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Autore: Redazione sito

INTERPELLANZA – ditta Tundo e TFR agli ex dipendenti

PREMESSO CHE

  • da alcuni anni la ditta Tundo Vincenzo spa (già Tundo Vincenzo srl) ha in affidamento dal Comune di Torino il servizio di trasporto scolastico e per disabili;

RILEVATO CHE

  • lo scrivente, in forza del potere di sindacato ispettivo riconosciuto a tutti i Consiglieri e avente ad oggetto tutti gli atti e le attività dell’Amministrazione, si è occupato della ditta Tundo con molteplici atti consiliari;
  • con l’interpellanza presentata il 12 giugno 2020 (mecc. 2020 01321) lo scrivente domandava all’Amministrazione, tra le altre cose, “se l’Amministrazione stia vigilando attivamente per verificare che non sussistano ritardi nei pagamenti degli emolumenti ai lavoratori da parte della ditta Tundo per l’appalto in corso (sia verso i dipendenti sia verso i subappaltatori)” e “se e quali azioni (eventualmente ricorrendo anche a strumenti di integrazione salariale) intenda valutare l’Amministrazione per il ristoro dei lavoratori e per scongiurare il ripetersi di situazioni già vissute con il precedente appalto avente come protagonista la medesima ditta aggiudicataria.”;
  • nel corso del Consiglio Comunale del 13 luglio u.s. l’Assessore Di Martino dispensava certezze positive circa i pagamenti degli stipendi, aggiungendo che non risultavano fatture in sospeso e che non sussistevano le condizioni perché la Città si sostituisse alla Ditta nei pagamenti (al momento della stesura del presente atto non è ancora disponibile il verbale del Consiglio Comunale del 13 luglio e il testo della risposta letta dall’Assessore, sollecitata durante la discussione e successivamente dall’ufficio di Segreteria consiliare dello scrivente, non è ancora stato recapitato);

CONSIDERATO CHE

  • lo scrivente è stato recentemente contattato da alcuni ex dipendenti della ditta Tundo che hanno desiderato pronunciare tutto il loro disappunto per non avere ancora ricevuto il versamento del TFR da parte del loro ex datore di lavoro;
  • è stato inoltre narrato allo scrivente (da parte degli ex dipendenti Tundo) la difficoltà nello stabilire un canale di interlocuzione con questa Amministrazione: nessun rappresentante della Giunta ha risposto alle loro mail e l’Assessore Di Martino, da loro casualmente incontrata nei pressi dei palazzi comunali, ha comunicato di non avere posti liberi in agenda per poterli ricevere fino a dicembre prossimo;  

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione stia vigilando attivamente per verificare che non sussistano ritardi nei pagamenti dei TFR agli ex dipendenti da parte della ditta Tundo;
  2. se l’Amministrazione sia interessata ad ascoltare/incontrare gli ex dipendenti della ditta Tundo e se ritenga (anche politicamente) accettabile che lavoratori che stanno prestando servizio per una ditta che ha un appalto in corso per fornire gli accompagnatori (per il servizio di trasporto) continuino a non percepire il TFR dal loro precedente datore di lavoro, che ha un appalto in corso per il servizio di trasporto.

Parte dei 15 milioni della Regione per le Paritarie 0-6 langue nelle casse di diversi Comuni piemontesi

Fatto grave e preoccupante: diverse Amministrazioni hanno irregimentato e congelato la procedura di erogazione dei fondi allocati dalla Regione Piemonte a sostegno delle Scuole per l’emergenza da Covid-19, privando così le Scuole stesse di fondi che invece dovrebbero già trovarsi a disposizione di queste ultime. Situazione da sbloccare al più presto.

Esprimiamo come Moderati, nel giorno in cui si è tenuta l’Assemblea dei Gestori delle Scuole FISM, tutta la nostra preoccupazione per il fatto che diversi Comuni del nostro territorio, avendo già incassato la propria parte della quota totale di 15 milioni di euro destinati dalla Regione Piemonte al sostegno delle Scuole Paritarie della fascia 0-6 colpite dall’emergenza da Covid-19, non hanno ancora erogato queste risorse alle Scuole dei rispettivi territori, irregimentando e di fatto congelando la procedura. Questi soldi sarebbero già dovuti essere nella disponibilità delle Scuole, pronti per essere utilizzati in parte per le spese correnti e in parte per restituire alle famiglie almeno un’aliquota di quando da queste ultime anticipato per le rette. Un fatto gravissimo e un’appropriazione indebita da parte di diversi Comuni. Le prime rette dovranno essere pagate dalle famiglie proprio in queste settimane. Mi impegnerò affinché questi soldi arrivino finalmente alle Scuole.

Esprimo inoltre il mio più sincero ringraziamento alle Scuole Paritarie della FISM, che si stanno organizzando per risolvere i moltissimi problemi pratici e procedurali (dalle modalità di ingresso degli alunni negli spazi scolastici alla misurazione della temperatura corporea) connessi all’apertura e alla ripresa dell’attività didattica in presenza. Queste Scuole stanno dimostrando una capacità di adattamento e una flessibilità che non sempre si riscontra in altre Scuole, statali o comunali. Il mio grazie va ai gestori e a tutti i Volontari che nelle Scuole prestano il loro servizio.

I3A a Torino: gioia dolceamara, occasione da non perdere

La grande soddisfazione per l’approdo a Torino dell’Istituto Italiano per l’Intelligenza Artificiale (la proposta di Don Luca Peyron è stata da me sostenuta fin dal primo momento) si mescola al rimpianto per non aver portato a buon fine la candidatura di Torino quale sede per il Tribunale dei Brevetti. Questa sconfitta rappresenta l’effetto di errori politici, ma anche il risultato del fatto che alcuni esponenti della società civile hanno di fatto lavorato a favore di Milano. 

Intelligenza Artificiale sì, Tribunale dei Brevetti no: risultato agrodolce, frutto, nella sua parte negativa, di responsabilità politiche, ma anche del fatto che qualcuno all’interno della società civile si è di fatto impegnato a favore di Milano.

L’Istituto Italiano per l’Intelligenza Artificiale (I3A) approda a Torino: una prospettiva che ho appoggiato fin dall’inizio e per la quale oggi esprimo tutta la mia soddisfazione. Il capoluogo del Piemonte diventa così una delle capitali di questo settore ponendo le condizioni per riacquisire un ruolo strategico riconosciuto a livello nazionale e internazionale. Ho sostenuto dal primo minuto e senza mezzi termini la proposta di Don Luca Peyron (Direttore della Pastorale Universitaria e Coordinatore dell’Apostolato Digitale di Torino), proposta che va nel senso dello sviluppo e della crescita e che potrà consentire a Torino di tornare ad attrarre talenti. Qualche numero significativo: il budget pubblico per far decollare la strategia italiana per l’intelligenza artificiale ammonta a 888 milioni per i primi cinque anni, con altri 605 milioni (121 ogni anno) che arriveranno da contributi privati. Adesso Comune e Regione si mettano immediatamente al lavoro per sostenere al meglio questo progetto strategico. Siamo coinvolte tutte le realtà del profit e del non profit.
Grande delusione, invece, per il Tribunale Unificato dei Brevetti: sarà Milano la candidata italiana, mentre Torino fa registrare una sconfitta che brucia. Vedere il TUB assegnato a Milano dice di un’incapacità del nostro sistema politico di considerarsi un corpo solo quando c’è da fare gli interessi del territorio, senza cedere a una costante e bizzarra sudditanza psicologica nei confronti del capoluogo lombardo.
Ora la sfida non è finita: se Milano sarà la città prescelta quale sede del TUB, compito del nostro territorio sarà impostare una collaborazione alla pari, senza soggezione di sorta, con il capoluogo lombardo: perché una direttrice (in questo caso, l’asse nord-ovest dell’innovazione) funzioni, entrambi i suoi fulcri devono operare in maniera paritetica. 

Patrocinio della Regione e del Consiglio Regionale ai soli eventi completamente accessibili e fruibili

Lo chiedo a Palazzo Lascaris con un Ordine del Giorno appena depositato: il principio, che deve valere sia per i patrocini onerosi sia per quelli gratuiti, si estende anche ai patrocini degli organismi consultivi.

Niente più contributi né benefit per le manifestazioni con barriere architettoniche o comunque non accessibili e fruibili alle persone con disabilità: lo chiedo a Palazzo Lascaris con un Ordine del Giorno appena depositato. Se il Consiglio Regionale approverà il mio atto, gli eventi di cultura, sport e spettacolo organizzati sul territorio regionale dovranno garantire la totale assenza di barriere architettoniche per poter contare su convenzioni e contributi da parte della Regione Piemonte, del Consiglio Regionale e degli organismi consultivi. È dovere del governo regionale garantire un facile accesso per tutti alle manifestazioni pubbliche. La Deliberazione dell’Ufficio di Presidenza numero 180/2019, attualmente in vigore a livello regionale, non subordina la concessione dei patrocini alla garanzia di totale accessibilità. La Regione Piemonte si adegui, da questo punto di vista, agli standard e alle normative di altre Regioni italiane, Marche su tutte. Con il mio atto chiedo che solo i progetti completamente accessibili e fruibili a tutti siano patrocinati o finanziati dalla Regione Piemonte e dal Consiglio Regionale.

Nessuno resti escluso dal Voucher Scuola

Libertà di educazione: ho presentato in Consiglio Regionale un Ordine del Giorno per impegnare la Giunta a reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire il versamento dell’assegno di studio per l’iscrizione e frequenza (valido per le Scuole Paritarie) a tutti gli aventi diritto. Al momento, centinaia di alunni e di famiglie sono tagliate fuori, pur con richieste formalmente accolte: mancano i soldi.

Questa Maggioranza in Consiglio Regionale tiene davvero, come più volte affermato, al principio della libertà di educazione? Se sì, avrà presto una nuova occasione per dimostrarlo, con i fatti (cioè, con il voto in Aula) e non con le parole. Ho appena presentato un Ordine del Giorno per chiedere che la Giunta aumenti a bilancio le risorse necessarie a coprire tutte le richieste approvate di assegni di studio per il pagamento delle spese di iscrizione e frequenza (“Voucher Scuola” valevoli per le Scuole Paritarie). Risultano accolte, per l’anno in corso, 3.705 domande, contro le 2.928 dello scorso anno. Al 23 luglio 2020, però, soltanto 3.164 di queste 3.705 domande di iscrizione e frequenza sono state finanziate. Non solo il significativo aumento di richieste rispetto allo scorso anno, ma anche e soprattutto l’assoluta mancanza di attenzione e programmazione da parte di Maggioranza e Giunta sul tema della libertà di educazione e del diritto allo studio hanno portato a questa situazione. Questo stesso governo regionale ha più volte affermato di voler garantire una piena e autentica libertà di educazione. Garantire a tutte le famiglie una reale libertà di scelta significa difendere quei principi di pluralismo, libera scelta e democrazia che nel 2000, con la Legge Berlinguer sulla parità scolastica, erano sembrati acquisiti. Conto che i colleghi a Palazzo Lascaris votino a favore del mio atto, che chiede il reperimento, in occasione del primo assestamento utile di bilancio, delle risorse finanziarie aggiuntive necessarie a garantire l’esaurimento delle graduatorie e, dunque, l’assegnazione della somma dovuta a tutti gli aventi diritto. Sostenere le Scuole Paritarie è oggi più importante che mai e significa sostenere il sistema pubblico tout court.