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Autore: Redazione sito

Nuovo Ospedale alla Pellerina, bene la sottoscrizione del protocollo: ora si rispettino i tempi

Oggi si segna un passo importante verso la realizzazione del nuovo Ospedale della zona nord ovest di Torino, con l’impegno alla sottoscrizione del protocollo di intesa tra Regione e Città.

Terremo alta l’attenzione sul rispetto del cronoprogramma che sarà concordato per realizzare nel più breve tempo possibile la nuova struttura, della quale i cittadini e il territorio hanno urgente bisogno. Da sempre siamo, come Moderati, favorevoli a una modalità di azione politica basata sulla condivisione e sul confronto tra Istituzioni. Riteniamo che questa giusta e opportuna modalità d’azione debba essere mantenuta anche per le fasi future del progetto. Auspichiamo che la cittadinanza possa contare in tempi brevi su un’eccellenza all’altezza delle sfide e del mutato contesto sociologico e sanitario.

Giornata importante per le persone con DNA e per le loro famiglie: si amplia per i pazienti la possibilità di ricevere assistenza durante l’assunzione dei pasti

Approvati dal Consiglio Regionale due miei emendamenti alla Legge di Riordino: ora la Regione potrà avvalersi di Enti del Terzo Settore per l’assistenza durante i pasti, che potrà avvenire anche presso il domicilio della persona affetta da un Disturbo della Nutrizione e dell’Alimentazione o presso le strutture messe a disposizione dagli stessi ETS. Il momento del pasto è cruciale nel processo di guarigione del paziente con DNA: oggi si compie un ulteriore passo dopo l’approvazione, la scorsa estate, del testo unico di Legge su questo tipo di disturbi.

Appena approvati dal Consiglio Regionale del Piemonte due miei emendamenti al Disegno di Legge numero 236 (la cosiddetta Legge di Riordino o Omnibus): grazie ai due emendamenti, presentati dai Moderati sulla base della costante interlocuzione con le Associazioni, si compie un altro passo avanti dopo l’approvazione, lo scorso luglio, del testo unificato della Legge sui Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione. 

Con i miei due emendamenti ho voluto potenziare il sostegno ai pazienti e alle famiglie in una fase chiave del percorso di guarigione: il momento cruciale, appunto, dei pasti. Grazie al primo dei due interventi, La Regione potrà avvalersi e sostenere gli Enti del Terzo Settore, regolarmente accreditati, che mettano a disposizione personale specializzato e spazi idonei a fornire, ai soggetti affetti da DNA, assistenza durante l’assunzione dei pasti. Con il secondo, si garantisce la possibilità di intervenire, sempre in tema di assistenza all’assunzione dei pasti, anche presso il domicilio del paziente o presso le strutture messe a disposizione da ETS al fine di accertare il rispetto del programma sociosanitario prescritto.

I due emendamenti si basano sul principio della sussidiarietà e non prevedono oneri finanziari aggiuntivi per il bilancio regionale. 

Ogni anno sono diagnosticati in Piemonte 260 nuovi casi di anoressia e 450 di bulimia, dati nei quali non confluisce il cosiddetto “sommerso”. Secondo Eurispes, oltre 2 milioni di ragazzi tra i 12 e i 25 anni soffrono, a livello nazionale, di disturbi del comportamento alimentare. Al dato quantitativo, di per sé impressionante, si aggiunge il fatto che questo fenomeno, anche quando riconosciuto come tale, è spesso sottovalutato sia da chi ne soffre che dai familiari. I DNA non sono un fenomeno che scompare con la fine dell’adolescenza, ma possono cronicizzarsi e continuare anche in età adulta. Farsi carico delle ragazze e dei ragazzi con disturbi del comportamento alimentare è compito dell’intera comunità. Fondamentale è la collaborazione con il Terzo Settore e con le Associazioni, ambiti nei quali le famiglie possono trovare aiuto e darsi reciprocamente sostegno nell’ambito di un percorso comune. 

Un Piemonte senza invasi adeguati non è pensabile alla luce dei cambiamenti climatici

Attualmente in Italia è trattenuto solo un litro su nove delle acque dolci.

Torna al centro del dibattito politico l’urgenza di riprendere in mano il piano invasi regionale e la cosa ci solleva. Le mutate condizioni climatiche sono o saranno la nuova “normalità” e dunque una politica coraggiosa e lungimirante sugli invasi è fondamentale per la sostenibilità dell’agricoltura del Piemonte. Un dato significativo: si prevede, per l’anno in corso, la minor superficie coltivata a riso da un quarto di secolo a questa parte, a causa proprio della siccità. Meno di un mese fa la nostra regione è risultata la più arida del Paese. La programmazione deve adeguarsi alla realtà e c’è un ritardo – non solo di azione politica, ma di mentalità – da colmare. Condividiamo la volontà di una richiesta alla Cassa Depositi e Prestiti di un finanziamento per una “mappatura del territorio per comprendere dove possiamo immagazzinare l’acqua e dove distribuirla”, come annunciato dalla Giunta. La Coldiretti prevede un’estate 2023 ancora più difficile di quella passata. Attualmente in Italia solo l’11% dell’acqua è trattenuto, secondo i dati dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue.

Lear, convocare subito il Tavolo di Crisi

Meno di quattro mesi alla scadenza degli ammortizzatori sociali: non possiamo permetterci di perdere neanche un giorno, ci sono centinaia di famiglie da tutelare.

La scadenza di maggio, mese in cui finiranno gli ammortizzatori sociali per la Lear di Grugliasco, si avvicina con preoccupante rapidità: ma siamo ancora in tempo a convocare un Tavolo di Crisi con il compito di trovare soluzioni ed evitare che 260 (o più) famiglie si ritrovino senza uno stipendio. Abbiamo purtroppo esempi molto vicini – a partire dal caso Embraco – che dimostrano quanto, in questi casi, sia difficile recuperare il tempo perso. Terremo alta l’attenzione sull’evolversi della situazione ed esprimiamo ai lavoratori e alle loro famiglie piena e profonda solidarietà.

Multidisciplinarità, riconoscimento da parte dell’Azienda e personale adeguato: tre priorità affinché la Scleroderma Unit di Orbassano torni a essere un’eccellenza

Ho portato nuovamente in Consiglio Regionale del Piemonte, con un’interpellanza appena discussa, il tema relativo a questo progetto: la convocazione del Direttore dell’Ospedale da parte dell’Assessorato è una notizia positiva, così come la volontà di potenziare questo polo oltre a quello del Mauriziano di Torino, ma tanto resta da fare per garantire al progetto una piena efficacia. Questo progetto – che non è menzionato sul sito del San Luigi Gonzaga – deve poter contare almeno su un altro medico e su un’altra risorsa nel ruolo di infermiere per la cura delle ulcere sclerodermiche, oltre che su una più efficiente interdisciplinarità. Portare avanti il confronto tra Giunta e Volontari è fondamentale per raggiungere il risultato auspicato dalla stessa Giunta, la costruzione – cioè – di una rete assistenziale con altre strutture del territorio.

Riconoscimento da parte dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, la presenza garantita di un secondo medico, il ritorno a un’assistenza infermieristica professionale delle ulcere sclerodermiche da tempo non più garantita e a una multidisciplinarità davvero efficace (al momento, ai pazienti servono spesso mesi per la prenotazione degli esami richiesti): se, come affermato rispondendo alla nostra interpellanza, la Giunta intende davvero puntare sulla Scleroderma Unit dell’Ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano (Torino), questi quattro devono essere considerati gli obiettivi prioritari. Prendiamo atto e apprezziamo gli intenti dichiarati a verbale dall’Assessore Icardi e consideriamo una buona notizia l’interlocuzione, da parte dell’Assessorato, con il Direttore della struttura orbassanese: ci auguriamo che anche così si possa accrescere l’interesse verso un progetto che ha tutte le caratteristiche per tornare a essere un’eccellenza non solo piemontese, capace di dare assistenza a cittadini provenienti da varie regioni italiane. Invitiamo la Giunta a confrontarsi costantemente con i Volontari, che tanto hanno fatto in questi anni. La “Scleroderma Unit” rappresenta un innovativo concetto personalizzato di offerta assistenziale, caratterizzata da attività di tipo ambulatoriale (visite ultra-specialistiche e programmazione di accertamenti diagnostici) e di Day Hospital (programmazione di accessi con finalità terapeutiche), che favorisce la diagnosi precoce e permette al malato di vivere nel proprio ambito familiare anche il tempo della cura, con una significativa riduzione dei costi assistenziali. Il progetto Scleroderma Unit di Orbassano è iniziato nel luglio 2014, con il sostegno dell’Associazione GILS (Gruppo Italiano per la Lotta alla Sclerodermia). Dal 2014 ad oggi la Scleroderma Unit di Orbassano ha beneficiato di finanziamenti devoluti dall’Associazione. La sclerosi sistemica è una malattia rara che colpisce prevalentemente le donne ed è caratterizzata da gravi alterazioni sia cutanee sia degli organi interni. È una patologia particolarmente complessa, che richiede un’elevata competenza nella gestione delle sue complicanze e dell’approccio terapeutico, essendo rara, progressiva, multidisciplinare, senza una terapia univoca e ben definita.