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Autore: Redazione sito

Fibrosi da sclerodermia, ora i pazienti devono pagarsi il farmaco: perché?

Questa complicanza, prima causa di morte per le persone affette da sclerosi sistemica, si può curare con il Nintedanib, la cui rimborsabilità non è stata approvata dall’AIFA. Ci associamo, come Moderati in Consiglio Regionale, alla richiesta del GILS: sia riconsiderata questa scelta e sia garantito alle persone affette da questa patologia cronica e rara il pieno diritto alla salute. Inaccettabile pensare di interrompere la cura per chi ne ha bisogno, non si capisce la ragione per la quale debbano essere ulteriormente penalizzate le persone che convivono con questa patologia rara. Sul tema, presenterò un Ordine del Giorno in Consiglio Regionale.

Sosteniamo con forza e facciamo nostra, come Moderati in Consiglio Regionale del Piemonte, la richiesta del GILS (Gruppo Italiano per la Lotta alla Sclerodermia): l’unico farmaco per la cura della fibrosi polmonare, che colpisce anche, come complicanza, i pazienti affetti da sclerosi sistemica e rappresenta la prima causa di morte tra le persone che hanno contratto questa patologia, deve essere rimborsabile. È assurdo che i pazienti che ne hanno bisogno debbano pagare la cura: fatto che, tra l’altro, esclude dalla possibilità di curarsi coloro che non hanno sufficiente disponibilità economica.

Il Nintedanib è un farmaco indispensabile per contrastare la fibrosi polmonare associata alla Sclerosi Sistemica: ci associamo alla richiesta di tutela di tutti coloro che sono affetti da patologie croniche e rare e che hanno necessità di terapie farmacologiche efficaci e gratuite. Ci chiediamo a nostra volta quali siano le ragioni di questa incomprensibile decisione.  Sul tema, presenterò un Ordine del Giorno in Consiglio Regionale.

La sclerosi sistemica o sclerodermia è una malattia rara e autoimmune a eziologia sconosciuta. Può causare fibrosi polmonare, causa a sua volta di serie difficoltà respiratorie. Questa complicanza colpisce un terzo dei pazienti ed è la principale causa di mortalità. Costringe a dipendere dall’ossigenoterapia o, nei casi più gravi, a un intervento di trapianto di polmone. Il primo e solo farmaco in grado di contrastare la fibrosi polmonare in sclerosi sistemica è stato approvato lo scorso anno dall’Agenzia Europea del Farmaco. Ma quest’anno l’AIFA ne ha bloccato la rimborsabilità con determina DC/586/2021. Il diritto alla salute è garantito dalla nostra Costituzione. Non possiamo accettare il rischio di un’interruzione delle cure per chi ne ha bisogno.

Embraco, stringere i tempi per la convocazione del tavolo di crisi

La solidarietà, che pure esprimiamo ancora una volta nella maniera più assoluta e profonda nei confronti dei dipendenti, non basta più.

Centinaia di lavoratori e dunque centinaia di famiglie attendono di vedere i fatti. Recentemente è passato in Consiglio Regionale, anche con il mio voto, l’Ordine del Giorno da me sottoscritto che impegna il Presidente e la Giunta Regionale a richiedere sul tema un tavolo interministeriale coordinato direttamente dalla Presidenza del Consiglio nella persona del Presidente del Consiglio Mario Draghi. Oggi ci uniamo alla richiesta di chi, Sindacati in testa, chiede urgentemente la convocazione del tavolo di crisi. Terremo alta l’attenzione sull’evolversi della situazione.

Embraco, intervenire subito

Risolvere la questione prima dell’esaurirsi della cassa integrazione.

La solidarietà, che pure ribadiamo nella maniera più assoluta e profonda nei confronti dei dipendenti ex Embraco, non basta più. Centinaia di lavoratori e dunque centinaia di famiglie attendono di vedere i fatti. Ieri è passato in Consiglio Regionale, anche con il mio voto, l’Ordine del Giorno da me sottoscritto che impegna il Presidente e la Giunta Regionale a richiedere sul tema un tavolo interministeriale coordinato direttamente dalla Presidenza del Consiglio nella persona del Presidente del Consiglio Mario Draghi. Oggi ringraziamo sentitamente l’Arcivescovo di Torino, Sua Eccellenza Monsignor Cesare Nosiglia, non solo per aver espresso apprezzamento per l’atto approvato ieri a Palazzo Lascaris, ma per essere puntualmente intervenuto sulla questione, con parole chiare e nette. Condividiamo totalmente, come Moderati in Consiglio Regionale, il suo invito a stringere i tempi, dal momento che il termine della fine della cassa integrazione si avvicina rapidamente. Terremo alta l’attenzione sull’evolversi della situazione.

Tanti Comuni, pochi Segretari: ma ora la Giunta Regionale si dovrà attivare per risolvere il problema

L’Aula ha appena approvato, su questo urgente tema, un mio Ordine del Giorno. C’è in tutto il Paese carenza di queste fondamentali e imprescindibili figure istituzionali: particolarmente penalizzati i Comuni di piccole dimensioni (numerosissimi in Piemonte), per i quali è proibitivo trovare aspiranti candidati. Il mio atto impegna la Giunta a intervenire, facendo prorogare di ulteriori 12 mesi la possibilità per i Vice Segretari Comunali di assumerne le funzioni dei Segretari e intraprendendo iniziative presso i Ministeri competenti affinché siano velocizzate le procedure di reclutamento. Misure necessarie sono necessarie per evitare la paralisi di molte Amministrazioni Civiche.

Ci sono, su tutto il territorio nazionale, più Comuni che Segretari Comunali: un gap che il Decreto Prefettizio del settembre 2019 ha quantificato in quasi 2.000 unità e che tende ad aggravarsi, con i ritiri, di circa 200 unità ogni anno. Risultato: per i Comuni è difficile, difficilissimo, trovare candidati a ricoprire il fondamentale ruolo del Segretario. Una difficoltà che aumenta, evidentemente, per i Comuni di piccole dimensioni: la situazione è dunque particolarmente grave in Piemonte, dove i Comuni con meno di 5.000 abitanti sono più di mille. 

Sul tema, un mio Ordine del Giorno è stato appena approvato a Palazzo Lascaris: un buon risultato e una bella vittoria. Il mio documento impegna la Giunta a intraprendere iniziative nei confronti dei Ministeri competenti per velocizzare le procedure di reclutamento dei Segretari Comunali. Con il mio atto ho chiesto inoltre una proroga di ulteriori 12 mesi della possibilità di affidare ai Vice Segretari, ove non sia possibile reperire un Segretario Comunale di ruolo, le funzioni di quest’ultimo. Tale soluzione è attualmente consentita per 12 mesi al massimo e solo a determinate condizioni di inquadramento, formazione e anzianità.

Avere in organico un Segretario Comunale è un obbligo previsto dalla normativa in vigore. La funzione svolta dal Segretario Comunale – che sovrintende allo svolgimento delle funzioni dei Dirigenti e dei Responsabili, coordinando la loro attività così da consentire l’attuazione del programma amministrativo del Comune – è centrale ed essenziale per una corretta gestione delle attività dell’Ente Pubblico. Per molti Sindaci, la situazione è attualmente insostenibile. La normativa, peraltro, rende difficoltoso un riconoscimento anche economico dei maggiori oneri e delle più gravose responsabilità in carico ai Vice Segretari che svolgono le funzioni dei Segretari.

Riprese le cure odontoiatriche al Valdese di Torino: era ora

Lo scorso 22 ottobre, dopo venti mesi di stop, sono stati ripristinati i servizi odontoiatrici presso la Casa della Salute di via Silvio Pellico. Una buona notizia, per arrivare alla quale sono state necessarie due mie interpellanze, una delle quali appena discussa in Consiglio Regionale, e un mio Question Time. Mi auguro ora che si lavori sulla riduzione delle liste d’attesa, che si garantisca personale adeguato per numero e tutti gli strumenti necessari alla sicurezza del personale stesso.

Da poco più di una settimana sono tornati in attività i servizi odontoiatrici della Casa della Salute Valdese di Torino: una buona notizia, appena riferita dall’Assessore Icardi rispondendo al mio ennesimo atto sul tema. Con la mia interpellanza (presentata lo scorso giugno e discussa solo questa mattina) chiedevo appunto la ripresa delle attività presso il presidio di via Silvio Pellico, interrotte a marzo 2020 e mai più riattivate per 20 mesi.

La Giunta ha provato a motivare il lunghissimo stop facendo riferimento alle particolari procedure di disinfezione necessarie dopo un lungo periodo di chiusura, rivendicando peraltro la continuità dei servizi anche nel Distretto Sud Est grazie alle tre sale del Poliambulatorio di corso Corsica, sempre attive: non posso fare a meno di chiedermi come mai le stesse identiche procedure applicate con successo nella struttura di Lingotto non si siano applicate anche a pochi chilometri di distanza, in San Salvario. 

Mi auguro che ora si risolvano anche i problemi relativi alle liste d’attesa, ulteriormente allungatesi in questi quasi due anni di mancata attività, pensando in primis ai cittadini che, per la loro condizione economica, non possono permettersi di rivolgersi al settore privato. Mi auguro inoltre che al personale, che deve essere adeguato per numero, siano garantiti tutti gli strumenti, a partire dai camici contro il rischio biologico, per svolgere il proprio lavoro in piena sicurezza.