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Bonus Piemonte: bene, ma serva alle aziende, non alle banche

Considero un buon inizio gli 88 milioni messi a disposizione dalla Regione per il sostegno alle imprese del territorio: a patto che tale liquidità sia nella sua interezza utilizzabile e non svanisca nel ripianamento di eventuali debiti con le banche o negli eventuali passivi dei conti correnti.

Le aziende del nostro territorio devono ripartire. Devono farlo in fretta e con forza. Accolgo come un buon inizio, per far sì che questo obiettivo sia raggiunto, gli 88 milioni a fondo perduto stanziati dalla Regione (“Bonus Piemonte”) a vantaggio di alcune tipologie di attività, che riceveranno fino a 2.500 euro. Mi auguro però che questa liquidità risulti immediatamente e completamente utilizzabile dai nostri ristoratori, baristi, pasticceri, parrucchieri, taxisti, gestori di centri benessere, saloni e locali: evitiamo il rischio che questo denaro svanisca, in tutto o in parte, nel ripianamento di eventuali debiti con le banche. Le nostre imprese devono poter investire, devono adeguarsi alle nuove disposizioni e devono pagare fornitori e dipendenti: a questo e non ad altro dovrebbe servire la liquidità garantita dal Bonus. Si allarghi inoltre al più presto questa misura ad altre categorie e tipologie di attività.

Bonus Piemonte, Moderati, Silvio Magliano