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Tag: disturbi alimentari

Disturbi Alimentari, da oggi il Piemonte può contare sulla migliore Legge a livello nazionale

Gioia e soddisfazione per l’approvazione, appena avvenuta in Consiglio Regionale, del testo unificato della Legge sui Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione, con il quale sarà possibile cambiare la vita delle ragazze e dei ragazzi colpiti da queste patologie e delle loro famiglie. Sostegno alle famiglie stesse, domiciliarità (con l’approvazione di un Ordine del Giorno specifico), prevenzione, uniformità della rete di servizi su tutto il territorio, formazione dei medici e presso le scuole sono alcuni degli elementi peculiari del testo: ci assicureremo che la Giunta e la Direzione Sanitaria mettano in campo tutte le misure, anche finanziarie, previste dalla Legge.

Passa oggi in Consiglio Regionale quella che è, in questo momento, la Legge più avanzata a livello nazionale in tema dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione: la soddisfazione è grande, sia per la qualità del lavoro svolto in collaborazione con le altre forze politiche sia, soprattutto, per il risultato raggiunto. Siamo stati i primi, come Moderati, a presentare a giugno 2021 una Proposta di Legge sul tema della “Prevenzione, diagnosi e cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare e misure di sostegno per le famiglie coinvolte”, seguiti poi da tre altre forze politiche di Minoranza e di Maggioranza. Il risultato è un testo – quello unificato delle Proposte di Legge numero 148, 149, 162 e 167 sul tema delle “Disposizioni per la prevenzione e la cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione e per il sostegno ai pazienti e alle loro famiglie”, appena votato e approvato – capace di rispecchiare le esigenze e le richieste delle Associazioni, con le quali la collaborazione è stata costante, e di rappresentare un sostegno reale non solo alle ragazze e ai ragazzi con disturbi dell’alimentazione, ma alle loro famiglie, che con i disturbi dell’alimentazione hanno quotidianamente e drammaticamente a che fare.

Questa Legge si concentra sull’urgenza di una diagnosi precoce, della prevenzione, della formazione del personale medico e infermieristico, di percorsi di informazione e sensibilizzazione nelle scuole, del sostegno alle ragazze, ai ragazzi e alle famiglie anche dopo la fase acuta. Abbiamo sottolineato con forza che, tra i luoghi di cura, va inserita a tutti gli effetti la fase della domiciliarità, nei casi in cui le condizioni materiali e ambientali lo consentano. Sappiamo quanto cruciale sia, da questo punto di vista, l’assistenza al pasto, momento delicato nel quale i ragazzi e le famiglie non devono essere lasciati soli. Proprio in tema di domiciliarità, con un Ordine del Giorno approvato all’unanimità abbiamo voluto sottolineare questo aspetto e quello, strettamente connesso, del sostegno alle famiglie: l’atto impegna la Giunta a inserire nel Piano di progetto biennale la domiciliarità delle cure per i soggetti con DNA come linea di azione principale del Piano, sostenendo tale intervento con le adeguate risorse finanziarie a valere sul Fondo DNA.

Decisiva la scelta, che rivendichiamo con forza e che abbiamo proposto dall’inizio, di prevedere risorse economiche consistenti e specifiche per questa Legge. Ci assicureremo che la Giunta e la Direzione Sanitaria impieghino tutte le misure della Legge e le risorse economiche nazionali in arrivo anche sul Piemonte. Abbiamo voluto prevedere una Rete di Servizi uniforme su tutto il territorio, dal momento che non è tollerabile che il reddito familiare e il luogo di residenza siano variabili dalle quali finisca per dipendere l’esito di un percorso di cura. Anche su questo dovremo aprire un ragionamento dialogando con il Privato Sociale.

Abbiamo a oggi flussi enormi di turismo sanitario su questi temi: i numeri sono drammatici e in ulteriore aumento dopo due anni di pandemia. Ogni anno sono diagnosticati in Piemonte 260 nuovi casi di anoressia e 450 di bulimia, dati nei quali non confluisce il cosiddetto “sommerso”. Secondo Eurispes, oltre 2 milioni di ragazzi tra i 12 e i 25 anni soffrono, a livello nazionale, di disturbi del comportamento alimentare. Al dato quantitativo, di per sé impressionante, si aggiunge il fatto che questo fenomeno, anche quando riconosciuto come tale, è spesso sottovalutato sia da chi ne soffre che dai familiari. I DNA non sono un fenomeno che scompare con la fine dell’adolescenza, ma possono cronicizzarsi e continuare anche in età adulta. Farsi carico delle ragazze e dei ragazzi con disturbi del comportamento alimentare è compito dell’intera comunità. Fondamentale è la collaborazione con il Terzo Settore e con le Associazioni, ambiti nei quali le famiglie possono trovare aiuto e darsi reciprocamente sostegno nell’ambito di un percorso comune. Siamo convinti che, anche in questo ambito, debba essere rispettato il principio del “Niente su di noi senza di noi”.

L’impegno dei Moderati contro i disturbi del comportamento alimentare in Comune e in Regione: due mozioni in Sala Rossa, una Proposta di Legge a Palazzo Lascaris

Presentata poco fa a Palazzo Civico la mozione, sottoscritta dal Capogruppo e dalla Vice Capogruppo dei Moderati, per sollecitare impegni concreti alla vigilia dell’XI Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla (15 marzo). Simone Fissolo e Ivana Garione: «Chi soffre non sarà abbandonato, con una seconda mozione specifica chiediamo che si dipinga di lilla una panchina nei pressi dell’Ospedale Regina Margherita». L’Assessora Carlotta Salerno: «La prevenzione deve iniziare sin dagli anni della scuola». La Proposta di Legge fortemente voluta da Silvio Magliano prosegue il suo iter in Consiglio Regionale del Piemonte: «Sia presto approvata in Commissione e in Consiglio».

Disturbi alimentari: una pandemia nella pandemia. Il Ministero della Salute stima che 3 milioni di italiani ne siano colpiti, con 8.500 nuovi casi ogni anno. Di questi, il 95,9% è costituito da donne, ma negli ultimi anni il numero di uomini sta aumentando. La fetta di popolazione più colpita rimane comunque quella delle ragazze, tra le quali i Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) rappresentano la seconda causa di morte dopo gli incidenti stradali (Sisdca).

Numeri preoccupanti, di fronte ai quali i Moderati, in Consiglio Comunale di Torino e in Consiglio Regionale del Piemonte, stanno facendo la loro parte. È stata appena presentata in Sala delle Colonne (Palazzo Civico a Torino) la mozione, firmata dal Capogruppo in Sala Rossa Simone Fissolo e dalla Vice Capogruppo Ivana Garione, che chiede sul tema un impegno concreto alla vigilia del 15 marzo, XI Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla. Una seconda mozione, firmata da entrambi i membri del Gruppo Consiliare, chiede la collocazione di una panchina lilla vicino al Regina Margherita. Prosegue l’iter della PdL voluta da Silvio Magliano a Palazzo Lascaris.

Simone Fissolo, Capogruppo dei Moderati in Consiglio Comunale a Torino: «A fronte dell’aumento del 30%, tra il 2020 e il 2021, delle persone che soffrono di disturbi alimentari, la Città deve fare la sua parte per essere completamente al loro fianco e a fianco delle loro famiglie. La prevenzione e l’assistenza psicologica sono fondamentali. Chi soffre deve sapere che riceverà sostegno».

Ivana Garione, Vice Capogruppo dei Moderati in Consiglio Comunale a Torino: «Abbiamo presentato come Moderati una seconda mozione che impegna il Sindaco e la Giunta a far dipingere di vernice lilla una panchina nei pressi dell’Ospedale Regina Margherita. Inoltre, la mozione impegna a promuovere, non solo il 15 marzo, eventi di informazione e formazione sui DCA per aumentare la consapevolezza dei cittadini e delle cittadine su un tema che deve essere oggetto di attenzione sia sanitaria sia sociale».

Silvio Magliano, Capogruppo dei Moderati in Consiglio Regionale del Piemonte: «Con la Proposta di Legge da me fortemente voluta in Consiglio Regionale insistiamo sulla prevenzione, sull’intercettazione precoce dei disturbi, sul sostegno alle famiglie, sull’informazione e sulla sensibilizzazione. I numeri, drammatici di per sé, stanno peggiorando dopo due anni di pandemia. Intervenire è fondamentale, farlo con adeguate risorse economiche è necessario. Una sintesi è stata trovata tra diverse forze politiche: la Proposta di Legge condivisa sia ora approvata il prima possibile in Commissione e in Consiglio, con un adeguato stanziamento finanziario per la costituzione e la promozione della Rete dei servizi regionali».

Carlotta Salerno, Assessora ai Servizi Educativi, ai Giovani e alle Periferie: «I Disturbi del Comportamento Alimentare sono sempre più frequenti e sono sempre più giovani i soggetti che iniziano a soffrirne. La prevenzione deve partire sin dalla più tenera età: bisogna far sì che si instauri un lavoro sinergico con le scuole, che si concentri tanto sull’alimentazione e l’educazione alimentare, quanto sull’accompagnamento psicologico nella gestione del mutamento del proprio corpo. Soprattutto in età adolescenziale i cambiamenti creano molte fragilità, per questo bisogna tenere alta l’attenzione durante tutto il ciclo scolastico ed oltre».

Una legge sui disturbi dell’alimentazione: mancava in Piemonte, la propongono i Moderati

Con la Proposta di Legge 148/2021 appena presentata in Consiglio Regionale (“Prevenzione, diagnosi e cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare, nonché misure di sostegno per le famiglie coinvolte”), si insiste sulla prevenzione, sull’intercettazione precoce dei disturbi, sul sostegno alle famiglie, sull’informazione e sulla sensibilizzazione. Sono oltre 2 milioni in Italia i giovani con disturbi dell’alimentazione. In Piemonte i numeri sono in crescita e la pandemia ha aggravato la situazione. Il primo obiettivo della Legge, che prevede fondi per 2,5 milioni di euro per ciascuno dei due anni del biennio 2022-23, è far sì che del problema, finalmente, si parli. Un percorso efficace di cura ha la durata di anni: occorre dunque creare una rete sanitaria e assistenziale in grado di garantire cure di qualità per tutto questo arco di tempo. Emilia-Romagna e Umbria, che hanno creato circuiti in grado di gestire il problema, sono tra gli esempi da seguire.

Manca a oggi, in Piemonte, una Legge sulla prevenzione, sulla diagnosi e sulla cura dei disturbi del comportamento alimentare. Una mancanza inspiegabile e grave. Con la nostra Proposta di Legge 148/2021 sulla “Prevenzione, diagnosi e cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare, nonché misure di sostegno per le famiglie coinvolte” intendiamo come Moderati colmare questo vuoto e portare questo tema, per troppo tempo non affrontato, al centro del dibattito.

Il problema è grave e diffuso: in Italia sono circa due milioni i giovani con disturbi del comportamento alimentare. In Piemonte, da marzo 2020 a gennaio 2021 (più recente dato disponibile), risulta quadruplicato il numero di chiamate al numero verde dedicato. Nella nostra regione sono diagnosticati 1.500 casi di anoressia e 5.000 di bulimia, con 260 nuovi casi di anoressia a 450 di bulimia diagnosticati ogni anno: ma queste cifre sono solo la punta dell’iceberg, perché non tengono conto del “sommerso” (solo il 10% delle persone con disturbi alimentari chiede aiuto e tantissime altre non riconoscono il fenomeno). Secondo il più recente rapporto Eurispes, oltre 2 milioni di ragazzi tra i 12 e i 25 anni soffrono, a livello nazionale, di disturbi del comportamento alimentare. Al dato quantitativo, di per sé impressionante, si aggiunge il fatto che questo fenomeno, anche quando riconosciuto come tale, è spesso sottovalutato sia da chi ne soffre che dai familiari. 

Anoressia, bulimia, disturbo da alimentazione incontrollata e altre casistiche sono condizioni gravi; in un numero non trascurabile di casi, possono condurre alla morte. L’intercettazione precoce del disturbo è cruciale per limitarne le conseguenze. I percorsi di cura durano anni: manca, attualmente, un circuito regionale strutturato in grado di garantire cure e assistenza dal momento della diagnosi a quello dell’avvenuta e definitiva guarigione. Non sempre all’altezza si dimostrano, sul tema, le Istituzioni, le strutture sanitarie e soprattutto quelle assistenziali. Per chi soffre di disturbi di questo tipo sono necessari percorsi dedicati e ben distinti da quelli destinati alla salute mentale.

La Proposta di Legge presentata dai Moderati intende promuovere percorsi scolastici di informazione, progetti di prevenzione e programmi di cura efficaci. Sono previsti progetti specifici sull’educazione alimentare, da inserire nei cataloghi degli interventi di promozione ed educazione alla salute attraverso l’ausilio di specialisti nel settore. 

Con questa Proposta di Legge chiediamo un impegno da parte della Regione finalizzato al potenziamento, presso le strutture ospedaliere, degli ambulatori pediatrici e di medicina generale, nonché dei servizi territoriali, per garantire piani di cura finalmente strutturati e organizzati. È poi fondamentale che le attività terapeutiche di primo e secondo livello siano svolte in ambulatori dedicati e distinti rispetto a quelli destinati alla salute mentale. Altrettanto rilievo è destinato, nel Progetto di Legge, alle misure di sostegno delle famiglie coinvolte.

RISORSE FINANZIARIE
Il Progetto di Legge dei Moderati prevede risorse quantificate in 2,5 milioni di euro per ciascuno dei due anni del biennio 2022-2023, in particolare per l’ampliamento dell’offerta formativa nelle scuole (250mila euro), per le campagne di informazione e sensibilizzazione (150mila euro), per l’ampliamento e per il potenziamento dell’offerta dei servizi specialistici per il trattamento dei DCA, per la formazione e l’aggiornamento professionale del personale sanitario e socio-assistenziale, per il potenziamento degli ambulatori e dei servizi territoriali e per le misure di sostegno alle famiglie coinvolte (2,1 milioni di euro).

DICHIARAZIONI
Silvio Magliano (Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte): “Prima queste patologie sono identificate, più possibilità di guarigione ci sono. Con la Legge 148 proviamo a fare la nostra parte affinché le famiglie non siano abbandonate durante l’intera durata del percorso e anche dopo la fase acuta. Con questa Legge proviamo a mettere risorse finanziarie finalmente sufficienti a rafforzare il supporto territoriale, a fare prevenzione, a formare gli insegnanti e le famiglie su quali siano i primi sintomi da riconoscere. Speriamo di dare una speranza in più a tante famiglie piemontesi e di contribuire ad abbattere il muro di silenzio che ancora grava su questi temi”.

Benito Capellupo (Avvocato): “Formazione, rafforzamento delle strutture sanitarie esistenti, prevenzione e informazione: questi sono i punti forti e, insieme, gli obiettivi di questa Proposta di Legge, che speriamo davvero possa contribuire a cambiare le cose in questa Regione”.

Francesca Lazzari Seminatore (Associazione “Così come sei”): “Intendo dare voce, idealmente, a tutte le famiglie e a tutti i ragazzi che hanno affrontato, o stanno affrontando, questi disturbi. Che la loro voce si faccia sentire è necessario, anzi vitale. Il sommerso è, quando si parla di queste malattie, di proporzioni spesso nemmeno immaginabili. Mettere risorse economiche su questi temi non è una spesa: è un investimento. In futuro, in salute, in speranza. Per tutti noi. Perché quando un ragazzo si ammala di questi disturbi, quasi sempre con lui si ‘ammala’ anche tutta la sua famiglia”