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Tag: Andrea Soldi

TSO e disagio mentale, ci preoccupano i dati in crescita

La lezione della tragedia di Andrea Soldi non sia dimenticata.

La crescita, già evidente a metà anno nel numero di TSO effettuati a Torino è un dato che va nella stessa direzione di diversi altri indicatori, confermandoli. Ci preoccupano i dati resi noti dalla Giunta Comunale di Torino e condividiamo la parola “emergenza” usata dall’Assessore. Da tempo ci battiamo in Consiglio Regionale, come Moderati, affinché i Reparti di Psichiatria e di Neuropsichiatria Infantile siano adeguatamente potenziati sul territorio regionale per far fronte alla drammatica situazione fotografata dai dati. Al momento, l’investimento (in impegno e in risorse economiche) da noi auspicato non si è stato adeguato. “Il Sole 24 Ore” riporta che, se nel 2019 quasi un miliardo di persone – di cui il 14% adolescenti – viveva con un disturbo mentale, già dopo il primo anno di pandemia queste patologie sono aumentate rispettivamente del 26% e 28% e i dati sono in ulteriore crescita. Mi auguro che la lezione impartita dalla tragedia di Andrea Soldi, morto durante un TSO nell’estate del 2015, sia finalmente appresa nella sua interezza, portando la politica a un sostanziale ripensamento del modello della psichiatria regionale e all’impegno per cambiare quanto, in questo ambito, ancora non funziona. Un risultato che non si potrà raggiungere senza che su questo settore si mettano finalmente risorse finanziarie adeguate. Le condizioni oggettive rendono questo cambio di rotta più che mai urgente.

Lo abbiamo ripetuto in tutti questi anni, oggi c’è una targa che lo afferma pubblicamente: “Non accada mai più”

Appena inaugurata la targa in memoria di Andrea Soldi sulla “sua” panchina in corso Umbria a Torino: bello vedere questa mattina le Istituzioni presenti e unite, ma in precedenza per troppo tempo la famiglia è stata lasciata sola. È stata questa, come da noi richiesto, la prima inaugurazione a Torino dopo le chiusure da Zona Rossa: bel segnale. Ora si passi dalla testimonianza ai fatti: la politica provveda a un sostanziale ripensamento dell’intero modello regionale della psichiatria, allocando finalmente risorse finanziarie adeguate per fronteggiare un’emergenza, quella della salute mentale, che la pandemia ha ulteriormente aggravato.

Che non accada mai più“: lo abbiamo ripetuto in tutti questi anni. Oggi queste parole sono esposte sulla targa in memoria di Andrea Soldi appena inaugurata sulla “sua” panchina in corso Umbria a Torino. Bello vedere, questa mattina, tanti cittadini e la presenza compatta delle Istituzioni, ma per troppo tempo la famiglia è stata lasciata sola.

L’inaugurazione della targa in memoria di Andrea è molto più di un atto simbolico: è un fatto che deve indurre la politica a un sostanziale ripensamento del modello della psichiatria regionale e all’impegno per cambiare quanto, in questo ambito, ancora non funziona. Un risultato che non si potrà raggiungere senza che su questo settore si mettano finalmente risorse finanziarie adeguate. Le condizioni oggettive rendono questo cambio di rotta più che mai urgente: la pandemia da Covid-19 sta facendo aumentare in maniera drammatica i dati relativi alle patologie mentali. L’effetto della pandemia sulla salute mentale è stimato in un aumento di un milione di pazienti (+30%) presi in carico dal Sistema Sanitario Nazionale*,

Era il 5 agosto del 2015, sei anni fa: Andrea Soldi ci lasciava in un torrido pomeriggio d’estate, vittima di un TSO. La proposta di dedicare ad Andrea Soldi una targa ha sempre avuto la mia piena condivisione e il mio appoggio, umano e politico, in tutte le sedi.

La targa in memoria di Andrea Soldi sia la prima intitolazione che faremo dopo la pandemia

Discussa poco fa la mia interpellanza in Consiglio Comunale: appena le misure di sicurezza lo permetteranno, sia proprio questa la prima intitolazione da celebrare. Anche così ribadiamo con forza che tragedie come quella del 5 agosto 2015 non devono ripetersi mai più. Mi auguro che questo risultato sia da sprone anche ad altre Istituzioni, in una fase storica nella quale le patologie psichiatriche si diffondono in maniera drammatica e nella quale, tuttavia, ci troviamo a commentare chiusure come quella del Reparto Psichiatrico al Mauriziano.

Ora è solo questione di tempo: la volontà politica è confermata. La targa in memoria di Andrea Soldi sulla “sua” panchina in piazzale Umbria sia la prima intitolazione che celebreremo al termine della pandemia: Lo dobbiamo allo stesso Andrea, alla sua famiglia e a tutte le famiglie che convivono con simili patologie e che da oggi, forse, si sentiranno meno sole. Chiediamo, ancora una volta, che tragedie come quella del 5 agosto 2015 non si ripetano mai più. Possa la Città, con questa targa, essere di sprone anche ad altre Istituzioni: penso per esempio al fatto che, nonostante la preoccupante diffusione delle patologie psichiatriche, abbiamo visto negli scorsi mesi chiudere il Reparto Psichiatrico di Diagnosi e Cura al Mauriziano di Torino. Quasi quattordici mesi di pandemia, con relativo carico di dolore e incertezza, renderanno ancora più drammatica la diffusione delle patologie psichiatriche nel prossimo futuro.

Torino ricorda Andrea Soldi, la Regione Piemonte dimentica i Servizi Psichiatrici del Mauriziano

Un flash mob in memoria del 45enne scomparso cinque anni fa in seguito a un tentativo di TSO finito tragicamente inaugura la Settimana della Salute Mentale di Torino, nell’assordante silenzio da parte della Giunta Regionale sulle prospettive future riguardo ai posti letto presso i Servizi Psichiatrici dell’Ospedale di largo Turati.

Mentre Torino ricorda Andrea Soldi con un flash mob organizzato in corso Umbria in occasione della prima giornata della Settimana della Salute Mentale di Torino “Robe da Matt*”, attendiamo con crescente preoccupazioni notizie e indicazioni sul futuro del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dell’Ospedale Mauriziano di Torino: in merito a quei 16 preziosi posti letto dalla Giunta Regionale arriva soltanto un fragoroso silenzio: atteggiamento che appare incomprensibile, proprio in una fase di preoccupante e incontrovertibile crescita dei casi che necessitano di cure in campo sanitario psichiatrico. Un campo che, lungi dall’essere oggetto dei tagli da parte della politica, dovrebbe invece essere sostenuto con investimenti e incrementato. I dati e gli indicatori sono in preoccupante e costante crescita dopo l’emergenza da Covid-19: da uno studio dell’Ospedale San Raffaele di Milano (agosto 2020) emerge che il 56% delle persone guarite dal Covid ha manifestato disturbi quali post traumatico da stress, depressione o sintomatologia ossessivo-compulsiva, proporzionalmente alla gravità dell’infiammazione durante la malattia. Di fronte a tutto questo, la Regione Piemonte non solo non aumenta, ma taglia i posti letto.