Per i ritardi una multa del 30% dell’importo delle bollette più gli interessi: molte cartelle non sono arrivate, moltissime sono state recapitate soltanto a ridosso della scadenza, alla fine della scorsa settimana. Ho presentato un’interpellanza per capire le ragioni dei disguidi e le intenzioni della Giunta sulle sanzioni: i cittadini non devono pagare gli errori di Soris.
La Tari scade oggi: la seconda rata della tariffa per la raccolta rifiuti che tutti i torinesi devono pagare, pena sanzioni pesantissime, il 30% del dovuto più gli interessi di mora. Molti cittadini però non hanno ricevuto le cartelle, altri le hanno trovate nella posta soltanto pochi giorni fa, alla fine della scorsa settimana. Un problema per molte famiglie, che si sono trovate importi salati da pagare dall’oggi al domani, e per molti anziani soli, per i quali un F24, unico metodo di pagamento ammesso, è in molti casi un foglio di carta azzurrino semisconosciuto. Dal Comune dicono che tutte le lettere sono state spedite per tempo, che il problema è del vettore incaricato di consegnarle, per una volta non le tanto vituperate Poste Italiane. Ma intanto la scadenza resta e l’importo assai pesante delle sanzioni anche, annidati entrambi in una sezione molto nascosta del sito del Comune, nella sezione dedicata alla IUC: arrivarci, anche per utenti abbastanza esperti, non è banale. Le informazioni, necessarie e fondamentali in questo marasma di tariffe, non sono facilmente accessibili, per contro è facilissimo accedere, dalla home della sezione tributi del sito del Comune, alla pagina dedicata alla vecchia Tares, edizione 2013: inutile e fuorviante.
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