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INTERPELLANZA – Quando penso che non è così la città che vorrei!

PREMESSO CHE

  • lo scrivente ha recentemente incontrato una coppia di genitori con una figlia maggiorenne e disabile;
  • quanto esposto con il presente atto rappresenta una situazione condivisa da molte altre famiglie che vivono le medesime perigliose difficoltà, che subiscono le stesse imposizioni burocratiche e che sono stanche di lottare contro tale insensata mediocrità;

RILEVATO  CHE

  • la famiglia in questione abita in piazza della Repubblica, a tutti nota come Porta Palazzo;
  • genitori e figlia abitano in due unità immobiliari distinte seppure adiacenti e confinanti;
  • la figlia è disabile al 100%, non autosufficiente e, proprio dopo avere spostato la propria residenza anagrafica diventando formalmente indipendente in quanto unica occupante della propria unità immobiliare, ha aderito al progetto Vita Indipendente;
  • dopo una lunga attesa, la ragazza ha ricevuto dal Comune 20 ore di interventi legati appunto al progetto Vita Indipendente;
  • è (ancora per poco tempo) titolare di un parcheggio “ad personam” in piazza della Repubblica, in prossimità della propria abitazione, poiché a fine aprile ha ricevuto una nota in tal senso da parte della Divisione Infrastrutture e Mobilità – Settore Esercizio;
  • in virtù delle disposizioni delle deliberazioni della Giunta Comunale numeri 00235 e 01992 del 2016, alla ragazza è stata recapitata nel mese di aprile la comunicazione di avvio del procedimento amministrativo per la revoca del parcheggio “ad personam” a Lei assegnato poiché, risiedendo da sola per il progetto Vita Indipendente, non possederebbe più i requisiti per essere titolare di tale riserva di sosta;

CONSIDERATO CHE

  • la zona di residenza è sede quotidiana del mercato di Porta Palazzo e dunque area molto trafficata ed in cui risulta difficilissimo trovare parcheggio;
  • accade con molta frequenza, per non dire perennemente, che il posto riservato alla ragazza sia occupato da chi non ne ha titolo e la Polizia Municipale – quando interviene – proprio per la presenza del mercato e per le caratteristiche della strada non ha la possibilità di chiedere l’ausilio del carro attrezzi per la rimozione dell’auto in sosta irregolare;
  • la difficoltà di trovare un parcheggio vicino a casa aumenta esponenzialmente a causa delle caratteristiche tecniche della carrozzina elettrica e dell’auto necessaria per trasportarla;
  • senza una riserva di sosta “ad personam” è de facto impossibile per la ragazza condurre una vita regolare, dovendo pertanto rinunciare ad uscire di casa per recarsi al lavoro o per altri impegni e piaceri;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se sia possibile modificare le deliberazioni della Giunta Comunale (o almeno l’interpretazione) sopra citate per venire incontro alle esigenze narrate, che ci si augura sia chiaro non essere frutto di capricci;
  2. qualora un genitore riprendesse la residenza anagrafica unitamente alla figlia, se fosse possibile la prosecuzione del progetto Vita Indipendente;
  3. se si possa confermare il diritto alla riserva di sosta qualora il disabile risultasse proprietario del veicolo, senza esserne necessariamente il conducente abituale;
  4. se e come l’Amministrazione intenda farsi concretamente e direttamente carico delle incommensurabili difficoltà che una scelta miope e ottusa potrà inevitabilmente recare alla vita non solo della famiglia raccontata nel presente atto, ma di molte altre costrette in situazioni simili.

Silvio Magliano