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INTERPELLANZA – Dispositivi segnatempo ‘countdown’ per i semafori con sistemi di rilevazione automatica delle infrazioni: un aiuto concreto alla sicurezza stradale

PREMESSO CHE

  • con la deliberazione della Giunta comunale mecc. 2019 04619 dell’8 novembre 2019, come integrata dalla deliberazione mecc. 2019 05042 del 19 novembre 2019, l’Amministrazione provvedeva ad individuare 14 incroci ove installare sistemi di controllo semaforici ai fini della rilevazione automatica di cui all’articolo 201, comma 1 bis, lettera b) e comma 1 ter del Codice della Strada;
  • la finalità, in ragione del primario fine “di un migliore controllo della viabilità e di massima tutela della sicurezza stradale” (cit. DGC 2019 04619), consisterebbe nel sanzionare da remoto e con prova certa le infrazioni al Codice della Strada (con focalizzazione sull’attraversamento dell’intersezione con il semaforo rosso e la svolta ove non consentita);

RILEVATO CHE

  • in progresso di tempo, con l’avvio e il graduale incremento del numero delle intersezioni videocontrollate, lo scrivente ha ricevuto molteplici segnalazioni aventi ad oggetto alcuni comportamenti stradali poco prudenti e finalizzati ad evitare il sanzionamento automatico;
  • molti utenti della strada sono sempre più preoccupati per il fatto che possano essere sanzionati anche comportamenti “border line”, cioè manovre che il buon senso e la professionalità degli operatori della Polizia Municipale, valutata la contingenza empirica, non punirebbero;
  • accade sovente che, presso le intersezioni dotate di sistemi di controllo per la rilevazione automatica delle infrazioni, alcuni utenti della strada, per paura di incorrere in violazioni immediatamente recepite dall’occhio elettronico, si imbattano in comportamenti stradali in sé non vietati ma poco avveduti e potenzialmente molto pericolosi per sé e per gli altri;

EVIDENZIATO CHE

  • come riportato nel corso del mese di agosto da alcune testate giornalistiche (quali, ad esempio, La Stampa del 13 agosto u.s.), l’installazione dei sistemi di rilevazione automatica delle infrazioni ha incrementato il numero dei verbali a carico delle Associazioni di Volontariato che si occupano di soccorso (Croce Verde, Misericordia e molte altre): appare chiaro che l’occhio umano dell’operatore di Polizia Municipale, qualora presente in strada, avrebbe compreso lo stato di necessità/emergenza e non avrebbe sanzionato un comportamento per il quale l’occhio elettronico invece è stato tanto inflessibile da costringere i volontari delle Associazioni a sottrarre tempo alla precipua attività per dedicarsi alla compilazione dei ricorsi e alla raccolta della documentazione da allegare;

TENUTO CONTO CHE

  • con il Decreto 27 aprile 2017 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sono state approvate le norme inerenti le caratteristiche per l’omologazione e per l’installazione di dispositivi finalizzati a visualizzare il tempo residuo di accensione delle luci dei nuovi impianti semaforici, denominati “countdown”, di cui all’articolo 60, comma 1, della legge 29 luglio 2010, n.120, nel caso di installazione di nuovi impianti semaforici o nel caso della integrale sostituzione di impianti esistenti, intesa quale sostituzione delle lanterne e del regolatore semaforico;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se sia intenzione dell’Amministrazione di dotare le postazioni in cui sono presenti impianti di controllo automatico delle infrazioni stradali (e in quelle in cui verranno installati) dei sistemi per visualizzare il tempo residuo di accensione delle luci (dispositivi segnatempo ‘countdown’);
  2. se sia stato svolto uno studio previsionale circa il costo da sostenersi per l’installazione dei dispositivi presso le 14 intersezioni semaforiche in oggetto e se vi sia adeguata copertura finanziaria in bilancio;
  3. se l’Amministrazione abbia individuato una soluzione per fare in modo che gli impianti di controllo automatico delle infrazioni non sanzionino determinati comportamenti stradali quando risulti evidente dalla visione dei filmati trattarsi di finalità di soccorso/emergenza compiute con i mezzi delle Associazioni di Volontariato.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Riuscirà questa Amministrazione a risolvere il noto problema della mancanza delle staccionate nel Lungo Dora?

PREMESSO CHE

  • la Dora Riparia nasce sul Colle del Monginevro e, dopo 125 km, completa il suo percorso confluendo nel fiume Po;
  • nel suo tratto urbano, la Dora attraversa la nostra città essenzialmente nei territori delle Circoscrizioni IV e VII;

EVIDENZIATO CHE

  • con un’interpellanza presentata in data 23 ottobre 2019 (mecc. 2019 04535), discussa in Consiglio Comunale il 2 dicembre 2019, lo scrivente aveva inteso porre all’attenzione dell’Amministrazione il tema della pericolosa mancanza di staccionate-parapetti nel Lungo Dora cittadino a protezione dei passanti (si erano peraltro verificate recenti cadute nel fiume): nello specifico, lo scrivente aveva se l’Amministrazione possedesse  già un progetto per il completamento delle staccionate in legno sul Lungo Dora, quale fosse l’onere finanziario previsto per tale intervento, se esso godesse di adeguata copertura, a quanto ammontasse il costo annuale per la manutenzione delle staccionate in legno presenti e se, in un’ottica di contenimento della spesa, si intendesse valutare la loro progressiva sostituzione con barriere di metallo (pur non sottacendo il maggior pregio dei manufatti in legno in considerazione del contesto ambientale);
  • la risposta dell’Assessore fu molto particolareggiata e dettagliata, di seguito se ne riporta un ampio stralcio: “In merito alla parte tecnica competenza sulle staccionate e loro manutenzione si rende noto quanto segue: la Circoscrizione 4 segnala che il tratto del fiume Dora che attraversa il parco della Pellerina è di competenza del Verde Pubblico e gli altri tratti all’interno del suo territorio sono in attesa di manutenzione straordinaria. La Circoscrizione 7 invece comunica che all’interno del suo territorio vede l’attraversamento della Dora Riparia e il fiume Po, pertanto risultano a carico i loro servizi tecnici una notevole parte delle staccionate lungo le sponde fluviali manutenzione, precisamente lungo Dora Napoli, lungo Dora Colletta fino all’ingresso parco, Firenze, Voghera, Siena, Savona e lungo Dora Agrigento. Molti tratti spondali sono delimitati con siepi e/o staccionate lignee, onde evitare eventuali cadute accidentali, le quali però sono soggette al naturale invecchiamento, al deperimento a causa degli eventi atmosferici, all’uso improprio (utilizzati come supporti per attività sportive) e, non ultimo, oggetto di frequenti atti vandalici, ivi comprese asportazioni di tratti di manufatti lignei. ll costo di realizzazione delle staccionate lignee si aggira intorno ai 50 euro per metro lineare in caso di rifacimento totale e può lievitare in caso di sostituzione di parti ammalorate o vandalizzate, a causa di un maggior costo di manodopera, dovuta alle tempistiche della lavorazione. Da un’attenta ricognizione lungo le suddette aree, si evince come queste abbiano bisogno di interventi manutentivi “straordinari”, in quanto l’ordinaria manutenzione non riesce più a far fronte, in modo esaustivo, anche a causa delle limitate risorse finanziarie, ad un corretto ripristino delle stesse, sia nei tratti con staccionata lignea, sia in quelli con siepi (come ad esempio per Lungo Dora Voghera). Oltre alle “protezioni” arbustive, lungo le varie sponde, vi sono centinaia di metri di transennamenti che, a causa di costanti atti vandalici e, spesso, di asportazioni dei pali, nonché al naturale deterioramento dei manufatti lignei, molti dei quali ormai marcescenti, necessitano di radicali interventi. I diversi interventi di sostituzioni di parti ammalorate o asportate, assai spesso evidenziano maggiormente le problematiche esposte sui tratti adiacenti; si ritiene pertanto che, dette staccionate, necessiterebbero di maggiori e più drastici provvedimenti, attraverso la loro sostituzione completa o parziale, magari programmandola su un medio periodo e/o valutando contestualmente l’ipotesi di adottare, eventualmente, elementi di arredo urbano e delimitazione diversi da quelli lignei che, seppur maggiormente impattanti sul piano paesaggistico, potrebbero garantire una maggior efficacia ed efficienza, minori necessità manutentive e sicuramente maggiore durata nel tempo. ll Servizio Verde Pubblico premette nella sua relazione che le staccionate in legno presenti lungo la Dora sono numerose, attraversano diversi parchi torinesi e conferma che sono in carico manutentivo in parte al Verde Centrale ed in parte alle Circoscrizioni. Queste sono soggette al naturale invecchiamento ed all’usura oltre che a numerosi atti vandalici. (Attualmente il Verde Pubblico posiziona recinzioni in legno solo laddove necessarie mentre nelle zone più pericolose vengono posizionate recinzioni metalliche. ll costo di realizzazione delle recinzioni in legno si aggira intorno ai 50 Euro per metro lineare (oltre a 10 Euro per la rimozione dell’esistente), mentre per la loro manutenzione il costo quinquennale si aggira attorno ai 15 Euro per metro lineare. lnvece, il costo per la fornitura di una recinzione rustica in metallo si aggira intorno ai 190 Euro per metro lineare (ed a questo occorre aggiungere il costo di rimozione della vecchia staccionata in legno pari a 10 Euro per metro lineare). Non esiste al momento un progetto complessivo di sostituzione e completamento delle stesse, occorrerebbe a tal fine effettuare un intervento di manutenzione straordinaria, ma al momento non si dispongono dei fondi necessari per una loro sostituzione, a parte alcuni interventi mirati nei casi più particolari. Tra questi ultimi si possono citare, nell’ambito di un intervento di manutenzione straordinaria: i lavori recentemente ultimati di sostituzione della recinzione lungo il fiume all’interno di via Pianezza (dall’incrocio di corso Lecce all’ incrocio di corso Svizzera) ; nell’ambito di un nuovo intervento di manutenzione straordinaria (codice opera 4304), che andrà in gara nel primo trimestre 2O2O è prevista la sostituzione della recinzione del laghetto piccolo del Parco della Pellerina; in un altro intervento di manutenzione straordinaria (codice opera 44631è previsto il rifacimento della recinzione lungo il canale della Dora in via Monte Tabor lungo la ciclopista denominata “VenTo”. Nelle more dell’approvazione del bilancio preventivo 2020, è in corso di valutazione da parte dell’Assessorato lo stanziamento di una somma che possa permettere, nel corso dell’anno venturo, almeno una parziale sostituzione lungo l’asse della Dora valutando eventualmente, per alcuni casi particolari, il posizionamento di recinzioni metalliche in sostituzione di quelle in legno.”:

RILEVATO CHE

  • in ampi tratti del Lungo Dora non sono presenti staccionate/parapetti/transennamenti/siepi che impediscano fisicamente l’accesso alle sponde del fiume: laddove presenti, tali manufatti sono in ampi tratti ammalorati e inutili a sostenere il loro fine “protettivo”;
  • nel mese di agosto scorso lo scrivente ha ricevuto alcune segnalazioni da parte di cittadini particolarmente attenti allo stato del fiume Dora e alla fruizione in sicurezza dei percorsi ciclopedonali che lo costeggiano;
  • da quanto appreso, risulterebbe una situazione così sintetizzabile (alla presente si allega la documentazione fotografica ricevuta):

1) Sponda destra (Lungo Dora Voghera): da corso Tortona a piazza Fontanesi (Ponte Emanuele Filiberto) presenza di staccionate (alcune danneggiate o rotte) e/o piccole dune di terra lungo tutto il tratto, sponde scoscese ma presenza di pavimentazione con pietre al livello dell’acqua. Da piazza Fontanesi (Ponte Emanuele Filiberto) a corso Brianza (Ponte Washington) assenza totale di staccionate, presenza di siepi molto discontinua, sponde scoscese. In questo tratto una persona è caduta nel fiume ed è stata ritrovata annegata. Da corso Brianza a Lungo Po Antonelli nel tratto tra corso Brianza e corso Cadore presenza non continua di reti verdi, oltre corso Cadore assenza di protezioni fino alla zona adibita a parcheggio e sosta giostra per bambini nei pressi del Ponte Sassi (ove sono presenti staccionate in legno);

2) Sponda sinistra (Lungo Dora Colletta): da corso Novara a corso Nievo (rotonda- Ponte Emanuele Filiberto) presenza di staccionate in legno e poi muretto, salvo che in un piccolo tratto. Da corso Nievo (Rotonda-Ponte Emanuele Filiberto) a via Carcano (Ponte Washington) tratto quasi totalmente privo di staccionate con sponde molto scoscese e pista ciclo-pedonale vicina alle sponde, tratto molto pericoloso. Ulteriori criticità sono segnalate nel tratto da via Carcano a interno Parco (ad un recente sopralluogo risultano essere in corso lavori di costruzione di impianto idroelettrico);

CONSIDERATO CHE

  • a fini di sicurezza della cittadinanza e al fine di scongiurare rovinose cadute con esiti infausti e imprevedibili, appare non più procrastinabile il completamento delle staccionate, ove mancanti, e la riparazione di quelle ammalorate;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. ad una precedente interpellanza (sopra citata) sul medesimo tema, l’Amministrazione abbia novità e/o aggiornamenti da comunicare, aventi ad oggetto lavori svolti, risorse reperite, progetti alternativi ideati.
  2. se, rispetto a quanto risposto a fine 2019 ad una precedente interpellanza (sopra citata) sul medesimo tema, l’Amministrazione abbia novità e/o aggiornamenti da comunicare, aventi ad oggetto lavori svolti, risorse reperite, progetti alternativi ideati.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Notti d’estate in Vanchiglia: nessun rispetto per l’emergenza sanitaria e per la quiete pubblica

PREMESSO CHE

  • con precedenti segnalazioni e formali atti consiliari lo scrivente da tempo ha reso evidente la propria preoccupazione per la gestione della “movida” serale e notturna in piazza Santa Giulia e, in generale, presso il quartiere Vanchiglia;
  • considerando lo stato di emergenza tuttora vigente e tenuto conto della riapertura delle attività di somministrazione, è stata precipua premura dello scrivente di attenzionare la situazione della “movida” serale e notturna nella zona in oggetto;

EVIDENZIATO CHE

  • in data 15 ottobre 2019 lo scrivente ha depositato una proposta di mozione (mecc. 2019 04296) con la quale si chiedeva di “impegnare il Sindaco e la Giunta Comunale ad interloquire con Prefetto e Questore della Provincia di Torino affinché il Tavolo per la Sicurezza e l’Ordine Pubblico giunga all’individuazione di soluzioni efficaci che pongano termine al degrado e all’illegalità diffusa presso il quartiere Vanchiglia, generati dalla “malamovida” in piazza Santa Giulia e aree limitrofe, mediante l’organizzazione di costanti pattugliamenti interforze (“pattuglione” composto da forze dell’ordine, forze e servizi di polizia e forze armate) e con l’istituzione di postazioni fisse interforze quali importanti presidi di legalità.”;
  • tale proposta di mozione, assegnata in data 21 ottobre 2019 alle Commissioni consiliari I, III e Legalità e contrasto dei fenomeni mafiosi, ad oggi non ha ancora conosciuto l’opportunità di essere esaminata e discussa;

RILEVATO CHE

  • con la riapertura dei locali avvenuta nel mese di giugno la “movida” in Vanchiglia ha pressoché ripreso da dove era stata costretta ad interrompersi;
  • a partire dal mese di giugno i gestori dei locali di somministrazione presenti in piazza Santa Giulia hanno, per quanto di competenza, tentato di coniugare la riapertura delle attività con l’osservanza dei protocolli sanitari da parte della clientela: spesso ciò si è scontrato con lo scarso senso del vivere civile e l’irresponsabile ostilità al rispetto delle regole di taluni frequentatori della piazza;
  • sovente si sono verificati assembramenti, ingenti gruppi di persone sedute a terra intente a consumare bevande, tutto corredato da musica ad alto volume e da un conseguente chiasso disturbante;
  • il presidio fisso della Polizia Municipale in collaborazione con le forze di polizia statali, richiesto dallo scrivente con la proposta di mozione sopra citata, non si è visto;
  • il pattuglione interforze, anch’esso richiesto dallo scrivente con la proposta di mozione sopra richiamata, si è visto solo per un brevissimo – e insufficiente – periodo;
  • nel corso delle serate e delle nottate estive appena trascorse i clienti dei locali hanno consumato le loro bevande in quello che è a tutti gli effetti un ampio dehors “en plein air”, purtroppo spesso diffondendo chiassosamente tutta la loro frizzante e inebriante allegria;
  • è stato narrato allo scrivente che in almeno un’occasione un gruppo di irresponsabili ha divelti alcuni cassonetti per la raccolta del vetro e ha utilizzato le bottiglie reperite per esibirsi in un pericolosissimo lancio;
  • sovente gli spazi laterali della piazza divengono gabinetti a cielo aperto;
  • oltre alla irresponsabile inosservanza dei protocolli sanitari, la “movida” ha avuto risvolti negativi a danno dei residenti che hanno lamentato reiterati e insopportabili schiamazzi provenienti dagli avventori dei locali recando grave lesione alla quiete pubblica e al diritto al riposo notturno;
  • è stata inoltre segnalata allo scrivente la presenza di due minimarket in via Vanchiglia aperti fino a tarda notte, in violazione dei divieti, nonché facenti uso dell’insegna di esercizio dell’attività precedente: da quanto appreso pare che uno dei due si sia recentemente regolarizzato, rimarrebbe pertanto l’attività al civico 34/A recante insegna “Pellicceria Enza” (si allega foto);

CONSIDERATO CHE

  • a fondamento di ogni forma di una serena convivenza sociale deve essere collocato e garantito il rispetto della disciplina normativa e regolamentare e delle sane regole della buona educazione e del vivere civile, tanto più in un periodo di emergenza sanitaria;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. per quali motivi l’Amministrazione, consapevole della nota “movida” serale-notturna in Vanchiglia e nello specifico in piazza Santa Giulia, non abbia disposto adeguati controlli e previsto la presenza di pattuglie della Polizia Municipale in concomitanza con la riapertura dei locali di somministrazione nel periodo post-lockdown;
  2. se e come intenda intervenire l’Amministrazione, al fianco dei residenti e dei gestori dei locali, per fare in modo che le serate e le nottate in Vanchiglia si svolgano nel pieno rispetto della legalità e dei protocolli sanitari in vigore;  
  3. se siano stati verificati i due minimarket presenti in via Vanchiglia con ispezioni di polizia amministrativa.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – É nato prima l’albero o la pista ciclabile? Paradosso contemporaneo in salsa 5 Stelle

PREMESSO CHE

  • l’asse di corso Francia è interessato da un nuovo progetto dell’Amministrazione in tema di viabilità ciclabile, mediante adeguamento della segnaletica, introduzione del limite di 20 km/h nei controviali (che diventano condivisi tra veicoli e velocipedi) e altri interventi necessari all’uopo, tra cui l’impegno alla rimozione delle barriere architettoniche;

RILEVATO CHE

  • nei pressi di piazza Rivoli/via Piedicavallo, in direzione Collegno, ha sede un attraversamento ciclabile e pedonale collocato proprio in corrispondenza di un’evidente barriera architettonica: un albero;
  • lo scrivente è stato contattato da numerosi cittadini (tra cui molti con disabilità) che hanno desiderato esprimere il loro disappunto e tutte le loro difficoltà nell’attraversare la strada nel punto appena descritto;
  • pare che l’albero non permetta il regolare attraversamento in sicurezza dei pedoni, rendendo l’attraversamento poco sicuro ed evidentemente non a norma (art. 40 CdS e art. 145 Regolamento Esecuzione CdS);
  • inoltre l’attraversamento supererebbe la pendenza dell’8%, limite al di sotto del quale è garantito il transito in sicurezza delle persone in carrozzina;
  • la riduzione dello spazio per l’attraversamento dedicato ai pedoni, per dare maggiore ampiezza all’attraversamento ciclabile, fa sì che i pedoni abbiano uno spazio inferiore a quanto previsto dalle norme;
  • l’attraversamento in questione è stato oggetto di recente revisione per rendere il tratto percorribile anche dai ciclisti, senza però garantire allo stesso modo l’attraversamento pedonale, che risulta essere interrotto dall’albero;
  • come evidenziato da un cittadino sui social: “Dopo aver misurato 18 cm verticali in circa 70 cm orizzontali, quindi circa 25% di pendenza, possiamo dire che l’attraversamento pedonale non è a norma. La pendenza di una rampa per disabili che va dallo 0% al 4% è facilmente accessibile; diventa moderatamente accessibile una pendenza dal 4% all’8%. Una pendenza maggiore dell’8% è accessibile solo con accompagnatore. La pendenza delle rampe non deve superare l’8%. Sono ammesse pendenze superiori, nei casi di adeguamento, rapportate allo sviluppo lineare effettivo della rampa. In tal caso il rapporto tra la pendenza e la lunghezza deve essere comunque di valore inferiore rispetto a quelli individuati dalla linea di interpolazione. Il dislivello, tra il piano del marciapiede e zone carrabili ad esso adiacenti non deve, salvo giustificate eccezioni, superare i 15 cm. La larghezza dei marciapiedi realizzati in interventi di nuova urbanizzazione deve essere tale da consentire la fruizione anche da parte di persone su sedia a ruote. Nelle strade ad alto volume di traffico gli attraversamenti pedonali devono essere illuminati nelle ore notturne o di scarsa visibilità. TUTTO CIÒ NON VIENE RISPETTATO NELL’ATTRAVERSAMENTO DI CORSO FRANCIA (PIAZZA RIVOLI – ATTRAVERSANDO DAL LATO TESORIERA AL LATO SUD DI CORSO FRANCIA). Fonti: decreto “SCIA 2” (d.lgs. 222/2016) e artt. 5 e 6 D.P.R. 503/96.”;

CONSIDERATO CHE

  • il 1° luglio u.s. l’Assessore Lapietra è intervenuta in Commissione II in merito alla realizzazione della nuova pista ciclabile Torino-Collegno e sulla nuova viabilità di corso Francia, garantendo un miglioramento della circolazione per pedoni e ciclisti;
  • l’Amministrazione si è più volte espressa, a parole, a favore dell’abbattimento delle barriere architettoniche della Città;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione abbia notizie da riferire circa l’origine della questione: se sia sorto prima l’albero o la pista ciclabile e se quest’ultima non potesse essere realizzata senza costringere i pedoni (gli utenti più deboli della strada) allo sconveniente incontro con l’arbusto;
  2. se l’Amministrazione intenda intervenire per rivedere/ristudiare/risistemare/adeguare l’attraversamento in oggetto, in modo tale da consentire il transito a norma e in sicurezza sia dei pedoni (compresi quelli con disabilità e in carrozzina) sia dei ciclisti, senza ricorrere alla potatura e sradicamento dell’albero in questione;
  3. se, di pari passo con la creazione di nuove/adeguamento delle preesistenti piste ciclabili, sia prevista la realizzazione di una mappatura delle barriere architettoniche cittadine;
  4. se gli attraversamenti stradali, in corrispondenza della realizzazione o dell’adeguamento delle piste ciclabili, siano realizzate secondo caratteristiche tecniche e di legge tali da consentire l’attraversamento anche da parte delle persone con disabilità che utilizzano la carrozzina elettrica.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Borgo Dora Camminabile e parcheggio di San Pietro in Vincoli: simul stabunt, simul cadent

PREMESSO CHE

  • Borgo Dora è una zona in storica continuità con il Centro da cui dista poche centinaia di metri senza soluzione di continuità;

RILEVATO CHE

  • già nel mese di aprile 2019 numerosi cittadini, commercianti, Associazioni, Comitati avevano avuto modo di rappresentare all’Amministrazione il vasto tema della camminabilità/vivibilità della zona conosciuta come Balon: si riteneva fosse giunto il momento di lavorare affinché a questa porzione di città fosse riconsegnato quel ruolo culturale e storico che da sempre ne contraddistingue l’identità;
  • la proposta riguardava la “camminabilità” dell’intero Borgo Dora, prendendo spunto dall’apertura alla pedonalizzazione di alcune vie;
  • pensare ad un Borgo “da camminare” prevedeva scelte operative implicanti concessioni e rinunce, si riteneva di raggiungere lo scopo limitando la circolazione dei veicoli, pur mantenendo la possibilità per esercizi commerciali e residenti di effettuare il carico e scarico e di accedere alle loro pertinenze;
  • di contorno all’area camminabile erano state individuate alcune aree destinate a parcheggio dei veicoli, tra queste vi era l’area di San Pietro in Vincoli;

CONSIDERATO CHE

  • il progetto Borgo Dora Camminabile prevedeva una serie di interventi: la realizzazione di ampie aiuole con la piantumazione di siepi e alberi d’alto e medio fusto, l’uso del verde verticale e altre soluzioni da studiare, la garanzia dei posteggi ai residenti e commercianti al di fuori dell’area camminabile (potendo accedere all’area camminabile solo per carico e scarico o per raggiungere il proprio garage); 
  • la previsione era di creare un circolo virtuoso fra via San Pietro in Vincoli, via Andreis, Canale dei Molassi, piazzetta San Pietro in Vincoli di modo che non si potesse attraversare il Borgo fino a corso Giulio Cesare;
  • decisamente funzionale e complementare sia alla nuova area camminabile di Borgo Dora sia rispetto al raggiungimento di alcune preziose realtà del territorio (quali, ad esempio, il Cottolengo, il SERMIG, la Scuola Holden) sarebbe la destinazione (o il mantenimento) di talune aree a parcheggio (San Pietro in Vincoli, Canale dei Molassi, fronte ex Stazione Ciriè Lanzo, lato sinistro via Andreis);
  • lo scrivente ha appreso che in precedenti incontri intercorsi tra i rappresentanti dei cittadini, commercianti, mondo dell’associazionismo ed esponenti della Giunta si è avuto modo di assistere ad una divaricazione di vedute e progettualità tra Assessore all’Ambiente e Assessore alla Viabilità in merito all’area di San Pietro in Vincoli: l’Assessore alla Viabilità avrebbe affermato una positiva disponibilità mentre l’Assessore all’Ambiente si sarebbe detto più orientato ad individuare un’altra progettualità;
  • il tempo scorre inesorabile ma, ad oggi, pare che il progetto dell’Assessore all’Ambiente per l’area di San Pietro in Vincoli non sia ancora stato disvelato al mondo;
  • in compenso, tale area inizia ad essere utilizzata da persone che, senza alcuna autorizzazione, si dedicano nottetempo all’ascolto e alla propagazione di musica amplificata ad alto volume e alla proiezione di pellicole: tali attività, seppure di per sé non illecite, potrebbero però fungere da volano per una rapida involuzione nell’utilizzo di tale area;
  • con la recente deliberazione di Giunta mecc. 2020 01537 (citata dai giornali nell’edizione del 15 luglio ma in pari data non ancora visionabile dai Consiglieri Comunali) sono state individuate alcune nuove aree pedonali nel territorio cittadino e, tra queste, una riguarda proprio Borgo Dora;
  • l’individuazione di aree destinate a parcheggio poste ai margini dell’area camminabile avevano incontrato il parere favorevole della maggioranza dei cittadini, commercianti, associazioni enti e di tutti gli altri attori dell’area in oggetto;   

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quale sia la progettualità dell’Amministrazione per l’area di Borgo Dora, comprese le aree di parcheggio poste ai margini dell’area camminabile;
  2. se l’Amministrazione abbia previsto e organizzato adeguati controlli da parte della Polizia Municipale al fine di impedire l’utilizzo improprio dell’area di San Pietro in Vincoli;
  3. se l’Amministrazione abbia una visione unitaria circa l’area camminabile di Borgo Dora (con riferimento al progetto presentato da cittadini, commercianti, Associazioni, Enti) e alla necessità che si tenga conto delle aree destinate a parcheggio dei veicoli;
  4. se, in considerazione degli sforzi compiuti al fine di restituire disponibilità totale dell’area parcheggio ai residenti e a quanti gravitano sul territorio, siano state individuate le opportune ed adeguate strategie atte ad evitare eventuali future occupazioni abusive.

Silvio Magliano