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Tag: Mauriziano

Mauriziano, niente approvazione della trasformazione in “Struttura Complessa Universitaria” della Reumatologia da parte della Giunta: occasione persa


La Giunta assicura che le cure e i servizi nei confronti dei pazienti sono e saranno sempre garantiti: prendiamo atto e vigileremo. Ma resta il rimpianto per un’opportunità mancata, che avrebbe portato fondi e prospettive. Adesso l’Assessore accetti di incontrare le Associazioni di Volontariato formate da pazienti e loro familiari che da mesi chiedono un confronto e un chiarimento.

“La Giunta valuterà in piena autonomia”: è molto più simile a un “no” che a un “sì” la risposta della Giunta al mio Question Time relativo alla mancata approvazione della modifica dell’Atto Aziendale dell’Ospedale Mauriziano che sancisce il passaggio dalla “Struttura Semplice” alla “Struttura Complessa Universitaria” della locale Reumatologia. “Le cure verso i pazienti rimangono inalterate” garantisce ancora l’Assessore Icardi: prendiamo atto e verificheremo che così sia nei fatti, dal momento che questa resta per noi l’assoluta priorità. 

La mancata approvazione di Giunta della trasformazione in “Struttura Complessa Universitaria” della Reumatologia Ospedaliera del Mauriziano è a tutti gli effetti un’occasione persa: una trasformazione che non solo avrebbe portato un valore aggiunto in termini di prestigio, ma anche ulteriori fondi e ulteriori prospettive per la ricerca. 

Questioni di simile rilevanza non dovrebbero essere influenzate da altre logiche che non siano quelle strettamente legate al bene dei pazienti e all’attività delle Associazioni di Volontariato di pazienti e famiglie. Ora mi auguro che la Giunta voglia ricevere le Associazioni che da mesi chiedono un momento di incontro che dovrà essere, a questo punto, anche un momento di chiarimento.

Lo scorso marzo l’Ospedale Mauriziano aveva modificato il proprio Atto Aziendale, recependo la richiesta di trasformazione da “Ospedaliera” in “Complessa Universitaria” della Reumatologia Ospedaliera dell’Ospedale medesimo. Tale modifica attende di essere approvata dalla Giunta Regionale, ma il tema non è mai stato discusso. Nella cura della sclerosi sistemica, patologia gravemente invalidante, la diagnosi precoce e il follow-up sono fondamentali. In questi 15 mesi di pandemia molte cure e terapie sono state annullate o posticipate.

La Giunta non approva l’Atto Aziendale modificato del Mauriziano: Scleroderma Unit al palo

Per procedere è necessaria l’approvazione, da parte della Giunta Regionale, della modifica che sancisce il passaggio dalla Struttura Semplice alla Struttura Complessa Universitaria dell’Ospedale, ma il tema non è mai stato discusso. Non compare all’ordine del giorno neppure della seduta odierna. Ho presentato un Question Time in Consiglio per sbloccare la situazione. Malati con il fiato sospeso.

Lo scorso marzo l’Ospedale Mauriziano ha modificato il proprio Atto Aziendale, recependo la richiesta di trasformazione della Struttura Semplice Dipartimentale Reumatologica in Unità Complessa Universitaria. Tale modifica deve essere approvata dalla Giunta Regionale, ma il tema non è mai stato discusso: neppure nell’ordine del giorno della seduta odierna c’è traccia di questo tema urgente. Urgente anche perché, senza questa approvazione, non può partire la Scleroderma Unit del Mauriziano, che sarebbe la dodicesima sul territorio nazionale dopo l’annuncio dello scorso dicembre. Era stata la Regione stessa a chiedere al Mauriziano tale modifica all’Atto Aziendale.

Ho presentato, sull’argomento, un Question Time a Palazzo Lascaris per chiedere alla Giunta per quali ragioni non abbia ancora approvato l’Atto Aziendale, modificato come da indicazioni della Commissione Paritetica Regione Piemonte-Università di Torino.

GILS (Gruppo Italiano per la Lotta alla Sclerodermia) ha assunto, in accordo con la Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino, l’impegno di ampliare l’assistenza sul territorio ai malati di sclerosi sistemica: un impegno che ha tutte le intenzioni di mantenere. 

La nuova Scleroderma Unit prevede un ambulatorio dedicato alle persone affette da sclerosi sistemica e un team specializzato per la cura di questa patologia, per la quale mancano biomarcatori affidabili. La richiesta all’Ospedale Mauriziano di trasformare in “Complessa Universitaria” la Reumatologia Ospedaliera risale allo scorso marzo. Da allora, la questione, passata di rinvio in rinvio, non è mai approdata in Giunta. 

Questa situazione sta creando grave disagio per i pazienti. Nella cura della sclerosi sistemica la diagnosi precoce e il follow-up sono fondamentali. In questi 15 mesi di pandemia molte cure e terapie sono state annullate o posticipate. Tutti buoni motivi per non perdere ulteriore tempo. La Giunta Cirio risponda presente.

Nuova Scleroderma Unit al Mauriziano: bella notizia

GILS amplia l’assistenza sul territorio con una nuova Unità a Torino: ottimo segnale per i malati di sclerosi sistemica dopo mesi nei quali, causa COVID-19, tante volte sospese o rinviate sono state cure e terapie.

Notizia positiva: la dodicesima Scleroderma Unit sul territorio nazionale apre presso l’AO Ordine Mauriziano a Torino. La nuova Unit si aggiunge a quella da anni attiva presso l’AOU San Luigi Gonzaga di Orbassano. Mi congratulo con GILS (Gruppo Italiano perla Lotta alla Sclerodermia) e con la Direzione Generale del Mauriziano: in questo modo si compie un importante passo avanti nell’assistenza ai malati di sclerosi sistemica e si potenzia la possibilità di effettuare diagnosi precoci e il follow-up terapeutici, fondamentali per la cura di questa patologia autoimmune. La nuova Scleroderma Unit è a maggior ragione importante dopo mesi nei quali, a causa dell’emergenza pandemica, cure, assistenza e terapie sono state in tanti casi sospese o posticipate. Un bel segnale e un importante messaggio di speranza. 

Dietro il COVID-19, l’ombra minacciosa di una nuova emergenza: quella psichiatrica

Dati sempre più preoccupanti: il disagio non risparmia le fasce di età più giovani, sempre più spesso con rischio di esiti drammatici (35 ricoveri in un anno per tentato suicidio). Giunta Regionale inerte e immobile di fronte ai segnali d’allarme. Le richieste dei Moderati in Regione: subito la Consulta Regionale per la Salute Mentale, pressione sul Governo fino all’approvazione della normativa nazionale sulla prevenzione degli atti di autolesionismo.

È notizia oggi riportata da tutti i principali organi di stampa l’allarme lanciato dai neuropsichiatri infantili torinesi: in un anno 35 ricoveri per tentato suicidio, effetto dell’esplodere dell’emergenza psichiatrica tra gli adolescenti e i preadolescenti.

Siamo stufi di dover commentare simili notizie nella totale assenza, da parte della Giunta Regionale, di un Piano sulla Psichiatria degno di questo nome. Prenda atto la Giunta Cirio che, dopo il COVID-19, la nuova”pandemia” sarà proprio quella psichiatrica. Un’epidemica che è già qui, nelle nostre case, nelle nostre famiglie.

I dati oggi diffusi si sommano a quelli, altrettanto preoccupanti, diffusi negli scorsi mesi: da marzo a settembre si sono registrati sul territorio nazionale 72 suicidi (e 37 tentati suicidi) direttamente correlati al Covid-19. Per altri 44 suicidi per il quali il Coronavirus è stato una concausa. Di fronte a una simile situazione, la Regione taglia posti letto, a partire dai Servizi Psichiatrici del Mauriziano di Torino.

I Moderati ripetono da mesi che i dati sono allarmanti. È evidente che il dramma della pandemia sta avendo conseguenze terrificanti anche sui giovani e sui giovanissimi. Presto discuterò un’interpellanza e un ordine del giorno in Consiglio Regionale.

Con l’interpellanza, chiediamo se la Consulta Regionale per la Salute Mentale sia stata costituita, quali soggetti ne facciano parte e se sia prevista la partecipazione di Associazioni di Volontariato.

Con l’ordine del giorno (che spero che i colleghi Consiglieri vogliano votare compattamente), chiediamo alla Giunta di sollecitare Governo e Parlamento affinché sia approvata la normativa nazionale (che attualmente giace ferma in Parlamento) di riferimento in materia di prevenzione del suicidio e degli atti di autolesionismo.

Torino ricorda Andrea Soldi, la Regione Piemonte dimentica i Servizi Psichiatrici del Mauriziano

Un flash mob in memoria del 45enne scomparso cinque anni fa in seguito a un tentativo di TSO finito tragicamente inaugura la Settimana della Salute Mentale di Torino, nell’assordante silenzio da parte della Giunta Regionale sulle prospettive future riguardo ai posti letto presso i Servizi Psichiatrici dell’Ospedale di largo Turati.

Mentre Torino ricorda Andrea Soldi con un flash mob organizzato in corso Umbria in occasione della prima giornata della Settimana della Salute Mentale di Torino “Robe da Matt*”, attendiamo con crescente preoccupazioni notizie e indicazioni sul futuro del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dell’Ospedale Mauriziano di Torino: in merito a quei 16 preziosi posti letto dalla Giunta Regionale arriva soltanto un fragoroso silenzio: atteggiamento che appare incomprensibile, proprio in una fase di preoccupante e incontrovertibile crescita dei casi che necessitano di cure in campo sanitario psichiatrico. Un campo che, lungi dall’essere oggetto dei tagli da parte della politica, dovrebbe invece essere sostenuto con investimenti e incrementato. I dati e gli indicatori sono in preoccupante e costante crescita dopo l’emergenza da Covid-19: da uno studio dell’Ospedale San Raffaele di Milano (agosto 2020) emerge che il 56% delle persone guarite dal Covid ha manifestato disturbi quali post traumatico da stress, depressione o sintomatologia ossessivo-compulsiva, proporzionalmente alla gravità dell’infiammazione durante la malattia. Di fronte a tutto questo, la Regione Piemonte non solo non aumenta, ma taglia i posti letto.