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INTERPELLANZA – Mercato di corso Brunelleschi: non è mai l’ora giusta

PREMESSO CHE

  • come si può leggere nel sito internet “mercati.comune.torino.it”: “Sviluppatosi notevolmente in quarant’anni di attività, il mercato di corso Brunelleschi ha accompagnato la crescita di un’area che negli anni Sessanta era vera e propria campagna. Tappa fondamentale da ricordare è il 1988 quando il corso venne destinato nella parte centrale ad attività di esposizione e vendita riuscendo così ad offrire spazi adeguati a clienti e commercianti. Le merceologie “forti” sono: pesce fresco, ortofrutta, salumi, formaggi e carni; ottimamente rappresentato anche il settore extra alimentare con un vasto assortimento soprattutto di articoli di intimo, abbigliamento e calzature rigorosamente di alta qualità selezionati e proposti da operatori esperti sempre molto disponibili. Ben servito dai mezzi pubblici, con i suoi 170 banchi, disposti in un ampio spazio, il mercato offre sicuramente una comoda e vasta scelta per qualsiasi occorrenza!”;
  • l’orario di vendita, sempre secondo le indicazioni del sito, va dalle ore 7 alle ore 13:30 dal lunedì al venerdì e dalle ore 7 alle ore 19 il sabato;

RILEVATO CHE

  • lo scrivente ha ricevuto numerose segnalazioni da parte di cittadini residenti in corso Brunelleschi e immediate adiacenze aventi ad oggetto l’orario di montaggio di alcuni banchi del mercato: da quanto narrato, ciò avverrebbe in piena notte (intorno alle 3:30), con amplissimo margine di anticipo rispetto all’orario di vendita, e creando un frastuono disturbante e inconciliabile con il sonno;
  • al fine di approfondire l’argomento, in data 25 maggio 2020 è stata proposta, attraverso la Segreteria del Gruppo consiliare, una richiesta di informazioni alla Divisione Commercio: il riscontro richiamava la lettera del Regolamento per la disciplina del commercio su area pubblica, n. 305, nello specifico l’articolo 33: “1. Al fine di permettere agli operatori la sistemazione dei banchi e della merce è consentita l’occupazione del posteggio in concessione, un’ora e mezza prima dell’orario di inizio dell’attività di vendita. Il posteggio deve essere lasciato libero da merci, attrezzature e rifiuti entro sessanta minuti dal previsto orario di cessazione dell’attività di vendita.”;
  • nella nota di riscontro si precisava inoltre avere già inoltrato le segnalazioni al Corpo di Polizia Municipale per i provvedimenti di competenza e che l’orario di inizio dell’attività di vendita per il mercato di corso Brunelleschi, fissato con Ordinanza n. 1708 del 2006, era le ore 7;
  • da quanto riferito si desume che l’orario corretto per l’avvio del montaggio dei banchi sarebbero le ore 5:30;

CONSIDERATO CHE

  • alcuni cittadini, esasperati per il comportamento di alcuni ambulanti, hanno inviato allo scrivente un sintetico report che si ritiene opportuno riportare, precisando che esso è da considerarsi come un focus relativo ad un arco temporale limitato ma perfettamente rappresentativo di ciò che accade da tempo:
  • 29/05/2020: arrivo primo banco ore 3:20, ore 4:40 arrivo altri banchi a motore e montaggio;
  • 30/05/2020: arrivo banco a motore ore 3:15, ore 4:35 arrivo altri banchi a motore e montaggio;
  • 01/06/2020: arrivo banco a motore ore 3:40, ore 4:25 arrivo altri banchi a motore e montaggio;
  • 03/06/2020: arrivo primo banco a motore ore 3:15, secondo banco a motore ore 3:25, ore 4:30 arrivo altri banchi a motore e montaggio;
  • 04/06/2020: arrivo banco a motore ore 3:20 secondo banco a motore, ore 3:35 arrivo altri banchi a motore e montaggio 4:45;
  • 05/06/2020: arrivo banco a motore ore 3:25, arrivo altri banchi ore 4:35 e montaggio;
  • 06/06/2020: come tutti i sabati ore 3:00 arrivo banco a motore, ore 4:15 arrivo altri banchi a motore e montaggio;
  • 08/06/2020: arrivo banco a motore ore 3:20, arrivo altri banchi a motore e montaggio ore 4:35;
  • 09/06/2020: nonostante la pioggia arrivo banco a motore ore 3:25, altro banco a motore ore 3:45 arrivo altri banchi a motore e montaggio ore 4:40;
  • 10/06/2020: arrivo banco a motore ore 3:20, arrivo altri banchi a motore ore 4:30 e montaggio;
  • 11/06/2020: arrivo banco a motore ore 3:25, arrivo altri banchi a motore e montaggio 4:50;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se il Corpo di Polizia Municipale abbia ricevuto segnalazioni relative all’orario di montaggio di alcuni banchi del mercato di corso Brunelleschi e analoghe per altri mercati cittadini;
  2. se e quanti siano stati gli accertamenti svolti dalla Polizia Municipale in merito a quanto riferito nel presente atto;
  3. quali siano stati gli esiti di tali accertamenti;
  4. se le verifiche ex Regolamento n. 305 competano alla Polizia Municipale o alle forze di polizia ad ordinamento statale.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Area sosta in Piazza d’Armi: c’è di tutto fuorché la sicurezza e un progetto dell’Amministrazione

PREMESSO CHE

  • il Parco Cavalieri di Vittorio Veneto si trova a Torino nel territorio della Circoscrizione II;
  • esso fu inaugurato con questo nome nel 1974 ma per molti torinesi rimane conosciuto con l’antico nome di Piazza d’Armi ed è tra i parchi maggiormente apprezzati e frequentati della città, ricco di alberi d’alto fusto e di angoli ombrosi rilassanti che consentono ai cittadini di poter godere di momenti di relax in piena sintonia con la natura e i suoi ritmi;

RILEVATO CHE

  • nel settore nord di Piazza d’Armi è presente un’ampia area di parcheggio gratuito costituito da un piazzale sterrato a libero accesso;
  • tale area è pressoché quotidianamente occupata da numerosi camper, caravanserragli, roulotte e furgoni;
  • molti di questi mezzi sostano poggiando i “piedini” a terra e accanto ad essi sono collocate bombole a gas;
  • tali caratteristiche inducono a ritenere che il piazzale in oggetto sia utilizzato prevalentemente come area sosta camper e non come area di parcheggio regolato dal Codice della Strada;
  • lo scrivente effettuò un sopralluogo in data 4 luglio 2017, a cui seguì la presentazione di un’interpellanza (mecc. 2017 03064 del 26 luglio 2017) discussa in Consiglio Comunale il 25 settembre 2017 e approfondita nella competente Commissione consiliare il 16 gennaio 2018;
  • in progresso di tempo, permanendo condizioni di insicurezza dell’area, lo scrivente propose una nuova interpellanza (mecc. 2018 01716 del 9 maggio 2018), discussa in Consiglio Comunale il 18 giugno 2018;
  • dai contenuti della risposta della Giunta, anche in questo secondo caso, era evidente che l’Amministrazione non avesse alcun progetto di sistemazione dell’area;

CONSIDERATO CHE

  • la situazione che a tutt’oggi i cittadini continuano a riscontrare risulta essere diametralmente opposta rispetto alle “rassicuranti” risposte ricevute dalla Giunta: continuano ad evidenziarsi chiari profili di insicurezza laddove addirittura non già di illegalità;
  • a conferma di ciò, alcuni organi di informazione hanno riportato la notizia di un incendio di probabile matrice dolosa che ha interessato due camper posteggiati presso l’area in oggetto nella notte tra il 14 e il 15 giugno u.s. e di frequenti risse tra alcuni occupanti dei veicoli in sosta;
  • dalle informazioni apprese pare che i giocolieri del Circo Vertigo non occupino l’area da almeno un paio di anni, mentre risulterebbero presenti famiglie di etnia rom;
  • alcune persone intervistate dalla testata CronacaQui (articolo pubblicato nell’edizione del 16 giugno 2020) hanno dichiarato di dimorare in quell’area da 5 e 7 anni e che “Il Comune di questo posto se ne infischia. E poi accadono episodi come l’incendio.”;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se e in quali termini e modalità stiano proseguendo i controlli della Polizia Municipale (“proseguiranno i monitoraggi” come riportato nella del Comandante, prot. n. 43732 AOO 073 del 31 maggio 2018) sia per verificare l’osservanza del Codice della Strada sia per finalità di sicurezza urbana e di tutela della convivenza civile;
  2. se la Polizia Municipale abbia verificato se chi ha dichiarato di dimorare in quell’area da 5 e 7 anni lo faccia ininterrottamente senza poggiare a terra i “piedini” dei camper;
  3. se l’area, individuata come “in parte destinata ad area sosta camper ed in parte a parcheggio” nella nota dell’Assessore Unia per l’interpellanza mecc. 2018 01716, sia dotata di impianto di carico/scarico dell’acqua;
  4. come avvenga, dal punto di vista empirico, e come sia regolata la divaricazione tra le differenti vocazioni dell’area (come riportato nel virgolettato al punto precedente);
  5. se l’Amministrazione abbia intenzione di donare un segnale di attenzione a questa piccola porzione di città, regolamentando e/o disciplinando con rigore l’accesso e le condizioni di utilizzo;
  6. se l’Amministrazione, giunta al quarto anno di governo, sia in grado di presentare al Consiglio Comunale un progetto per la completa riqualificazione dell’area in oggetto.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Chissà se questa Amministrazione sarà in grado di sistemare alcuni marciapiedi nel quartiere San Donato. manca solo un anno alle prossime elezioni, c’è da essere fiduciosi…

PREMESSO CHE

  • poco meno di un anno fa lo scrivente aveva incontrato alcuni cittadini che enunciavano lo stato di profondo degrado, sporcizia e pericolosità dei marciapiedi di via Vicenza (Circoscrizione 4);
  • a seguito di quell’incontro lo scrivente presentava un’interpellanza (mecc. 2019 04208 del 10 ottobre 2019 recante titolo: “Non siete in grado di governare la città ma almeno un marciapiede riuscite a metterlo a posto?”) per domandare alla Giunta quali fossero le azioni previste dall’Amministrazione in tema di manutenzione della pavimentazione dei marciapiedi di via Vicenza, di realizzazione degli scivoli presso le intersezioni e circa lo stato di regolarità della concessione COSAP per il passo carrabile in via Vicenza 10E (esso recava un cartello senza citare gli estremi della concessione comunale e pareva che tale situazione si protraesse da oltre due lustri);

RILEVATO CHE

  • a distanza di mesi la situazione non ha conosciuto progressi significativi;
  • la pavimentazione di molti marciapiedi di via Vicenza e di molte strade limitrofe continua a risultare rovinata e sconnessa: buche e cunette costituiscono un reale pericolo per i pedoni e, a maggior ragione, per i cittadini con disabilità;
  • continua ad accadere con frequenza che le ruote delle carrozzine rimangano incastrate nelle fenditure dell’asfalto, con conseguente grave rischio e pericolo;
  • diversi attraversamenti pedonali sono privi degli appositi scivoli;
  • alcuni cittadini hanno segnalato alcune recenti cadute da parte di pedoni con conseguenti fratture medicate al Pronto Soccorso;

CONSIDERATO CHE

  • nel corso del Consiglio Comunale dell’11 novembre 2019 così rispondeva l’Assessore Lapietra (stralcio): “Il tratto in oggetto non è presente nei progetti nostri di manutenzione straordinaria anche perché non è stata ricevuta nessuna richiesta specifica dalla Circoscrizione competente per ora, se dovesse arrivare vedremo dove inserirla. Per quanto riguarda, invece, il passo carrabile di via Vicenza, mi vengono chiesti gli estremi della concessione comunale; abbiamo chiesto alla Circoscrizione competente che ci ha risposto che l’Ufficio Suolo Pubblico ha rilasciato una concessione del 1993 relativa al passo carrabile sito in via Vicenza per un tratto di 2,70 metri, la concessione successivamente è stata volturata al condominio di via Vicenza 10 nell’anno 2010. Non sono mai giunte all’Ufficio segnalazioni circa occupazioni non autorizzate, né il Corpo di Polizia Municipale, preposto al controllo di tali situazioni, ha mai segnalato nulla in Circoscrizione, ma alla luce di quanto contenuto nell’interpellanza l’Ufficio provvederà sollecitamente a richiedere una verifica al Corpo di Polizia Municipale per individuare il soggetto utilizzatore del suolo pubblico e avviare l’iter della pratica di regolarizzazione della situazione provvedendo al recupero delle eventuali somme pregresse.”;
  • a distanza di mesi, tenuto conto della precedente interpellanza, i cittadini auspicano che l’Amministrazione si faccia parte diligente intervenendo a tutela dei pedoni e della loro integrità;  

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione, che rispondendo alla precedente interpellanza riversava tutta la responsabilità in capo alla Circoscrizione IV, intenda prendere spunto da quell’atto e desideri intervenire dimostrando tutto il proprio talento nella gestione della res publica, affrontando e risolvendo in maniera concreta ed efficace le problematiche narrate;
  2. se l’Amministrazione, non intendendo accogliere l’esortazione di cui al punto precedente, intenda dichiarare di non essere a conoscenza dello stato di degrado e pericolosità dei marciapiedi (pavimentazione, assenza scivoli) di via Vicenza e limitrofe;
  3. se e quando i cittadini potranno percorrere in sicurezza i marciapiedi e gli attraversamenti in via Vicenza e limitrofe (zona basso San Donato);
  4. quale sia la situazione della concessione per il passo carrabile in via Vicenza 10E, se sia stato individuato il titolare/fruitore, se egli abbia regolarizzato la propria posizione con riferimento anche ai 5 anni antecedenti.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Diritto-dovere d’informazione e diffusione dei dati sanitari: fragili equilibri da salvaguardare durante la pandemia

Premesso che:

• nella pagina iniziale del sito istituzionale della Regione Piemonte è facilmente individuabile e consultabile una sezione dedicata alla mappa dei contagi da COVID-19;
• tale mappa, quotidianamente aggiornata in base ai dati forniti dall’Unità di Crisi Covid Regione Piemonte, consiste in una visuale cartografica del territorio regionale da cui, ponendo il cursore in corrispondenza del territorio relativo a ciascun Comune, si ha immediata notizia, sia circa i cittadini contagiati, sia in merito a quelli posti in quarantena in riferimento al Comune selezionato;
• a tal proposito sono recentemente emerse, da parte di molti Amministratori del Chierese (zona collinare del torinese), lamentele anche aspre e puntute circa tale modalità di diffusione dei dati relativi ai contagiati da COVID-19 residenti nei loro territori;
• come narrato allo scrivente, grande sconcerto e senso di angoscia sta caratterizzando la popolazione del Chierese, per lo più concentrata in Comuni di piccole dimensioni, per cui la libera divulgazione dei dati del contagio suscita in maniera immediata e diretta un intenso stato di preoccupazione;
• la paura è stata alimentata anche da alcune informazioni di stampa, peraltro non comprovate, riportate da una testata giornalistica molto importante e avente storicamente un’amplissima diffusione nel Chierese.

Tenuto conto che:

• in una nota del 23 marzo u.s. (protocollo n. 23431) diffusa dal Vice Sindaco della Città Metropolitana, dott. Marco Marocco, venivano comunicate ai Sindaci dei Comuni della Città Metropolitana di Torino le nuove modalità per la trasmissione dei dati sensibili sui casi di contagio: come specificamente indicato, si trattava di una “scelta dettata dall’attenzione a
ridurre al minimo il rischio di violazione dei contenuti” e “per assicurare una più alta protezione dei dati”.

Rilevato che:

• a evidente conferma dell’inopportunità di lasciare in libera consultazione i dati circa lo stato del contagio della popolazione di ciascun Comune del territorio piemontese e del conseguente disagio a cui vengono sottoposti cittadini e Amministratori, peraltro in una fase storica in cui essi sono già vessati sotto molteplici profili della quotidianità, l’ASL TO 5 ha recentemente comunicato di mettere a disposizione di tutti gli Amministratori (e dunque dei cittadini) una squadra di psicologi al fine di affrontare le fragilità così tanto provate dalle questioni sopra riferite.

Considerato che:

• è di assoluta evidenza la diversità di trattamento che ricevono i dati sanitari da parte delle differenti Istituzioni: la Città Metropolitana di Torino si è preoccupata di tutelarne e garantirne la sicurezza della trasmissione e della diffusione, invece la Regione pubblica quotidianamente e a semplice portata di “click” i dati dei contagiati per ciascun Comune del territorio, con poco riguardo per quei Centri più piccoli per i quali la diffusione dei dati sanitari, talvolta nemmeno verificati, può comportare panico generalizzato nella popolazione;
• se da un lato si può ritenere utile la diffusione dei dati aggregati circa la popolazione piemontese contagiata e posta in isolamento domiciliare, dall’altro si ritiene di voler richiamare una tutela rafforzata per i dati sanitari, tanto più quando essi comportano la comunicazione dei dati di Enti di piccole dimensioni in cui la comunicazione può esacerbare la sensibilità della popolazione e suscitare una sensazione di disagio diffuso;

INTERPELLA

la Giunta regionale per sapere se vi sia l’intenzione dell’Amministrazione regionale di riconsiderare le modalità di comunicazione dei dati dei cittadini piemontesi contagiati dal COVID-19 e di quelli posti in isolamento domiciliare; e se sia intenzione dell’Amministrazione di comunicare i dati aggregandoli su base provinciale (come avviene, a puro titolo esemplificativo, per la Regione Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Marche, Toscana e Puglia).

INTERPELLANZA – Servizio trasporto gestito dalla ditta Tundo: nella capitale del cinema si gira sempre la solita pellicola

PREMESSO CHE

  • da alcuni anni la ditta Tundo Vincenzo spa (già Tundo Vincenzo srl) ha in affidamento dal Comune di Torino il servizio di trasporto scolastico e per disabili;

RILEVATO CHE

  • il 21 dicembre 2018 veniva pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il bando di gara (Procedura aperta n. 98) per il nuovo affidamento servizio di trasporto scolastico e per disabili, per il relativo servizio di accompagnamento e gestione amministrativa integrata;
  • l’appalto era suddiviso in 10 lotti;
  • la procedura aperta si concludeva con l’aggiudicazione, avvenuta in data 1° marzo 2019, dei lotti nn. 8 (gestione amministrativa) e 10 (servizio di accompagnamento),
  • nelle more dell’indizione della nuova procedura per l’assegnazione dei lotti andati deserti e al fine di garantire il servizio di trasporto per gli utenti disabili in ottemperanza alle prescrizioni della legge n. 104/92 (che sancisce il diritto dei disabili all’integrazione sociale), con la determinazione dirigenziale n. 102 del 12 febbraio 2019 (mecc. 2019 00631/119) veniva concessa una proroga tecnica alla ditta Tundo Vincenzo spa fino al 31 maggio 2019;
  • ai fini dell’assegnazione dei lotti rimanenti l’Amministrazione decideva di intraprendere l’iter della procedura negoziata;
  • in esito a tale procedura si giungeva alla nuova assegnazione del servizio di trasporto scolastico e disabili alla ditta Tundo spa;

CONSIDERATO CHE

  • con l’interpellanza mecc. 2020 00716 del 21 febbraio 2020 lo scrivente chiedeva conto all’Amministrazione circa alcuni aspetti dell’appalto, in merito alla regolarità dei pagamenti degli stipendi e sulla vetustà dei veicoli;
  • con particolare riferimento al quesito al punto 2 (“se all’Amministrazione risultino ritardi nei pagamenti da parte di Tundo spa per l’appalto in corso e se risultino sanate tutte le pendenze di quello precedente (sia verso i dipendenti sia verso i subappaltatori) veniva fornita la seguente risposta: “Per l’appalto in corso risulta che gli stipendi vengono erogati regolarmente (al massimo con alcuni giorni di ritardo). Ha fatto eccezione lo stipendio di gennaio che, seppur col ritardo di un mese è stato tutto pagato. L’emergenza sanitaria, come noto, ha messo in difficoltà tutte le imprese, in particolare dei trasporti e la Città ha provveduto a liquidare in anticipo sulla scadenza le fatture pervenute dalla Ditta in modo che è stato pagato anche lo stipendio di febbraio, mentre per il mese di marzo la Ditta ha comunicato che avrebbe chiesto per gli autisti la cassa integrazione. Per i subappaltatori non abbiamo riscontri ufficiali che non siano state sanate ad oggi tutte le pendenze in corso per il 2019, né sono pervenuti alla Città richieste di pignoramento in tal senso; né lettere ufficiali dei subappaltatori. Abbiamo riscontro di mancata corresponsione del tfr per gli accompagnatori ora transitati alla nuova impresa che gestisce il servizio. La Città ha chiesto conto della situazione all’Impresa Tundo la quale si è impegnata ad erogare il dovuto agli ex dipendenti e sono in pagamento da parte della Città ulteriori fatture sempre in anticipo rispetto alla scadenza che permetteranno di provvedere.”;
  • con riferimento al quesito al punto 5 (“se, considerate le penali inflitte dal Comune a Tundo spa dal 2016 ad oggi per le inadempienze/inefficienze del servizio di trasporto e tenuto conto che alle famiglie non sono stati erogati né rimborsi né servizi alternativi, l’Amministrazione sia in grado di impegnare/creare un capitolo del bilancio dell’Ente per accogliere gli importi delle penali e per destinarli a ristorare le famiglie con rimborsi e/o servizi alternativi.”) veniva fornito il seguente riscontro: “Premesso che da oltre un anno vi sono pochissimi casi di disservizi alle famiglie, riconducibili a ritardi, spesso non imputabili alla Ditta e corrispondenti, nel primo monitoraggio effettuato, allo 0,15 % dei viaggi effettuati, sono favorevole ad avviare con gli Uffici uno studio di fattibilità riguardo alla possibilità di regolamentare il ristoro del servizio non erogato, qualora ciò si verificasse, come proposto dal capogruppo Magliano.”);
  • pochi giorni or sono allo scrivente è stato riferito di ritardi e mancate erogazioni da parte dell’azienda delle spettanze mensili con riferimento ai mesi di gennaio e febbraio 2020 e di altri emolumenti non versati ai lavoratori: se confermate, tenuto conto del periodo di acuta crisi economica e sociale, tali circostanze aggredirebbero in maniera ancora più recrudescente la situazione familiare dei lavoratori della ditta Tundo;   

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  • se l’Amministrazione abbia aggiornamenti da riferire in relazione al secondo quesito riportato nel paragrafo “Considerato che” (impegnare/creare un capitolo del bilancio dell’Ente per accogliere gli importi delle penali e per destinarli a ristorare le famiglie con rimborsi e/o servizi alternativi.”) in considerazione dell’avvio dello studio di fattibilità.

Silvio Magliano