Skip to main content

Caucino ammette: “Istanze delle RSA, del Volontariato e della Cooperazione non rappresentate nell’Unità di Crisi”

Dalla seduta odierna della IV Commissione emergono altri dati: mascherine insufficienti, nessuna programmazione sui tamponi, Cooperative escluse dall’Unità di Crisi, vaghe promesse sull’applicazione dell’Articolo 48, mondo del socio assistenziale e del Volontariato non tenuti in debita considerazione. Sono preoccupato e non lo nascondo.

A seguito della IV Commissione di oggi con l’Assessore Caucino in merito all’emergenza covid-19 non posso che rimanere perplesso e preoccupato. L’appello costante alle Minoranze è di evitare ogni polemica e tenere un atteggiamento costruttivo, ma poi l’Assessore Caucino ammette candidamente che – benché stia richiedendo da tempo di avere un suo rappresentante in Unità di Crisi per portare le istanze del mondo delle RSA, delle comunità terapeutiche, psichiatriche e del mondo del Volontariato – tutto questo non le è stato concesso.

Mi preoccupa enormemente il delta negativo tra il fabbisogno di dispositivi di sicurezza necessari per le RSA e le comunità e ciò che è stato, nei fatti, concesso dall’Unità di Crisi: un numero di mascherine risibile e inadeguato.
Apprendo con preoccupazione che la richiesta di far parte dell’Unità di Crisi da parte dell’Alleanza delle Cooperative, in prima linea da subito nella gestione di RSA e di comunità terapeutiche e per persone con disabilità, è stata beatamente ignorata. È inquietante la totale assenza di programmazione sui tamponi per gli operatori del socio assistenziali, che ora vivono con terrore questi giorni di crisi sanitaria.
Ho chiesto che sia subito applicato l’Articolo 48 del Decreto “Cura Italia”, che permette di trasformare servizi comunali diffusi dati in appalto sulla disabilità e sulla fragilità in servizi a domanda individuale: non ho avuto risposte, se non un generico “ce ne occuperemo”.
Pare evidente che – nonostante l’impegno della battagliera Assessore Caucino – per la Regione il mondo del socio assistenziale e di parte del Volontariato rimane purtroppo inascoltato, non sostenuto e non tenuto in alcuna considerazione.

Caucino, Coronavirus, Regione Piemonte, RSA