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Autore: Redazione sito

INTERPELLANZA – Smart Parking e stalli disabili: l’Amministrazione inciampa dove il privato corre?

PREMESSO CHE

– con una deliberazione della Giunta comunale del 27 novembre 2018 (mecc. 2018 05794, il cui contenuto si intende richiamato integralmente) l’Amministrazione avviava la “Sperimentazione di un servizio informativo di smart parking per stalli disabili in area ospedali” affidando il servizio a 5T srl, società in-house del Comune di Torino, deliberando, tra l’altro, di “approvare l’offerta tecnico-economica presentata da 5T S.r.l., per lo sviluppo di un servizio smart parking disabili in area ospedali, che ricomprende una descrizione tecnica, il cronoprogramma di attività ed il quadro economico per un importo di Euro 130.000,00 IVA compresa;”;

– come riportato nel sito istituzionale della società 5T e nel relativo comunicato stampa del 28 giugno 2019: “SMART PARKING, A TORINO PARTE LA SPERIMENTAZIONE DEDICATA ALLE PERSONE CON DISABILITA’. A Torino, è partita la sperimentazione per fornire un servizio informativo di smart parking riservato alle persone con disabilità. L’iniziativa è stata promossa dal Comune di Torino per rispondere alle sentite esigenze di mobilità dei diversamente abili, in particolare per quella effettuata con trasporto privato, e verrà realizzata da 5T Srl, società in-house del Comune che gestisce la Centrale della Mobilità e dell’Infomobilità di Torino, e da Iren SpA, la multiutility che opera nei settori dell’energia elettrica, del gas, dell’energia termica per teleriscaldamento, della gestione dei servizi idrici integrati, dei servizi ambientali, e dei servizi tecnologici. In una prima fase, la sperimentazione sarà attivata su 132 stalli disabili presenti nelle aree attigue agli ospedali cittadini, in particolare nell’area limitrofa alla Città della Salute (Molinette, Sant’Anna, Regina Margherita, CTO). Successivamente, in base ai risultati ottenuti, si potrà valutare l’estensione anche ad altre zone ospedaliere della città (Martini, Mauriziano, Maria Vittoria). Per quanto riguarda gli aspetti più tecnologici, 5T si occuperà di infrastrutturare gli stalli interessati con sensori in grado di rilevarne lo stato di occupazione comunicando la relativa informazione ad un centro di controllo remoto. Mediante tali informazioni sarà poi possibile elaborare ed erogare un servizio di infomobilità di tipo “smart parking” allo scopo di comunicare agli utenti l’informazione in tempo reale sullo stato di occupazione dei parcheggi riservati alle persone con disabilità, mediante una mappa dedicata e mobile responsive (quindi fruibile sia da computer sia da smartphone) disponibile sul sito web Muoversi a Torino (www.muoversiatorino.it), il portale ufficiale di infomobilità della Città di Torino. Il nuovo servizio consentirà quindi agli automobilisti a bordo di vetture con contrassegno disabili di avere un’informazione utile per ottimizzare la propria ricerca di parcheggio. Inoltre, gli utenti disabili avranno a disposizione un’app per verificare la disponibilità dei posti riservati e, una volta raggiunto il parcheggio, identificarsi e certificare automaticamente il proprio diritto ad occupare lo stallo: attraverso questo canale, si potrà anche attivare in futuro un servizio di notifica per accertare e contrastare con tempestività eventuali occupazioni abusive di veicoli che non trasportino utenti disabili. Iren si occuperà di mettere a disposizione una rete di telecomunicazione IoT. La rete sarà composta da gateway, che sfruttano il protocollo di comunicazione LoRaWAN, a garantire la copertura del territorio cittadino e piattaforme per la gestione, manutenzione e visualizzazione dei dati. Sarà quindi possibile connettere dispositivi IoT di campo con la possibilità di ricevere e trasmettere dati, senza l’utilizzo di connessioni Wi-Fi o di operatori mobili. L’obiettivo di Iren è quello di dotare la città di Torino di una rete IoT (Internet of Things), capace di attivare servizi di interesse pubblico con bassi consumi energetici e ridotti costi di installazione e manutenzione. Per Paola Pisano, Assessora all’Innovazione del Comune di Torino, “Questa applicazione conferma la volontà di Torino di essere terreno di sperimentazione per nuove soluzioni capaci di migliorare la vita delle persone. Una tecnologia dolce, oltre che smart, che offre grandi vantaggi a fronte di un basso impatto nello spazio urbano. Grazie a Iren e 5T rendiamo più semplice la vita alle persone con disabilità e, nello stesso tempo, abbiamo il modo di testare questo nuovo strumento e di valutarne vantaggi e funzionalità, potenzialità di sviluppo e impatto economico positivo per il territorio” Per Maria Lapietra, Assessora ai Trasporti e alla Viabilità del Comune di Torino, “Così come per il trasporto pubblico locale si è alla ricerca di soluzioni che favoriscano la piena accessibilità per le persone con disabilità, con questa iniziativa si renderà più semplice e confortevole la ricerca di un parcheggio negli stalli riservati, con strumenti derivati dalle tecnologie più avanzate e innovative disponibili ad oggi. Grazie a Iren e a 5T queste tecnologie diventano un bene comune, un modo di ridurre barriere in un ambito, quello della mobilità urbana, dove l’innovazione può essere decisiva nel miglioramento della qualità della vita delle persone” “L’applicazione di soluzioni innovative per migliorare la qualità di vita delle persone – ha dichiarato il Presidente Iren Renato Boero – costituisce un esempio concreto di come la nostra vision trovi applicazione nella tecnologia e nello sviluppo d’impresa, driver fondamentali attraverso i quali raggiungere gli obiettivi di crescita sostenibile sui territori in cui operiamo. Per Iren è motivo d’orgoglio essere fra i partner di una sperimentazione ad alto contenuto tecnologico destinata a migliorare la mobilità delle persone diversamente abili in una città come Torino, che si conferma per l’ennesima volta, pioniera in ambito dell’innovazione a servizio dei cittadini”. Per Rossella Panero, Direttore Generale di 5T, “In generale le soluzioni di smart parking possono rendere più efficienti gli spostamenti in città, con notevoli risparmi di tempo e di stress. Con questo progetto, la Centrale della Mobilità del Comune di Torino si dota di un nuovo servizio che si rivolge ad un’utenza sensibile e attenta come quella delle persone con disabilità. Inoltre, la sperimentazione ci ha dato l’opportunità di mettere in relazione la nostra infrastruttura tecnologica con quella di Iren, aprendo nuove prospettive verso soluzioni di smart mobility più integrate sul territorio”.”;

– come ribadito dal sito Torino Wireless in data 1° luglio 2019: “Iren spa e 5T testano la soluzione per il parcheggio delle persone diversamente abili. Il servizio, lanciato il 28 giugno, fornisce in tempo reale informazioni sullo stato di occupazione degli stalli disabili, consentendo agli automobilisti a bordo di vetture con contrassegno disabili di ottimizzare la propria ricerca di parcheggio. La sperimentazione è attiva su un centinaio di stalli disabili presenti nelle aree attigue agli ospedali cittadini, in particolare quelli della Città della Salute (Molinette, Sant’Anna, Regina Margherita, CTO). Successivamente, a seguito dei risultati conseguiti, si valuterà l’estensione anche ad altre zone ospedaliere della città (Amedeo di Savoia, Mauriziano). Dal punto di vista tecnologico la sperimentazione consiste nel dotare gli stalli di sensori magnetici alimentati a batteria che rilevano con continuità la presenza di un veicolo e comunicano l’informazione tramite una rete IoT (Internet of Things) che sfrutta il protocollo LoRaWAN predisposta da Iren per le aree di sperimentazione. La tecnologia LoRaWAN permette di connettere dispositivi di costo contenuto (telecomandi, sensori, contatori) con la possibilità di ricevere e trasmettere piccole quantità di dati a distanze considerevoli, in alternativa all’utilizzo di connessioni Wi-Fi o di operatori mobili. I dati rilevati dal monitoraggio saranno veicolati tramite una rete di connettività e salvati su database centrali, ove sarà possibile analizzare i dati e gestire procedure di retroazione. Gli utenti potranno consultare le informazioni in tempo reale sullo stato di occupazione del parcheggio mediante una mappa dedicata e mobile responsive (quindi fruibile sia da computer sia da smartphone) disponibile sul sito web Muoversi a Torino (www.muoversiatorino.it), il portale ufficiale di infomobilità della Città di Torino. Inoltre, gli utenti disabili avranno a disposizione un’app per verificare la disponibilità dei posti riservati e, una volta raggiunto il parcheggio, identificarsi e certificare automaticamente il proprio diritto ad occupare lo stallo: attraverso questo canale, si potrà anche attivare in futuro un servizio di notifica per accertare e contrastare con tempestività eventuali occupazioni abusive di veicoli che non trasportino utenti disabili. La sperimentazione rientra nell’ambito della collaborazione tra città di Torino e Iren spa, avviata con il progetto IoTorino che ha come scopo finale quello di dotare la città di un’ampia rete IoT (Internet of Things), capace di attivare servizi sfruttando una tecnologia a basso consumo energetico e contenuti costi di installazione e manutenzione.”;

CONSIDERATO CHE

– secondo quanto di conoscenza dello scrivente, pare che i 132 stalli di cui doveva occuparsi la sperimentazione affidata a 5T, richiamata nel paragrafo precedente, siano stati attrezzati con i sensori ma che manchi la tecnologia indispensabile per garantire una piena funzionalità;

– in sostanza, per quanto di conoscenza dello scrivente, pare che questi 132 stalli non siano ancora coperti dal sistema “smart parking”;

EVIDENZIATO CHE

– il 18 febbraio 2021, a distanza di un anno e mezzo e nelle more di conoscere i risultati della sperimentazione annunciata a giugno 2019 da 5 T, i cittadini hanno potuto leggere le seguente notizia, riportato da Torino Click (Agenzia quotidiana della Città di Torino, con sede a Palazzo Civico): “Al via la sperimentazione di DEPS, sistema di monitoraggio dei parcheggi riservati ai disabili. Con la posa dei primi sensori negli stalli riservati ai disabili di fronte all’ospedale Cottolengo oggi è stata avviata la sperimentazione di DEPS, progetto della startup IOT Solutions presentato nell’ambito di Torino City Lab, il laboratorio di innovazione a cielo aperto della Città di Torino. Il progetto DEPS – acronimo di “Disabled Easy Parking System” – mira a semplificare le operazioni di spostamento in città di una persona con disabilità. Tramite un’apposita app sarà infatti possibile conoscere in anticipo l’esatta ubicazione dei parcheggi e il loro stato di occupazione, a beneficio di una pianificazione ottimale degli spostamenti e di una più serena politica di mobility. DEPS si propone di affiancare la sperimentazione di 5T, che sta realizzando un servizio informativo di smart parking su 132 stalli disabili in zona ospedali, al fine di creare un protocollo aperto tra le varie tecnologie nascenti nel settore. Grazie alla collaborazione con Torino City Lab il progetto DEPS viene testato per la prima volta in una realtà urbana. Le aree di testing saranno due, l’ospedale Cottolengo e largo Cibrario, per un totale di 10 stalli interessati. Gli stalli saranno forniti di innovativi sensori a radiofrequenza inseriti nel manto stradale, con una batteria di lunghissima durata (5-7 anni) e costi di installazione e di fornitura minimi. Terminata la fase di posa dei sensori è prevista la fase di test dell’applicazione, che verrà rilasciata in via sperimentale ai soci della Consulta Persone in Difficoltà ed alla Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti sezione Torino, che contribuiranno a testare il servizio e l’app, sviluppata tenendo conto anche delle esigenze di utilizzo delle persone non vedenti. L’ultima fase del progetto prevede il monitoraggio degli stalli per comprendere il loro livello di utilizzo, proprio e improprio. Un momento di verifica importante per comprendere, ad esempio, se il numero di stalli riservati davanti all’ospedale siano sufficienti a coprire le reali esigenze degli utenti con disabilità dotati di Contrassegno Unico Disabili Europeo (CUDE). Allo stesso modo può essere interessante comprendere le dinamiche degli abusi, sia per prevenirli sia per garantire un servizio migliore agli effettivi aventi diritto. In questo frangente sarà possibile testare una ulteriore APP, dedicata unicamente al controllo di eventuali infrazioni in tempo reale. Il progetto DEPS si avvale del coinvolgimento di diversi attori: Consulta per le Persone in Difficoltà (CPD), Lions Distretto Ia1 – L.C. Stupinigi 2001, Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti sez. Torino (UICI) e la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa (CNA).”;

CONSIDERATO PERTANTO CHE

– non si hanno notizie certe della sperimentazione avviata da 5 T a giugno 2019 ma paiono di buon auspicio i risultati ottenuti dal soggetto privato, intervenuto un anno dopo nel medesimo alveo tecnologico;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quale sia lo stato della sperimentazione affidata a 5T con la DGC 2018 05794;
  2. se l’onere finanziario a carico dell’Amministrazione abbia trovato piena corrispondenza nel risultato raggiunto;
  3. per quali motivi dopo poco più di un anno sia stata concessa una sperimentazione nel medesimo settore di smart parking (relativa ad una decina di stalli disabili) ad una società privata;
  4. se e come, eccetto che per la recente conferenza stampa, l’Amministrazione abbia sostenuto il soggetto privato incaricato della sperimentazione e se per caso siano stati posti a carico del privato, a puro titolo esemplificativo, gli oneri relativi all’occupazione del suolo pubblico (diritti di segreteria, marche da bollo e altro) e ad altre incombenze;
  5. se l’Amministrazione desideri svolgere pubblicamente un raffronto tra costi pubblici e benefici collettivi relativi alla sperimentazione di 5T (a più di un anno dall’avvio del progetto) e quelli relativi alla sperimentazione avviata dal soggetto privato.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – La realizzazione del progetto “Vanchiglia zona 30” avvenga in armonia con le esigenze dei residenti

PREMESSO CHE

– con un’interpellanza presentata in data 26 ottobre 2020 (“Controlli in Vanchiglia della Polizia Municipale: strisce gialle, strisce blu, hanno senso solo se ci sei tu”, mecc. 2020 02296) lo scrivente citava quanto pubblicato da numerosi organi d’informazione e da un comunicato stampa del 22 maggio 2020 pubblicato sul sito istituzionale della Città di Torino (“Partiranno lunedì prossimo, 25 maggio, le operazioni di tracciatura che trasformeranno una parte degli stalli per la sosta a pagamento della zona Vanchiglia in strisce giallo e blu, con l’obiettivo di garantire a residenti e dimoranti un posto auto di sera e alla notte. Gli spazi saranno individuati su uno dei due lati delle strade lungo le vie Artisti (lato sud), Santa Giulia (lato nord, nel tratto compreso tra lungo Po Machiavelli e via Denina), Sant’Ottavio (lato ovest, nel tratto compreso tra i corsi Regina Margherita e San Maurizio), Buniva (lato ovest). Il completamento delle operazioni è previsto per l’8 giugno, condizioni metereologiche permettendo. Gli stalli riconoscibili dalle strisce di due colori e dall’apposita segnaletica verticale saranno riservati, dalle 19.30 alle 8 del giorno seguente, a residenti e dimoranti in possesso di un permesso di sosta rilasciato da GTT.”) e richiamava i contenuti espressi nella delibera della Giunta Comunale del 5 maggio 2020 (“Istituzione sosta riservata ai residenti nelle zone di sosta a pagamento”, mecc. 2020 00977) con cui si annunciava la “volontà dell’Amministrazione, viste anche le richieste presentate in diverse occasioni in sedute consigliari presso le sedi delle Circoscrizioni, di procedere con la regolamentazione in via generale della sosta riservata ai residenti in orario serale, in tutte le zone in cui è già in vigore la sosta a pagamento, con particolare attenzione a quelle aree in cui la domanda di sosta è elevata, soprattutto in fascia serale, a causa della presenza di esercizi commerciali nel settore della somministrazione e ristorazione. È stato quindi richiesto a tutte le Circoscrizioni, ove sono presenti aree di sosta a pagamento, di indicare all’Assessorato alla Mobilità in quali aree istituire stalli riservati ai residenti in orario serale. Al fine di garantire omogeneità di regolamentazione all’interno di tutte le aree ove è o sarà presente la sosta a pagamento, si ritiene opportuno che per l’individuazione degli stalli vengano adottati gli stessi criteri utilizzati per la zona D3, ovvero che gli stalli riservati siano presenti su uno dei due lati della strada, esclusi corsi e vie di grande scorrimento. Sempre al fine di uniformare la regolamentazione della sosta riservata ai residenti in tutte le aree della città in cui vige la sosta a pagamento, si intendono revocare i provvedimenti di istituzione degli “stalli gialli”, cioè riservati ai residenti 24 ore su 24, istituiti nell’area di San Salvario con deliberazione della Giunta Comunale del 26 maggio 2015 (mecc. 2015 02203/119), convertendoli in “stalli giallo – blu”. Il provvedimento è giustificato anche dal fatto che la domanda di sosta in detta area è elevata soprattutto nella fascia serale, a causa della presenza di esercizi commerciali nel settore della somministrazione e ristorazione. Sono state quindi acquisite le proposte delle Circoscrizioni, relative alle aree in cui delimitare gli spazi di sosta riservati ai residenti in possesso dello specifico abbonamento.”, deliberando di “approvare l’istituzione della riserva di sosta, ai sensi dell’art. 7, comma 11, del Codice della Strada, con orario 19.30 – 8.00, per i veicoli dei residenti e dei dimoranti in possesso di specifico abbonamento, negli appositi spazi delimitati da segnaletica orizzontale di colore giallo e blu, all’interno dei perimetri delle aree di sosta a pagamento istituite o di futura istituzione sul territorio cittadino. Gli spazi di sosta saranno riservati su uno dei due lati della strada, così come sarà meglio specificato nelle ordinanze attuative, esclusi i corsi e le vie di grande scorrimento. L’abbonamento rilasciato ai residenti e ai dimoranti da GTT S.p.A. autorizzerà la sosta all’interno della sottozona a cui si riferisce ed in esclusiva negli spazi riservati dalle 19.30 alle 8.00 all’interno del perimetro della stessa sottozona;”, nonché rinviando “a successive Ordinanze dirigenziali l’individuazione degli spazi di sosta riservati nelle aree di sosta a pagamento nonché l’eventuale integrazione con disposizioni finalizzate alla migliore implementazione della disciplina in oggetto ed in ragione di esigenze e problematiche tecniche che venissero ad essere evidenziate nell’attuazione del provvedimento.”;

TENUTO CONTO CHE

– con la sopra citata interpellanza del 26 ottobre 2020 lo scrivente domandava all’Amministrazione: “1) quanti servizi della Polizia Municipale in Vanchiglia, in orario serale- notturno, sono stati dedicati all’accertamento del corretto utilizzo degli stalli gialli per verificare che fossero effettivamente occupati dai residenti (dalla tracciatura degli stalli giallo-blu in Vanchiglia fino al 25 ottobre 2020); 2) quante sanzioni sono state comminate nel medesimo periodo; 3) se il personale in servizio presso il Corpo di Polizia Municipale sia in numero tale da poter consentire un efficace controllo serale-notturno in tutte le zone della città in cui sono state e saranno tracciate le strisce gialle (accanto a quelle blu) per favorire la sosta dei residenti; 4) se per i controlli in orario serale-notturno possa essere incaricato anche il personale GTT o altri.”; – si riporta uno stralcio del verbale recante la risposta pronunciata dalla Sindaca nel corso della seduta del Consiglio Comunale del 30 novembre 2020: “In realtà l’interpellanza è sostanzialmente superata perché…. almeno credo nell’intento del Consigliere, perché è stata presentata il 26 ottobre. Noi avevamo preparato una risposta per il 10 novembre, poi non era stata discussa, in cui oggettivamente c’erano alcune problematiche legate al fatto che non era ancora terminata e non era stata ancora attivata, sostanzialmente, la sosta per i residenti perché mancavano tutta una serie di integrazioni per quanto riguarda la segnaletica verticale e orizzontale. Ad esempio, c’era via Santa Giulia, la segnaletica verticale non era posizionata correttamente perché c’era un problema rispetto a una palina; nella zona di via Guastalla, via Sant’Ottavio la verticale era coperta di impalcatura e il cantiere non era visibile, insomma, insomma tutta una serie., poi magari lascio la nota al Consigliere Magliano perché questa parte, in realtà, dell’interpellanza è superata, tant’è che la stessa Polizia Municipale ha segnalato, ovviamente, tutte queste problematiche che c’erano in modo tale da permettere poi ai dispositivi di controllo di partire come richiesto. Quindi in realtà ho un’integrazione appunto proprio di qualche giorno fa, per cui per rispondere poi al Consigliere: In seguito all’adeguamento della segnaletica verticale e orizzontale nelle zone di sosta riservate ai residenti di Vanchiglietta, il personale del Reparto sicurezza stradale integrata e del Corpo ha effettuato i primi servizi di controllo. Il primo è stato nella sera del 17 novembre, sono state accertate 15 violazioni per soste irregolari da parte di non aventi diritto”. Peraltro, aggiungo, giusto perché sicuramente il Consigliere continuerà ad avere l’attenzione alta sul tema, che sono stati ovviamente anche già previsti una serie di controlli per i prossimi mesi, sia per dicembre, sia per gennaio 2021, in alternanza a quelli già organizzati nel territorio delle Circoscrizioni 3, 4, 8, ovviamente salvo ulteriori implementazioni che valuteremo man mano. Quindi per rispondere, poi lascerò la nota in cui ci sono i dettagli di ogni singolo pezzetto della via dove c’erano delle problematiche legate alla segnaletica orizzontale e verticale, visto che non era ancora completata del tutto. I controlli sono iniziati a metà novembre, alla luce della sistemazione e appunto della cartellonistica corretta e al primo controllo, che è datato 17 novembre, ci sono state già 15 violazioni. I controlli proseguiranno nel mese di dicembre e di gennaio, ovviamente anche successivamente, e informeremo il Consigliere. Relativamente al punto 4: Sulla scorta degli accordi presi tra Città e GTT nel controllo della sosta nelle fasce serali e notturne, al momento non è impiegato personale GTT”, perché lo stiamo facendo, come dicevo, noi direttamente come Polizia Municipale. Invece torno un attimo al punto 3. Per il punto 3: Le verifiche serali e notturne all’interno delle zone riservate ai residenti, come già avviene nel territorio delle Circoscrizioni 3 e 4, saranno compiute mediante veicoli dotati di telecamere con sistema AD3 che consente di interfacciarsi nell’immediatezza con il supporto informatico GTT per il controllo sull’utilizzo regolare degli stalli.”;

CONSIDERATO CHE

– secondo quanto di conoscenza dello scrivente, nella primavera del 2021 dovrebbero prendere avvio i lavori relativi al progetto “Vanchiglia Zona 30”: si prevede un restyling del quartiere con l’ampliamento dei marciapiedi in prossimità dei plessi scolastici, la posa di alberi su via Santa Giulia e l’abbellimento delle vie con nuovo arredo urbano;

– tali interventi elimineranno circa una quarantina di posti auto in un’area che è in perenne sofferenza per la presenza di molteplici attività commerciali ed esercizi di somministrazione che attraggono centinaia di frequentatori;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

1. quali siano gli aggiornamenti che si intendano riferire, come annunciati dalla Sindaca nella risposta letta il 30 novembre 2020 (sopra citata), e aventi ad oggetto i controlli della Polizia Municipale che si sarebbe previsto di svolgere nei mesi di dicembre e gennaio;

2. se, contestualmente alla prossima realizzazione del progetto “Vanchiglia zona 30”, l’Amministrazione intenda riservare alla sosta dei veicoli di residenti e dimoranti con permesso E1 (con orario 19,30-8) entrambi i lati di via Santa Giulia e i controviali di corso Regina Margherita e corso San Maurizio compresi tra Rondò Rivella e Lungo Po Machiavelli.

Silvio Magliano

Materne Paritarie, puntualità dei contributi necessaria alla tenuta del sistema: che cosa ne pensa l’Amministrazione?

Lo chiederò alla Giunta lunedì con un’interpellanza: Istituti a rischio se i contributi dovuti non saranno erogati nei tempi previsti. Dopo un 2020 terribile, le ultime settimane di attività a singhiozzo sono state un ulteriore forte colpo subito. 

Lunedì in Consiglio Comunale chiederò alla Giunta Appendino, con un’interpellanza, quando l’Amministrazione abbia intenzione di versare il contributo comunale 2020 alle Materne Paritarie. La puntualità nell’erogazione dei fondi comunali a sostegno delle Scuole Paritarie FISM (Federazione delle Materne) è ancora più determinante alla luce della crisi pandemica e delle passate settimane di Zona Rossa, che hanno fatto sentire pesantemente i propri effetti negativi. Dopo un 2020 tremendo, gli ultimi mesi di attività a singhiozzo hanno inferto un nuovo, tremendo colpo alle Scuole. Chiederò inoltre se l’Amministrazione abbia individuato altre modalità per sostenere gli istituti scolastici paritari aderenti alla FISM in questa delicatissima fase, dal momento che la sola puntualità, pur necessaria, potrebbe non essere sufficiente. Il ruolo delle Materne è fondamentale inoltre per garantire alle mamme e ai papà la possibilità di conciliare famiglia e lavoro e i rispettivi tempi nel corso della giornata e della settimana. Le Materne Paritarie aderenti alla FISM ospitano oltre 5.500 bambini e danno lavoro a più di 500 persone. Molto spesso i versamenti del Comune sono erogati con forti e gravi ritardi, fatto che, come Moderati, abbiamo più volte portato all’attenzione dell’Amministrazione con atti consiliari presentati in questi anni. Non possiamo permetterci che il sistema delle Scuole Paritarie crolli: in gioco c’è la libertà di educazione, diritto costituzionalmente sancito, e il futuro di tante Scuole Paritarie (messe in gravissima difficoltà dagli ultimi mesi di emergenza); ma si tratta anche di difendere centinaia di posti di lavoro e, in ultima analisi, la tenuta dell’intero sistema pubblico, che non avrebbe la possibilità strutturale, organizzativa e didattica di assorbire un improvviso e cospicuo surplus di alunni. 

Azzardo: lavorare per sostenere i soggetti fragili, non per smantellare una legge che funziona

Chiediamo un impegno, anche utilizzando i fondi del Recovery Fund, per garantire nuove prospettive professionali a chi attualmente è impegnato nel comparto. Si mantenga alta l’attenzione sulle infiltrazioni del crimine organizzato sia nei luoghi fisici del gioco d’azzardo sia per quanto riguarda il gioco online. Avevamo chiesto e ci saremmo aspettati fondi a bilancio per il sostegno dei soggetti ludopatici: ma non è stato messo un euro. Tra gli imprenditori del settore, chi si è adeguato per tempo non merita il danno e la beffa di una nuova modifica.

La ludopatia è un dramma sociale. Le sue conseguenze sulle persone colpite e sulle loro famiglie sono drammatiche da tutti i punti di vista. L’attuale modello legislativo consente di sostenere e proteggere i cittadini più fragili ed esposti. Tutte queste premesse portano a una conclusione logica: la legge del 2016 deve essere preservata, non smantellata. Condivido pienamente le parole espresse, con una nota congiunta, dalle commissioni regionali Caritas, Pastorale della Salute e Pastorale Sociale e del Lavoro: in una fase di crisi così drammatica urge concentrarsi sulle fasce a rischio e promuovere nuove opportunità professionali affinché chi ha un impiego nel comparto possa essere riassorbito.

Tornare indietro di anni non è la maniera giusta neppure per preservare posti di lavoro: servirebbe, semmai, un impegno in termini di risorse da investire nel reskilling delle professionalità interessate. Anche i fondi del Recovery Fund possono essere, in questo senso, utili. 

Va poi mantenuta alta l’attenzione sul rischio di infiltrazioni del crimine organizzato nel settore, sia nelle sale fisiche sia per quanto riguarda il gioco online. Il Bilancio è appena stato approvato: ci lascia di stucco che, come peraltro da noi richiesto, non un euro sia stato allocato per il sostegno dei soggetti ludopatici. A parole, parte del centrodestra è molto attenta al tema, ma non abbiamo visto, in merito, alcuna proposta di legge. Ancora una volta, rileviamo che le dichiarazioni e i fatti non collimano. Tra gli imprenditori del settore, infine, chi ha investito per adeguarsi non può, ora, subire insieme il danno e la beffa di vedere modificata la legge cinque anni dopo la sua approvazione.

Saranno finalmente sostituiti i dissuasori lungo la ciclabile di corso Francia: vittoria dei Moderati

Dopo anni di promesse non mantenute, la sostituzione dei manufatti con paletti flessibili in gomma è stata inserita nei progetti di mobilità da finanziare con risorse React-EU. Chiedevamo questo intervento da anni, accogliamo il risultato con soddisfazione: meglio tardi che mai. Il piano è stato appena presentato nella seduta della II Commissione del Consiglio Comunale. La Giunta garantisce tempi brevi: ci assicureremo che sia proprio così.

Dopo cinque anni di promesse a vuoto saranno finalmente sostituiti i dissuasori in materiale metallico lungo la pista ciclabile di corso Francia: una storica battaglia dei Moderati portata avanti in tutti questi anni con impegno costante e numerose interpellanze giunge così a un risultato positivo. Nuovi paletti flessibili in gomma saranno collocati “il prima possibile” lungo la posta: l’intervento è stato inserito nei progetti di mobilità da finanziare con risorse React-EU (primo lotto). Il piano è stato appena presentato in Commissione. Vigileremo sui tempi e sui modi. Gli attuali manufatti a spigolo vivo sono pericolosissimi per forma, collocazione e materiale. Dopo anni di disattenzione e rinvii, finalmente la Giunta dimostra un minimo di interesse per la sicurezza degli utenti di questa porzione di città. Nella notte tra il 10 e l’11 giugno 2015 Mattia Maggiora, Consigliere ventisettenne della Circoscrizione 3, perse la vita in seguito a un incidente in moto proprio a causa del violento impatto contro uno dei dissuasori. Simili tragedie non devono verificarsi mai più.