Skip to main content

Ascensore “Vinzaglio” non funzionante, in Aula la Giunta non si scusa

L’Assessore Lapietra si è limitata a promettere, per il futuro, di dare massima attenzione all’accessibilità e di garantire la presenza di personale di servizio nelle stazioni con guasti: cose che, in una città normale, sarebbero considerate scontate.

Mi sarei aspettato le scuse della Giunta: giovedì scorso un padre ha dovuto prendere in braccio la figlia adulta disabile e – lasciata la carrozzina di fronte alle porte chiuse dell’ascensore, non funzionante, della stazione Vinzaglio della Metropolitana – usare le scale mobili. Abbiamo tutti, ancora, la sequenza negli occhi. Dopo la pubblicazione del video, con “incredibile” puntualità, l’ascensore è stato ripristinato.
Per bocca della Giunta, arrivano solo due propositi: fare dell’accessibilità la priorità per il futuro e garantire la presenza di personale di supporto nelle stazioni con guasti. Cose che, nella mia visione delle cose e in quella di qualsiasi altra Amministrazione, sarebbero considerate il minimo dovuto.
La verità è che, senza un mio intervento, l’ascensore sarebbe rimasto non funzionante ancora per chissà quanto. Sfido chi sostiene il contrario a portarmi le carte con la programmazione a dimostrare che ho torto.
Le comunicazioni sull’accessibilità delle singole fermate e sugli eventuali guasti dovrebbero essere ben visibili in tutte le stazioni. Prendo atto della promessa di un cambio di mentalità: bene, alla buonora. Mi spiace solo che, per arrivare a un tale proposito, sia stato necessario passare per un episodio così triste.
Oggi la Città di Torino ha fatto una brutta figura. L’ennesima. Siamo ben lungi non dico dall’eccellenza, ma di un livello accettabile di servizio e di rispetto per l’utenza.

Ascensore Vinzaglio, Papà figlia disabile scala mobile