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Autore: Redazione sito

Entro nel Comitato Diritti Umani del Consiglio Regionale: un onore, una responsabilità

I colleghi Consiglieri hanno riconosciuto il mio impegno su questo cruciale argomento e li ringrazio per questo. Con 18 voti entro a far parte di questo Organismo di Consultazione e Partecipazione in rappresentanza delle Minoranze a Palazzo Lascaris. Tutti i casi di diritti umani negati o soffocati da poteri dittatoriali saranno oggetto del mio lavoro e del mio impegno, così come i diritti delle persone con disabilità e tutte quelle situazioni che vedono ancora i cristiani, in diverse parti del mondo, perseguitati e uccisi per la loro fede. Ringrazio l’Onorevole Portas, leader dei Moderati, per avermi sempre sostenuto in questa candidatura e i colleghi Capigruppo di Minoranza.

Da oggi entro a far parte ufficialmente e attivamente del Comitato Diritti Umani del Consiglio Regionale. Con 18 voti da parte dei colleghi Consiglieri, rappresenterò le minoranze a Palazzo Lascaris in questo Organismo di Consultazione e Partecipazione della Regione. Il voto dei 18 Consiglieri di Minoranza è la misura del riconoscimento da parte dei colleghi del mio impegno in tema di diritti umani. Negli ultimi mesi ho presentato atti, in Consiglio Regionale, a sostegno di persone e popoli ai quali i diritti umani sono negati, occupandomi, tra gli altri, della detenzione in Iran del ricercatore iraniano-svedese Ahmadreza Djalali, dell’affermazione della pace e della verità storica nella regione dell’Artsakh (Nagorno Karabakh), della difesa della democrazia in Myanmar/Birmania.

Questo incarico è per me una soddisfazione, un onore e una responsabilità. Interpreterò il mio nuovo ruolo con dedizione e in maniera propositiva. Ringrazio i Capigruppo e i colleghi di Minoranza per avermi votato. Oggetto della mia attenzione, del mio impegno e del mio lavoro saranno tutti i casi di diritti umani negati o soffocati da poteri dittatoriali; mi impegnerò per i diritti delle persone con disabilità e mi occuperò di tutte quelle situazioni che vedono ancora i cristiani, in diverse parti del mondo, perseguitati e uccisi per la loro fede, spesso nel silenzio dei media. Ringrazio l’Onorevole Portas, leader dei Moderati, per avermi sempre sostenuto in questa candidatura.

Il Comitato è un organismo di consultazione e partecipazione volto alla promozione della tutela dei diritti umani ad ampio raggio, con particolare riferimento all’autodeterminazione dei popoli. Compito dell’organismo è anche formulare proposte al Consiglio Regionale relative al rispetto e alla tutela dei diritti umani e collaborare con le associazioni e organizzazioni non governative nazionali e internazionali che si riconoscono nei principi di solidarietà internazionale e che si occupano della salvaguardia dei diritti umani.

Cinque mesi per una visita rinnovo patente, ma per la Giunta Cirio va tutto bene

Appena discusso a Palazzo Lascaris il mio Question Time sui ritardi nelle prenotazioni delle visite mediche per il rinnovo della patente a Torino e a Collegno: l’Assessore Icardi prova a ridimensionare un problema grave, parlando di lievi ritardi rispetto ai tempi pre-COVID. Ma la realtà è molto diversa, ci sono utenti che non hanno mai ricevuto una risposta alle proprie richieste di prenotazione o che si vedono rimandati a tempi biblici, nell’ordine dei cinque mesi e più. Che il sistema di prenotazione via email non funzioni in maniera efficiente è un fatto evidente: eppure, non una parola ci è stata riferita sui tempi previsti per la riapertura degli sportelli.

Prenotazione degli esami medici per il rinnovo delle patenti a Torino e a Collegno: sappiamo che ci sono utenti che da mesi attendono una risposta e altri la cui visita è stata fissata a settembre e oltre, ma per la Giunta i ritardi rispetto ai tempi pre-pandemia sono minimi. Questa la risposta che mi sono sentito dare, poco fa, discutendo a Palazzo Lascaris il mio Question Time sull’argomento: una Giunta attentissima a difendere d’ufficio l’operato svolto (e talvolta non svolto) dalle Commissioni Mediche Locali di Torino e di Collegno nega di fatto che il disservizio ci sia. Chissà che cosa ne pensano coloro che, dovendo rinnovare il documento di guida per questioni anagrafiche, mediche o per una revisione della patente (guida in stato di ebbrezza o altre ragioni) si trovano di fatto a non poter guidare. Ci saremmo aspettati informazioni sulle misure prese per ridurre i ritardi e dunque i disagi. Né la Giunta ha creduto di dover comunicare una data, anche indicativa, di riapertura degli sportelli, più che mai necessaria dal momento che la modalità di prenotazione via email ha dimostrato di non funzionare. 
Da quando gli sportelli in presenza sono stati sostituiti, causa pandemia, dal servizio via email, i tempi per coloro che devono sostenere la visita per il rinnovo del documento di guida sono diventati eterni: diversi cittadini attendono ancora una risposta dalla CML di Torino di via Farinelli 25; altri utenti si sono visti fissare dalla CML di Collegno in via Martiri XXX Aprile 30 un appuntamento a distanza di cinque mesi (prime disponibilità a settembre).

NUMERI
Nel 2019 gli accessi presso la CML sono stati 9.580, nel 2020 sono stati 6.998, nei primi mesi del 2021 sono stati 3.540.

Cinque mesi (quando va bene) per prenotare una visita medica per il rinnovo della patente a Torino e a Collegno

Da quando gli sportelli in presenza sono stati sostituiti, causa pandemia, dal servizio via email, i tempi per coloro che devono sostenere la visita per il rinnovo del documento di guida sono diventati, presso le Commissioni Mediche Locali di Torino e di Collegno, infiniti: gli utenti o non ricevono risposta alle email o si vedono fissare l’appuntamento a distanza di mesi. Gravissimi i disagi per i cittadini, decine le segnalazioni. La riapertura degli sportelli in presenza non è più rimandabile. Domani si discute in Consiglio Regionale del Piemonte il mio Question Time sul tema.

I tempi di attesa per fissare un appuntamento presso la Commissione Medica Locale Patenti di Torino e presso quella di Collegno si sono allungati in maniera insostenibile: se prima della pandemia la prenotazione della visita medica per i rinnovi, per i rilasci e per le revisioni delle patenti avveniva in tempi accettabili tramite gli sportelli in presenza, adesso, in remoto, le tempistiche si sono dilatate in maniera insostenibile e inaccettabile. Anche solo per ricevere risposta all’email (l’unica modalità accettata per prenotare) passano, secondo le segnalazioni di decine di cittadini, mesi e mesi. Quando va bene: in altri casi, infatti, non arriva alcuna risposta. E i cittadini restano, nel frattempo, appiedati: il disagio è gravissimo per tutti, in particolare per chi non ha alternative all’uso dell’automobile per questioni di lavoro, di famiglia o di altro tipo. Ci sono utenti che hanno provato a prenotare una visita presso la CML di Torino (via Farinelli 25) e da mesi aspettano risposta: ad altri utenti la CML di Collegno (via Martiri XXX Aprile 30) ha fissato un appuntamento a distanza di cinque mesi (prime disponibilità a settembre). La riapertura degli sportelli in presenza non è più rimandabile. Domani in Consiglio Regionale chiederò con un Question Time se questa Giunta abbia intenzione di intervenire nei confronti delle CML di Torino e Collegno per cambiare la situazione. Evitare disagi per tutti coloro che si sottopongono alla visita per rinnovare il documento di guida per questioni anagrafiche o mediche o per una revisione della patente (guida in stato di ebbrezza, detenzione e uso di sostanze stupefacenti, segnalazioni per invalidità, segnalazioni per verifica della persistenza dei requisiti di idoneità psicofisica per la guida) è urgente e necessario. 

INTERPELLANZA – Buio e sporcizia al giardino Vannucci

PREMESSO CHE

– il giardino Pietro Vannucci in via Venaria 42, nella Circoscrizione 5, presenta vari problemi di sicurezza e degrado, derivanti innanzitutto da una scarsa, quando non assente, illuminazione e da un uso incivile degli spazi pubblici;

– lo scrivente ha ricevuto numerose segnalazioni da parte dei cittadini che lamentano l’inutilizzabilità del parco nelle ore serali;

RILEVATO CHE

– il problema della scarsa illuminazione – documentato nelle foto in allegato a questa interpellanza – trae origine soprattutto dall’incuria con cui vengono trattati gli alberi e le piante presenti nel giardino: i lampioni sono totalmente avvolti dalle chiome degli alberi e pertanto impossibilitati a diffondere a pieno il loro fascio luminoso;

– il degrado riportato (bottiglie ed altri rifiuti a terra, utilizzo delle aree in ombra come orinatoio a cielo aperto) è acuito da una pavimentazione parzialmente dissestata in alcuni punti, che rende pericolose le attività ludiche a cui parrebbe destinata l’area;

– una delle due cancellate d’ingresso è stata in parte rimossa divenendo, di fatto, inutile e pericolante per i frequentatori del giardino;

CONSIDERATO CHE

– l’urbanistica è stata uno dei temi centrali del programma elettorale dell’attuale Amministrazione, che nel 2016 immaginava “una città che abbia come priorità il benessere dei cittadini, attraverso il rispetto dei diritti di tutti, il diritto alla casa, alla salute, alla cultura, il rispetto dell’ambiente, la lotta all’inquinamento, lo sviluppo di opportunità economiche, la sicurezza”;

– il Comune di Torino inserisce tra le ragioni per le quali si effettuano potature “la riduzione dell’occultamento di impianti semaforici e di illuminazione” (http://www.comune.torino.it/verdepubblico/patrimonioverde/curaverde/alberate.shtml#potatura) e specifica che “il patrimonio arboreo torinese è gestito sulla base di una pianificazione puntuale, che definisce le priorità e i turni di potatura”;

– l’attenzione alla pulizia degli spazi pubblici è di vitale importanza;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere se (e secondo quali tempistiche) l’Amministrazione intenda predisporre un intervento presso il giardino Vannucci per mettere in sicurezza l’area e renderla più fruibile alla collettività attraverso la potatura degli alberi, il riassestamento della pavimentazione, l’incremento della pulizia, l’implementazione dei passaggi di AMIAT e la riparazione o messa in sicurezza del cancello sinistrato.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Nuovo assetto di corso Grosseto tra poche luci (nascoste dalle chiome arboree) e molte ombre

PREMESSO CHE

– come noto, i lavori per il nuovo passante ferroviario Torino-Ceres, gestiti da SCR Piemonte spa quale stazione appaltante, hanno preso avvio nel settembre 2017 e hanno previsto, tra i tanti interventi, un nuovo collegamento ferroviario sotterraneo (sotto l’asse di corso Grosseto), l’abbattimento del viadotto presso l’intersezione corso Grosseto/corso Potenza e il conseguente collegamento da un lato con la linea storica Torino-Ceres e dall’altro lato con il Parco Sempione- Passante ferroviario-Stazione Rebaudengo;

RILEVATO CHE

– la durata, l’ampiezza e la portata stessa del cantiere hanno inevitabilmente suscitato molteplici difficoltà sia per il traffico veicolare sia per i cittadini residenti sia per i commercianti della zona;

– anche in questo aspetto ha giocato un ruolo la pandemia di Covid-19: per ragioni di pubblico interesse e di necessità a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e della popolazione dal 13 marzo 2020 al 4 maggio 2020 sono stati sospesi tutti i lavori del cantiere in oggetto. Conseguentemente, i luoghi e le aree del cantiere sono stati messi in sicurezza, custoditi e presidiati in misura ordinaria e straordinaria;

– ultimamente si è assistito al completamento della galleria artificiale di corso Grosseto e alla graduale copertura del sedime, nel tratto compreso tra lo svincolo del raccordo Torino-Caselle e via Casteldelfino;

– proprio con riferimento al nuovo assetto di corso Grosseto, unitamente a talune criticità derivanti dalla nuova pista ciclabile già emerse in precedenza, alcuni cittadini hanno desiderato segnalare allo scrivente due aspetti;

– il primo profilo riguarda l’illuminazione artificiale: è stato segnalato che, diversamente da quanto avveniva con il precedente assetto, i pali per l’illuminazione pubblica sono stati collocati lungo le banchine laterali che separano il viale centrale dai due controviali. Ne consegue un’inevitabile e facilmente prevedibile interferenza con le fronde arboree ed è facile prevedere, con una prospettiva di breve-medio termine, che ciò causerà danni sia alla vegetazione stessa sia alla sicurezza veicolare e personale dei cittadini;

– un ulteriore aspetto segnalato attiene al patrimonio arboreo: molti alberi sono stati abbattuti e sradicati per evidenti esigenze di cantiere ma non pare che siano stati sostituiti da nuove piantumazioni;

– alla presente si allega la documentazione fotografica ricevuta dallo scrivente;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione abbia svolto le opportune considerazioni tecniche con SCR e altri soggetti eventualmente coinvolti in merito alla nuova collocazione dei pali dell’illuminazione pubblica lungo l’asse di corso Grosseto;
  2. se e come l’Amministrazione intenda rassicurare i cittadini preoccupati che la nuova collocazione dell’illuminazione pubblica possa confliggere sia con la sicurezza stradale e personale sia con la salute delle alberate;
  3. se i pali dell’illuminazione pubblica che sono stati collocati in corso Grosseto (e quelli che saranno installati al termine del cantiere) abbiano le medesime caratteristiche dimensionali e strutturali degli altri pali collocati in altre zone della città e se si possa individuare una collocazione che non confligga con il patrimonio arboreo;
  4. quale sia il numero degli alberi abbattuti per esigenze di cantiere lungo l’asse di corso Grosseto, quanti ne verranno piantumati presso la medesima sede e quale sia, in termini più generali, il piano per il ripopolamento arboreo della zona interessata dal cantiere.

Silvio Magliano