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Tag: decoro

Fototrappole subito: solo il videocontrollo permetterà al nuovo sistema delle EcoIsole Smart di avere successo

Appena discussa in Sala Rossa la mia nuova interpellanza sul tema: le criticità sono tante ed evidenti, tra campane collocate davanti a ristoranti e negozi, problemi di accessibilità, tessere ancora non consegnate, cestini per i piccoli rifiuti che “spariscono” dai quartieri all’arrivo delle EcoIsole. Con il videocontrollo si garantirebbero gli interessi di territorio, cittadini rispettosi delle regole e Città.

Nuove “Ecoisole Smart”, tante criticità ancora da risolvere: abbiamo visto, sul territorio cittadino, campane collocate davanti ai ristoranti, come se l’odore dei rifiuti fosse compatibile con quel tipo di attività, o posizionate come una barriera davanti ai negozi, come se la crisi economica non fosse di per sé abbastanza grave.

Le criticità connesse a questo cambio di abitudini che la Giunta sta chiedendo ai torinesi sono evidenti a chiunque. Sono mancati, in fase di progettazione, momenti di confronto e partecipazione in numero sufficiente e adesso si vedono le conseguenze. Diversi sono gli errori commessi dalla politica nell’accompagnare la cittadinanza nella delicata fase di transizione da un sistema all’altro.

Torno a chiedere con forza il videocontrollo delle campane, con il posizionamento di fototrappole per rilevare comportamenti scorretti, per garantire il buon funzionamento della raccolta e per tutelare l’interesse dei quartieri, dei cittadini che seguono le regole e della stessa Città.

Altra criticità: l’arrivo delle EcoIsole sta andando di pari passo con l’eliminazione dei cestini per i piccoli rifiuti. Risultato: i pochi cestini che restano sono strapieni, i rifiuti si accumulano al suolo. Situazione incompatibile con il decoro della nostra bella e ordinata città e con l’igiene, specialmente nelle torride settimane estive.

Se alla base di tutto ci deve essere sempre il senso civico dei cittadini, resta pacifico il dovere, da parte della politica, di facilitare un cambiamento di abitudini così rilevante: è necessaria una riflessione sulla poca accessibilità delle campane per le persone con disabilità, urge razionalizzare la disposizione di molte delle isole e occorre garantire che ogni residente disponga della tessera per il conferimento dei rifiuti.

L’area camper di piazza d’Armi sia restituita alla cittadinanza

Sostengo senza mezzi termini dei cittadini che hanno raccolto centinaia di firme e sono stati auditi poco fa in un Diritto di Tribuna del Comune di Torino.

Nulla di fatto, in tutti i sensi: siamo al punto zero non solo nella prospettiva di una riqualificazione effettiva dell’area camper di piazza d’Armi, ma, a monte, della stessa progettualità necessaria per giungere all’obiettivo. Dai tempi nei quali per la prima volta, ad agosto 2017, l’Amministrazione Civica da noi sollecitata faceva riferimento a un “non ancora elaborato” progetto di riqualificazione dell’area (citazione letterale della risposta fornita all’epoca dalla Giunta discutendo la mia interpellanza sul tema), non solo non è stato compiuto alcun passo avanti, ma la situazione si è aggravata con l’arrivo di nuovi soggetti accampati. Sostengo senza mezzi termini la richiesta dei 450 firmatari della petizione appena presentata in un Diritto di Tribuna: l’area sia restituita alla cittadinanza. Ma questa volta davvero e in fretta.