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ORDINE DEL GIORNO – Per una reale libertà di educazione

Premesso che

  • a dicembre 2007 il Consiglio Regionale ha approvato la L.R. 28/2007 recante “Norme sull’istruzione, il diritto allo studio e la libera scelta educativa”;
  • tale legge al 1° comma dell’articolo 12, come modificato dall’articolo 8 della L.R. 25/2016, prevede che, al fine di rendere effettivo il diritto allo studio e all’istruzione e formazione per tutti gli allievi delle scuole statali, paritarie e dei corsi di formazione professionale organizzati da agenzie formative accreditate, la Regione eroghi, nei limiti delle risorse disponibili, assegni di studio in forma di voucher, differenziati per fasce di reddito, finalizzati:
  1. al pagamento delle rette di iscrizione e frequenza;
  2. all’acquisto di libri di testo, materiale didattico e dotazioni tecnologiche funzionali all’istruzione, al pagamento delle spese relative alle attività integrative previste dai piani dell’offerta formativa e all’acquisto di titoli di viaggio per il trasporto scolastico. 

Tenuto conto che

  • gli assegni di studio, erogati tramite voucher, sono annualmente erogati dalla Regione sulla base delle istanze presentate dalle famiglie;
  • per l’anno scolastico 2019-2020 la soglia I.S.E.E. (indicatore della situazione economica equivalente) per poter presentare l’istanza è stata fissata sino a 26.000,00 €.

Rilevato che

  • delle 19.570 istanze ricevute per l’anno scolastico 2016-2017, anno nel quale il sistema del voucher è stato introdotto per la prima volta, si è passati a 35.953 domande nel 2018-2019, con una crescita superiore all’80%;
  • il principio della libera scelta educativa in merito alle scuole di ogni ordine e grado da parte delle famiglie è un principio previsto dalla normativa nazionale e che la stessa libertà di scelta educativa non è ancora totalmente garantita da misure ormai presenti negli ordinamenti della quasi totalità dei paesi facenti parte dell’Unione Europea con norme più agevolanti in materia economica e fiscale.

Il Consiglio regionale impegna la Giunta Regionale

a reperire le risorse necessarie al fine di innalzare l’ultima fascia della soglia ISEE da 26.000,00€ a 40.000,00€ in merito agli assegni di studio per iscrizione e frequenza, e, visto l’allargamento del numero di famiglie potenzialmente beneficiarie, a stanziare risorse in maniera crescente fino ad arrivare per l’anno scolastico 2021-2022 ad una dotazione totale per il voucher scuola degli assegni di studio di iscrizione e frequenza di 8.000.000,00€.

ORDINE DEL GIORNO – Dichiarazione stato di crisi dei settori culturale e sportivo in seguito all’emergenza covid-19 e sostegno a tutte le categorie di lavoratrici e lavoratori del settore

Premesso che

– a causa della recente esplosione esponenziale di contagi causati dal nuovo COVID-19 la comunità globale sta vivendo un momento di crisi sanitaria che non si vedeva da anni e che ha un impatto enorme e al momento imprevedibile colpendo soprattutto il nostro Paese;
– le necessarie misure di sicurezza, la diffusione mediatica di notizie in tempo reale più o meno attendibili stanno creando nei cittadini confusione incertezza e, spesso, panico; si stanno verificando impatti economici negativi che verranno superati solo con la buona volontà di tutti e con l’impegno da parte delle istituzioni e rappresentanti apicali pubblici e privati;
– è proprio in momenti come questo che la conoscenza scientifica ma soprattutto la memoria della comunità diventano strumento indispensabile per mantenere e trasmettere una visione equilibrata, informata e che non ceda a derive caotiche e autoritarie. La cultura e lo sport sono tra i pilastri fondamentali dalla nostra comunità e delle comunità che la compongono ed è solo attraverso di essi che possiamo avere coscienza e conoscenza di ciò che i nostri predecessori hanno vissuto e che possiamo fare tesoro delle conoscenze acquisite in momenti di crisi passate e superate. La cultura e lo sport sono la coscienza, il cervello e lo spirito della nostra comunità e senza di essi è impossibile uscire con il minimo danno possibile da una crisi come quella che stiamo vivendo;

Considerato che

– i comparti culturale e sportivo in questo momento sono tra i più colpiti e lo sono perché, per natura e finalità, hanno la paradossale peculiarità di essere estremamente fragili in situazioni create da una congiuntura critica e sfavorevole;
– tutto il mondo della produzione e dei servizi legato allo spettacolo dal vivo, alle arti visive, 2020 00849/002 2 al cinema all’editoria, ai musei, alle biblioteche, agli archivi, alla televisione, ai congressi, alle fiere, alle manifestazioni agonistiche, al sostegno alla disabilità sta soffrendo e rischia il collasso. La cultura e lo sport sono risorse fondamentali del Paese e sono il miglior biglietto da visita dell’Italia nel mondo: danno lavoro qualificato a moltissime persone, e sono un fattore determinante per il benessere e per la qualità della vita, per la tenuta democratica e per la coesione sociale;
– il mondo dello sport e della cultura stanno affrontando questa situazione di emergenza con responsabilità e spirito civico, nonostante le misure di sospensione delle attività e l’annullamento delle manifestazioni mettano seriamente a rischio la stabilità di tutto il sistema, in special modo la sopravvivenza dei lavoratori dei settori;
– il settore culturale e quello sportivo si reggono sempre di più su lavoratori con poche garanzie, e che in un momento come quello che stiamo vivendo rischiano tutto: artisti, laureati in scienze motorie, tecnici e operatori con contratti atipici, partite IVA, ex-enpals, prestazione occasionale o a giornata, e così via. I mondi della cultura e dello sport poggiano sulle loro spalle e il protrarsi della crisi potrebbe farli crollare. Le conseguenze sarebbero gravissime e di notevole impatto sociale;
– fatta la parte che spetta ai governanti, troverete senza dubbio nei tanti lavoratori che operano in Italia, quell’appoggio, quell’energia, quella solidarietà, quella passione, quel senso della responsabilità di cui tutti, in qualunque ambito, abbiamo adesso più bisogno che mai;
– cultura e sport hanno da sempre una grande capacità di generare fiducia, senso di comunità, speranza, di immaginare scenari inediti pur nella più difficile delle situazioni storiche;
– riconoscere questi due sistemi come attori fondamentali della vita del nostro Paese rappresenta una delle soluzioni più sagge allo stato di crisi ed un modo per legittimare e corrispondere settori capaci di contraddistinguersi costantemente per competenza, correttezza e solidarietà nei confronti della cittadinanza, soprattutto quella che versa in una forte condizione di disagio;

Impegna

La Sindaca e la Giunta a chiedere al Governo e alla Regione:
1) di dichiarare lo stato di crisi per l’intero settore culturale pubblico e privato, dalle maggiori istituzioni alle piccole imprese e organizzazioni no profit fino ai professionisti indipendenti; e di adottare misure davvero efficaci per scongiurare il peggio;
2) di inserire il sistema sportivo, in tutte le sue forme professionistiche e dilettantistiche, nel piano di sostegno economico predisposto per affrontare questa emergenza sanitaria e di sostenere con forza il riconoscimento dei lavoratori sportivi;
3) di dare un segnale immediato e chiaro nella direzione indicata attraverso la voce dei Ministeri competenti.

MOZIONE – Iniziative di supporto alla didattica a distanza nelle scuole della città

Il Consiglio Comunale di Torino,

PREMESSO

che l’emergenza sanitaria che stiamo attraversando ha richiesto la sospensione delle lezioni in presenza in tutte le scuole e ha imposto di “attivare per tutta la durata della sospensione delle attività (…) modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità”;

CONSIDERATO CHE

– tutte le scuole si sono prontamente attivate per raggiungere i propri studenti con l’ausilio delle tecnologie, ma è subito emerso che molti studenti erano privi della strumentazione (computer, tablet o smartphone) che li abilitasse a partecipare alle lezioni on line e su cui poter lavorare in autonomia sui compiti assegnati, ovvero non disponevano di connessioni a internet (o se le avevano erano instabili, o a consumo);
– non tutte le scuole avevano la possibilità di sostenere le famiglie in difficoltà fornendo in prestito d’uso i propri computer perché sprovviste di una dotazione sufficiente e le organizzazioni del terzo settore sono riuscite a soddisfare solo le richieste delle situazioni più critiche;
– il problema della mancanza di connessione a internet è la difficoltà più complessa da affrontare perché le scuole e i servizi non hanno possibilità di intervenire in modo diretto;

PRECISATO CHE

– il Consiglio di Istituto dell’IC Manzoni di Torino e l’Associazione Manzoni People, con un’iniziativa rilanciata dalla Circoscrizione 8 ha proposto alle famiglie più attrezzate di condividere il proprio collegamento Wi.Fi. per far collegare a internet tutti gli scolari che a casa non lo hanno;
– l’accesso a Internet può rappresentare per tutte le famiglie, e in particolare per i soggetti più deboli, un’occasione di contatto e relazione oltre che di fruizione delle risorse culturali della città e non solo;
– la Città ha un proprio servizio di Wi.Fi. ad accesso gratuito e che le scuole stesse, se potessero potenziare le proprie connessioni interne, potrebbero rappresentare una risorsa per l’accesso a internet delle famiglie degli alunni;

IMPEGNA

La Sindaca e la Giunta a:

1) promuovere in tutte le Circoscrizioni della Città iniziative come quella attivata in Circoscrizione 8 per sostenere analoghe forme di supporto fra famiglie e permettere al maggior numero di alunni possibile di accedere alle risorse disponibili in rete e di partecipare alle lezioni;
2) potenziare l’accesso alla rete free Torino Wi.Fi. verificando se essa possa rappresentare un’alternativa alla condivisione solidale promossa in San Salvario;
3) sostenere le scuole nella consulenza e nelle procedure di acquisto degli strumenti digitali necessari per la didattica a distanza in relazione ai finanziamenti stanziati dall’articolo 120 del Decreto cosiddetto “Cura Italia” del 17 marzo 2020.

 

F.to

Lorenza Patriarca
Silvio Magliano

MOZIONE – Misure di riduzione e compensazione delle conseguenze economiche e sociali della sorveglianza sanitaria connessa al coronavirus

Il Consiglio Comunale di Torino,

PREMESSO CHE

– l’alto livello di esposizione al rischio di contagio della regione Piemonte e lo stato di allerta cui è chiamato l’intero Paese in relazione alla diffusione del Coronavirus comportano misure di precauzione che hanno previsto la sospensione delle attività educative e scolastiche, nonché impedimenti e cautele relativi alla frequentazione di luoghi pubblici, conseguentemente annullando eventi sportivi e culturali, rallentando gli approvvigionamenti e le produzioni, riducendo le fruizioni del settore della ristorazione
e alberghiero, compromettendo il circuito turistico;
– in conseguenza dalle associazioni di rappresentanza prevalentemente del settore terziario si sono levate la preoccupazione e la richiesta di sostegno, accolte dal Governo con misure di defiscalizzazione e iniezioni di liquidità, cui le Regioni e gli Enti Locali concorrono nelle rispettive competenze, infatti la Città ha annunciato la dilazione dei pagamenti, tra i tributi locali, della TARI per le utenze non domestiche;

CONSIDERATO

che l’Amministrazione Comunale è sia committente per un significativo circuito di imprese, sia rappresentante degli interessi generali, in specie della popolazione vulnerabile o utente delle opportunità comunali, infatti ci si è impegnati al rimborso delle rette di frequenza per servizi non fruiti, ad esempio nelle scuole per l’infanzia.

IMPEGNA

La Sindaca e la Giunta a:

1) verificare lo stato delle quietanze di pagamento del Comune verso i propri fornitori o prestatori di servizi, affinché le imprese operanti nel circuito pubblico non abbiano a patire oltre alla depressione generale anche i ritardi dell’ente Comune;

2) analizzare le diverse forme di affidamento e di concessione di servizi, al fine di misurare le riduzioni di entrata conseguenti alla sospensione delle frequenze, onde individuare forme sostenibili di compensazione dei soggetti erogatori, ad esempio nella ristorazione e nei trasporti scolastici nonché negli asili nido appaltati, anche a prevenire misure di riduzione del personale;

3) coinvolgere le società partecipate negli interventi di sollievo, sia per quanto concerne le dilazioni di pagamenti alle imprese, sia per enfatizzare la responsabilità pubblica verso la comunità, ad esempio attivando Farmacie Comunali Torino S.p.A. nelle forniture essenziali, quali i prodotti disinfettanti di semplice preparazione secondo le indicazioni ufficiali della OMS, anche a titolo gratuito verso presidi e sedi pubblici, oppure favorendo la consegna a domicilio di farmaci e presidi sanitari alla popolazione più vulnerabile, per la quale è raccomandata la permanenza a domicilio;

4) accompagnare, alleviandola, la quotidianità delle persone fragili, in specie anziani, anziani soli, famiglie con persone disabili, per i quali/le quali la prevenzione necessaria e l’aumento dei compiti di cura in sospensione temporanea dei servizi pubblici rende più difficile la conduzione normale della vita e la soddisfazione dei bisogni, ad esempio attivando la rete in capo al comparto delle politiche sociali di domiciliarità leggera per consegne a domicilio, svolgimento di pratiche, compagnia, sostituzione per brevi assenze;

5) sostenere e promuovere, in periodo di sospensione delle attività educative e scolastiche, le famiglie nella gestione del tempo delle bambine e dei bambini, delle e degli adolescenti, affinché- accanto agli eventuali programmi di formazione scolastica a distanza- possano essere agibili opportunità – come annunciato – di intrattenimenti digitali creativi, predisposti dal personale dei servizi educativi con il coordinamento pedagogico comunale;

6) verificare la praticabilità di quanto contemplato dal punto g) del comma 1. dell’articolo 3 del D.P.C.M. dell’8 marzo 2020 laddove “è raccomandato ai Comuni e agli altri Enti territoriali, nonché alle associazioni culturali e sportive di offrire attività ricreative individuali alternative a quelle collettive interdette dal presente decreto, che promuovano e favoriscano le attività svolte all’aperto, purché svolte senza creare assembramenti di persone ovvero svolte presso il domicilio degli interessati”, avvalendosi nella ideazione della qualificata professionalità dei servizi comunali, della rete dell’associazionismo sportivo, delle pratiche di animazione diffuse nei contesti educativi e sociali del terzo settore, nonché di eventuali e adeguati spazi in loro dotazione.

ORDINE DEL GIORNO – Esenzione dal pagamento della tassa automobilistica per l’acquisto di una nuova automobile.

Premesso che:

• la legge regionale n. 23/2003 disciplina la tassa automobilistica, dettandone le disposizioni chiarite peraltro dalla successiva circolare del Presidente della Giunta regionale n. 3/BLI/2004;
• la norma in parola prevede una serie di fattispecie che risultano beneficiarie di esenzioni o riduzioni, tra i quali gli automezzi dei corpi delle Forze Armate e di protezione civile, i mezzi adibiti al trasporto pubblico, le autoambulanze, i veicoli utilizzati alla raccolta dei rifiuti, ecc;
• rispetto alle previsioni originarie, anche al fine di potenziare le politiche di miglioramento della qualità dell’aria, è stata introdotta l’esenzione dal pagamento della tassa automobilistica anche per i mezzi a basso impatto ambientale, quali ad esempio gli autoveicoli, i motoveicoli e ciclomotori elettrici e gli autoveicoli alimentati esclusivamente a gas metano e a gas di petrolio liquefatto (GPL);

• l’automotive ha da sempre rappresentato un settore fondamentale per l’economia piemontese e da anni registra segnali di sofferenza, sia per la crisi economica che per le recenti dinamiche legate alle politiche protezionistiche di USA e Cina;
• secondo il documento sulle Economie regionali elaborato dalla Banca d’Italia che prende in considerazione l’economia piemontese, nel 2018 le vendite di autoveicoli hanno influenzato notevolmente l’andamento complessivo dell’export, caratterizzato da una dinamica in progressivo peggioramento;

considerato che:

• nelle regioni del bacino padano si registra un numero notevole di superamenti dei limiti di concentrazioni di polveri sottili stabiliti dalla normativa di settore;
• nel corso degli ultimi vent’anni, grazie ad una serie di azioni avviate, la qualità dell’aria nella nostra regione è sicuramente migliorata, ma non al punto da garantire il rispetto dei limiti previsti;
• tra le cause non si possono dimenticare le particolari condizioni orografiche del bacino padano che non consentono una normale dispersione degli inquinanti e, a parità di sforzi ed investimenti, garantiscono risultati inferiori rispetto alle altre regioni italiane ed europee;
• la Commissione Europea ha avviato una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia per i ripetuti superamenti dei limiti sopra richiamati;

Il Consiglio regionale impegna la Giunta

• a rimodulare la tassa automobilistica, verificando la possibilità di prevedere l’esenzione dal pagamento della tassa automobilistica per tre anni, nella misura massima di un mezzo (con riferimento al presente provvedimento) per nucleo famigliare, per i cittadini piemontesi che provvedano all’acquisto di una nuova automobile Euro 6B massimo di cilindrata 2.0 in sostituzione di una di categoria fino ad Euro4;
• ad avviare un percorso col Governo, attraverso la Conferenza delle Regioni, teso alla predisposizione di uno strumento premiante (voucher ambientali) con il quale garantire un riconoscimento economico alle regioni nel cui territorio si registrano importanti livelli di sostituzione del parco veicolare e conseguenti miglioramenti della qualità dell’aria grazie alle riduzioni emissive.