Immobile occupato abusivamente e ora in fase di vendita
Per 15 anni, una famiglia di immigrati romeni ha vissuto in tre garage di proprietà della Città di Torino e ora alienati. Ma che cosa intende fare il Comune, che ha sempre saputo, per tutelare famiglia e acquirente?
Il sottoscritto Consigliere Comunale,
PREMESSO CHE
– in corso Casale angolo via San Sebastiano Po n.2, sono ubicati tre garage di proprietà della Città di Torino;
– una famiglia di immigrati romeni composta da cinque persone (madre, padre e tre figli), circa quindici anni fa ha occupato illegalmente i tre garage inutilizzati, trasformandoli nel corso degli anni, in un modesto ed accogliente “alloggio” di circa 80 metri quadri;
– per poter provvedere alla ristrutturazione dei locali suddetti, gli occupanti hanno stipulato un mutuo ed hanno realizzato tutte le modifiche necessarie e gli abbellimenti opportuni per poterci vivere in modo degno e decoroso;
RILEVATO CHE
– il fabbricato di cui sopra rientra tra i beni immobili di proprietà della Città di Torino da alienare;
– in data 20 dicembre 2013, tramite Asta Pubblica n.100/2013, il lotto n. 23 è stato aggiudicato;
– nel riquadro dedicato allo stato occupazionale del fabbricato risulta che tale immobile è occupato “sine titulo” e che le persone che vi abitano sarebbero state rilocate in prossimità della stipulazione dell’atto di vendita;
CONSIDERATO CHE
– questa famiglia straniera ha vissuto, fino ad oggi, in questi locali nella totale illegittimità ed irregolarità e non ha mai pagato le tasse ed i tributi spettanti, per i quali tra l’altro non ha mai ricevuto alcuna petizione;
– il Comune era a conoscenza della illiceità della situazione, in quanto ha indicato in un bando di gara la presenza di persone “sine titulo” all’interno del fabbricato suddetto.
INTERPELLA
Il Sindaco e l’Assessore competente per conoscere:
1) come intende intervenire la Giunta al fine di trovare una soluzione per rilocare questa famiglia che ha vissuto per molti anni nell’irregolarità formale, ma nel rispetto del buon comportamento civile per sé e verso gli altri, a differenza di altri casi che sono spesso all’onore delle cronache, e nello stesso tempo interporsi a tutela dell’acquirente;
2) quali sono le spiegazioni che intende rilasciare la Giunta in merito alla situazione descritta nell’interpellanza e come mai la Città non sia intervenuta nell’immediato dal momento che è sempre stata a conoscenza della presenza di una famiglia di abusivi in locali di proprietà della Città per circa dieci anni.