I malati cronici non siano costretti a rinunciare alle cure in questa fase di emergenza
Ho presentato un Question Time a Palazzo Lascaris per chiedere che sia garantita la continuità assistenziale e di cura per le persone affette da malattie croniche, rare o con necessità di trattamento del dolore cronico: il COVID-19 non cancella purtroppo le altre malattie.
Chiudono ambulatori, poliambulatori, day hospital, day service e talvolta interi reparti. Un gran numero di specialisti degli ambulatori è destinato ad altre attività relative all’emergenza epidemiologica da COVID-19. Ma non per questo le altre malattie sono scomparse in questa fase di massima emergenza. Ho appena presentato in Consiglio Regionale un Question Time per chiedere alla Giunta di intervenire affinché sia garantita la continuità assistenziale ai malati cronici. C’è un’ampia fetta di popolazione, oggi, preoccupata non soltanto di contrarre il COVID-19, ma anche di non poter proseguire le cure richieste dalla propria situazione medica di partenza. In particolare per chi soffre di patologie croniche e rare, di patologie su base autoimmune, di gravi forme di patologia reumatica e di patologie che necessitano di un trattamento del dolore cronico l’interruzione della continuità delle cure può risolversi in una recrudescenza della malattia stessa. Le sole patologie di tipo reumatologico sono oltre 120, ciascuna con bisogni differenti e talvolta ultraspecialistici. La gestione dell’attuale emergenza non può tradursi nella negazione dei bisogni di centinaia di migliaia di altri malati sul territorio piemontese.