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Motovelodromo e ZTL: parole, parole, parole (e supermercati)

I Cinque Stelle si confermano l’Amministrazione dei centri commerciali: ne vedremo uno anche al Motovelodromo? Capitolo ZTL: ora il Vicesindaco Montanari torna a parlare di “ragioni ambientali” (inesistenti) alla base di questo assurdo progetto. In tutti i casi, a pagare dazio è il piccolo commercio.Contrordine, cittadini: la nuova ZTL torna a essere un progetto pensato per “ridurre l’inquinamento”. Parole e musica del Vicesindaco Montanari, che contraddice senza mezzi termini quanto affermato, poco tempo fa, dalla collega Lapietra, secondo la quale questa misura sarebbe dovuta servire “a dettare un cambio di mentalità e di abitudini tra i torinesi”.

Quasi superfluo ribadire, ancora una volta, che rendere oneroso il passaggio in centro non è di per sé risolutivo del problema dell’inquinamento, ma porterà semplicemente a uno spostamento di traffico e inquinanti nelle zone limitrofe, specie in quelle poche che sono rimaste a parcheggio gratuito. In una parola, chi può permetterselo, paga e circola; tutti gli altri, faranno un’altra strada. E i commercianti? Rischiano di pagare dazio per tutti.

Per i Cinque Stelle, ormai, contano solo i soldi. Vale anche sul fronte delle aperture di nuovi centri commerciali.

Parlando di Motovelodromo, il rischio di vedere una nuova piattaforma commerciale nel tempio del ciclismo torinese è tutt’altro che superato. Leggere il parere della Divisione Commercio – secondo la quale al momento, alla luce delle parole usate, ogni tipo di categoria merceologica può ambire a trovare posto nella nuova struttura – per credere.
I Cinque Stelle hanno di fatto rinunciato alle loro stesse convinzioni ideologiche: pur di fare cassa vale tutto.
E qualcuno comincia a storcere il naso anche tra i banchi della Maggioranza.