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Tag: Tangenziale Est

Tangenziale Est (o progetti alternativi), si proceda con urgenza

Giuste le richieste al neo Sindaco metropolitano Lo Russo da parte di ventisei Comuni del territorio: l’anello della tangenziale va chiuso attorno a Torino, come da tempo sosteniamo in Comune, in Città Metropolitana e in Consiglio Regionale del Piemonte, per ragioni economiche, di sicurezza e anche ambientali.

Subito il Tavolo di Lavoro, subito la ripresa della discussione politica sul tema: la chiusura a est dell’anello tangenziale attorno a Torino è sempre più, per il nostro territorio, una necessità. Condivido dunque la richiesta di 26 Sindaci a Stefano Lo Russo di farsi promotore dell’istituzione di un Tavolo di Confronto che riporti all’ordine del giorno e in cima all’agenda politica la Tangenziale Est o le sue eventuali alternative. L’Osservatorio Territoriale Infrastrutture Nord-Ovest di Confindustria ha inserito negli scorsi mesi la Tangenziale Est nell’elenco delle opere ingiustamente finite in coda al dibattito pubblico e politico. Da sempre sosteniamo – sia in Consiglio Comunale, sia in Consiglio Metropolitano, sia in Consiglio Regionale – l’urgenza di procedere a una progettualità concreta su questo argomento. Nel frattempo, sulle nostre strade collinari e precollinari i problemi continuano a non essere risolti, dal momento che la locale rete di strade è intasata di mezzi pesanti (e inquinanti). Insieme a noi, chiedono un intervento urgente il tessuto imprenditoriale, i residenti, le prospettive stesse di un territorio che deve affrontare tutte le criticità connesse al transito di mezzi pesanti su una rete stradale attualmente non strutturata per quel tipo di traffico, tanto che gli incidenti sono all’ordine del giorno.

La Tangenziale Est è una priorità per il nostro territorio

Considero di buon senso la proposta, avanzata dall’Onorevole Giacometto, di inserire come condizione per potersi aggiudicare la gestione del sistema autostradale tangenziale torinese la chiusura a est dell’anello. L’infrastruttura, esclusa dal Recovery Plan della Regione e della Città Metropolitana, è fondamentale per la mobilità a est di Torino, attualmente penalizzata da una rete stradale totalmente inadeguata. Come Moderati continueremo a chiedere con forza a tutti i livelli istituzionali la realizzazione di quest’opera strategica.

La Tangenziale Est serve come il pane al nostro territorio: come Moderati abbiamo a più riprese posto questo tema con forza sia in Consiglio Regionale sia in Consiglio Metropolitano. L’Osservatorio Territoriale Infrastrutture Nord-Ovest di Confindustria ha inserito la Tangenziale Est tra le opere finite in coda al dibattito pubblico e politico. Lo stesso deputato Carlo Giacometto ha lanciato un appello affinché l’opera torni ai vertici dell’agenda politica regionale e nazionale. La sua proposta di vincolare l’assegnazione del possibile nuovo bando per la gestione del sistema autostradale tangenziale torinese alla realizzazione dell’opera è ragionevole e di assoluto buon senso. I Moderati continueranno a chiedere in tutti i Consigli presso i quali sono rappresentati la realizzazione di un’opera che manca nel Recovery Plan della Regione Piemonte e della Città Metropolitana di Torino e che da troppo tempo non è al centro del dibattito politico. Lo studio di fattibilità esista dal 2009. Nel frattempo, sulle nostre strade collinari e precollinari i problemi continuano a non essere risolti. Solo realizzando questi 22 chilometri di strada potremo sgravare la locale rete di strade dai mezzi pesanti (e inquinanti). Insieme a noi, chiedono questo intervento il tessuto imprenditoriale, i residenti, le prospettive stesse di un territorio che deve affrontare tutte le criticità connesse al transito di mezzi pesanti su una rete stradale attualmente non strutturata per quel tipo di traffico. 

Tangenziale Est, non possiamo più aspettare

Dopo l’ennesima notizia relativa a un incidente che ha coinvolto, la scorsa settimana, un mezzo pesante con blocco della circolazione (nello specifico: la strada principale nel Comune di Sciolze), ho presentato un’interrogazione urgente in Consiglio Regionale per chiedere che questa fondamentale infrastruttura sia finalmente realizzata. Si convochi subito un tavolo con i Sindaci dei Comuni interessati, con la Città Metropolitana e con la Regione Piemonte. Dopo anni di dibattito è giunto il momento di arrivare a una progettazione definitiva per quest’opera dal un costo stimato di 1 miliardo e 200 milioni di euro. Domani la discussione del mio atto a Palazzo Lascaris.

Non c’è più tempo da perdere: dopo decenni di dibattito, si proceda alla realizzazione della Tangenziale Est. Lo chiedono il tessuto imprenditoriale, i residenti, le prospettive stesse di un territorio che deve affrontare tutte le criticità connesse al transito di mezzi pesanti su una rete stradale attualmente non strutturata per quel tipo di traffico. Sarà discussa domani in Consiglio Regionale la mia interrogazione urgente sul tema, appena presentata. I Comuni coinvolti dal passaggio della Tangenziale Est da San Raffaele Cimena a Chieri sono una ventina. L’attuale tangenziale non è adeguata alle esigenze di gran parte della collina, che con la realizzazione della Gronda Est sarebbe invece finalmente connessa con la Torino-Piacenza e con la Torino-Milano, potendo inoltre contare su una direttrice verso Aosta. È notizia dello scorso sabato che un  mezzo pesante è rimasto incastrato lungo la strada principale nel Comune di Sciolze bloccando totalmente la circolazione stradale. L’ennesimo caso. Il nuovo collegamento potrebbe favorire la viabilità dell’area metropolitana e alleviare il carico di traffico su gomma delle provinciali pedecollinari e collinari. Con il mio atto chiedo che sia finalmente colmata, dopo decenni di discussioni, questa grave lacuna infrastrutturale e l’avvio di opportune interlocuzioni con le Istituzioni del territorio per giungere a una progettazione definitiva, mantenendo le priorità già espresse dai rappresentanti del territorio. È urgente la convocazione di un tavolo con la partecipazione dei Sindaci dei Comuni interessati, della Città Metropolitana e della stessa Regione Piemonte. Il percorso della Gronda Est si snoderebbe lungo 22 chilometri, 9 dei quali in galleria. Il costo stimato dell’opera è pari a 1 miliardo e 200 milioni di euro.