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Autore: Redazione sito

INTERPELLANZA – La realizzazione del progetto “Vanchiglia zona 30” avvenga in armonia con le esigenze dei residenti

PREMESSO CHE

– con un’interpellanza presentata in data 26 ottobre 2020 (“Controlli in Vanchiglia della Polizia Municipale: strisce gialle, strisce blu, hanno senso solo se ci sei tu”, mecc. 2020 02296) lo scrivente citava quanto pubblicato da numerosi organi d’informazione e da un comunicato stampa del 22 maggio 2020 pubblicato sul sito istituzionale della Città di Torino (“Partiranno lunedì prossimo, 25 maggio, le operazioni di tracciatura che trasformeranno una parte degli stalli per la sosta a pagamento della zona Vanchiglia in strisce giallo e blu, con l’obiettivo di garantire a residenti e dimoranti un posto auto di sera e alla notte. Gli spazi saranno individuati su uno dei due lati delle strade lungo le vie Artisti (lato sud), Santa Giulia (lato nord, nel tratto compreso tra lungo Po Machiavelli e via Denina), Sant’Ottavio (lato ovest, nel tratto compreso tra i corsi Regina Margherita e San Maurizio), Buniva (lato ovest). Il completamento delle operazioni è previsto per l’8 giugno, condizioni metereologiche permettendo. Gli stalli riconoscibili dalle strisce di due colori e dall’apposita segnaletica verticale saranno riservati, dalle 19.30 alle 8 del giorno seguente, a residenti e dimoranti in possesso di un permesso di sosta rilasciato da GTT.”) e richiamava i contenuti espressi nella delibera della Giunta Comunale del 5 maggio 2020 (“Istituzione sosta riservata ai residenti nelle zone di sosta a pagamento”, mecc. 2020 00977) con cui si annunciava la “volontà dell’Amministrazione, viste anche le richieste presentate in diverse occasioni in sedute consigliari presso le sedi delle Circoscrizioni, di procedere con la regolamentazione in via generale della sosta riservata ai residenti in orario serale, in tutte le zone in cui è già in vigore la sosta a pagamento, con particolare attenzione a quelle aree in cui la domanda di sosta è elevata, soprattutto in fascia serale, a causa della presenza di esercizi commerciali nel settore della somministrazione e ristorazione. È stato quindi richiesto a tutte le Circoscrizioni, ove sono presenti aree di sosta a pagamento, di indicare all’Assessorato alla Mobilità in quali aree istituire stalli riservati ai residenti in orario serale. Al fine di garantire omogeneità di regolamentazione all’interno di tutte le aree ove è o sarà presente la sosta a pagamento, si ritiene opportuno che per l’individuazione degli stalli vengano adottati gli stessi criteri utilizzati per la zona D3, ovvero che gli stalli riservati siano presenti su uno dei due lati della strada, esclusi corsi e vie di grande scorrimento. Sempre al fine di uniformare la regolamentazione della sosta riservata ai residenti in tutte le aree della città in cui vige la sosta a pagamento, si intendono revocare i provvedimenti di istituzione degli “stalli gialli”, cioè riservati ai residenti 24 ore su 24, istituiti nell’area di San Salvario con deliberazione della Giunta Comunale del 26 maggio 2015 (mecc. 2015 02203/119), convertendoli in “stalli giallo – blu”. Il provvedimento è giustificato anche dal fatto che la domanda di sosta in detta area è elevata soprattutto nella fascia serale, a causa della presenza di esercizi commerciali nel settore della somministrazione e ristorazione. Sono state quindi acquisite le proposte delle Circoscrizioni, relative alle aree in cui delimitare gli spazi di sosta riservati ai residenti in possesso dello specifico abbonamento.”, deliberando di “approvare l’istituzione della riserva di sosta, ai sensi dell’art. 7, comma 11, del Codice della Strada, con orario 19.30 – 8.00, per i veicoli dei residenti e dei dimoranti in possesso di specifico abbonamento, negli appositi spazi delimitati da segnaletica orizzontale di colore giallo e blu, all’interno dei perimetri delle aree di sosta a pagamento istituite o di futura istituzione sul territorio cittadino. Gli spazi di sosta saranno riservati su uno dei due lati della strada, così come sarà meglio specificato nelle ordinanze attuative, esclusi i corsi e le vie di grande scorrimento. L’abbonamento rilasciato ai residenti e ai dimoranti da GTT S.p.A. autorizzerà la sosta all’interno della sottozona a cui si riferisce ed in esclusiva negli spazi riservati dalle 19.30 alle 8.00 all’interno del perimetro della stessa sottozona;”, nonché rinviando “a successive Ordinanze dirigenziali l’individuazione degli spazi di sosta riservati nelle aree di sosta a pagamento nonché l’eventuale integrazione con disposizioni finalizzate alla migliore implementazione della disciplina in oggetto ed in ragione di esigenze e problematiche tecniche che venissero ad essere evidenziate nell’attuazione del provvedimento.”;

TENUTO CONTO CHE

– con la sopra citata interpellanza del 26 ottobre 2020 lo scrivente domandava all’Amministrazione: “1) quanti servizi della Polizia Municipale in Vanchiglia, in orario serale- notturno, sono stati dedicati all’accertamento del corretto utilizzo degli stalli gialli per verificare che fossero effettivamente occupati dai residenti (dalla tracciatura degli stalli giallo-blu in Vanchiglia fino al 25 ottobre 2020); 2) quante sanzioni sono state comminate nel medesimo periodo; 3) se il personale in servizio presso il Corpo di Polizia Municipale sia in numero tale da poter consentire un efficace controllo serale-notturno in tutte le zone della città in cui sono state e saranno tracciate le strisce gialle (accanto a quelle blu) per favorire la sosta dei residenti; 4) se per i controlli in orario serale-notturno possa essere incaricato anche il personale GTT o altri.”; – si riporta uno stralcio del verbale recante la risposta pronunciata dalla Sindaca nel corso della seduta del Consiglio Comunale del 30 novembre 2020: “In realtà l’interpellanza è sostanzialmente superata perché…. almeno credo nell’intento del Consigliere, perché è stata presentata il 26 ottobre. Noi avevamo preparato una risposta per il 10 novembre, poi non era stata discussa, in cui oggettivamente c’erano alcune problematiche legate al fatto che non era ancora terminata e non era stata ancora attivata, sostanzialmente, la sosta per i residenti perché mancavano tutta una serie di integrazioni per quanto riguarda la segnaletica verticale e orizzontale. Ad esempio, c’era via Santa Giulia, la segnaletica verticale non era posizionata correttamente perché c’era un problema rispetto a una palina; nella zona di via Guastalla, via Sant’Ottavio la verticale era coperta di impalcatura e il cantiere non era visibile, insomma, insomma tutta una serie., poi magari lascio la nota al Consigliere Magliano perché questa parte, in realtà, dell’interpellanza è superata, tant’è che la stessa Polizia Municipale ha segnalato, ovviamente, tutte queste problematiche che c’erano in modo tale da permettere poi ai dispositivi di controllo di partire come richiesto. Quindi in realtà ho un’integrazione appunto proprio di qualche giorno fa, per cui per rispondere poi al Consigliere: In seguito all’adeguamento della segnaletica verticale e orizzontale nelle zone di sosta riservate ai residenti di Vanchiglietta, il personale del Reparto sicurezza stradale integrata e del Corpo ha effettuato i primi servizi di controllo. Il primo è stato nella sera del 17 novembre, sono state accertate 15 violazioni per soste irregolari da parte di non aventi diritto”. Peraltro, aggiungo, giusto perché sicuramente il Consigliere continuerà ad avere l’attenzione alta sul tema, che sono stati ovviamente anche già previsti una serie di controlli per i prossimi mesi, sia per dicembre, sia per gennaio 2021, in alternanza a quelli già organizzati nel territorio delle Circoscrizioni 3, 4, 8, ovviamente salvo ulteriori implementazioni che valuteremo man mano. Quindi per rispondere, poi lascerò la nota in cui ci sono i dettagli di ogni singolo pezzetto della via dove c’erano delle problematiche legate alla segnaletica orizzontale e verticale, visto che non era ancora completata del tutto. I controlli sono iniziati a metà novembre, alla luce della sistemazione e appunto della cartellonistica corretta e al primo controllo, che è datato 17 novembre, ci sono state già 15 violazioni. I controlli proseguiranno nel mese di dicembre e di gennaio, ovviamente anche successivamente, e informeremo il Consigliere. Relativamente al punto 4: Sulla scorta degli accordi presi tra Città e GTT nel controllo della sosta nelle fasce serali e notturne, al momento non è impiegato personale GTT”, perché lo stiamo facendo, come dicevo, noi direttamente come Polizia Municipale. Invece torno un attimo al punto 3. Per il punto 3: Le verifiche serali e notturne all’interno delle zone riservate ai residenti, come già avviene nel territorio delle Circoscrizioni 3 e 4, saranno compiute mediante veicoli dotati di telecamere con sistema AD3 che consente di interfacciarsi nell’immediatezza con il supporto informatico GTT per il controllo sull’utilizzo regolare degli stalli.”;

CONSIDERATO CHE

– secondo quanto di conoscenza dello scrivente, nella primavera del 2021 dovrebbero prendere avvio i lavori relativi al progetto “Vanchiglia Zona 30”: si prevede un restyling del quartiere con l’ampliamento dei marciapiedi in prossimità dei plessi scolastici, la posa di alberi su via Santa Giulia e l’abbellimento delle vie con nuovo arredo urbano;

– tali interventi elimineranno circa una quarantina di posti auto in un’area che è in perenne sofferenza per la presenza di molteplici attività commerciali ed esercizi di somministrazione che attraggono centinaia di frequentatori;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

1. quali siano gli aggiornamenti che si intendano riferire, come annunciati dalla Sindaca nella risposta letta il 30 novembre 2020 (sopra citata), e aventi ad oggetto i controlli della Polizia Municipale che si sarebbe previsto di svolgere nei mesi di dicembre e gennaio;

2. se, contestualmente alla prossima realizzazione del progetto “Vanchiglia zona 30”, l’Amministrazione intenda riservare alla sosta dei veicoli di residenti e dimoranti con permesso E1 (con orario 19,30-8) entrambi i lati di via Santa Giulia e i controviali di corso Regina Margherita e corso San Maurizio compresi tra Rondò Rivella e Lungo Po Machiavelli.

Silvio Magliano

Materne Paritarie, puntualità dei contributi necessaria alla tenuta del sistema: che cosa ne pensa l’Amministrazione?

Lo chiederò alla Giunta lunedì con un’interpellanza: Istituti a rischio se i contributi dovuti non saranno erogati nei tempi previsti. Dopo un 2020 terribile, le ultime settimane di attività a singhiozzo sono state un ulteriore forte colpo subito. 

Lunedì in Consiglio Comunale chiederò alla Giunta Appendino, con un’interpellanza, quando l’Amministrazione abbia intenzione di versare il contributo comunale 2020 alle Materne Paritarie. La puntualità nell’erogazione dei fondi comunali a sostegno delle Scuole Paritarie FISM (Federazione delle Materne) è ancora più determinante alla luce della crisi pandemica e delle passate settimane di Zona Rossa, che hanno fatto sentire pesantemente i propri effetti negativi. Dopo un 2020 tremendo, gli ultimi mesi di attività a singhiozzo hanno inferto un nuovo, tremendo colpo alle Scuole. Chiederò inoltre se l’Amministrazione abbia individuato altre modalità per sostenere gli istituti scolastici paritari aderenti alla FISM in questa delicatissima fase, dal momento che la sola puntualità, pur necessaria, potrebbe non essere sufficiente. Il ruolo delle Materne è fondamentale inoltre per garantire alle mamme e ai papà la possibilità di conciliare famiglia e lavoro e i rispettivi tempi nel corso della giornata e della settimana. Le Materne Paritarie aderenti alla FISM ospitano oltre 5.500 bambini e danno lavoro a più di 500 persone. Molto spesso i versamenti del Comune sono erogati con forti e gravi ritardi, fatto che, come Moderati, abbiamo più volte portato all’attenzione dell’Amministrazione con atti consiliari presentati in questi anni. Non possiamo permetterci che il sistema delle Scuole Paritarie crolli: in gioco c’è la libertà di educazione, diritto costituzionalmente sancito, e il futuro di tante Scuole Paritarie (messe in gravissima difficoltà dagli ultimi mesi di emergenza); ma si tratta anche di difendere centinaia di posti di lavoro e, in ultima analisi, la tenuta dell’intero sistema pubblico, che non avrebbe la possibilità strutturale, organizzativa e didattica di assorbire un improvviso e cospicuo surplus di alunni. 

Azzardo: lavorare per sostenere i soggetti fragili, non per smantellare una legge che funziona

Chiediamo un impegno, anche utilizzando i fondi del Recovery Fund, per garantire nuove prospettive professionali a chi attualmente è impegnato nel comparto. Si mantenga alta l’attenzione sulle infiltrazioni del crimine organizzato sia nei luoghi fisici del gioco d’azzardo sia per quanto riguarda il gioco online. Avevamo chiesto e ci saremmo aspettati fondi a bilancio per il sostegno dei soggetti ludopatici: ma non è stato messo un euro. Tra gli imprenditori del settore, chi si è adeguato per tempo non merita il danno e la beffa di una nuova modifica.

La ludopatia è un dramma sociale. Le sue conseguenze sulle persone colpite e sulle loro famiglie sono drammatiche da tutti i punti di vista. L’attuale modello legislativo consente di sostenere e proteggere i cittadini più fragili ed esposti. Tutte queste premesse portano a una conclusione logica: la legge del 2016 deve essere preservata, non smantellata. Condivido pienamente le parole espresse, con una nota congiunta, dalle commissioni regionali Caritas, Pastorale della Salute e Pastorale Sociale e del Lavoro: in una fase di crisi così drammatica urge concentrarsi sulle fasce a rischio e promuovere nuove opportunità professionali affinché chi ha un impiego nel comparto possa essere riassorbito.

Tornare indietro di anni non è la maniera giusta neppure per preservare posti di lavoro: servirebbe, semmai, un impegno in termini di risorse da investire nel reskilling delle professionalità interessate. Anche i fondi del Recovery Fund possono essere, in questo senso, utili. 

Va poi mantenuta alta l’attenzione sul rischio di infiltrazioni del crimine organizzato nel settore, sia nelle sale fisiche sia per quanto riguarda il gioco online. Il Bilancio è appena stato approvato: ci lascia di stucco che, come peraltro da noi richiesto, non un euro sia stato allocato per il sostegno dei soggetti ludopatici. A parole, parte del centrodestra è molto attenta al tema, ma non abbiamo visto, in merito, alcuna proposta di legge. Ancora una volta, rileviamo che le dichiarazioni e i fatti non collimano. Tra gli imprenditori del settore, infine, chi ha investito per adeguarsi non può, ora, subire insieme il danno e la beffa di vedere modificata la legge cinque anni dopo la sua approvazione.

Saranno finalmente sostituiti i dissuasori lungo la ciclabile di corso Francia: vittoria dei Moderati

Dopo anni di promesse non mantenute, la sostituzione dei manufatti con paletti flessibili in gomma è stata inserita nei progetti di mobilità da finanziare con risorse React-EU. Chiedevamo questo intervento da anni, accogliamo il risultato con soddisfazione: meglio tardi che mai. Il piano è stato appena presentato nella seduta della II Commissione del Consiglio Comunale. La Giunta garantisce tempi brevi: ci assicureremo che sia proprio così.

Dopo cinque anni di promesse a vuoto saranno finalmente sostituiti i dissuasori in materiale metallico lungo la pista ciclabile di corso Francia: una storica battaglia dei Moderati portata avanti in tutti questi anni con impegno costante e numerose interpellanze giunge così a un risultato positivo. Nuovi paletti flessibili in gomma saranno collocati “il prima possibile” lungo la posta: l’intervento è stato inserito nei progetti di mobilità da finanziare con risorse React-EU (primo lotto). Il piano è stato appena presentato in Commissione. Vigileremo sui tempi e sui modi. Gli attuali manufatti a spigolo vivo sono pericolosissimi per forma, collocazione e materiale. Dopo anni di disattenzione e rinvii, finalmente la Giunta dimostra un minimo di interesse per la sicurezza degli utenti di questa porzione di città. Nella notte tra il 10 e l’11 giugno 2015 Mattia Maggiora, Consigliere ventisettenne della Circoscrizione 3, perse la vita in seguito a un incidente in moto proprio a causa del violento impatto contro uno dei dissuasori. Simili tragedie non devono verificarsi mai più.

Il Villaggio Olimpico di Bardonecchia rischia di non farcela, ma la Giunta se ne lava le mani

Concedere o meno una sostanziale riduzione del canone che la Società D.O.C. scs (che gestisce la struttura) deve alla concessionaria Parcolimpico Srl non è “una questione tra soggetti privati,” come ha sostenuto l’Assessore Marrone rispondendo al mio Question Time appena discusso. È invece una questione politica: senza un intervento politico da parte della Regione Piemonte questo esempio di come le strutture olimpiche possano essere valorizzate rischia di non sopravvivere al secondo anno di pandemia e a quel punto il danno, in termini occupazionali e turistici, sarebbe gravissimo.

Per salvare il Villaggio Olimpico di Bardonecchia ho chiesto un impegno alla Giunta per arrivare a una riduzione sul canone che grava sulla Società D.O.C. scs: la Giunta ha dato una risposta formale, che in questo caso corrisponde a una dichiarazione di sostanziale disinteresse sul tema. Non si tratta, come abbiamo sentito a verbale, di una “questione tra soggetti privati”: è invece vero e proprio problema politico, con posti di lavoro che rischiano di saltare e un potenziale turistico che rischia di essere drammaticamente ridimensionato. La Regione Piemonte è membro della Fondazione 20 Marzo 2006, che ha concesso gratuitamente con convezione trentennale a Parcolimpico srl la gestione delle strutture olimpiche, tra cui il Villaggio Olimpico di Bardonecchia.

Gli introiti del Villaggio Olimpico sono crollati in quattordici mesi di pandemia, ma le spese fisse sono rimaste le stesse. Il canone pesa per una cifra pari a 1 milione di euro ogni anno. Una riduzione di questo canone era già stata richiesta e non concessa lo scorso anno. Continuare a chiedere, da parte di Parcolimpico a D.O.C., la piena cifra, al secondo anno di crisi e in queste condizioni, è semplicemente assurdo. Oltre tutto, il Villaggio Olimpico non ha mai ricevuto bonus né dal Governo né dalla Regione.

La Società D.O.C. scs, che gestisce il Villaggio dal 2011, è riuscita nonostante tutto, a prezzo di grandi sacrifici, a pagare alla concessionaria Parcolimpico Srl il dovuto per il 2020. Negli anni precedenti, una gestione saggia e oculata aveva rilanciato la struttura, ripianando i precedenti debiti e addirittura contribuendo a superare i tradizionali limiti stagionali invernali del locale turismo. Il Villaggio Olimpico ospita ogni anno tra estate e inverno circa 30.000 turisti e offre lavoro a oltre 100 persone. Questi posti di lavoro, questo capitale di competenze e questo potenziale turistico non devono andare sprecati. La Regione Piemonte deve fare la propria parte per preservarli.