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Tag: Combi

Combi riqualificato, ci sia spazio anche per le esigenze di disabilità e fragilità

Corso Unione Sovietica 220/D: Iaria, “Assessore dei Sì”, non dica “no” a un parcheggio adeguato, alla messa in sicurezza dell’area e alla riqualificazione dell’adiacente basso fabbricato: interventi fondamentali per quel polo nel quale si trovano servizi per la disabilità del Comune di Torino e sedi di Associazioni.

Accolgo come notizia estremamente positiva il progetto di riqualificazione dell’area ex Combi (e in particolare degli spazi centrali attualmente dismessi e inutilizzati) con la realizzazione di un centro a vocazione sportiva e universitaria. Un bel progetto, che tuttavia non basta: con un’interpellanza appena discussa in Consiglio Comunale ho chiesto garanzie in merito alla necessità di intervenire, in maniera prodromica o in parallelo, sulla struttura di corso Unione Sovietica 220/D, vero polo della disabilità, sede di diversi Servizi comunali, del “Servizio Passepartout” e di diverse realtà del Terzo Settore e dell’Associazionismo. Urgono un parcheggio di ampiezza adeguata, una recinzione e la ristrutturazione del basso fabbricato in corrispondenza con la Scuola di Management ESCP Business School. Ho invitato l’Assessore Iaria, che sempre più si sta affermando quale “Assessore dei Sì”, a non dire “no” a queste richieste.. Le recinzioni attualmente esistenti sono assolutamente inadeguate, mentre il villino rimesso a nuovo potrà accogliere laboratori e attività varie. Si possono immaginare opere a scomputo o altre formule: basta che ci si faccia carico di queste istanze. Non vorrei che,nelle more della firma dei vari protocolli, si “dimentichino” le precise richieste del mondo della disabilità. Nella delibera “Protocollo di intesa per la riqualificazione dell’area ex Combi tra Città, Università degli Studi e Politecnico di Torino” è espressa l’intenzione di tenere conto delle necessità di tutte le realtà esistenti in zona: mi aspetto che si faccia seguito a queste intenzioni teoriche non dimenticando nella pratica le esigenze della disabilità e della fragilità. Impegno che, nella risposta a verbale, non mi pare sia stato affermato con fermezza.

INTERPELLANZA – Area ‘ex Combi’ e strategie dell’Amministrazione: lo sport fa bene ma non dimenticarsi delle fragilità è meglio

PREMESSO CHE

  • in una zona urbana di confine tra le Circoscrizioni 2 e 8 è situato il quadrante delimitato da via Filadelfia/corso Unione Sovietica/via San Marino/corso Agnelli che vede ospitate al suo interno molteplici attività: Circolo della Stampa Sporting, Palazzo del Nuoto, ACI, stazione di rifornimento carburanti, CSI Piemonte, Università degli Studi di Torino – Facoltà di Economia, ESCP Business School, Scuola di Management, AOU Città della Salute (ex IRV), uffici comunali del Servizio disabilità e Residenza Buon Riposo;

RILEVATO CHE

  • esiste una porzione del sopra citato quadrante, che si potrebbe qualificare come “nucleo centrale”, che risulta da anni abbandonato o comunque non utilizzato e caratterizzato da tratti sterrati, parti in asfalto e ampie zone di verde e alberate incolte e non curate;
  • una rilevante porzione di questo “nucleo centrale” ha per molti cittadini un significato storico-sportivo poiché è dedicata alla memoria del celebre calciatore Gianpiero Combi e ha ospitato per 47 anni (1943-1990) lo svolgimento degli allenamenti della Juventus;
  • si trattava di un’area di superficie pari a circa 30.000 mq ottenuti in concessione dalla società Juventus dal Comune nel 1941;
  • nel corso della riunione della Giunta comunale di martedì 9 giugno 2020 è stata approvata la delibera mecc. 2020 01205 recante oggetto “Protocollo di intesa per la riqualificazione dell’area ex Combi tra Città, Università degli Studi e Politecnico di Torino. Approvazione.”;
  • come riportato da alcuni organi di informazione sia in data 2 giugno 2020 sia nei giorni successivi si tratterebbe di un provvedimento prodromico alla realizzazione di un centro sportivo a vocazione universitaria ma aperto a tutti i cittadini;

CONSIDERATO CHE

  • nel testo della delibera, di cui se ne riportano per estratto ampi stralci, viene indicata espressamente l’intenzione di tenere conto delle necessità di tutte le realtà che affacciano su quest’area: “A sud dell’area oggetto del Protocollo, e quindi esclusa dalle attuali ipotesi di riqualificazione, sono inoltre presenti orti urbani collegati alle attività di natura socio-assistenziale presenti nel compendio.” […] “Sono inoltre presenti due residenze per anziani ed è attivo una ulteriore struttura assistenziale. E’ quindi auspicabile che nella riqualificazione prevista per l’area ex Combi si possano realizzare sinergie con tutti i soggetti che si affacciano sull’area stessa.” […] “Posto che la Città, l’Università degli Studi e il Politecnico di Torino ritengono di rilevante interesse pubblico la riqualificazione dell’area “Ex Combi”, tali Enti intendono sottoscrivere apposito Protocollo di Intesa, già approvato dal CdA dell’Università, finalizzato ad attivare le procedure tecnico-amministrative per consentire la progettazione e successiva realizzazione, su tale area di spazi fruibili dagli studenti e dai cittadini, attrezzati con zone di sosta e relax, percorsi e attrezzature sportive ed una Student Zone costituita da aule studio, eventuale bar / chiosco ed altre attività connesse alla fruizione dell’area. In ogni caso, sarà prevista la copertura di una porzione minima dell’area, limitando quindi il consumo permanente di suolo, e viceversa riqualificando la restante parte. Considerata anche la provenienza dal patrimonio ex-IPAB dell’area in questione, la progettazione, nonché la presenza di attività di natura socio-assistenziale, dovrà prioritariamente tener conto delle esigenze di fruibilità anche da parte di soggetti fragili.”;
  • lo scrivente, consapevole dell’interesse strategico volto alla rivitalizzazione dell’area “ex Combi” anche in funzione dello svolgimento di un prestigioso evento sportivo di carattere internazionale quale saranno le “ATP Finals”, intende rimarcare l’esigenza ineludibile di coniugare la realizzazione di un “hub sportivo/universitario” con la previsione di interventi e opere a favore della struttura in corso Unione Sovietica 220/D ove hanno sede alcuni uffici comunali (Disabilità motoria e inclusione sociale, Disabilità fisico sensoriali, Centro antiviolenza, Servizio educativo disabilità sensoriali, Passepartout, Casa dell’Affido) e molte Associazioni di Volontariato ed Enti che si occupano di fragilità e disabilità in convenzione con l’Amministrazione Comunale;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se con la delibera di Giunta mecc. 2020 01205 (di cui l’allegato 1 costituisce parte integrante) sia prevista la destinazione dell’area solo a funzioni sportive-ricreative (in funzione del nuovo polo sportivo) o anche la realizzazione di opere di utilità per l’ambito socioassistenziale (se sì, quali);
  2. se, in caso di risposta negativa, l’Amministrazione intenda intervenire per consentire di coniugare le esigenze della vocazione sportiva della città con la necessità di realizzare opere a favore e a tutela delle disabilità e delle fragilità;
  3. se, nell’ampio alveo delle opere di ripristino dell’area, si preveda di intervenire per la risistemazione/messa in sicurezza dell’edificio in corso Unione Sovietica 220/D (lato strada), per la creazione di un parcheggio ad uso degli utenti che sia di ampiezza adeguata alle necessità, per la realizzazione di una recinzione che delimiti e protegga le aree (interno cortile) di pertinenza degli uffici comunali e per la ristrutturazione del basso fabbricato (interno cortile) posto in zona di confine con la Scuola di Management;
  4. se si intenda prevedere una futura cessione (a qualunque titolo) dell’area in oggetto a privati.

Silvio Magliano

Riqualificazione Combi: ci sarà spazio anche per le esigenze di disabilità e fragilità?

L’idea è realizzare nell’area un centro sportivo universitario: la mia richiesta è che si realizzino anche opere di utilità socio assistenziale (la Residenza Buon Riposo sorge nelle vicinanze) e che si intervenga parallelamente su corso Unione Sovietica 220/D: ho presentato un’interpellanza sul tema in Consiglio Comunale.

Enti sportivi, strutture universitarie, la Città della Salute (ex IRV), uffici comunali del Servizio disabilità e la Residenza Buon Riposo: sono tante le realtà che insistono tra via Filadelfia, corso Unione Sovietica, via San Marino e corso Agnelli. Apprendiamo dalla stampa cittadina dell’intenzione, da parte dell’Amministrazione Civica, di realizzare nell’area ex Combi, e in particolare negli spazi centrali attualmente dismessi e non utilizzati, un centro a vocazione sportiva e universitaria. A questo proposito, con un’interpellanza sul tema, farò qualche domanda alla Giunta. In particolare, domanderò se sia in previsione anche la realizzazione di opere di utilità per l’ambito socio assistenziale (dal momento che nei pressi dell’area si trova la Residenza di via San Marino 10) e chiederò garanzie in merito alla necessità di intervenire, in maniera prodromica o in parallelo, sulla struttura di corso Unione Sovietica 220/D, sede di uffici comunali (urgono un parcheggio di ampiezza adeguata, una recinzione e la ristrutturazione del basso fabbricato in corrispondenza con la Scuola di Management ESCP Business School). Nella delibera “Protocollo di intesa per la riqualificazione dell’area ex Combi tra Città, Università degli Studi e Politecnico di Torino” è espressa l’intenzione di tenere conto delle necessità di tutte le realtà esistenti in zona: mi aspetto che si faccia seguito a queste intenzioni teoriche non dimenticando nella pratica le esigenze della disabilità e della fragilità. Chiederò inoltre alla Giunta se sia o meno esclusa, in futuro, l’ipotesi di una cessione dell’area a privati.