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Ciclabile Torino-Collegno, il traffico veicolare viene da fuori

Non diminuirà, dunque, in virtù del fatto che sarà a disposizione dei residenti l’itinerario per le biciclette.

Pista Ciclabile Torino-Collegno: da inizio marzo a oggi la Giunta è andata avanti alla chetichella, aggirando così il problema delle voci contrarie (ultimo atto della serie: la Commissione di oggi convocata in fretta e in furia). Il problema non è “soltanto” di principio, ma concreto e strategico: le obiezioni dei cittadini e di alcuni dei Comitati, se tenute in considerazione, potrebbero impedire criticità che, diversamente, emergeranno presto in tutta la loro gravità. Ancora una volta questa Giunta si dimostra incapace di comprendere le conseguenze delle proprie decisioni. Il traffico veicolare su Strada Antica di Collegno non diminuirà certo per il solo fatto che sarà attiva la nuova pista ciclabile. Per un semplice fatto: quei flussi veicolari sono costituiti essenzialmente da auto in arrivo da fuori Torino. Facile prevedere, con una corsia in meno e il senso unico, ingorghi e un aumento dell’inquinamento a causa degli itinerari più lunghi che gli automobilisti saranno costretti a seguire. Sui rischi per pedoni e ciclisti abbiamo già abbondantemente riflettuto. Condivido tutta l’amarezza e l’incredulità dei residenti. Faccio notare che, nel frattempo, i pericolosissimi cilindri metallici nel primo tratto di corso Francia non sono stati né rimossi né ricoperti e rilevo che ancora molto resta da fare in tema di abbattimento di barriere architettoniche.