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Autore: Redazione sito

INTERPELLANZA – Se neanche una pandemia serve per limitare la “malamovida” in Vanchiglia quale speranza fornisce ai cittadini l’Amministrazione Appendino?

RICORDATO CHE

– con un’interpellanza depositata il 7 settembre 2020 (mecc. 2020 01873) lo scrivente – ricordando che con precedenti formali atti consiliari aveva da tempo reso evidente la propria preoccupazione per la gestione della “movida” serale e notturna in piazza Santa Giulia e, in generale, presso il quartiere Vanchiglia – riproponeva all’attenzione dell’Amministrazione il tema della “movida” serale e notturna in piazza Santa Giulia e nelle sue immediate adiacenze (in considerazione dello stato di emergenza tuttora vigente e tenuto conto della riapertura delle attività di somministrazione);

– lo scrivente enunciava che “a partire dal mese di giugno i gestori dei locali di somministrazione presenti in piazza Santa Giulia hanno, per quanto di competenza, tentato di coniugare la riapertura delle attività con l’osservanza dei protocolli sanitari da parte della clientela: spesso ciò si è scontrato con lo scarso senso del vivere civile e l’irresponsabile ostilità al rispetto delle regole di taluni frequentatori della piazza; sovente si sono verificati assembramenti, ingenti gruppi di persone sedute a terra intente a consumare bevande, tutto corredato da musica ad alto volume e da un conseguente chiasso disturbante; il presidio fisso della Polizia Municipale in collaborazione con le forze di polizia statali, richiesto dallo scrivente con la proposta di mozione sopra citata, non si è visto; il pattuglione interforze, anch’esso richiesto dallo scrivente con la proposta di mozione sopra richiamata, si è visto solo per un brevissimo – e insufficiente – periodo; nel corso delle serate e delle nottate estive appena trascorse i clienti dei locali hanno consumato le loro bevande in quello che è a tutti gli effetti un ampio dehors “en plein air”, purtroppo spesso diffondendo chiassosamente tutta la loro frizzante e inebriante allegria; è stato narrato allo scrivente che in almeno un’occasione un gruppo di irresponsabili ha divelti alcuni cassonetti per la raccolta del vetro e ha utilizzato le bottiglie reperite per esibirsi in un pericolosissimo lancio; sovente gli spazi laterali della piazza divengono gabinetti a cielo aperto; oltre alla irresponsabile inosservanza dei protocolli sanitari, la “movida” ha avuto risvolti negativi a danno dei residenti che hanno lamentato reiterati e insopportabili schiamazzi provenienti dagli avventori dei locali recando grave lesione alla quiete pubblica e al diritto al riposo notturno.”;

– in data 15 ottobre 2019 lo scrivente ha depositato una proposta di mozione (mecc. 2019 04296) con la quale si chiedeva di “impegnare il Sindaco e la Giunta Comunale ad interloquire con Prefetto e Questore della Provincia di Torino affinché il Tavolo per la Sicurezza e l’Ordine Pubblico giunga all’individuazione di soluzioni efficaci che pongano termine al degrado e all’illegalità diffusa presso il quartiere Vanchiglia, generati dalla “malamovida” in piazza Santa Giulia e aree limitrofe, mediante l’organizzazione di costanti pattugliamenti interforze (“pattuglione” composto da forze dell’ordine, forze e servizi di polizia e forze armate) e con l’istituzione di postazioni fisse interforze quali importanti presidi di legalità.”;

RICORDATO INOLTRE CHE

– con altri atti consiliari presentati nel corrente mandato amministrativo lo scrivente ha rappresentato all’Amministrazione Appendino la situazione di intenso degrado, sporcizia e di scarso rispetto della legalità che caratterizza via Balbo con preciso riferimento all’area pedonale compresa tra via Guastalla e via Buniva;

– si richiamano in questa sede le tre interpellanze presentate dallo scrivente tra il 25 ottobre 2018 e il 17 febbraio 2021 (mecc. n 2018 04817, mecc. n. 2019 01005 e n. 97-2021) per segnalare all’Amministrazione “la permanenza di recrudescente degrado quale diretta conseguenza della movida e dell’attività di spaccio di stupefacenti: ciò che restava ai residenti della malamovida era particolarmente evidente la domenica mattina (rifiuti di ogni genere, organici e non, danneggiamenti al patrimonio e ai veicoli in sosta nelle vie adiacenti). Inoltre, parti della pavimentazione dell’area pedonale risultavano sconnesse e l’arredo urbano era in pessime condizioni; sull’area pedonale affacciano edifici comunali che ospitano un asilo nido, una scuola materna, una scuola elementare e una palestra: tutti erano ridotti in uno stato di estremo degrado, con evidenti e ampi squarci nelle facciate prive di intonaco;” presso l’area pedonale di via Balbo (adiacente a piazza Santa Giulia);

– nonostante tutto, duole evidenziare che nell’area in oggetto ad oggi permangono le medesime caratteristiche e criticità già riportate ed esposte dallo scrivente con gli atti sopra richiamati;

– si riporta uno stralcio dell’ultima mail indirizzata da un cittadino allo scrivente: “La situazione igienico sanitaria del triangolo indicato, dove io abito, è sotto la soglia della decenza: vomito, urina e vetri rotti, schifo lasciato in giro sono all’ordine del giorno e sono davvero intollerabili. Infine, vi chiedo se non sia possibile mettere anche dei bidoni del vetro all’ingresso dei giardini Pozzo (lato corso Regina Margherita) visto che il “porta a porta” riguarda solo il bar interno al giardino (peraltro chiuso da 1 anno) e anche lì ora che c’è il ‘liberi tutti’ notturno i cestini non servono a niente. Lasciando da parte ogni ulteriore commento sul degrado di una parte di questo quartiere, chiedo a questo assessorato che si occupa di ambiente se non sia possibile: 1. spostare la campana del vetro da via Guastalla civico 23 a via Guastalla fronte palestra Guastalla o lato muro (disturba meno come rumore e sporco e forse qualcuno riesce a buttare il vetro prima di spaccarlo per terra o essere ubriaco). Spostare i bidoni piccoli del vetro ora collocati fronte palestra all’interno dell’area pedonale di via Balbo. 2. spostare il passaggio meccanizzato dal giovedì mattino quando non serve a niente al sabato mattina e lunedì mattina (almeno): il bivacco e lo schifo che ci sono davanti alla palestra Guastalla non potete nemmeno odorarlo. 3. far passare anche nelle strade della movida molesta, via Guastalla-via Balbo tra via Sant’Ottavio e via Buniva, via Buniva stessa, quelle belle macchine spazzatrici che “lucidano” i pavimenti delle strade pedonali del centro, strade peraltro pulite (ci ho vissuto e ci lavoro quotidianamente). In Vanchiglia sono usate soltanto in piazza Santa Giulia prima del montaggio del mercato. 4. incrementare il numero degli spazzini: ad esempio sono 2 giorni che ci sono vetri rotti sui marciapiedi.”;

RILEVATO CHE

– è trascorso circa un anno dall’ultimo atto presentato dallo scrivente sul tema “movida” (e sue conseguenze per i residenti) in piazza Santa Giulia e zone adiacenti, ma nulla pare cambiato nei comportamenti degli avventori e nella tenuità dei controlli;

– con la riapertura dei locali la “movida” in Vanchiglia ha pressoché ripreso da dove era stata costretta ad interrompersi; – sul tema si riporta il testo integrale di una mail ricevuta il 3 giugno 2021 (allegando un breve filmato): “Buongiorno volevo segnalare (segnalato anche ai carabinieri che si sono ben guardati dall’intervenire) assembramenti con gente non seduta ai tavoli e musica a tutto volume con strada. Grata se potrà fare qualcosa.”;

– sul tema si riporta il testo integrale di una mail ricevuta il 10 giugno 2021 (allegando un breve filmato): “come ogni giovedi il locale Nour di via Santa Giulia 46 ci delizia con musica a tutto volume suonata sul marciapiede , che va ad aggiungersi a tutti gli altri disagi che stiamo sopportando (come se gli unici a soffrire in pandemia siano stati i gestori dei locali e i poveretti che hanno dovuto fare a meno dello spritz mentre noi residenti invece siamo passati indenni e dei nostri lutti e sofferenze non pare importargliene a nessuno). Anche questo è un altro permesso regalato per la pandemia? Cosa altro dobbiamo essere costretti a sopportare? Lo scorso giovedì (nonostante le segnalazioni sono andati avanti ad oltranza). Mi chiedo ora che succederà con la zona bianca. saremo costretti a sopportare musica pessima fino a notte fonda come se fossimo a un concerto? Siamo tutti provati dal covid, ci deve essere un gesto eclatante e inconsulto per costringervi a farvi carico del problema? Normalmente si sceglie di andare a un concerto non viene imposto, ma come al solito chi ci amministra va a senso unico. I soprusi continuano nell’indifferenza di chi dovrebbe tutelare chi paga le tasse.”;

– sul tema si riporta il testo integrale di una mail ricevuta il 17 giugno 2021 (allegando un breve filmato): “Giovedì 17.06 ore 2,30 piazza Santa Giulia Torino Anche se siete perfettamente al corrente del problema, ma al momento non avete trovato una soluzione, Vi preghiamo di farlo al più presto perché decisamente noi abitanti dei condomini che circondano la piazza siamo ormai esasperati. Lunedì si poteva scusare “l’euforia dei giovani” dovuta all’essere finalmente liberi dal coprifuoco ma adesso le notti piene di urla beduine NON ci stanno più bene.”;

– sul tema si riporta il testo integrale di una mail ricevuta il 21 giugno 2021: “ho notato con piacere che in effetti la situazione è cambiata: invece di terminare il tutto alle 3 del mattino…in piazza Santa Giulia e zone limitrofe sia venerdì che sabato hanno finito di fare festa alle 6 del mattino e davanti casa abbiamo trovato feci umane oltre che bottiglie rotte, vomito, piscio senza parlare delle urla e della musica che pur tenendo le finestre chiuse si sentiva come se fossero con noi nel letto!!!! Grazie a tutti dell’attenzione e spero di cuore che nessuno di voi sia costretto a vivere in questa condizione di DISAGIO e SCHIFO…perchè ha davvero del SURREALE e voglio essere cortese nelle mie espressioni. E se vi chiedete come mai scrivo a voi di continuo…ponetevi la domanda inversa: A CHI SE NO?????? Potrei raccontarlo alla mia Dirigente, in effetti, spiegando che  se  si continua  così dovrò prendere mutua…”;

– sul tema si riporta il testo integrale di una mail ricevuta il 22 giugno: “Vorrei segnalare la situazione che stiamo vivendo quotidianamente in piazza Santa Giulia. È la notte tra lunedì e martedì (dalle 2.00 alle 4.00 circa) e questi sono i giovani che così tanto hanno sofferto in questa pandemia e con i quali bisogna avere pazienza perché poverini hanno patito i vari lockdown. Ma è possibile che dobbiamo continuare a tollerare questa situazione e che nessuno intervenga? La pandemia c’è stata anche per i residenti, che magari hanno perso il lavoro, hanno avuto i figli a casa in dad, hanno patito i lockdown come tutti…  Con la differenza che mentre la mattina questi “giovani”, poverini, dormono, i residenti si alzano magari alle 6.00 o prima per andare a lavorare dopo una notte insonne. Chiedo cortesemente un consiglio su come poter intervenire, come cittadino, in queste situazioni che stanno diventando purtroppo abituali che, unite agli altri disagi della cosiddetta malamovida, rendono ormai la situazione insostenibile e i residenti esasperati. Chiedo inoltre un intervento da parte delle istituzioni per bloccare questo mal costume che si sta radicando qui in Vanchiglia e che c’entra sicuramente con la movida ma ritengo vada ben oltre. Certa di un gentile riscontro, e ringraziando per l’attenzione dimostrata, porgo cordiali saluti.”;

– sul tema si riporta il testo integrale di una mail ricevuta il 25 giugno (allegando un breve filmato): “Facendo seguito alla mia mail del 22 giugno scorso, allego breve filmato della notte tra il 23 e il 24 giugno alle ore 2.30 circa precisando che sono andati avanti ben oltre le 4. Questo a dimostrazione del fatto che, dopo la chiusura dei locali, venire a “fare i cori” in santa Giulia sta diventando evidentemente un vero e proprio must!”;

– altre mail e segnalazioni sono giunte nelle ultime settimane allo scrivente, aventi sempre ad oggetto la “libera movida” a cui non paiono far da contraltare i necessari controlli degli organi preposti all’osservanza delle norme;

CONSIDERATO CHE

– la quotidianità continua a essere caratterizzata dallo stato di emergenza e dalla conseguente necessità di osservare particolari e oramai note accortezze e misure di contenimento e tutela;

– a fondamento di ogni forma di una serena convivenza sociale deve essere collocato e garantito il rispetto della disciplina normativa e regolamentare e delle sane regole della buona educazione e del vivere civile, tanto più in un periodo di emergenza sanitaria;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. per quali motivi l’Amministrazione, consapevole della nota “movida” serale-notturna in Vanchiglia – e nello specifico in piazza Santa Giulia e limitrofe – non abbia disposto adeguati controlli e previsto la presenza di pattuglie della Polizia Municipale in concomitanza con la riapertura dei locali di somministrazione;
  2. se e come intenda intervenire l’Amministrazione per fare in modo che le serate e le nottate in Vanchiglia si svolgano nel pieno rispetto della legalità e dei protocolli sanitari ancora in vigore;
  3. quali siano le risposte che l’Amministrazione Appendino intende fornire alle segnalazioni dei cittadini esasperati (alcune sopra riportate);
  4. se, in relazione all’area pedonale di via Balbo, l’Amministrazione voglia prendere in considerazione la possibilità di: spostare la campana del vetro ora sita in via Guastalla fronte civico 23, prevedere dei bidonicini per indifferenziato e per vetro all’interno dell’area pedonale, prevedere una pulizia straordinaria festiva da parte di un operatore.

Silvio Magliano

Sostegno agli Oratori, le promesse da marinai della Giunta Cirio: non un euro in più rispetto al 2020

Bando ex LR 26/02 uscito in pompa magna, ma la cifra resta identica all’anno scorso: 500mila euro, ai minimi storici o quasi rispetto al milione di euro del 2017. Il mio Ordine del Giorno che chiedeva ulteriori risorse, approvato in Consiglio Regionale, resta lettera morta. Sul tema, anche in fase di discussione del Bilancio di Previsione avevamo chiesto ulteriore impegno finanziario (1 milione di euro in più), ma il nostro emendamento fu bocciato lo scorso marzo a Palazzo Lascaris.

Da parte della Giunta Cirio, sul tema del supporto agli Oratori, parole, parole, parole. Il bando ex LR 26/02 è uscito in pompa magna, ma non prevede un euro in più rispetto agli anni precedenti. Ammonta a 500mila euro lo stanziato in competenza per il 2021: esattamente la stessa cifra del 2020 e del 2018, poco più dei 440mila euro del 2019 e la metà rispetto al milione del 2017. Gli enti di culto hanno tempo fino al 23 luglio per presentare istanza di accesso ai finanziamenti.

Non un euro in più: questo è dunque il valore che la Giunta Cirio dà agli atti, in teoria vincolanti, approvati dal Consiglio. Lo scorso 9 aprile è stato approvato in Aula un mio Ordine del Giorno che chiedeva ulteriori risorse da reperire per la LR 26/02 sul “Riconoscimento e valorizzazione della funzione educativa, formativa, aggregatrice e sociale svolta dalle Parrocchie, dagli istituti cattolici e dagli altri enti di culto riconosciuti dallo Stato attraverso le attività di Oratorio”.

Come Moderati continuiamo a vedere negli Oratori luoghi di aggregazione, incontro e inclusione imprescindibili per la crescita delle nuove generazioni. Senza un adeguato sostegno pubblico queste realtà – 1.184 sul nostro territorio – rischiano in molti casi di dover ridurre non solo la propria attività ordinaria, ma anche i molti i progetti di inclusione sociale

Un protocollo di intesa è stato stipulato tra la Regione Piemonte, la Conferenza Episcopale Piemontese e i referenti di altre religioni e confessioni sulla base di una deliberazione della Giunta Regionale. Il protocollo definisce anche le modalità concrete per accedere ai contributi.

Vendetta per l’intervento al parco Sempione: i pusher devastano le auto in sosta

Vetri infranti e danni alle carrozzerie nel parcheggio vicino alla Scuola Franchetti: alcuni residenti hanno visto un gruppo di soggetti riversarsi dal parco oggetto dell’intervento al posteggio e sfogarsi contro le macchine incustodite. Per i residenti di via Brenta e dintorni questo è l’ennesimo problema, l’ennesimo inaccettabile affronto.

All’arrivo degli Agenti, chiamati a scortare l’intervento di sgombero e pulizia dello scorso martedì, i pusher si sono spostati in gruppo da parco Sempione al vicino parcheggio antistante la Scuola Franchetti e qui, come atto di sfogo o vendetta, si sono accaniti contro le auto in sosta all’angolo tra via Fossata e via Bongiovanni. Questa la ricostruzione dei diversi testimoni oculari che hanno assistito alla scena dalle loro case. Risultato: numerose auto danneggiate, carrozzerie sfondate e vetri infranti (tuttora a terra). La nostra richiesta è che gli abitanti di via Brenta e dintorni possano finalmente contare su un territorio sicuro e dotato dei servizi fondamentale (a partire dall’allacciamento al metano), senza marciapiedi utilizzati come toilette a cielo aperto, senza paura di tornare a casa la sera, senza timore di trovarsi l’auto devastata dalla furia di gente che, evidentemente disturbata dall’azione di sgombero, avrebbe forse preferito che il parco Sempione rimanesse appannaggio di microcriminalità e degrado: è chiedere troppo?

A nord di Torino: mezzo milione di abitanti, collegamenti stradali insufficienti

Ciriè, Chivasso, Ivrea e Cuorgnè, sedi dei quattro ospedali dell’Asl TO4, non sono reciprocamente collegate se non tramite Torino; i residenti di questa porzione della nostra provincia non possono raggiungere Caselle, sede dell’Aeroporto, se non passando dal capoluogo. Ho presentato un’interpellanza in Città Metropolitana per chiedere risposte alle esigenze di mobilità di tutta la zona.

La mobilità a nord di Torino presenta evidenti criticità. Attualmente non esiste un collegamento tra i quattro ospedali dell’Asl TO4 (Ciriè, Chivasso, Ivrea e Cuorgnè), se non passando da Torino. Per i residenti della zona territoriale omogenea Area 4 e del Chivassese non è possibile raggiungere direttamente l’aeroporto di Caselle, ma è necessario passare, anche in questo caso, per il capoluogo.

Non risultano passi avanti nell’attuazione del progetto di una linea di autobus di collegamento tra Brandizzo e Caselle: una tale linea unirebbe SFM2, SFM4, Ferrovia Canavesana e ferrovia Torino-Milano, collegando direttamente anche gli ospedali dell’Azienda Sanitaria. Le molte sollecitazioni all’Agenzia della Mobilità Metropolitana e a GTT da parte dei Comuni interessati non hanno avuto, a oggi, esito positivo. Ancora non sono state definite né le modalità di esercizio né l’eventuale ripartizione dei costi.

Solo con la linea di gronda tra Brandizzo e Caselle si potrà permettere un rapido accesso ai servizi ferroviari e all’aeroporto per tutti i cittadini della zona territoriale omogenea Area 4. Molti sarebbero gli effetti positivi sull’intensità del traffico r su nodi e arterie particolarmente congestionati di tutta l’area. I cittadini hanno inoltre necessità di un accesso diretto, che attualmente manca in alcuni comuni, al Sistema Ferroviario Metropolitano.

Sul tema ho presentato un’interpellanza in Consiglio della Città Metropolitana per chiedere azioni concrete in risposta alle esigenze di mobilità della zona territoriale omogenea Area 4 e per sapere quali siano le tempistiche per la realizzazione della linea tra le stazioni di Brandizzo e di Caselle.

In corso Lecce 33 due alloggi ATC occupati abusivamente, degrado, lavatrici abbandonate nei cortili e vecchie auto usate come parco giochi

La situazione va avanti da cinque mesi: finché i tempi di assegnazione degli appartamenti disponibili saranno nell’ordine dei mesi, come attualmente avviene, continueranno a verificarsi casi simili. La Giunta intervenga.

Neppure corso Lecce sfugge al fenomeno delle occupazioni abusive di case ATC: da 5 mesi a questa parte, risultano occupate due unità, entrambe al piano rialzato, nell’ambito del complesso al civico 33.

Gli effetti delle occupazioni sono ben noti agli inquilini: gli occupanti si sono abusivamente allacciati alla luce e verosimilmente anche l’acqua è sottratta ad ATC; il degrado avanza nei cortili, sui balconi e negli spazi comuni. Come se non bastasse, le multe per l’immondizia conferita in modo errato nei cassonetti sono ripartite su tutti i condomini. Sotto i balconi si trovano rifiuti di tutti i tipi, compresa una lavatrice.

Altre criticità completano il quadro: un’auto e un camion sostano da anni abbandonati nel cortile, utilizzati come parco giochi – cosa pericolosissima – dai bambini piccoli figli degli occupanti.

Cresce il numero di occupazioni sul territorio cittadino: criticità quasi inevitabile, dal momento che i tempi per assegnare una casa ATC libera sono attualmente molto lunghi, talvolta nell’ordine di grandezza dei mesi. Proprio durante le settimane di attesa si verifica la maggior parte delle occupazioni abusive.

Ribadiamo, come Moderati, le nostre richieste: ridurre i tempi, aumentare il numero di alloggi assegnabili, garantire la custodia delle unità abitative momentaneamente non utilizzate. Chi occupa abusivamente un appartamento ATC sta negando il diritto alla casa a chi ne avrebbe bisogno e titolo.