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Autore: Redazione sito

Chiusura dell’edizione della notte del TGR Piemonte? Brutta notizia

La RAI riconsideri la decisione.

Vorremmo più, e non meno, informazione; vorremmo più, e non meno, edizioni del TGR Regionale. Apprendiamo con dispiacere la notizia della soppressione, a partire da gennaio 2022, dell’edizione della mezzanotte del TG Regionale della RAI: l’informazione di qualità che racconta la realtà locale e peculiare di un territorio è particolarmente preziosa e ogni notizia relativa allo spegnersi di una delle peraltro non moltissime voci che la costituiscono è sempre una cattiva notizia. Auspichiamo un cambio di strategia e un rilancio, anziché un taglio, dell’informazione regionale.

Inefficace azione di 5T, partecipata della Regione

L’Assessora comunale Salerno sta facendo tutto il possibile: e la Giunta Cirio?

Ci associamo alle parole di preoccupazione dell’Assessora Salerno, che ringrazio sentitamente per il grande lavoro svolto anche da questo punto di vista in queste sue prime settimane in Giunta, in merito alla pessima gestione, da parte di 5T, della pianificazione del Servizio di Trasporto per Studenti con Disabilità. È gravissimo che, a causa dell’inefficace azione di un soggetto partecipato dalla Regione Piemonte, le famiglie stiano rinunciando a mandare a scuola i propri figli. Sul tema ho già presentato un interpellanza a Palazzo Lascaris, che sarà presto discussa, per chiedere un netto cambio di registro. La Giunta Regionale faccia le sue valutazioni e decida se questo soggetto, con questo Presidente e con questo CdA, è adatto a gestire una partita così importante. Mancati invii dei tabulati, orari sbagliati e disservizi continuano a penalizzare famiglie e alunni. Il diritto allo studio degli studenti con disabilità deve essere garantito e tutelato. 

Sui nuovi bus GTT passeggeri non vedenti abbandonati a se stessi

Annunci di fermata non funzionanti in più di un caso su due, come da controlli effettuati lo scorso agosto: situazione gravissima, penalizzate ancora una volta le persone con disabilità (visiva, uditiva, cognitiva). Inaccettabile che, in un numero rilevante di casi, siano proprio gli autisti a disattivare il servizio, per evitare il “fastidio” di sentire gli annunci vocali. I dati sono stati riferiti dall’Assessore Gabusi in risposta, poco fa a Palazzo Lascaris, al mio Question Time sul tema.

Le tratte urbane e sub-urbane gestite a Torino da GTT con i nuovi bus Mercedes Benz Conecto sono, per le persone non vedenti o ipovedenti, per gli anziani e per i passeggeri con disabilità cognitiva o uditiva, una sorta di lotteria: funzionerà o non funzionerà, a bordo, il servizio “Infobus” di annuncio interno di fermata, sia visivo che vocale? 

I dati parlano chiaro: in più di un caso su due, no. Lo ha riferito la stessa Giunta, rispondendo poco fa in Consiglio Regionale al mio Question Time sul tema. Dalle verifiche effettuate lo scorso agosto, risulta in particolare che, su 107 apparati infobus controllati, solo 52 erano attivi e funzionavano correttamente, mentre i restanti o erano stati disattivati dagli autisti (16 gravissimi casi) oppure non erano attivi a causa di guasti (13 casi) o deviazioni di percorso.

Non è questo il modo con il quale ci aspettiamo che la Giunta Regionale garantisca un servizio adeguato a tutti i passeggeri, compresi quelli con disabilità. Ci preoccupa che su mezzi nuovi quali i bus Mercedes Benz Conecto si verifichino guasti così frequenti. Tra il “fastidio” dell’autista che sceglie di disattivare il servizio per evitare di sentire i messaggi sonori e il diritto di tutti i passeggeri di conoscere il momento di scendere dal mezzo, sosterremo sempre il secondo. 

Cinquantacinque casi di mancato funzionamento del sistema sono tantissimi in assoluto: ma su un campione di poco più di 100 controlli totali è un numero inaccettabile.

Gli annunci di fermata sono fondamentali per garantire un adeguato orientamento a coloro che viaggiano sugli autobus (pendolari, viaggiatori occasionali, turisti) e possono essere di grande supporto alle persone non vedenti, ipovedenti e agli anziani. Anche garantendo la piena funzionalità di simili servizi si difendono i diritti delle persone con disabilità e si compiono passi verso l’obiettivo di una piena ed effettiva accessibilità.

Annunci di fermata non attivi sui bus GTT a Torino: penalizzati i passeggeri con disabilità sensoriale

Diverse segnalazioni, tra le quali quella dell’UICI, portano il problema all’attenzione della politica: ho appena presentato un Question Time in Consiglio Regionale del Piemonte per la risoluzione di questa criticità. Garantire un servizio di annunci di fermata affidabile e adeguato alle esigenze di tutta l’utenza è fondamentale.

Non è chiaro se il problema sia tecnico o se derivi dalla gestione autonoma degli autisti: è certo invece che, in diversi casi, a bordo dei bus utilizzati da GTT sulle tratte urbane e suburbane torinesi risulta disattivato il servizio di annuncio interno di fermata, sia visivo che vocale. In particolare, questa criticità si verifica sui bus diesel e a metano Mercedes-Benz Connecto.

Con un Question Time appena presentato in Consiglio Regionale del Piemonte chiederò alla Giunta di intervenire affinché sia garantito un servizio di annuncio di fermata adeguato e affidabile su tutti i mezzi. Le criticità attualmente esistenti si apprendono da numerose segnalazioni, tra le quali quelle dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (U.I.C.I.).

Gli annunci di fermata sono fondamentali per garantire un adeguato orientamento a coloro che viaggiano sugli autobus (pendolari, viaggiatori occasionali, turisti) e possono essere di grande supporto alle persone non vedenti, ipovedenti e agli anziani. La Regione Piemonte ha sottoscritto appositi Protocolli d’Intesa con l’Agenzia della Mobilità Piemontese, con le Associazioni attive nel campo della disabilità e con le Associazioni dei Consumatori per lo studio di iniziative finalizzate al miglioramento dei servizi di Trasporto Pubblico Locale e alla tutela degli utenti.

Anche garantendo la piena funzionalità dei servizi si difendono i diritti delle persone con disabilità e si compiono passi verso l’obiettivo della piena accessibilità.

Salvaguardare gli Uffici di Pubblica Tutela: la mia interpellanza in Consiglio Regionale

Focus sull’Ufficio di Ivrea, a rischio chiusura per mancanza di fondi dopo due anni di efficace attività.

È intenzione della Giunta Cirio intervenire per scongiurare a fine 2021 la chiusura dell’Ufficio di Pubblica Tutela di Ivrea? E, in generale, è nelle prospettive della Giunta Regionale salvaguardare e anzi potenziare questi importanti servizi sul territorio regionale? Queste ed altre domande rivolgerò alla Giunta in una prossima seduta del Consiglio, discutendo l’interpellanza che, sul tema, ho appena presentato a Palazzo Lascaris. Chiederò inoltre all’Assessore di puntualizzare con quale periodicità la Regione trasferisca le risorse alle Province per il funzionamento degli Uffici di Pubblica Tutela. Il fine di questo servizio è sostenere privati, enti pubblici e professionisti a orientarsi nelle procedure per aprire e gestire misure di protezione giuridica districandosi fra i provvedimenti che servono a dare sostegno alle persone fragili che non riescono più a gestire in piena autonomia i propri interessi e bisogni. È la Città Metropolitana (o la Provincia) a gestire queste attività su delega della Regione Piemonte, in attuazione del principio di sussidiarietà verticale, a supporto di soggetti individuati dall’Autorità giudiziaria quali titolari di tutela, curatela e ora amministrazione di sostegno.

In particolare, l’Ufficio Decentrato di Pubblica Tutela a Ivrea è stato inaugurato a giugno 2020 grazie al progetto europeo SociaLab e ha ottenuto un riscontro fortemente positivo dal territorio con un trend in significativa crescita (nei sei mesi di attività nel 2020 ha accolto 234 persone e nei primi cinque mesi del 2021 ha ricevuto oltre 350 richieste). Il progetto termina il prossimo 31 dicembre e lo sportello di Ivrea rischia la chiusura, dal momento che dopo tale data la Città Metropolitana di Torino potrebbe avere delle difficoltà a reperire le risorse necessarie al suo funzionamento. Una prospettiva da scongiurare.