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ZTL, referendum o delibera che sia, sempre e comunque dalla parte dei commercianti

L’Amministrazione torni sui suoi passi: assurdo ipotecare il futuro di un’intera città con un progetto che la espone, oltretutto, a salate penali. Si apra, piuttosto, un’interlocuzione con la Città Metropolitana e con la Regione Piemonte per trovare una strada condivisa e sensata.

L’Amministrazione torni a dialogare con i commercianti, dopo aver interrotto il confronto sul tema della ZTL. Non solo: inizi un’interlocuzione con la Città Metropolitana e con la Regione Piemonte per provare a instaurare una progettualità comune e ragionevole.

I Moderati, estremisti del buonsenso, non possono che avversare, in Comune, politiche che di buonsenso sono invece totalmente prive e che, oltretutto, espongono la Città al rischio di penali esose. È gravissimo che l’Amministrazione Appendino giochi con il futuro di Torino e del suo centro storico vincolando per dieci anni la città a un progetto tutto ideologico, che molto ha a che fare con la volontà di fare cassa e poco, pochissimo con la qualità dell’aria. In questo modo si costringerebbero anche le prossime Amministrazioni a scegliere: o tenersi il fardello o pagare penali da decine di milioni di euro.

Con piena ragione i commercianti del centro si oppongono alla nuova ZTL. A loro va il mio totale appoggio e sostegno (come sempre sto dalla parte di chi produce ricchezza, sviluppo e lavoro), sia che scelgano la strada del referendum sia che seguano la strada della delibera di iniziativa popolare.