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INTERPELLANZA – Quale futuro per i bagni di via Roccavione? Quali i progetti di questa Amministrazione?

PREMESSO CHE

  • i bagni comunali di via Conte di Roccavione, realizzati nel 1956 su progetto dell’ingegnere Godio, rappresentano un tipico esempio di edilizia per servizi comunali nell’infrastrutturazione postbellica del quartiere Borgo Vittoria;
  • essi rispondevano all’esigenza di migliorare le condizioni igienico-sanitarie della popolazione e di contrastare le ricorrenti epidemie di tifo e di colera, a testimonianza di un perdurante problema di inadeguatezza dei servizi igienici presenti nelle abitazioni più datate;
  • il compendio è costituito da un corpo su strada, su tre piani, che ospita i locali accessori (alloggio custode, locali per il personale, impianti) e da un basso fabbricato diviso in due grandi saloni, con i cubicoli (maschi e femmine);

RILEVATO CHE

  • dal momento della loro chiusura, i bagni di via Roccavione sono stati abbandonati e divenuti bersaglio di occupazioni abusive e di conseguenti opere di vandalizzazione;
  • il tema della risistemazione, rifunzionalizzazione, riutilizzo del compendio in oggetto è stato affrontato con un’interpellanza presentata in Circoscrizione V nel dicembre 2015 dal consigliere Masera;
  • il tema dei bagni di Roccavione è stato ospitato anche nel lavoro finale di una studentessa laureanda in Architettura presso il Politecnico di Torino (anno 2015);
  • con una formale richiesta del 1° ottobre 2020 lo scrivente ha richiesto al Presidente della I CCP di organizzare, in tempi e modi conformi alle norme relative alla gestione all’emergenza sanitaria in corso, un sopralluogo della Commissione presso la struttura di via Roccavione 11;
  • da quanto appreso, l’edificio è stato da tempo reso inaccessibile mediante l’installazione di pannelli in acciaio presso i varchi; 

CONSIDERATO CHE

  • da quanto narrato allo scrivente, risulterebbe che alcune realtà del mondo sportivo abbiano nel tempo tentato di avviare interlocuzioni con questa Amministrazione al fine di individuare una soluzione per la riqualificazione e conseguente rivitalizzazione dei bagni di via Roccavione: pare però che l’Amministrazione non abbia fornito riscontri utili e indicazioni pratiche;
  • è necessario che chi governa questa città si faccia carico di individuare soluzioni per i fabbricati abbandonati e vandalizzati che custodiscono la memoria storica dello sviluppo urbano e sociale, rispondendo e corrispondendo alle istanze di quelle soggettività che, in forma singola o associata, intendono spendersi per prendersene cura;   

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quale sia la situazione dei bagni di via Roccavione dal punto di vista dell’integrità strutturale e della progettualità dell’Amministrazione;
  2. se sia stata individuata una nuova vitalità per il compendio in oggetto;
  3. se sia mai stato pubblicato un bando per l’assegnazione dei bagni, quale l’esito e le motivazioni;
  4. se l’Amministrazione abbia ricevuto nel corso degli ultimi 10 anni proposte da parte di privati aventi ad oggetto progettualità per la riqualificazione dei bagni e quali siano stati i riscontri (atteso che gli esiti appaiono eloquenti). 

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – L’illusione della democrazia diretta 5 Stelle: il fallimento delle interpellanze del cittadino

PREMESSO CHE

  • con la deliberazione del Consiglio Comunale n. ord. 15 del 26 febbraio 2018 (mecc. 2017 03735) è stato novellato il Regolamento comunale n. 297 (“Testo unico delle norme regolamentari sulla partecipazione, il referendum, l’accesso, il procedimento, la documentazione amministrativa e il difensore civico”) introducendo l’articolo 11 bis;
  • il nuovo articolo è composto da quindici punti: il primo prevede – per cittadini e residenti che abbiano compiuto 16 anni di età – la facoltà di rivolgere al Sindaco e alla Giunta interpellanze per conoscere le motivazioni dell’azione della Città o i suoi intendimenti su questioni di interesse generale o le posizioni della medesima su argomenti di rilievo cittadino;
  • le richieste devono essere presentate in forma scritta, consistono in una sola domanda (se necessario articolata) e devono essere inviate con posta certificata alla Presidenza del Consiglio comunale oppure consegnate all’U.R.P (Ufficio Relazioni con Pubblico);
  • ogni cittadino potrà presentare sino a un massimo di quattro interpellanze per anno solare;
  • l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale ha facoltà di decidere motivatamente in merito all’ammissibilità delle interpellanze presentate e ne programma la discussione seguendo preferibilmente l’ordine cronologico di presentazione;

EVIDENZIATO CHE

  • il provvedimento venne approvato con 22 voti favorevoli, cioè la sola maggioranza 5 stelle;
  • tutte le Circoscrizioni amministrative cittadine fornirono parere sfavorevole/negativo;

CONSIDERATO CHE

  • pare alquanto privo di evidenza empirica l’enunciato di cui all’articolo 11 bis, punto 9: “Una volta al mese la risposta alle interpellanze è fornita verbalmente nell’aula in cui si riunisce il Consiglio comunale, dal Sindaco o dall’Assessore competente, in un tempo appositamente dedicato, complessivamente non superiore ai 50 minuti, antecedenti l’ora di convocazione del Consiglio Comunale.”;
  • il 30 settembre 2019 si è interrotta la discussione delle interpellanze del cittadino e molti di essi sono in attesa che il proprio atto conosca la risposta dell’Amministrazione;
  • secondo quanto appreso dallo scrivente, per alcune interpellanze recapitate via PEC sono stati necessari oltre 60 giorni per l’accoglimento e, dunque, per la successiva comunicazione dell’esito al cittadino presentante;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quali siano le motivazioni alla base del mancato rispetto del calendario mensile di convocazione della discussione delle interpellanze cittadine;
  2. se l’Amministrazione sia a conoscenza dei tempi necessari per l’accoglimento delle interpellanze recapitate via PEC e come si pensa di ovviare a quella che pare avere i connotati di una lungaggine, cioè di un disservizio per i cittadini;
  3. se l’Amministrazione pentastellata, per presentarsi con validi argomenti alla prossima campagna elettorale, intenda imprimere un’accelerazione alla discussione di tutte le interpellanze dei cittadini depositate, protocollate ed in attesa di protocollo.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Controlli in Vanchiglia della Polizia Municipale: strisce gialle, strisce blu, hanno senso solo se ci sei tu

PREMESSO CHE

  • con la delibera della Giunta Comunale del 5 maggio 2020 (mecc. 2020 00977) è stata espressa la “volontà dell’Amministrazione, viste anche le richieste presentate in diverse occasioni in sedute consigliari presso le sedi delle Circoscrizioni, di procedere con la regolamentazione in via generale della sosta riservata ai residenti in orario serale, in tutte le zone in cui è già in vigore la sosta a pagamento, con particolare attenzione a quelle aree in cui la domanda di sosta è elevata, soprattutto in fascia serale, a causa della presenza di esercizi commerciali nel settore della somministrazione e ristorazione. È stato quindi richiesto a tutte le Circoscrizioni, ove sono presenti aree di sosta a pagamento, di indicare all’Assessorato alla Mobilità in quali aree istituire stalli riservati ai residenti in orario serale. Al fine di garantire omogeneità di regolamentazione all’interno di tutte le aree ove è o sarà presente la sosta a pagamento, si ritiene opportuno che per l’individuazione degli stalli vengano adottati gli stessi criteri utilizzati per la zona D3, ovvero che gli stalli riservati siano presenti su uno dei due lati della strada, esclusi corsi e vie di grande scorrimento. Sempre al fine di uniformare la regolamentazione della sosta riservata ai residenti in tutte le aree della città in cui vige la sosta a pagamento, si intendono revocare i provvedimenti di istituzione degli “stalli gialli”, cioè riservati ai residenti 24 ore su 24, istituiti nell’area di San Salvario con deliberazione della Giunta Comunale del 26 maggio 2015 (mecc. 2015 02203/119), convertendoli in “stalli giallo – blu”. Il provvedimento è giustificato anche dal fatto che la domanda di sosta in detta area è elevata soprattutto nella fascia serale, a causa della presenza di esercizi commerciali nel settore della somministrazione e ristorazione. Sono state quindi acquisite le proposte delle Circoscrizioni, relative alle aree in cui delimitare gli spazi di sosta riservati ai residenti in possesso dello specifico abbonamento.”, deliberando di “approvare l’istituzione della riserva di sosta, ai sensi dell’art. 7, comma 11, del Codice della Strada, con orario 19.30 – 8.00, per i veicoli dei residenti e dei dimoranti in possesso di specifico abbonamento, negli appositi spazi delimitati da segnaletica orizzontale di colore giallo e blu, all’interno dei perimetri delle aree di sosta a pagamento istituite o di futura istituzione sul territorio cittadino. Gli spazi di sosta saranno riservati su uno dei due lati della strada, così come sarà meglio specificato nelle ordinanze attuative, esclusi i corsi e le vie di grande scorrimento. L’abbonamento rilasciato ai residenti e ai dimoranti da GTT S.p.A. autorizzerà la sosta all’interno della sottozona a cui si riferisce ed in esclusiva negli spazi riservati dalle 19.30 alle 8.00 all’interno del perimetro della stessa sottozona;”, nonché rinviando “a successive Ordinanze dirigenziali l’individuazione degli spazi di sosta riservati nelle aree di sosta a pagamento nonché l’eventuale integrazione con disposizioni finalizzate alla migliore implementazione della disciplina in oggetto ed in ragione di esigenze e problematiche tecniche che venissero ad essere evidenziate nell’attuazione del provvedimento.”;

EVIDENZIATO CHE

  • come si è potuto apprendere dalle notizie riportate da numerosi organi d’informazione e  da un comunicato stampa del 22 maggio 2020 pubblicato sul sito istituzionale della Città di Torino: “Partiranno lunedì prossimo, 25 maggio, le operazioni di tracciatura che trasformeranno una parte degli stalli per la sosta a pagamento della zona Vanchiglia in strisce giallo e blu, con l’obiettivo di garantire a residenti e dimoranti un posto auto di sera e alla notte. Gli spazi saranno individuati su uno dei due lati delle strade lungo le vie Artisti (lato sud), Santa Giulia (lato nord, nel tratto compreso tra lungo Po Machiavelli e via Denina), Sant’Ottavio (lato ovest, nel tratto compreso tra i corsi Regina Margherita e San Maurizio), Buniva (lato ovest). Il completamento delle operazioni è previsto per l’8 giugno, condizioni metereologiche permettendo. Gli stalli riconoscibili dalle strisce di due colori e dall’apposita segnaletica verticale saranno riservati, dalle 19.30 alle 8 del giorno seguente, a residenti e dimoranti in possesso di un permesso di sosta rilasciato da GTT.”

RILEVATO CHE

  • nel periodo estivo allo scrivente sono giunte numerose segnalazioni da parte di cittadini residenti in Vanchiglia che hanno lamentato l’impossibilità di individuare posteggi liberi per le loro auto in orario serale, nonché l’assenza di effettivi controlli da parte del personale autorizzato;

CONSIDERATO CHE

  • affinché i provvedimenti dell’Amministrazione producano effetti percepiti dai cittadini si rende necessario che alla loro approvazione faccia seguito un’adeguata e conseguente attività sul territorio;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quanti servizi della Polizia Municipale in Vanchiglia, in orario serale-notturno, sono stati dedicati all’accertamento del corretto utilizzo degli stalli gialli per verificare che fossero effettivamente occupati dai residenti (dalla tracciatura degli stalli giallo-blu in Vanchiglia fino al 25 ottobre 2020);
  2. quante sanzioni sono state comminate nel medesimo periodo; 
  3. se il personale in servizio presso il Corpo di Polizia Municipale sia in numero tale da poter consentire un efficace controllo serale-notturno in tutte le zone della città in cui sono state e saranno tracciate le strisce gialle (accanto a quelle blu) per favorire la sosta dei residenti;
  4. se per i controlli in orario serale-notturno possa essere incaricato anche il personale GTT o altri.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Immobili ATC ed eliminazione delle barriere architettoniche: un aiuto concreto per chi è in difficoltà

PREMESSO CHE

  • l’abbattimento delle barriere architettoniche sia negli spazi urbani sia negli edifici e uffici pubblici è un tema di primaria importanza e al quale lo scrivente ha sempre dedicato attenzione e attività concrete nel corso del proprio mandato amministrativo;
  • medesimo discorso vale sia per l’edilizia residenziale pubblica, gestita in larghissima parte da ATC, sia per l’edilizia privata;

CONSIDERATO CHE

  • sono numerose le segnalazioni e le comunicazioni rivolte allo scrivente aventi ad oggetto situazioni molto critiche in tema di accessibilità e di adeguamenti degli edifici e delle unità immobiliari gestite da ATC;
  • l’ultima segnalazione pervenuta è riferita al condominio ATC in via Pietro Cossa 280/29 e reca la necessità di abbattimento delle barriere architettoniche sia presso l’ingresso del compendio (spazi comuni) sia negli spazi interni di alcune unità immobiliari;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione, di concerto con ATC, abbia già in carico lavori di adeguamento degli spazi interni delle unità immobiliari e di abbattimento delle barriere architettoniche presso il compendio di via Pietro Cossa 280/29 e con quali tempistiche si intenda intervenire;
  2. se, dal punto di vista strutturale, si possano eseguire (e quali tipi) interventi di adeguamento degli spazi interni e abbattimento barriere architettoniche negli spazi comuni; 
  3. quale sia il numero di abbattimenti di barriere architettoniche/lavori di adeguamento effettuati negli ultimi 5 anni e il loro controvalore finanziario;
  4. quanti siano i fondi annualmente a disposizione della Città e di ATC per i suddetti interventi (ultimi 5 esercizi finanziari);
  5. quanti siano gli interventi di abbattimento barriere e lavori di adeguamento in “lista d’attesa”, se i fondi a disposizione siano adeguati e con quali tempistiche si intenda procedere.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Insediamenti rom nel territorio cittadino

RICORDATO CHE

  • con un’interpellanza depositata in data 27 aprile 2020 (mecc. 2020 01016) lo scrivente informava la Giunta circa la presenza nel territorio della Circoscrizione 2 (Santa Rita, Mirafiori Nord, Mirafiori Sud) di alcuni insediamenti spontanei di gruppi di persone, presumibilmente di etnia rom, in aree non attrezzate per lo stazionamento e senza l’osservanza delle prescrizioni rivolte a tutta la popolazione in tema di contrasto e contenimento della diffusione epidemiologica del COVID-19;
  • con l’interpellanza 01016 lo scrivente aveva riferito che “da diverso tempo nella banchina parcheggio dell’area verde di Corso Salvemini, nel tratto tra via Rubino e via Guido Reni e in via Rubino nei pressi dei numeri civici 2 e 10, persiste l’alloggiamento di una comunità di etnia presumibilmente rom caratterizzata dalla presenza di numerosi camper e furgoni; ad oggi si tratta di 3 camper parcheggiati di fronte ai giardini “Nicolas Green”, con tanto di rifiuti abbandonati e, in prossimità delle case popolari angolo via Rubino, di altri 3 camper, di cui un “motorhome”, e 3 furgoni; i cittadini hanno segnalato gli schiamazzi provenienti da quella zona, in alcune occasioni  rom sorpresi a scavalcare cancelli per servirsi nei bidoni della spazzatura delle case del compendio Città Giardino, nonché di alcuni furti e vandalizzazioni alle auto in sosta; a causa di questo insediamento sono cessate le più basilari condizioni igienico-sanitarie: infatti l’area verde è diventato un gabinetto a cielo aperto; l’area è divenuta inutilizzabile da parte dei cittadini, quelli che rispettano le regole e rimangono in casa sognando la cosiddetta “Fase 2” per poter fare una passeggiata nel verde sotto casa.”, domandando: “1) quali siano stati gli interventi svolti dalla Polizia Municipale presso i due insediamenti indicati, a tutela del decoro, della legalità, della salute e della pubblica igiene; 2) se gli eventuali interventi si siano limitati a generici passaggi presso le località indicate, magari verificando la regolarità rispetto alle prescrizioni del CdS, non scorgendo segni di degrado e sporcizia, domandando di mantenere pulita la zona e, qualora gradito, di spostarsi in altro luogo più consono, magari aggiungendo, in rigoroso ossequio alla normativa in tema di contrasto al COVID-19, di non entrare nel giardino e di evitare spostamenti fuori dal territorio comunale se non per estrema necessità: qualora la Polizia Municipale si fosse limitata a ciò, si domanda se vi sia l’intenzione di fare di più, magari in collaborazione con le forze di polizia ad ordinamento statale; 3) se l’Amministrazione si sia posta il quesito (e abbia riscontro) circa il luogo utilizzato da queste persone per svolgere le proprie funzioni fisiologiche; 4) se le persone di etnia rom godano di uno speciale permesso, forse un lasciapassare, concesso dall’Amministrazione cittadina, ma non dall’Amministrazione dell’Interno, per frequentare giardini ed aree verdi della città, luoghi preclusi da molte settimane a tutti gli altri cittadini, utilizzandoli come gabinetti.“;
  • di seguito si propone la risposta della Sindaca fornita nel corso del Consiglio Comunale dell’8 giugno 2020 e tratta dal verbale della seduta: “nell’area vengono effettuati costanti controlli presso il Comando della Polizia Municipale della Seconda Sezione, quella del Reparto Informativo Minoranze Etniche, che chiamerò RIME d’ora in poi, della Polizia Municipale, al fine di contenere i disagi ai residenti. Per quanto riguarda l’attività del Comando Sezione 2, si riferisce che alla data del 19 maggio, nel tratto di corso Salvemini compreso tra via Guido Reni e corso Salvemini numero 19, lato area verde, era presente un solo autocaravan regolarmente parcheggiato sulla banchina rialzata. Il mezzo risultava regolarmente assicurato, revisionato e dimora di una famiglia di rom composto da genitori e quattro figli minori. Durante l’intervento i ragazzi sono sempre stati rinvenuti all’interno del camper o nei pressi, ma non nell’area verde. Talvolta è stato riscontrato anche un autocarro furgone di proprietà di un altro nomade, anch’esso regolare e in sosta in modo corretto. Per quanto attiene il tratto di corso Salvemini 25, compreso tra l’interno 19, via Rubino, lato case ATC, sulla banchina rialzata erano presenti due autocaravan, uno adibito a dimora in via continuativa di un soggetto rom e del figlio minore, l’altro non più, in quanto la famiglia composta da genitori e cinque figli minori si è spostata ed è stato… tra l’altro ha occupato abusivamente un alloggio ATC e il responsabile è stato deferito all’autorità giudiziaria competente per il reato commesso, ed un autocarro. I veicoli sono tutti di proprietà di rom, in regola con i documenti identificativi, assicurati e revisionati. In via Rubino, fronte case ATC, lato banchina spartitraffico, era parcheggiato regolarmente un autocarro con analoghe caratteristiche a quelle sopra indicate, mentre il motorhome a cui si fa riferimento nell’interpellanza non risultava più in loco da qualche giorno. Nel corso delle verifiche le persone non sono mai state sorprese soddisfare i propri bisogni corporali nei giardini adiacenti, a scavalcare recinzioni o cancelli per introdursi all’interno delle proprietà private della zona.”;
  • alle domande poste ai punti 3 e 4 invece la Sindaca decideva di non rispondere poiché le riteneva “provocazioni a cui non intendo rispondere in modo provocatorio”: peccato che la realtà sia interpretata dalla Sindaca come una mera provocazione;

RICORDATO INOLTRE CHE

  • con una successiva interpellanza depositata in data 7 maggio 2020 (mecc. 2020 01078) lo scrivente riferiva di avere “ricevuto numerosissime segnalazioni provenienti da cittadini residenti nel territorio della Circoscrizione II (Santa Rita, Mirafiori Nord, Mirafiori Sud) relative sia alla presenza di piccoli insediamenti “diffusi” di persone di etnia rom (corso Salvemini, via Gorizia angolo via Boston, strada delle Cacce) sia al fenomeno dell’occupazione abusiva di unità immobiliari gestite da ATC”, indicando inoltre che “da tempo stazionano nei pressi di corso Salvemini 25 un numero di veicoli e persone cangiante di giorno in giorno, ma sempre occupando la banchina e svolgendo le proprie funzioni fisiologiche e cielo aperto; dalle informazioni ricevute, le occupazioni abusive di immobili ATC riguarderebbero un’unità immobiliare in corso Salvemini 25 interno 8 piano terreno e interno 3 ultimo piano; sempre in corso Salvemini 25 occorre rappresentare che solo l’alto senso civico di alcuni cittadini ha impedito l’occupazione abusiva di altre 4 unità immobiliari per le quali erano già state sventrate le porte di accesso: ne sono seguite colluttazioni e il pronto intervento delle forze di polizia;”;

CONSIDERATO CHE

  • negli ultimi tempi molti cittadini residenti nel territorio della Circoscrizione II (Santa Rita, Mirafiori nord, Mirafiori sud) hanno riferito di molteplici insediamenti di persone di etnia rom, talvolta temporanei talaltra perduranti: tra quelli della seconda tipologia si possono senza dubbio indicare quello di Piazza d’Armi e di corso Salvemini;
  • non è chiaro allo scrivente se l’incremento e lo sviluppo dei due insediamenti testè citati sia conseguenza immediata e diretta della chiusura del campo di via Germagnano, certo è che la situazione che si propone sotto gli occhi dei cittadini è di particolare gravità;
  • come reso evidente dalla documentazione fotografica che si allega alla presente, la situazione in corso Salvemini non conosce attenuazione ma, al contrario, si sta incontrando una recrudescenza a cui è necessario porre argine;  

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se e con quali attività l’Amministrazione si stia occupando attivamente degli insediamenti rom diffusi nel territorio della Circoscrizione II;
  2. se gli eventuali interventi si siano limitati a generici passaggi per accertare la regolarità rispetto alle prescrizioni del CdS, non scorgendo segni di degrado e sporcizia, domandando di mantenere pulita la zona e, qualora gradito, di spostarsi in altro luogo più consono: qualora la Polizia Municipale si fosse limitata a ciò, si domanda se vi sia l’intenzione di fare di più, magari domandando ausilio alle forze di polizia ad ordinamento statale;
  3. se l’Amministrazione intenda portare il tema in oggetto all’attenzione del Tavolo provinciale dell’ordine della sicurezza;
  4. se il Regolamento n. 379 sia ancora in vigore e, in caso di risposta affermativa, se l’articolo 10 (Insediamenti aree diverse – Criteri applicabili: le persone Rom e Sinti presenti negli insediamenti in luoghi della città diversi dalle aree di sosta attrezzata, di cui al presente regolamento, non hanno in alcun modo accesso a percorsi di inclusione sociale ed accoglienza in altre strutture collettive comunali qualora non in possesso dei requisiti ex articolo 5 del presente regolamento, fatte salve le vigenti norme speciali di accesso a determinate prestazioni in quanto applicabili.) abbia trovato applicazione a fini deterrenti e/o possa essere di qualche aiuto.

Silvio Magliano