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Autore: Redazione sito

L’ex Circolo Ettore Valli è da troppi anni una macchia su un’area che sta cercando di cambiare volto

Prendiamo atto con dispiacere che la situazione di stallo continua.

L’ex Circolo Ettore Valli è da troppi anni una macchia di degrado in un’area cittadina che, al contrario, negli ultimi tempi sta cambiando, con investimenti anche importanti, il proprio volto. C’è inoltre un rilevante portato storico e culturale da difendere. L’area deve tornare a disposizione della cittadinanza e della collettività, nell’assoluto rispetto delle norme e delle regole della civile convivenza. Questo compito – ormai è chiaro – passerà in eredità alla prossima Amministrazione, non essendo stato portato a termine da questa Giunta.

Lungo Dora Napoli, Santa Giulia e altrove: impedire ai minimarket di comportarsi come bar da asporto aperti fino a tarda sera

Il Comune intervenga in deroga per anticipare – in zone cruciali della città – la chiusura di quelle attività che vendono birre e altri alcolici da frigo ben oltre l’orario di chiusura di bar e locali: evidente il rapporto di causa-effetto con assembramenti (che talvolta degenerano in risse) e abbandoni di vetro (per esempio sul Lungo Dora Napoli). Presenterò un’interpellanza in Comune.

Chiederò con un’interpellanza all’Amministrazione di intervenire in deroga e anticipare la chiusura – in zone come Aurora o Santa Giulia – di quelle attività che, in teoria presentandosi come minimarket, in pratica svolgono la funzione di distributori di bevande alcoliche fredde da asporto aperti 24 ore su 24 o quasi. Molte di queste attività sono veri e propri epicentri di degrado. Attorno a questi esercizi si formano, fino alle ore piccole della notte, assembramenti che talvolta degenerano in risse (vedi quanto successo domenica in zona Aurora). I vetri delle bottiglie – birra, superalcolici, vino – sono poi abbandonati a terra o direttamente nel fiume (vedi ancora Lungo Dora Napoli). La chiusura anticipata in alcune zone della città o comunque il divieto di vendere bevande da frigo dopo l’orario di chiusura dei normali esercizi di somministrazione sono misure necessarie. Presenterò, sul tema, un’interpellanza in Sala Rossa.

Vaccinare o curare? Non è accettabile arrivare al punto di dover scegliere

La curva epidemica cresce, le patologie non COVID non sono scomparse per magia, la campagna vaccinale deve accelerare: evitiamo che si scateni la “tempesta perfetta”. Il personale sanitario è già attualmente sotto pressione, urge coinvolgere medici di base e farmacisti per i vaccini: appena discusso in Consiglio Regionale il mio Question Time sull’argomento.

Non vogliamo arrivare al punto di dover scegliere se vaccinare contro il COVID-19 o curare i cittadini piemontesi. Mentre i reparti COVID stanno per riaprire in molti dei nostri Ospedali, la campagna vaccinale è in corso e anzi deve accelerare; inoltre, le patologie non COVID non sono improvvisamente scomparse ed è nostro dovere continuare a curare le persone che ne sono affette. Evitiamo che si scateni la “tempesta perfetta” in una fase nella quale la curva epidemica sta salendo e nella quale la campagna vaccinale è in corso e anzi deve accelerare. Ho portato il tema in Consiglio Regionale con un Question Time, per chiedere un aumento delle risorse disponibili. Il personale in arrivo da Roma non è sufficiente e il piano Arcuri presenta carenze evidenti (sarebbero dovuti arrivare in Piemonte mille tra medici e infermieri promessi:ne abbiamo visti 250). La Regione per prima deve fare la propria parte: ai medici di base non è ancora stato consentito di somministrare il vaccino nei rispettivi studi (a differenza, per esempio, di Emilia Romagna e Lazio) e gli stessi farmacisti, con i quali la Regione Piemonte aveva firmato un accordo a gennaio, attendono indicazioni. L’Assessore Icardi ha espresso l’intenzione coinvolgere anche personale in pensione, specializzandi e Volontari. Vigileremo sui vari fronti.

QUESTION TIME – Quali misure per fronteggiare al meglio l’emergenza epidemiologica in corso considerate le necessità di sopperire alla carenza di personale sanitario e di accelerare la campagna vaccinale in atto?

Premesso che:

• in questi mesi di emergenza epidemiologica il personale sanitario delle Asl e degli ospedali è preposto alla somministrazione del vaccino anti-SARS-CoV-2/COVID-19 e altresì alla cura dei pazienti.

Rilevato che:

• negli ospedali è iniziata la preparazione per la riapertura a breve dei reparti Covid;
• i reparti ospedalieri si stanno nuovamente riempiendo a causa del sempre maggiore aumento dei contagi;
• è necessario somministrare il vaccino il più rapidamente possibile per far fronte alla situazione emergenziale e arrestare il diffondersi dell’epidemia.

Tenuto conto che:

• la crisi epidemiologica in corso sta colpendo in maniera drammatica le strutture sanitarie;
• la carenza di personale sanitario rischia di provocare serie conseguenze e mettere a dura prova le ASL e le strutture ospedaliere, i cui operatori si trovano a dover assistere al meglio i pazienti positivi ed al contempo somministrare quante più dosi possibili di vaccini.

Constatato che:

• la questione è stata altresì portata alla luce dall’articolo “Poco personale, l’incubo delle Asl “o si vaccina o si cura nei reparti” (pubblicato su “La Stampa” del 28/02/2021), dal quale emerge da un lato il problema della disponibilità dei vaccini che non stanno arrivando nelle quantità attese e
dall’altro le difficoltà organizzative e logistiche nel somministrare il più rapidamente possibile i vaccini già consegnati;
• è verosimile che il personale al lavoro nelle ASL e negli ospedali si trovi presto ad affrontare la campagna vaccinale in corso con i reparti pieni;
• lo Stato ha promesso l’arrivo di nuovo personale sanitario, che tuttavia non è ancora arrivato inalcune ASL (in altre, sono arrivate solo poche unità).

Considerato che:

• c’è l’intenzione di raddoppiare le vaccinazioni: 20 mila dosi da fine marzo;
• il personale sanitario al momento operativo è ben lontano dall’essere sufficiente per numero ad affrontare le molte e diverse necessità;
• i medici di base sono attualmente impiegati a mezzo servizio e non è ancora stato loro consentito di somministrare il vaccino nei rispettivi studi;
• anche i farmacisti, con i quali la Regione Piemonte aveva firmato un accordo a gennaio, attendono indicazioni;
• in altre Regioni, tra le quali Emilia Romagna e Lazio, i medici di famiglia hanno iniziato la somministrazione del vaccino.

Considerato, inoltre, che:

• appare necessario aumentare il numero di risorse al fine di affrontare al meglio questa situazione emergenziale e salvaguardare la salute dei cittadini;
• la Regione Piemonte deve predisporre azioni di sostegno al fine di assicurare un adeguato numero di personale sanitario in grado di far fronte all’emergenza sanitaria;

Interroga l’Assessore per sapere, anche alla luce di quanto esposto in narrativa, quali siano le intenzioni di questa Giunta al fine di sopperire alla carenza di personale sanitario, considerata la necessità di accelerare la campagna vaccinale e dunque di fronteggiare al meglio l’emergenza epidemiologica in corso.

Vigili addio, a Mirafiori Sud è ora emergenza vandalismo e microcriminalità

Difficile non vedere un nesso di causa-effetto tra la chiusura della sede della Municipale in via Morandi e le tante violazioni registrate in queste ultime settimane. Discussa poco fa in Consiglio Comunale la mia interpellanza sull’argomento. L’apertura di un’interlocuzione con ATC per l’assegnazione dei locali è, invece, una buona notizia.

Dalla chiusura della sede di via Morandi, a Mirafiori Sud si sono verificati tanti episodi di microcriminalità o vandalismo. Difficile non vedere un rapporto di causa-effetto rispetto alla mancanza, in una zona che ha già perso la sede dei Carabinieri, di una presenza territoriale fissa della stessa Polizia Municipale. Nel quartiere si sta diffondendo un senso di insicurezza chiaramente percepito tra i cittadini. Già nelle prime settimane dell’anno ci sono giunte le seguenti segnalazioni: alberi abbattuti sistematicamente durante la notte nel Parco Sangone; individui che praticano motocross all’interno del parco; accumulo di rifiuti in più parti del parco; danneggiamento e asportazione dei giochi dell’Asilo Nido “I Gabbiani” in via Fratelli Garrone; danneggiamento dell’altalena ai giardini di via Somalia; danneggiamento della base in legno dell’altalena presso l’area giochi via Artom; l’ulteriore devastazione dell’area giochi dietro Le Cupole di via Artom. La percezione di una minore presenza di Agenti (che fanno riferimento, ora, alla lontana via Pinchia) sul territorio preoccupa i residenti e, di contro, favorisce chi ha intenzioni sconvenienti. Mi auguro che ora l’Amministrazione tenga conto del numero di violazioni commesse in quella zona, evidentemente da persone sicure di essere un po’ meno controllate, e prenda contromisure.

È una buona notizia, invece, l’apertura di un’interlocuzione con ATC per l’assegnazione dei locali di via Morandi, come riferito dalla Sindaca Appendino in risposta alla mia interpellanza.