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INTERPELLANZA – Esercitazione “Augusta Taurinorum” nel 2014: contributi nel…?

PREMESSO CHE

  • dal 15 al 18 maggio 2014 si svolse, nell’area prospiciente corso Moncalieri 422, il 6° Campo Scuola di Protezione Civile “Augusta Taurinorum;
  • furono giorni intensi e ricchi di eventi dimostrativi ideati e realizzati dalla Commissione di Protezione Civile del Centro Servizi VSSP che a tal fine riunì 12 Associazioni di Volontariato (P.A. Croce Giallo Azzurra – Protezione Civile di Alice Superiore, P.A. Croce Giallo Azzurra – Torino, Associazione Fuoristradistica Piemontese Moncalieri, AIB Bussoleno, AIB Vaie, AIB Sant’Antonino, Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese – XIII Delegazione Torino – Val Susa – Val Sangone, Nucleo Protezione Civile Associazione Nazionale Polizia di Stato Ivrea – Sezione Cinofili, Pro.Civi.Co.S. Torino, Gruppo Nazionale di Prevenzione Alice Superiore, BIOS Volvera, Sorveglianza Aerea Territoriale Torino);
  • la Squadra AIB di Sant’Antonino fu la capofila nel progetto col Dipartimento della Protezione Civile Nazionale;
  • tutte le Associazioni erano inserite ed accreditate nel sistema di Protezione Civile provinciale, regionale e nazionale;

 RILEVATO CHE

  • le attività svolte spaziarono dalla preparazione del campo base, alle conferenze su temi specifici, alle esercitazioni pratiche con simulazioni di intervento;
  • furono quattro giorni di eventi formativi e dimostrativi ideati e realizzati dalla Commissione di Protezione Civile del Centro Servizi VSSP: trattavasi di una rete che lavorava insieme per dare vita, ogni anno, a questo grande appuntamento per tutte le realtà impegnate nella prevenzione e gestione delle emergenze, un’occasione per integrare e incrementare le reciproche conoscenze e i metodi di impiego utilizzati nella ricerca di persone scomparse, nel soccorso alpino, nell’intervento in caso di incendio boschivo, nel salvataggio in acque mosse;
  • l’esercitazione si svolse sotto l’egida della Presidenza del Consiglio dei Ministri -Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, che approvò il progetto e concesse i benefici di legge ex articoli 9 e 10 DPR n. 194/2001 (con provvedimento nr.DPC/ Vol/29771 del 9 giugno 2014, per una somma di € 3.656, a firma del Capo del Dipartimento della Protezione Civile), indicando nel Comune di Torino – Direzione Polizia Municipale – Servizio di Protezione Civile l’Ente incaricato dell’istruttoria e del successivo rimborso;
  • nel 2014 si arrivò a coinvolgere oltre 400 Volontari, di cui 230 della Commissione e 170 di altre Associazioni di Torino e provincia, nonché 500 studenti torinesi degli Istituti Liceo “Cavour” – I.T.S. “G.Peano” – Scuola Secondaria “Matteotti Nievo” – Istituto Professionale “Colombatto”;
  • la colonna mobile composta da oltre 40 mezzi giunse in città nelle prime ore di giovedì 15 maggio 2014 presso l’area verde di corso Moncalieri 422 dove venne allestita la tendopoli e la base avanzata del Comitato Operativo Comunale da cui vennero coordinate le molteplici attività in programma nei quattro giorni;
  • durante le operazioni vennero impiegate 4 sale operative mobili, 9 mezzi antincendio, 2 ambulanze, 38 fuoristrada, 9 rimorchi, 18 autoveicoli, 9 autocarri, 1 quad, 2 gommoni, 2 velivoli ultraleggeri modello autogiro, 2 droni, 6 generatori ed altre attrezzature speciali;
  • subito dopo l’inaugurazione si svolse un “workshop” con gli studenti che poterono vedere in azione mezzi e attrezzature con momenti dimostrativi curati dai gruppi specializzati nell’intervento in scenari alluvionati, unità cinofile da ricerca, logistica, sanità, antincendio boschivo, manutenzioni forestali, fuoristradisti, soccorso alpino, sorveglianza aerea: all’evento furono invitati a partecipare i Corpi dello Stato, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Corpo Forestale dello Stato, nonché le istituzioni territorialmente competenti in materia di protezione civile, Prefettura di Torino Ufficio Territoriale del Governo, Città di Torino – Servizio Protezione Civile, Provincia di Torino – Settore Protezione Civile, Regione Piemonte – Settore Protezione Civile e Sistema AIB;
  • uno dei principali obiettivi fu di diffondere il messaggio, specialmente tra i più giovani, che in caso di calamità tutti, Istituzioni e Volontariato, sono chiamati a fare la loro parte, ognuno per le proprie competenze, dando vita a quello che è il Sistema di Protezione Civile;

 CONSIDERATO CHE

  • a seguito dell’esercitazione sia l’Associazione capofila sia le altre Associazioni provvidero alla rendicontazione delle spese sostenute e al formale invio di tale documentazione al Servizio di Protezione Civile della Città di Torino affinché si provvedesse all’inoltro al Dipartimento Nazionale di Protezione Civile;
  • ad oggi, nonostante siano trascorsi 6 anni esatti da quel prezioso evento, non risultano ancora liquidati i rimborsi;
  • nonostante i solleciti inviati dalle Associazioni interessate, il risultato è stato nullo;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quale sia lo stato della liquidazione delle pratiche di rimborso ex articoli 9 e 10 DPR n. 194/2001;
  2. in quale data sia stata inviata la documentazione dal Servizio di Protezione Civile della Civica Amministrazione al Dipartimento Nazionale di Protezione Civile;
  3. se la Città intenda dichiarare che il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile sia in ritardo di 6 anni nel saldo dei contributi in oggetto;
  4. se e quando il Dipartimento Nazionale abbia saldato alla Civica Amministrazione le somme rendicontate dalle Associazioni partecipanti all’esercitazione del 2014;
  5. in caso di risposta “affermativa” al punto precedente, per quale motivo la Civica Amministrazione non abbia prontamente versato le somme alle Associazioni, per quali fini siano state trattenute nel bilancio di questo Ente ed entro quale data si intenda provvedere al saldo del contributo.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Fine crisi mai per i Servizi Educativi del territorio (Nidi e Micronidi convenzionati/accreditati, Sezioni Primavera, Baby Parking, Scuole d’Infanzia Paritarie)?

PREMESSO CHE

  • al fine di contenere e contrastare la diffusione epidemiologica da COVID-19, il Governo ha adottato il decreto legge 23 febbraio 2020, n. 6 (recante “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”);
  • il decreto legge n. 6, primo atto di una serie di disposizioni emanate dal Governo tuttora in continua evoluzione e aggiornamento, ha previsto all’articolo 1, paragrafo 2, punto d) la sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, compresa quella universitaria, salvo le attività formative svolte a distanza; 
  • i successivi provvedimenti adottati con DPCM, o di conversione in legge da parte del Parlamento, non hanno modificato la prescrizione di cui al punto precedente, anzi hanno progressivamente prorogato il termine di sospensione delle attività educative e didattiche;
  • con le disposizioni del decreto legge n. 33 del 16 maggio 2020 le attività didattiche in presenza, di ogni ordine e grado, sono state sospese fino al 31 luglio 2020;

RILEVATO CHE

  • molte realtà educative/didattiche rivolte ai più piccoli (fascia 0-6) presenti nel territorio cittadino stanno attraversando una fase di profonda crisi e di acuta incertezza circa il loro futuro;
  • le attività sono sospese da 3 mesi e non vi è alcuna previsione certa in merito a tempi e modalità della riapertura;
  • di converso, a fronte dei mancati introiti provenienti delle rette mensili, non sono venuti meno i doveri tributari e, laddove la attività siano svolte presso locali di proprietà comunale, i pagamenti dei canoni di locazione/concessione;
  • per le utenze non domestiche la Giunta è intervenuta in materia TARI non già annullando, ma solo sospendendo (ergo rinviando) le rate in scadenza il 16 marzo e il 15 maggio;

CONSIDERATO CHE

  • per i servizi educativi del territorio, chiusi dal 20 febbraio 2020 e privi di una data certa di riapertura, gli aiuti del Governo sono scarsi o nulli pertanto sarebbe alquanto opportuno un gesto di aiuto da parte del Comune;
  • un intervento da parte del Comune fungerebbe da sostegno alla sopravvivenza stessa di queste realtà che da tempo svolgono con qualità riconosciute un’attività utile e preziosa;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione intenda considerare non solo la sospensione e il rinvio dei tributi comunali e degli altri eventuali canoni/importi/corrispettivi, ma l’annullamento e azzeramento di tali importi per l’anno 2020 a favore di nidi d’infanzia e sezioni primavera accreditati-convenzionati, nidi e micronidi privati, baby parking e scuole d’infanzia paritarie;
  2. se l’Amministrazione stia vagliando altre modalità o strumenti (se sì, quali siano) per dedicare sostegno e ausilio alle realtà sopra citate garantendo in tal modo la prosecuzione dell’attività.

Silvio Magliano

QUESTION TIME – Contributi regionali a sostegno degli studenti fuori sede iscritti alle università piemontesi per il pagamento del canone di affitto in questo periodo di chiusura delle università a seguito dell’emergenza COVID-19 e relative conseguenze

Premesso che:

• al fine di evitare la diffusione della pandemia da Covid-19 sono state predisposte misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica, applicabili sull’intero territorio nazionale;
• con D.L. 23 Febbraio 2020 n. 6, convertito con modificazioni dalla Legge 5 Marzo 2020 n. 13 (G.U. 9/03/2020, n. 61), all’art. 1 comma 2 lett. d) è stata stabilita la “sospensione del funzionamento dei servizi educativi dell’infanzia, delle istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione e degli istituti di formazione superiore, compresa quella universitaria, salvo le attività formative svolte a distanza”;
• la normativa sopra citata è stata successivamente abrogata dal D.L. del 25 Marzo 2020 n. 19, il quale all’art. 1 comma 2 lett. p) ha previsto la “sospensione dei servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e delle attività didattiche delle scuole di ogni ordine e grado, nonché delle istituzioni di formazione superiore, comprese le università e le istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, di corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani, nonché i corsi professionali e le attività formative svolte da altri enti pubblici, anche territoriali e locali e da soggetti privati, o di altri analoghi corsi, attività formative o prove di esame, ferma la possibilità del loro svolgimento di attività in modalità a distanza”;
• il D.P.C.M. del 17 Maggio 2020 “Disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, e del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19” (GU n. 126 del 17-5-2020), il quale ha sostituito
il precedente D.P.C.M. del 26 Aprile 2020 e le cui disposizioni avranno applicazione dal 18 Maggio sino al 14 Giugno 2020, all’art.1 comma 1 lett. q) ha confermato quanto fissato dalla precedente normativa stabilendo che “sono sospesi i servizi educativi per l’infanzia di cui all’art. 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e le attività didattiche in presenza
nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani, nonché i corsi professionali e le attività formative svolte da altri enti pubblici, anche territoriali e locali e da soggetti privati, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza”.

Constatato che:

• ad oggi non sono ancora state indicate tempistiche e modalità certe relative alla riapertura delle università.

Rilevato che:

• sono molti gli studenti universitari fuori sede che, a seguito della sospensione delle lezioni, hanno lasciato le città in cui studiavano per tornare dalle loro famiglie;
• tali studenti, sulla base dei recenti decreti ministeriali vietanti lo spostamento tra le diverse Regioni italiane, non hanno potuto far ritorno ed utilizzare l’immobile affittato, pur restando obbligati al pagamento del canone di locazione.

Considerato che:

• vista la sospensione delle lezioni, gli studenti universitari fuori sede non hanno al momento alcuna utilità nell’utilizzare l’alloggio preso in locazione;
• il contratto di locazione resta valido ed efficace poiché l’immobile è di fatto agibile ed utilizzabile, lo studente non potrà dunque sospendere o autoridurre il canone;
• la Regione Umbria ha predisposto la concessione di contributi per il pagamento del canone di affitto a supporto degli studenti fuori sede iscritti per l’a.a. 2019/2020 alle università e agli istituti superiori di grado universitario con sede legale e operativa in Umbria, le cui famiglie si trovano in situazioni di difficoltà nel dover sostenere i costi degli affitti degli alloggi a causa delle misure di contenimento epidemiologico assunte a livello nazionale;
• gli studenti fuori sede iscritti alle università piemontesi rappresentano un consistente introito commerciale in grado di generare un rilevante beneficio economico per la Regione, fondamentale in questo momento di grave crisi economica;

Interroga l’Assessore

per sapere se la Regione intenda prevedere contributi ad hoc a sostegno degli studenti fuori sede iscritti alle università piemontesi, i quali hanno pagato e restano obbligati al versamento del canone di locazione nonostante la chiusura delle università disposta a seguito dell’emergenza COVID-19, al fine di agevolarne il ritorno in Piemonte e favorire così l’economia del territorio piemontese.

INTERPELLANZA – Strada Lucento: un’altra periferia dimenticata dall’Amministrazione

PREMESSO CHE

  • lo scrivente ha recentemente ricevuto numerose segnalazioni da parte di cittadini residenti nel quartiere Madonna di Campagna (Circoscrizione V) aventi ad oggetto lo stato di degrado e abbandono che caratterizza l’area compresa tra corso Lombardia, via Terni, via Lucca e strada Lucento, con particolare accento alla situazione di quest’ultimo sedime;

RILEVATO CHE

  • strada Lucento, nel tratto compreso tra via Lucca e via Terni, si trova all’interno di un’area di cui era prevista, in base ad un Piano Esecutivo Convenzionato realizzato nel 2010, un’ampia trasformazione per servizi;
  • il tratto di strada Lucento in oggetto è chiuso al transito veicolare, decisione assunta nel 2014 per evitare il versamento di rifiuti all’interno: ciò è stato evitato solo in parte poichè ad oggi si trovano ancora fiorenti accatastamenti di rifiuti di vario genere;
  • inoltre, i cittadini residenti nelle vicinanze lamentano la presenza di spacciatori nelle ore serali e notturne, di consumatori di stupefacenti e di senza tetto che entrano nella via per trovare adeguato rifugio;

CONSIDERATO CHE

  • nonostante il Piano Esecutivo Convenzionato sia datato 2010, ad oggi non si scorge alcun segnale di avvio dei lavori né di risistemazione dell’area che, tra l’altro, prevedeva la creazione di una nuova strada (via Cuniberti) che avrebbe tagliato da nord a sud l’area in oggetto, collegando piazza Nazario Sauro a largo Cuniberti;
  • ciò che quotidianamente vivono e subiscono i cittadini è invece una triste situazione di degrado causato dal copioso abbandono di rifiuti e di profonda illegalità e insicurezza derivante dallo spaccio di stupefacenti;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione abbia un progetto per la risistemazione dell’area in oggetto e se siano state riavviate interlocuzioni con la proprietà o con altre realtà imprenditoriali interessate alla realizzazione del PEC (con eventuali aggiornamenti);
  2. se l’Amministrazione intenda predisporre una pulizia straordinaria del tratto di strada Lucento chiuso al traffico per la rimozione dei rifiuti e se, nell’attesa della risistemazione dell’area, si intenda predisporre un sistema di chiusura che ne impedisca anche l’accesso pedonale;
  3. se l’area sia già attenzionata dalla Polizia Municipale, se e quali controlli vengano svolti e quali gli esiti da riferire in merito alla tutela del decoro urbano e in tema di sicurezza urbana.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Area ex Tecumseh a Mirafiori Sud: una periferia in cui l’Amministrazione lascia (sicurezza e trasporti) e raddoppia (degrado)

PREMESSO CHE

  • la Tecumseh Europa era una fabbrica di motori per tagliaerba con uno stabilimento in strada delle Cacce 99 nel quartiere Mirafiori sud;
  • lo stabilimento era composto da fabbricati a destinazione industriale con annessi uffici e servizi (per una superficie coperta di mq. 21.230 e un’area recintata di mq. 38.880);
  • la forte crisi industriale che colpì l’azienda alla metà degli anni Duemila costrinse la proprietà a smantellare la produzione lasciando a casa circa 400 lavoratori;
  • nonostante i successivi tentativi di alcune cordate imprenditoriali, la Tecumseh non riprese la produzione e lo stabilimento venne abbandonato;
  • nel 2010 il Consiglio Comunale approvò una variante al Piano Regolatore n. 176 che prevedeva interventi di riqualificazione nell’area sud della città riconvertendo l’area in oggetto ad usi residenziali e commerciali;

RILEVATO CHE

  • in data 19 giugno 2019 lo scrivente presentava un’interpellanza a risposta scritta (mecc. 2019 02502) per sondare quali fossero le opinioni, i progetti e le intenzioni dell’Amministrazione Appendino, notoriamente molto prodiga di attenzioni (in campagna elettorale) per le periferie;
  • le risposte ricevute in data 22 luglio 2019 dal Vice Sindaco, prof. Guido Montanari, furono piuttosto interlocutorie e prive di un reale slancio progettuale;

CONSIDERATO CHE

  • la scarsa attenzione dell’Amministrazione per l’area in oggetto, perfettamente descritta dalle parole dell’ex Vice Sindaco, è stata confermata e riassunta, a distanza di meno di un anno, da quanto riportato pochi giorni fa alcuni organi di informazione: molti cittadini hanno riferito la prosecuzione delle depredazioni ai danni dell’area ex Tecumseh e il continuo andirivieni di camion e furgoni sia durante il dì sia durante la notte;
  • il quartiere Mirafiori Sud non è sicuramente al centro dell’azione amministrativa della Giunta Appendino: ad esempio, riduzione delle fermate GTT e prevista chiusura della sede della sezione della Polizia Municipale di via Morandi 10, l’unico protagonista che non subisce tagli è senza dubbio il degrado;
  • i cittadini residenti a Mirafiori Sud hanno bisogno di chiarezza da parte dell’Amministrazione e pertanto chiedono a gran voce di conoscere le sorti dell’area ex  Tecumseh;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione abbia da riferire ai cittadini novità, rispetto a un anno fa, circa l’area ex Tecumseh;
  2. in quali elementi consistano “le differenti vedute in merito alla futura riqualificazione dell’area” tra Amministrazione e proprietà dell’area, come indicato dall’ex Vice Sindaco nella risposta alla precedente interpellanza;
  3. se l’Amministrazione intenda confermare, sentito il Ministero dell’Interno, l’intenzione di realizzare il nuovo Commissariato di Pubblica Sicurezza nell’area che il soggetto attuatore della Variante al PRGC dovrà cedere al Comune;
  4. se l’Amministrazione abbia svolto indagini circa il riferito (nei giorni scorsi) andirivieni di camion e furgoni;
  5. se l’Amministrazione abbia avuto occasione di nuovi confronti con la proprietà e quali gli esiti (ad esempio in merito alle tempistiche per l’avvio dei lavori di riqualificazione dell’area);
  6. se l’Amministrazione, in tema di presenza di amianto, abbia avuto interlocuzioni con ARPA al fine di sollecitare la conclusione della Valutazione Integrata del Rischio di Esposizione e quali gli esiti.

Silvio Magliano