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Autore: Redazione sito

Interpellanza sui permessi-parcheggio per Volontari: Lapietra si esibisce in una lezioncina sul Volontariato

L’Assessora elude scientificamente, e per di più in maniera irritante e quasi offensiva, ogni mio specifico quesito in merito ai permessi in zona blu per le Associazioni attive presso gli Ospedali Infantili cittadini. Mai visto nulla del genere in sette anni di Consiglio Comunale. È evidente che non sa da che parte iniziare a risolvere il problema. Ora: o riceverò risposte convincenti in Commissione o presenterò una nuova, identica interpellanza.

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INTERPELLANZA – La Sindaca parla di ‘prototipazione del futuro’. I cittadini continuano a vedere buche, erba alta, anagrafe in tilt, punti verdi fermi, zona blu vicino agli ospedali, attività commerciali chiuse, degrado e insicurezza. Devono bere per dimenticare?

PREMESSO CHE

  • con la Deliberazione della Giunta comunale del 19 giugno u.s. (mecc. 2018 02305) è stata avviata la sperimentazione della manifestazione “Roboto – un club estivo sull’innovazione a Torino” presso le arcate 23-25 dei Murazzi;
  • la notizia è stata riportata da alcuni prestigiosi organi di stampa quali Corriere della Sera, La Stampa, La Repubblica, Cronaca Qui che hanno dato notizia delle perplessità degli operatori del settore, quali ad esempio il Presidente della FIEPET;
  • si tratta di una collaborazione tra la Città e la società Makr Shakr srl per la realizzazione di un bar robotico totalmente automatizzato;

RILEVATO  CHE

  • la Giunta ha individuato i Murazzi del Po, tradizionale polo della movida cittadina, come collocazione idonea a testare le funzionalità del bar robotico;
  • il 3 luglio 2017 l’Assessore Sacco dichiarava a Repubblica che “entro la prossima estate contiamo di riaprire i Murazzi”;
  • attualmente non si ha notizia dell’insediamento di attività commerciali e culturali che diano nuova vita alle arcate dei Murazzi, ovviamente eccetto l’iniziativa in oggetto;

CONSIDERATO CHE

  • la Giunta riserva alla Città di Torino – benemerita del Risorgimento nazionale, medaglia d’oro al valor militare, prima Capitale del Regno d’Italia – il ruolo di “laboratorio a cielo aperto di innovazione di frontiera” al servizio di un’azienda del settore privato “per favorire l’azienda nel collaudo e nel testing dell’uscente nuovo modello di bar robotico, dando la possibilità di sperimentarlo sul campo, in condizioni reali e gravose di utilizzo, prima della sua commercializzazione a livello mondiale” (Deliberazione della Giunta 2018 02305, pagina 2);

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. in quale/i azienda/e sia stato realizzato e assemblato il robot;
  2. quale sia l’organigramma della società Makr Shakr srl, quale il capitale sociale e quanti dipendenti abbia;
  3. se le caratteristiche organizzative della start up Makr Shakr srl siano ritenute omogenee rispetto ad altre start up che operino nello stesso settore;
  4. se l’autorizzazione per i mezzi pubblicitari da collocarsi nei pressi dell’insediamento dell’attività ai Murazzi sia stata domandata, ottenuta, ritirata e se in merito sia previsto un controllo dei Reparti dalla Polizia Municipale specificamente competenti per materia;
  5. se la concessione COSAP per il dehors sia stata solo domandata (come indicato nella Delibera di Giunta) o se sia stata concessa, pagata (e se l’importo risulti congruo rispetto a quello degli altri dehors), ritirata, quale sia il parere espresso dalla Commissione dehors circa l’installazione degli arredi esterni e se in merito sia previsto un controllo dei Reparti dalla Polizia Municipale specificamente competenti per materia;
  6. se sia stata regolarmente presentata la SCIA, in quale data, quale sia il numero di protocollo e se sia stato verificato l’assolvimento di tutti gli obblighi di legge;
  7. se i Murazzi rientrino nel novero delle zone soggette a tutela ai sensi dell’articolo 64 comma 3 del decreto legislativo n. 59 del 2010 in cui l’istituto della SCIA non troverebbe applicazione;
  8. quali azioni intenda porre in essere l’Amministrazione per la verifica del rispetto delle prescrizioni e autorizzazioni in materia edilizia e urbanistica;
  9. quali azioni intenda porre in essere l’Amministrazione per la verifica del rispetto delle prescrizioni e autorizzazioni in materia di prevenzione incendi, sicurezza, sorvegliabilità dei locali, esondazione o calamità naturali;
  10. se sia stata coinvolta la Soprintendenza e se siano state da essa prodotte osservazioni e pareri o fornite eventuali autorizzazioni;
  11. se sia stato domandato un formale parere agli organi competenti in materia di polizia idraulica;
  12. quali strumenti e metodologie siano state predisposte per verificare ed evitare che le bevande siano consumate da minorenni;
  13. in quale categoria TARI venga inserita tale attività e se, in merito, sia previsto un controllo dei Reparti dalla Polizia Municipale specificamente competenti per materia;
  14. in quante e quali conferenze di servizi gli uffici competenti della Civica Amministrazione abbiano avuto modo di verificare e valutare i progetti presentati dalla Makr Shakr srl per la realizzazione del “robotic bar” e quali le indicazioni e le osservazioni formalizzate;
  15. quale sia l’interesse pubblico in capo alla Città in base a cui l’unità robotica, di proprietà privata, possa essere legittimamente collocata ai Murazzi nelle arcate di proprietà comunale 23-25, tenuto conto che il bando per la riapertura dei Murazzi ;
  16. quale sia l’interesse pubblico sotteso a “favorire l’azienda nel collaudo e nel testing dell’uscente nuovo modello di bar robotica, dando la possibilità di sperimentarlo sul campo, in condizioni reali e gravose di utilizzo, prima della sua commercializzazione a livello mondiale” (Deliberazione della Giunta 2018 02305, pagina 2);
  17. se tale sperimentazione (“testing”) non poteva avvenire in un immobile privato come uso piuttosto diffuso in tutti i settori del commercio;
  18. se questo utilizzo di un bene pubblico per fini strettamente privati possa configurarsi come l’afflato della Giunta 5 Stelle verso il superamento della “Terza Rivoluzione Industriale” per giungere a un futuro non pedissequamente irrealizzabile poiché ontologicamente inscindibile nella sua essenzialità contemporanea;
  19. in base a quali criteri le arcate 23-25 dei Murazzi si possano considerare già fruibili da alcune attività commerciali e quale sia la differenza rispetto alla altre arcate ancora inaccessibili e, dunque, quali le preclusioni nei riguardi di altre attività di somministrazione o culturali;
  20. qualora il “testing” dovesse rivelare buoni risultati e l’azienda decidesse di avviare la commercializzazione della tecnologia a livello mondiale, se sarà prevista a favore della Città una forma di compartecipazione agli utili della Makr Shakr srl, tenuto conto della citata collaborazione rafforzata pubblico-privato per l’avvio e il collaudo del progetto;
  21. quali siano i progetti e gli interventi per garantire la piena accessibilità, tenuto conto che l’attività ha già ottenuto il Patrocinio della Città.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Ritornando dal futuro (tra droni e bar robotici) l’Amministrazione ha ancora voglia di dedicare attenzione al proprio passato (patrimonio storico, culturale e militare) per capire il presente?

PREMESSO CHE

  • la Cittadella di Torino fu una fortezza pentagonale sabauda ubicata lungo l’antica cinta muraria, posta a sud-ovest rispetto al centro cittadino;
  • eretta nel periodo 1564-1577 su disegni di Paciotto e guida dei lavori del Generale Robilant, fu commissionata dal Duca Emanuele Filiberto che intendeva rafforzare le difese urbane dopo lo spostamento della capitale del Ducato da Chambery a Torino;
  • viene ricordata soprattutto come teatro della Guerra di successione spagnola, durante i giorni dell’assedio del 1706 da parte dell’esercito franco-spagnolo del re Luigi XIV;
  • nella primavera del 1799 il Mastio ospitò per breve tempo papa Pio VI, in viaggio verso la Francia;
  • durante l’occupazione napoleonica nel 1800-1814 molte mura e bastioni della città furono demoliti, ma il Mastio fu risparmiato;
  • l’evoluzione delle tecniche d’assedio nel corso dell’Ottocento portò all’obsolescenza della Cittadella, degradata a semplice caserma;
  • caduta la sua funzione difensiva, nel 1856 si decise la completa demolizione della fortezza ad esclusione, appunto, del solo Mastio;
  • nel 1891 venne ceduto al Comune di Torino con il vincolo, tuttora vigente, che fosse destinato a sede del Museo Storico Nazionale d’Artiglieria;
  • attualmente esso costituisce l’unica parte esterna dell’antica Cittadella ed è sempre adibito a Museo Storico Nazionale d’Artiglieria;

RILEVATO  CHE

  • nel 2008 hanno avuto inizio i lavori per la ristrutturazione del Mastio della Cittadella;
  • tutti gli allestimenti e i preziosi documenti conservati nel Museo dell’Artiglieria sono stati opportunamente traslocati presso la Caserma “Carlo Amione” in piazza Rivoli;
  • per circa un decennio (2008-2018) il Mastio è rimasto nella disponibilità della Città per i lavori di restauro e sono anche state allestite alcune mostre temporanee, quali “World Press Photo” (3 novembre-3 dicembre 2017) e “Senzatomica” (17 gennaio-27 febbraio 2018);

CONSIDERATO CHE

  • risulta che poche settimane fa siano stati completati i lavori di restauro del Mastio inerenti al “Lotto 1”;
  • tutti i beni del Museo d’Artiglieria sono attualmente ancora conservati presso la Caserma “Carlo Amione”;
  • recentemente è stato bandito dall’Agenzia del Demanio, in accordo con Città di Torino, Ministero della Difesa e Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, con la programmazione della Fondazione per l’architettura, il concorso di idee finalizzato alla predisposizione di una proposta ideativa per la rifunzionalizzazione della Caserma “Carlo Amione” nella quale è in programma la realizzazione del “Federal Building”, destinato a ospitare le pubbliche amministrazioni centrali attualmente in locazione passiva;
  • si rende necessario trovare una nuova collocazione per il vasto patrimonio del Museo d’Artiglieria e non si hanno certezze in merito alla disponibilità del Ministero della Difesa e dell’Esercito italiano ad allestire parte delle collezioni del Museo d’Artiglieria nuovamente presso il Mastio della Cittadella;
  • l’Esercito Italiano, di concerto con l’Agenzia del Demanio, pare abbia individuato una porzione dell’area della Caserma “Vittorio Dabormida” in corso Unione Sovietica da destinare, dopo adeguato ammodernamento e ristrutturazione, a nuova sede per l’esposizione e la custodia dei beni del Museo d’Artiglieria;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quali siano le idee e i progetti dell’Amministrazione per valorizzare le preziosissime collezioni custodite dal Museo d’Artiglieria e per aumentare l’offerta culturale della Città facendo leva sulla propria ricchissima storia;
  2. per quanto tempo ancora il patrimonio del Museo resterà presso la Caserma “Carlo Amione”;
  3. quali interlocuzioni ha avviato o intende avviare la Città con Agenzia del Demanio e Ministero della Difesa per verificare la concreta realizzabilità del trasloco alla Caserma “Vittorio Dabormida”.

Silvio Magliano