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Anche il Piemonte consenta che si tengano a distanza i corsi di Formazione e Sicurezza

La mia richiesta alla Giunta Cirio: via libera alla possibilità di tenere in videoconferenza questo tipo di attività formativa. Regioni come Veneto ed Emilia Romagna si sono già attrezzate.

Blocco completo, o quasi, dei Corsi di Formazione e Sicurezza in queste settimane di crisi, così come disposto dalle misure straordinarie adottate su tutto il territorio nazionale. Ci sono Regioni, come il Veneto e l’Emilia Romagna, che hanno concesso alle aziende, ai professionisti e agli enti di formazione la possibilità di svolgere attività formative a distanza mediante collegamento telematico in videoconferenza per i corsi di formazione che non richiedono addestramento pratico (Veneto) e previsto e regolamentato lo svolgimento della formazione in modalità videoconferenza (Emilia).

Per tutti i corsi di formazione in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro previsti dal D.Lgs. 81/08, la Regione Piemonte non ha ancora definito una modalità di svolgimento in questo periodo di crisi. L’unica modalità alternativa all’aula prevista dall’attuale normativa nazionale è l’e-learning, che prevede però sistemi tecnologici e modalità di fruizione non efficaci su molti percorsi, tanto che la normativa ne ha fortemente limitato l’uso.
Pur non essendo possibile nei corsi che necessitano di una prova pratica, la formazione a distanza in videoconferenza potrebbe essere estesa a molti percorsi formativi nei quali, attualmente, non è prevista neanche la modalità e-learning.
Ho pertanto chiesto che la Regione Piemonte, almeno in questo momento di emergenza e sulla scorta di quanto fatto da altre Regioni, equipari la formazione in videoconferenza alla formazione in aula, per permettere agli enti di formazione, ai professionisti e alle aziende di continuare a erogare la formazione in questo periodo di blocco o riduzione del lavoro; per permettere agli enti di formazione e ai professionisti di erogare qualche attività formativa e riavviare la propria attività, attualmente bloccata e con tutti gli oneri di gestione da coprire; per dare ai lavoratori e agli allievi dei corsi di formazione la possibilità di sfruttare al meglio questo periodo di blocco o bassa produzione, accrescendo le proprie competenze; per dare ai professionisti la possibilità di frequentare corsi di aggiornamento, spesso problematici da seguire nei periodi di lavoro intenso.

Coronavirus, Corsi Formazione, Corsi sicurezza