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Liberate i “prigionieri” delle nostre case ATC

Ci sono inquilini che attendono l’abbattimento di barriere architettoniche dal 2017 e da quattro anni sono, di fatto, bloccati in casa propria: una situazione indegna di un Paese civile. Ho chiesto alla Giunta Regionale, con un’interpellanza appena discussa, più fondi per portare a termine quanto prima tutti gli interventi. Attualmente abbiamo in attesa 154 richieste per quasi un milione e mezzo di euro.

Abbattimento delle barriere architettoniche nelle case ATC, tempi preoccupanti: abbiamo inquilini con disabilità o anziani di fatto prigionieri nei propri alloggi da quattro anni (abbiamo richieste di interventi datate 2017). Alcune di queste situazioni le ho viste con i miei stessi occhi in occasione dei miei sopralluoghi. Allarmante anche la sproporzione tra il gran numero di interventi necessari e le esigue risorse economiche disponibili. Sono 154 le richieste in attesa, per un importo stimato di quasi 1,4 milioni di euro.

Occorre cambiare marcia: ho portato il tema all’attenzione della Giunta Regionale con un’interpellanza discussa questa mattina. Un paio di settimane fa avevo discusso un analogo atto anche in Consiglio Comunale. Servono, e chiedo, più risorse.  Attualmente siamo costretti a stabilire un ordine priorità sulla base della percentuale di disabilità dell’inquilino, intervenendo solo nei casi di disabilità pari al 100%. 

Numeri
ATC Piemonte Centrale ha effettuato 37 interventi per l’abbattimento di barriere per 500mila euro complessivi. ATC Piemonte Nord stima di mettere in disponibilità circa 800mila euro per i prossimi cinque anni, mentre ATC Piemonte Sud ha in attesa interventi per un controvalore di 61mila euro (con richiesta di finanziamento), oltre a cinque altri interventi in programmazione con risorse proprie e contributo da fondazione bancaria per un controvalore di 230mila euro. Negli ultimi cinque anni sono stati effettuati interventi per oltre 1 milione di euro (dato regionale).

Sono spesso gli inquilini stessi a dover anticipare la somma per gli interventi (alla luce della Legge 80) sperando poi, fatture alla mano, di non dover attendere tempi biblici per il rimborso. Dobbiamo fare in modo che questa sia la prima graduatoria a essere esaurita.   Il nostro patrimonio immobiliare ATC è vetusto, progettato e costruito in tempi per fortuna lontani non solo cronologicamente, ma dal punto di vista culturale rispetto a quelli attuali. Oggi età media e aspettativa di vita sono molto più lunghe di una generazione fa. Le carrozzine tecnologicamente più avanzate e di maggiore ingombro rendono necessari spazi meno angusti.

Urge un cambio di marcia. Ho assicurato la Giunta che qualsiasi proposta di aumento delle risorse per l’abbattimento delle barriere architettoniche presso il nostro patrimonio immobiliare ATC avrà sempre il sostegno e il voto in Aula dei Moderati. Questa è una questione e una battaglia di civiltà.

Accessibilità, atc, Regione Piemonte