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Azzardo, la Maggioranza si sbriciola sulla Legge Leone

La sospensione? Mero escamotage per riportare la Legge in Aula come proposta di Giunta (e sarebbe curioso se a firmarla fosse l’Assessore alla Sanità). Sconfessare la Legge 16 significa sconfessare dati incontrovertibili. Dal centrodestra ci saremmo aspettati risorse per l’adeguamento delle imprese e per il contrasto e la sensibilizzazione in tema di ludopatia: su nessuno dei due fronti abbiamo visto un euro.

La Maggioranza sulla Legge Leone non esiste più. Dopo aver assistito al giochino della sospensione, mero escamotage per riportare la Legge in Aula come proposta di Giunta, siamo come Moderati curiosi di vedere, in futuro, quale Assessore firmerà eventualmente la Legge: sarà l’Assessora al Lavoro Chiorino (Fratelli d’Italia, contrari alla Legge Leone)? Sarà l’Assessore alla Sanità Icardi (Assessorato che dovrebbe occuparsi di preservare la salute e di contrastare la ludopatia)? Possono passare i giorni, ma le problematiche legate all’emergenza della ludopatia resteranno le stesse: mi stupisce che qualche Consigliere le scopra oggi. Sconfessare la Legge 16 significa sconfessare i documenti e i dati dell’Ires, delle Asl e di altre autorità indipendenti, quasi non fossero considerate fonti credibili, quasi non fossero soggetti e professionisti della Regione Piemonte. Resta il rimpianto per il tempo perso, nel bel mezzo di un’emergenza pandemica. Se il centrodestra avesse voluto davvero preservare posti di lavoro, avrebbe previsto risorse per supportare gli imprenditori di settore nei necessari interventi di delocalizzazione necessari al rispetto delle distanze minime: non le abbiamo viste, così come non abbiamo visto un euro in ambito sanitario, scolastico e formativo per il contrasto alla ludopatia o per campagne di sensibilizzazione e informazione. I fatti, ancora una volta, non corrispondono alle parole.

azzardo, ludopatia, Regione Piemonte