazione scolastica sia con riguardo agli standard qualitativi generali sia con specifico riferimento alla gestione delle situazioni delle intolleranze dichiarate;
  • la somministrazione di alimenti e bevande non inclusi nei menù personalizzati destinati agli intolleranti può comportare gravi danni alla salute dei bimbi e degli scolari e può causare manifestazioni allergiche di varia natura ed entità;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se e come la ristorazione scolastica sia “attrezzata” per fare fronte alle intolleranze alimentari dei bimbi e degli scolari;
  2. quali siano le procedure che le famiglie devono seguire per comunicare alle strutture scolastiche le specifiche necessità alimentari dei loro figli;
  3. quali siano i tempi intercorrenti tra la segnalazione dell’esigenza/intolleranza e la somministrazione dei menù personalizzati e quali siano le modalità seguite per l’alimentazione dei bimbi e degli scolari nel lasso di tempo intermedio;
  4. quanti e quali siano i protocolli/menù alternativi disponibili per fare fronte ai diversi tipi di intolleranze e se tra di essi siano previste anche le intolleranze ai materiali (quali, ad esempio, il nickel) coi quali vengono cucinati, trasportati e riscaldati i cibi;
  5. quali siano le procedure realizzate per coniugare le esigenze delle famiglie con la sicurezza alimentare;
  6. se vi siano stati e quanti siano stati i casi di errata gestione di alcune situazioni di intolleranze comunicate dalle famiglie (da intendersi come somministrazione di menù non specifici), se sia stata rintracciata la titolarità della responsabilità e quali azioni correttive siano state poste in essere.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Servizio trasporto scolastico e disabili: nella capitale del cinema si gira sempre il solito film?

PREMESSO CHE

  • da alcuni anni la ditta Tundo Vincenzo spa (già Tundo Vincenzo srl) ha in affidamento dal Comune di Torino il servizio di trasporto disabili nei presidi diurni a gestione comunale;

RILEVATO CHE

  • il 21 dicembre 2018 veniva pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il bando di gara (Procedura aperta n. 98) per il nuovo affidamento servizio di trasporto scolastico e per disabili, per il relativo servizio di accompagnamento e gestione amministrativa integrata;
  • l’appalto era suddiviso in 10 lotti;
  • la procedura aperta si concludeva con l’aggiudicazione, avvenuta in data 1° marzo 2019, dei lotti nn. 8 (gestione amministrativa) e 10 (servizio di accompagnamento),
  • nelle more dell’indizione della nuova procedura per l’assegnazione dei lotti andati deserti e al fine di garantire il servizio di trasporto per gli utenti disabili in ottemperanza alle prescrizioni della legge n. 104/92 (che sancisce il diritto dei disabili all’integrazione sociale), con la determinazione dirigenziale n. 102 del 12 febbraio 2019 (mecc. 2019 00631/119) veniva concessa una proroga tecnica alla ditta Tundo Vincenzo spa fino al 31 maggio 2019;
  • ai fini dell’assegnazione dei lotti rimanenti l’Amministrazione decideva di intraprendere l’iter della procedura negoziata;
  • in esito a tale procedura si giungeva alla nuova assegnazione del servizio di trasporto scolastico e disabili alla ditta Tundo spa;

TENUTO CONTO CHE

  • l’articolo 105 (“Subappalto”), comma 13 del Codice dei contratti pubblici, d. lgs. n. 50 del 18 aprile 2016, enuncia che: “La stazione appaltante corrisponde direttamente al subappaltatore, al cottimista, al prestatore di servizi ed al fornitore di beni o lavori, l’importo dovuto per le prestazioni dagli stessi eseguite nei seguenti casi: a) quando il subappaltatore o il cottimista è una microimpresa o piccola impresa; b) in caso di inadempimento da parte dell’appaltatore; c) su richiesta del subappaltatore e se la natura del contratto lo consente.”;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione abbia agito in ossequio al disposto dell’articolo 105, comma 13 del Codice dei contratti pubblici (sopra richiamato) in tema di pagamenti ai subappaltatori e, qualora ciò non sia sempre accaduto, quali siano le motivazioni;
  2. se all’Amministrazione risultino ritardi nei pagamenti da parte di Tundo spa per l’appalto in corso e se risultino sanate tutte le pendenze di quello precedente (sia verso i dipendenti sia verso i subappaltatori);
  3. se l’Amministrazione abbia svolto le opportune indagini conoscitive circa la vetustà dei veicoli utilizzati per il servizio di trasporto e se sia in possesso di copia delle carte di circolazione;
  4. se l’Amministrazione abbia svolto le opportune verifiche in merito al possesso di determinati requisiti professionali da parte degli accompagnatori e se siano previsti strumenti per accertarne gli aspetti comportamentali e qualitativi nello svolgimento del servizio;
  5. se, considerate le penali inflitte dal Comune a Tundo spa dal 2016 ad oggi per le inadempienze/inefficienze del servizio di trasporto e tenuto conto che alle famiglie non sono stati erogati né rimborsi né servizi alternativi, l’Amministrazione sia in grado di impegnare/creare un capitolo del bilancio dell’Ente per accogliere gli importi delle penali e per destinarli a ristorare le famiglie con rimborsi e/o servizi alternativi.

Silvio Magliano

Corsi di Formazione e Sicurezza? Si facciano tutti a distanza

Una misura necessaria e utile, in questi giorni di emergenza nonché, per molti, di inattività. La Regione Piemonte ha già dichiarato possibile, in deroga alle normative, la modalità da remoto per alcuni percorsi: si faccia lo stesso per tutti. I corsi pre-registrati, senza interazione con il docente, non sempre bastano.

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INTERPELLANZA – Narcosala Baden Powell: stupefacente involuzione di una pista ciclabile

PREMESSO CHE

  • il 26 settembre 2009 è stata inaugurata la pista ciclopedonale intitolata a Sir Robert Baden Powell, fondatore dei movimenti giovanili mondiali dello scoutismo e del guidismo;
  • l’opera faceva parte di un risanamento ambientale delle sponde della Dora Riparia nel tratto tra corso Svizzera e corso Umbria e ha consentito il recupero di due ettari di verde pubblico;
  • l’ammontare complessivo della spesa è stato di circa € 340.000;
  • il tratto di sponda recuperata alla pubblica fruizione rappresentava un collegamento strategico tra il vecchio quartiere di corso Svizzera (Strada delle Ghiacciaie – Paracchi – corso Potenza) e il nuovo insediamento di edilizia abitativa e terziario della Spina 3;

RILEVATO CHE

  • il 29 ottobre 2016 è stata adottata l’ordinanza n° 2016 84140 che disponeva la chiusura “temporanea” della pista ciclopedonale a causa delle recinzioni in legno divenute fatiscenti e in buona parte cadute;
  • in prossimità della seconda uscita della pista ciclopedonale su corso Svizzera, vicino al distributore di carburante che costeggia il muro perimetrale dell’ospedale Amedeo di Savoia, vi è un area potenzialmente accessibile ma di fatto chiusa dal cancello della pista: l’area risulta essere una narcosala a cielo aperto, accessibile solamente ai tossicodipendenti e non alle forze dell’ordine, le cui pattuglie si vedono impedito l’accesso dalla presenza di una sbarra;

CONSIDERATO CHE

  • sono trascorsi quattro anni dall’ordinanza sopra citata e la pista ciclopedonale continua a rimanere inutilizzabile in sicurezza da pedoni e ciclisti;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione abbia intenzione di riaprire la pista ciclopedonale, fornendo nuova e piena fruibilità all’area;
  2. se l’Amministrazione intenda rendere inaccessibile (con una chiusura adeguata) anche il primo tratto di pista ciclabile che costeggia l’ospedale Amedeo di Savoia, vicino al distributore di carburante, inutilizzato e accessibile solamente ai consumatori di stupefacenti;
  3. se e quali sopralluoghi abbia svolto la Polizia Municipale e quali gli esiti;
  4. se l’Amministrazione ritenga utile incrementare la presenza di pattuglie della Polizia Municipale, specialmente durante le ore serali e notturne;
  5. quanti siano i passaggi di AMIAT e se l’Amministrazione intenda disporre un servizio di pulizia e “bonifica” dell’area in oggetto.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Ma il degrado che circonda il Museo del Cinema della ‘Città del Cinema 2020’ è un effetto speciale o autentica realtà?

PREMESSO CHE

  • nel corrente anno la Città di Torino è stata insignita del ruolo di “Città del Cinema 2020”, evento che promuove Torino e il Piemonte come location cinematografica e televisiva nel panorama nazionale ed europeo;
  • lo scrivente ha effettuato un sopralluogo in data 28 gennaio u.s. nelle vie adiacenti alla Mole Antonelliana, con particolare attenzione a via Montebello e via Verdi;

RILEVATO CHE

  • come segnalato da numerosi cittadini, in via Montebello, proprio di fronte alla Mole Antonelliana, simbolo architettonico della città, sono presenti numerose impalcature che versano in precarie condizioni, sono ricoperte di guano e fungono da ricovero per varie tipologie di rifiuti ivi abbandonati;
  • in via Montebello, tra via Po a via Gaudenzio Ferrari, molti muri sono violati da scritte e raffigurazioni scevre di tratto artistico;
  • i pannelli di colore rosso posti a protezione del cantiere cadono a pezzi e sono anch’essi imbrattati;

CONSIDERATO CHE

  • non è tollerabile che la città capitale del Cinema per l’anno 2020 proponga una scenografia così desolante a cittadini e turisti;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione abbia notizie in merito al prosieguo dei lavori del ponteggio in via Montebello angolo via Verdi, alla loro ultimazione e se abbia contattato la proprietà al fine di avere aggiornamenti in merito;
  2. se, nel more della ultimazione dei lavori, l’Amministrazione abbia intenzione di far installare un telo di copertura del ponteggio al fine di limitare l’impatto visivo;
  3. se l’Amministrazione abbia intenzione di sollecitare un intervento da parte di AMIAT per la rimozione dei rifiuti e del guano;
  4. se l’Amministrazione intenda predisporre un intervento di pulizia per la rimozione delle scritte presenti sui muri e sulle strutture proprio in prossimità della Mole Antonelliana;
  5. se e quando l’Amministrazione preveda un intervento per la sistemazione dei pannelli rossi posti a protezione del cantiere.

Silvio Magliano