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Tag: Paritarie

Variazione al Bilancio regionale 2022-24, ombre e luci

Bene l’esaurimento della graduatoria dei Voucher “Iscrizione e Frequenza” alle Scuole Paritarie, bene le risorse allocate per la stabilizzazione del personale sanitario e per la Vita Indipendente; attendiamo ancora, di contro, che la Giunta riceva i Sindacati degli Inquilini sul tema del caro energia e chiediamo un ulteriore impegno, politico e finanziario, relativamente al tema del diritto allo studio. Ci aspettiamo, in generale, più coraggio e una visione in grado di abbracciare un periodo non solo di pochi anni, ma di decenni.

Troviamo alcuni elementi di soddisfazione nella Variazione di Bilancio 2022-24. Riteniamo al contempo che manchi ancora qualcosa, a partire dalla capacità di dimostrare una visione e una programmazione politica in grado di abbracciare il lungo periodo.

Entriamo nello specifico dei vari temi: con alcuni Ordini del Giorno abbiamo provato a portare valore aggiunto e sostegno alle Scuole Paritarie, con l’obiettivo di arrivare a esaurire la graduatoria dei Voucher Scuola “Iscrizione e Frequenza”; dovremmo, alla stessa maniera, riuscire a garantire una maggiore attenzione anche al diritto allo studio presso le Scuole Statali, in un contesto di crisi economica che ha ampliato la platea dei richiedenti sostegno economico.

I 7 milioni per la stabilizzazione del personale sanitario sono un segnale di forza, ma non colmano tutte le carenze di questo comparto. Il numero di medici di Psichiatria Infantile è esiguo come da noi costantemente denunciato in tutti questi anni, ben consapevoli delle attuali difficoltà, per molte famiglie, nel trovare una risposta adeguata nel settore pubblico. Il tema della cronicità non trova attualmente, a nostro giudizio, risposte adeguate e pronte, che tengano conto dei dati epidemiologici e demografici di una regione dall’età media sempre più elevata.

Sulla Vita Indipendente, altro tema oggetto del nostro impegno costante in questi anni, sono stati allocati circa 2 milioni di euro in più: un dato positivo e un ulteriore tentativo, per quanto non sufficiente, di immaginare la cruciale questione del “dopo di noi”. Le politiche energetiche, materia peraltro prettamente nazionale, restano una questione aperta: chiediamo alla Giunta Regionale di accogliere e audire, al più presto, i Sindacati degli Inquilini.

Fondi alle Paritarie? Si chiama parità scolastica e non dovrebbe più essere oggetto di dispute ideologiche

«Troppi soldi alle private (sic)» è un ritornello che siamo recentemente tornati a leggere sulle cronache dei giornali: non sono parole soltanto “imprecise”, sono parole sbagliate. Da tutti i punti di vista.

Condividiamo e facciamo nostri i concetti espressi dal Movimento Scuola Libera. «Eccessive risorse erogate alla Scuola Privata (sic)» è un ritornello che siamo purtroppo tornati a leggere, recentemente, sulle cronache: non è solo un linguaggio aggressivo e poco attento, per utilizzare le parole del comunicato del Movimento che include tutte le associazioni che si occupano di scuola e formazione; è un linguaggio che esprime un concetto sbagliato.

Le somme erogate a favore del sistema pubblico delle scuole italiane, del quale sia le Scuole Statali sia le Scuole Paritarie sono parte integrante, sono ancora, semmai, esigue, in Piemonte come nel resto d’Italia. È la Scuola Privata, concetto ben diverso dalla Scuola Paritaria, a non dovere e a non potere essere finanziata dallo Stato e dalle Regioni, come peraltro espressamente vietato dalla Legge. Le Regioni e lo Stato possono e devono, invece, finanziare il Sistema Pubblico integrato, garantendo così la libera scelta educativa delle famiglie.

La Scuola Paritaria è una colonna portante del Sistema Pubblico ed è fondamentale per la sua tenuta. Senza le Scuole Paritarie crollerebbe l’intero sistema. Un allievo che frequenta la Scuola Paritaria costa allo Stato una cifra molto inferiore rispetto ai 7mila euro che servono per un alunno della Statale; lo stesso allievo che frequenta le Scuole Paritarie, le cui famiglie pagano regolarmente le tasse per finanziare anche la Scuola Statale, libera risorse per coloro che invece le frequentano.

Questo per limitare il discorso al mero calcolo delle risorse. Ma la questione è ben più ampia: un’offerta educativa più ampia rispetto a un ipotetico monopolio statale della stessa è, ne siamo convinti, un valore per una società pluralista e democratica.

Vorremmo arrivare a un punto in cui, finalmente, i fatti non siano più materia di discussione come invece lo possono essere le opinioni. Ci opponiamo a ogni tentativo di mettere contro due diritti, come lo sono il diritto allo studio e il diritto delle famiglie a scegliere il percorso educativo dei propri figli, e rifiutiamo qualsiasi narrazione che provi a far passare il fatto che i fondi per la libertà di educazione ci siano o ci saranno (con l’approvazione di un nostro ordine del giorno abbiamo impegnato la Giunta Cirio a reperire tre ulteriori milioni di euro sui prossimi tre anni per garantire una reale parità scolastica e un numero di studenti beneficiari di Assegni di Iscrizione e Frequenza che potrà aumentare di diverse centinaia) per un elemento che ostacoli l’altrettanto sacrosanto diritto alla piena copertura dei fondi necessari per i voucher per il materiale scolastico, a favore del cui finanziamento peraltro sempre ci siamo battuti, sempre per concentrarci sulla situazione piemontese.

Centrodestra in Regione, contro le Scuole Paritarie l’ennesimo “niet”

Respinto il mio Ordine del Giorno che chiedeva le risorse finanziarie necessarie a garantire il versamento dell’assegno di studio per l’iscrizione e frequenza (valido per le Scuole Paritarie) a tutti gli aventi diritto. Alla favola di una Maggioranza (che oggi si è pilatescamente astenuta) a favore della libertà di educazione ormai non crede più nessuno. Le risorse si trovano per tutti, tranne che per le Paritarie.

Bocciato in Consiglio Regionale il mio ordine del giorno, con una pilatesca astensione della Maggioranza che segue le indicazioni della Giunta, sull’esaurimento delle graduatorie per il Voucher Scuola. Sarebbe stato più accettabile un chiaro voto contrario. Respingere una misura per la quale sarebbero state sufficienti risorse per meno di 800mila euro è una precisa scelta politica. Questa Maggioranza e questa Giunta accolgono le esigenze di tutti, tranne che delle Scuole Paritarie. Oggi è andato in scena l’ennesimo attacco alla libertà di educazione e l’ennesima contraddizione con gli ideali a parole sbandierati, poco più di un anno fa, in campagna elettorale. Oggi il centrodestra a Palazzo Lascaris ha sprecato l’ennesima occasione per dimostrare, con il voto in Aula, di tenere davvero al valore della libertà di educazione. Il mio atto chiedeva il reperimento, in occasione del primo assestamento utile di bilancio, delle risorse finanziarie aggiuntive necessarie a garantire l’esaurimento delle graduatorie per il Voucher Scuola e, dunque, l’assegnazione della somma dovuta a tutti gli aventi diritto. Sarebbe stata sufficiente una somma decisamente contenuta per colmare il gap tra il totale delle richieste di assegni di studio approvati ed effettivamente pagati. Sostenere le Scuole Paritarie sarebbe stato oggi più importante che mai (significa, lo ricordo, sostenere il sistema pubblico tout court). Il centrodestra in Regione ha oggi confermato di pensarla in maniera diversa. Sono deluso, ma non più sorpreso.

Voucher scuola, boom di richieste e fondi insufficienti per Statali e Paritarie: noi l’avevamo detto

Ecco il risultato di un anno di totale mancanza di programmazione e attenzione. Come Moderati l’avevamo detto a più riprese. Ma le nostre richieste di maggiori investimenti sia sul fronte del diritto allo studio sia sul fronte della libertà di educazione (Paritarie) sono sempre state respinte e bocciate in Aula. Chiederemo con forza in Consiglio Regionale un immediato aumento delle risorse.

Boom di richieste per il voucher scuola: Giunta presa in contropiede. Per la prima volta nella storia del Piemonte i fondi non basteranno per coprire tutte le domande di contributi per iscrizione e frequenza (valevoli per le Scuole Paritarie). Tradotto: tantissimi dei nostri ragazzi rischiano di non avere la possibilità di frequentare la scuola. La situazione è drammatica e non è il risultato del caso, ma della totale assenza di programmazione.

Noi lo diciamo da tempo e in previsione di una simile situazione avevamo a più riprese chiesto in Consiglio Regionale di stanziare più risorse. Ma sia sul fronte del diritto allo studio sia su quello della libertà di educazione le nostre richieste si sono sempre scontrate contro i “niet” della Maggioranza e contro l’indifferenza della Giunta. Anche sul fronte delle Scuole Paritarie, a partire dalla richiesta di innalzare a 40mila euro della soglia ISEE per l’accesso al voucher e di potenziare il fondo esistente con un ulteriore versamento di 4 milioni di euro. Diventa difficile dare sempre la colpa al Governo (le cui responsabilità sono peraltro evidenti) quando in Aula si vota contro o ci si astiene.

In questi mesi è emerso uno scenario di assoluta mancanza di attenzione, sia da parte della Maggioranza sia da parte della Giunta, sul tema della programmazione e del diritto allo studio; sul sistema delle Paritarie non ho ancora visto un euro allocato dalla Scuola Primaria in su.

Sapevamo che sarebbe finita così. Presenteremo immediatamente in Consiglio Regionale uno o più atti per chiedere con forza l’aumento delle risorse.

In gioco sono il diritto allo studio e la libertà di educazione per l’anno scolastico che sta per iniziare.

Esonero per le Paritarie torinesi da imposte e tributi locali

Lo chiedo con una mozione appena presentata in Consiglio Comunale, per il periodo corrispondente alla chiusura per lockdown, per le Scuole Paritarie di ogni ordine e grado sul territorio cittadino. Chiedo inoltre, nello stesso atto, di estendere questa misura anche a tutti i servizi educativi privati per l’infanzia.

Sindaca Appendino e Giunta impegnate ad avviare le opportune valutazioni per arrivare all’esonero, per le Scuole Paritarie di ogni ordine e grado (dalle Scuole per l’Infanzia alle Scuole Primarie e Secondarie) del territorio torinese, dal versamento delle imposte e dei tributi di carattere locale per il periodo corrispondente alla chiusura per lockdown: lo saranno se il Consiglio Comunale voterà a favore della mia mozione appena depositata. Chiedo inoltre, con il mio atto, la riduzione di imposte e tributi per la prossima annualità scolastica e l’estensione di queste misure a favore di tutti i servizi educativi privati per l’infanzia presenti nel territorio comunale. Il sistema piemontese delle Scuole Paritarie affonda le proprie radici nell’opera di figure come Don Bosco. Non possiamo permetterci che questo sistema crolli: in gioco c’è la libertà di educazione, diritto costituzionalmente sancito, e il futuro di tante Scuole Paritarie (messe in gravissima difficoltà dagli ultimi mesi di emergenza), ma anche centinaia di posti di lavoro e, in ultima analisi, la tenuta dell’intero sistema, che non avrebbe la possibilità strutturale, organizzativa e didattica di assorbire un improvviso e cospicuo surplus di alunni e studenti. Anche con questa mozione in Consiglio Comunale ho provato a rispondere al grido d’aiuto alzatosi in questi mesi da tanti gestori e da tante famiglie.

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I Moderati

Al centro della visione politica della lista civica per la quale mi sono candidato ci sono la persona, la libertà e la dignità di ogni essere umano, la centralità della famiglia e del lavoro, la solidarietà sociale e il rispetto per l’ambiente.

#AppendinoDoveSei

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