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Autore: Redazione sito

Crisi Embraco, la solidarietà non basta più

Fermo il progetto Italcomp, urge dare un futuro ai 400 dipendenti stamattina in piazza. Vogliamo sapere a che punto siano le trattative e che cosa stia facendo il Governo. Ribadiamo come Moderati la vicinanza ai lavoratori: ma adesso servono i fatti. Inoltre, la fine del blocco dei licenziamenti sarà una bomba sociale a orologeria pronta a esplodere: che cosa pensa di fare la Regione per disinnescarla?

Crisi Embraco, il 25 aprile, giorno dei licenziamenti, si avvicina rapidamente. I dipendenti, oggi in piazza, dell’azienda di Riva di Chieri sollecitano dalle Istituzioni un intervento immediato. Fermo attualmente il progetto Italcomp, che coinvolge anche i colleghi della Acc Wanbao, nel bellunese: ribadiamo la totale solidarietà e vicinanza ai dipendenti da parte del Gruppo dei Moderati, sapendo che ormai solidarietà e vicinanza non bastano più. Ora servono fatti. Ci auguriamo che il Governo agisca al più presto per salvare questi posti di lavoro, dietro i quali ci sono lavoratori che hanno avuto fin troppa pazienza e le loro famiglie.

Chiediamo poi un confronto in Commissione su tutte le crisi attualmente aperte a livello regionale. Inoltre, guardiamo con preoccupazione alla fine del blocco dei licenziamenti, che rischia di trasformarsi in una bomba a orologeria sociale. Da questa Giunta non abbiamo ancora sentito, sul tema, una parola su come intenda evitare o contenere l’esplosione. 

La Regione abbandona i religiosi anziani al loro destino

Il dramma degli ospiti delle comunità delle congregazioni: centinaia di religiose, religiosi e consacrati anziani e non in grado di camminare attendono invano il vaccino anti-Covid dallo scorso gennaio; stessa situazione per il personale che fa assistenza. Situazione particolarmente grave a Torino e in altre zone del Piemonte.

Nessuna risposta certa dall’Asl, nonostante l’impegno del Dirmei: i religiosi anziani di varie congregazioni ospiti delle varie comunità continuano a essere abbandonati a se stessi, nella speranza di essere prima o poi vaccinati contro il Covid-19. Se chi, tra gli ospiti torinesi, è in grado di camminare ha la prospettiva di essere vaccinato entro l’estate al Cottolengo in virtù di un accordo tra lo stesso Cottolengo e l’Asl, per chi non è in grado di muoversi ancora non ci sono notizie certe. 

L’Asl è attualmente in grado di effettuare a domicilio solo un numero molto limitato di vaccini ogni giorno; le strutture delle congregazioni religiose, strutture che tecnicamente non sono né RSA né RA, rischiano, in assenza dei vaccini, di diventare sede di focolai Covid-19 anche gravi. La situazione è particolarmente grave a Torino e in altre zone del Piemonte.

Con un solo intervento presso queste strutture alloggio si potrebbero vaccinare tutti gli ospiti, quindi decine di persone, potendo contare sul supporto professionale del personale infermieristico religioso e laico della stessa struttura. Al dramma dei vaccini che non arrivano si aggiunge la difficoltà di reperire dispositivi di protezione individuale, che il più delle volte sono le stesse strutture ad acquistare direttamente e a proprio carico.

Opposizioni in Consiglio Regionale: “Grazie a noi votato oggi emendamento di sostegno al sistema radiotelevisivo”

Grazie all’impegno e all’intervento delle Opposizioni è stato votato e approvato in Aula l’emendamento che prevede sostegni a favore del sistema radiotelevisivo. La Giunta regionale, infatti, avrebbe voluto rinviare l’esame del tema a una Commissione specifica convocata in sede legislativa, ma ci siamo opposti e l’Assessore Tronzano ha accettato di votare l’emendamento della Maggioranza” affermano i Presidenti dei Gruppi di Opposizione del Consiglio regionale.

Soprattutto in momenti tanto delicati – proseguono i Presidenti – sono importanti azioni concrete e tempestive volte a sostenere l’informazione locale, a contrastare l’impoverimento del settore e a salvaguardare i livelli occupazionali. La nostra informazione deve essere difesa e tutelata”.
“Non si poteva e doveva – concludono gli esponenti dell’Opposizione – rinviare ad un altro momento lo stanziamento di specifici sostegni per il settore radiotelevisivo. Doveva essere fatto oggi, subito e doveva essere previsto uno specifico impegno economico come era avvenuto per le testate giornalistiche cartacee e online
”.

Chi non è operativo sul territorio, almeno non rilasci interviste TV

Per quanto ci riguarda, essere operativi significa stare sul territorio. Quando questo non accade, almeno bisognerebbe evitare di rilasciare dichiarazioni televisive da una località di mare.

Le immagini dell’intervista di Mario Raviolo, responsabile per il Piemonte della maxi emergenza, stridono con il senso della circolare del DIRMEI, che sollecita il personale sanitario a limitare l’uso delle ferie nei giorni di Pasqua. Medici, infermieri e personale sanitario non hanno bisogno di essere sollecitati: hanno dimostrato la loro totale dedizione in questi tredici mesi di pandemia, dando prova di un senso di responsabilità spesso superiore a quello della politica e, a differenza di Raviolo, il mare non lo vedono da mesi. A loro va il mio più grato ringraziamento. 

Sostegno al commercio urbano penalizzato dai cantieri? Incomprensibile no dalla Maggioranza a Palazzo Lascaris

Niente fondo per il sostegno delle attività penalizzate negli anni da cantieri stradali: appena bocciato in Consiglio Regionale il mio emendamento al Bilancio 2021-23 che ne chiedeva l’istituzione.

Incomprensibilmente contrario il voto della Maggioranza di centrodestra a Palazzo Lascaris. Con un fondo dedicato avremmo potuto finanziare interventi a sostegno, o con interventi economici diretti da parte della Regione o con sgravi su tariffe e tributi, delle attività ubicate nei pressi dei cantieri che interessano importanti modifiche della viabilità. Occasione persa. Gli esercenti di aree urbane come corso Grosseto o via Nizza a Torino oggi sanno a chi dire grazie. Il sostegno del centrodestra nei confronti di imprese, commercianti e partite IVA è dunque tale solo a parole?