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Autore: Redazione sito

Salviamo la Basilica di Superga

A rischio funzioni religiose e museo: non permettiamo che questo simbolo cittadino chiuda i battenti. Anche la Città deve fare la sua parte. Non nascondo la mia preoccupazione, mi dispiace che le Istituzioni abbiano fatto, finora, davvero poco e che poche voci si stiano alzando a difesa della Basilica. Sul tema, ho appena presentato un’interpellanza in Consiglio Comunale. Salviamo Superga, poi torniamo a valorizzarne pienamente le potenzialità turistiche.

L’Amministrazione si adoperi per evitare il rischio che la Basilica di #Superga chiuda al pubblico già dalle prossime settimane. Lo chiedo a Palazzo Civico con un’interpellanza appena protocollata. In particolare, la chiesa e il museo rischiano di interrompere le funzioni e le attività già dal prossimo mese di luglio.

Con il mio atto chiedo alla Giunta come si stia muovendo per preservare un così importante simbolo religioso, architettonico e storico della nostra Torino e quali misure stia attuando e intenda attuare per scongiurare il rischio di chiusura. La Basilica di Superga riveste, non ultimo, un importante ruolo turistico, per quanto mai abbastanza valorizzato. 

Non nascondo la mia preoccupazione e il mio dispiacere per aver sentito poche voci alzarsi, in questi giorni, a difesa di questo simbolo cittadino. Scongiurare la chiusura di Superga è solo il primo passo: sarà poi necessario impegnarsi dal punto di vista finanziario e strategico, promozionale e trasportistico per una sua piena valorizzazione culturale e turistica.

Urge convocare un tavolo con tutte le parti interessate per individuare una soluzione positiva per questo monumento e per l’intera città. Se i Servi di Maria dovessero lasciare Superga, nel santuario non sarebbero più celebrate funzioni religiose e sarebbero interrotte le visite alla Cupola e alla Cripta Reale. L’Ordine dei Servi di Maria gestisce le attività di culto, mentre il controllo patrimoniale risulta in capo al Demanio; la ditta “Artis Opera” si occupa dei servizi di biglietteria, biblioteca, museo e bar. 

Anche l’Amministrazione Civica ha il dovere di fare la propria parte. La Basilica di Superga fu eretta, su voto di Vittorio Amedeo II, su progetto dell’architetto Filippo Juvarra. La prima pietra del santuario, dedicato alla Madonna delle Grazie, fu posta nel 1717. 

Mauriziano, niente approvazione della trasformazione in “Struttura Complessa Universitaria” della Reumatologia da parte della Giunta: occasione persa


La Giunta assicura che le cure e i servizi nei confronti dei pazienti sono e saranno sempre garantiti: prendiamo atto e vigileremo. Ma resta il rimpianto per un’opportunità mancata, che avrebbe portato fondi e prospettive. Adesso l’Assessore accetti di incontrare le Associazioni di Volontariato formate da pazienti e loro familiari che da mesi chiedono un confronto e un chiarimento.

“La Giunta valuterà in piena autonomia”: è molto più simile a un “no” che a un “sì” la risposta della Giunta al mio Question Time relativo alla mancata approvazione della modifica dell’Atto Aziendale dell’Ospedale Mauriziano che sancisce il passaggio dalla “Struttura Semplice” alla “Struttura Complessa Universitaria” della locale Reumatologia. “Le cure verso i pazienti rimangono inalterate” garantisce ancora l’Assessore Icardi: prendiamo atto e verificheremo che così sia nei fatti, dal momento che questa resta per noi l’assoluta priorità. 

La mancata approvazione di Giunta della trasformazione in “Struttura Complessa Universitaria” della Reumatologia Ospedaliera del Mauriziano è a tutti gli effetti un’occasione persa: una trasformazione che non solo avrebbe portato un valore aggiunto in termini di prestigio, ma anche ulteriori fondi e ulteriori prospettive per la ricerca. 

Questioni di simile rilevanza non dovrebbero essere influenzate da altre logiche che non siano quelle strettamente legate al bene dei pazienti e all’attività delle Associazioni di Volontariato di pazienti e famiglie. Ora mi auguro che la Giunta voglia ricevere le Associazioni che da mesi chiedono un momento di incontro che dovrà essere, a questo punto, anche un momento di chiarimento.

Lo scorso marzo l’Ospedale Mauriziano aveva modificato il proprio Atto Aziendale, recependo la richiesta di trasformazione da “Ospedaliera” in “Complessa Universitaria” della Reumatologia Ospedaliera dell’Ospedale medesimo. Tale modifica attende di essere approvata dalla Giunta Regionale, ma il tema non è mai stato discusso. Nella cura della sclerosi sistemica, patologia gravemente invalidante, la diagnosi precoce e il follow-up sono fondamentali. In questi 15 mesi di pandemia molte cure e terapie sono state annullate o posticipate.

Sostegno agli inquilini morosi ATC percettori di Reddito di Cittadinanza, la partita è ancora aperta

La Giunta, stimolata dalla mia interpellanza sul tema, non esclude, come da mia richiesta, di pensare alla convocazione di un Tavolo per valutare la possibilità di modificare la normativa: attualmente, chi percepisce il reddito di cittadinanza deve versare una quota minima raddoppiata per accedere al Fondo Sociale (che è lo strumento per supportare gli inquilini in difficoltà nel pagamento del canone). Una vera e propria stangata. Con il mio atto chiedevo anche un ulteriore rinvio dei termini per il pagamento: da questo punto di vista, invece, la Giunta non ha lasciato spiragli. Il problema è emerso quest’anno: fino all’anno scorso gli inquilini percepivano il reddito di inclusione, che non influiva in modo determinante sull’imponibile.

C’è speranza per gli inquilini morosi ATC percettori di Reddito di Cittadinanza, sui quali quest’anno grava la stangata del raddoppio della quota minima richiesta per accedere al Fondo Sociale. La Giunta, stimolata da una mia interpellanza sul tema appena discussa a Palazzo Lascaris, ha dichiarato di non escludere, come da richiesta dei Moderati, di istituire un Tavolo di Confronto finalizzato alla modifica delle regole per l’accesso al Fondo Sociale. Non sembrano esserci possibilità, invece, per quanto riguarda un’ulteriore proroga dei tempi di pagamento, cosa che avrebbe permesso a un maggior numero di inquilini di mettere insieme la somma richiesta.
Gli inquilini morosi percettori di Reddito di Cittadinanza rischiano, al momento, di subire una vera e propria batosta, trovandosi nella condizione di dover versare una quota minima doppia rispetto agli anni precedenti (quando percepivano il reddito di inclusione) per accedere al Fondo Sociale, con il quale si supportano gli inquilini in difficoltà nel pagamento del canone.

Mi sono soffermato su questa misura proprio alla luce della pessima gestione del Reddito di Cittadinanza. Il numero di percettori di Reddito di Cittadinanza è altissimo specialmente a Torino. In Piemonte, i percettori sono 120mila per assegni mensili pari a 557 euro in media. Chi ha pensato il Reddito di Cittadinanza non è stato in grado di valutare e prevedere le conseguenze a cascata sui territori. La crisi economica è durissima e le persone a basso reddito o senza lavoro pagheranno il prezzo più alto. Ragionare su come il Fondo Sociale possa trovare una dimensione ancora più inclusiva è necessario e urgente. I Moderati continuano a dare un giudizio molto negativo sul Reddito di Cittadinanza, che si è dimostrato per molti versi un modello di assistenza distorsivo del mercato del lavoro.
Con il Fondo Sociale, istituito nel 2013, la Regione Piemonte fornisce aiuto agli inquilini in difficoltà nel pagamento del canone ATC o dei servizi accessori, a condizione che i cittadini morosi incolpevoli siano in possesso del giustificativo di pagamento della quota minima pari al 14% del reddito e che il loro ISEE non superi i 6.398,75 euro. La domanda di contributo da parte degli assegnatari deve essere presentata alle ATC o ai Comuni. La proroga al 30 settembre 2021, deliberata dalla Giunta, dei termini di pagamento della quota minima è stata una prima misura, ma da sola non è sufficiente: chi a stento riusciva a versare la quota minima (480 euro) ora si trova a dover versare una cifra doppia. Lo scorso anno in Piemonte sono state 6.358 le richieste di cancellazione dei debiti per una spesa di 7,3 milioni da parte della Regione: a causa degli effetti della pandemia quest’anno le domande aumenteranno.

FOTONOTIZIA – Giardino di via Brusa: bene gli interventi previsti entro l’anno, adesso un accordo con la guardiania della vicina Scuola Gozzano e un’interlocuzione con la Circoscrizione

La Giunta rivela, rispondendo in Sala Rossa a una mia interpellanza, che un intervento per la riparazione dei giochi, delle attrezzature e della pavimentazione anti-trauma presenti nell’area giochi del giardino di via Brusa (Lucento) sarà effettuato entro l’anno: una buona notizia, che rischia tuttavia di rimanere fine a se stessa senza adeguate misure di controllo e deterrenza.

I custodi dell’adiacente Scuola Primaria Guido Gozzano hanno espresso la loro disponibilità a gestire l’apertura e la chiusura del giardino: un aiuto che sarebbe utilissimo, ma sul quale l’Amministrazione non si è espressa (benché uno dei miei quesiti fosse dedicato proprio a questa questione). Valorizzare le aree verdi dei nostri quartieri, a partire da questo giardino del quartiere Lucento, dovrebbe essere un obiettivo dell’Amministrazione. Senza un controllo costante, il rischio è che l’area verde sia nuovamente vandalizzata. Mi auguro che si entri, finalmente, in una logica diversa: evitiamo di “sprecare” migliaia di euro di denaro pubblico con interventi ripetuti ma effimeri; una funzione di custodia di questo tipo può essere un ottimo deterrente per evitare nuovi atti di vandalismo. Invito inoltre la Giunta a pensare a una possibile interlocuzione con la Circoscrizione, aprendo un Tavolo e pensando, per l’area, a un possibile progetto pilota.

Controviale di corso Unione Sovietica, bene il terzo stallo per le ambulanze: ora si realizzino i “nasi” di protezione in cemento

Appena discussa, sul tema, la mia interpellanza in Sala Rossa: la Giunta conferma il progetto di “controviale Zona 20”, urge ora garantire la sicurezza dei mezzi posteggiati anche alla luce dell’intenzione di non trasformare la configurazione degli stalli da “spina di pesce” a perpendicolari alla carreggiata. Al civico 221 ha sede la Confraternita Misericordia di Torino.

Sarà realizzato, di fronte alla sede della Confraternita Misericordia di Torino in corso Unione Sovietica 221, il terzo stallo per le ambulanze: una buona notizia, riferita dalla Giunta, poco fa in Sala Rossa, rispondendo alla mia interpellanza sul tema. Ma questa misura, da sola, non è sufficiente: adesso si proceda alla realizzazione dei “nasi” in cemento di protezione ai parcheggi, come peraltro previsto dai disegni planimetrici visionati dai rappresentanti dell’Associazione.

Terremo alta l’attenzione per verificare la compatibilità della Zona 20 nel controviale con l’operatività dei mezzi di soccorso. La modifica della configurazione dei posteggi, da “spina di pesce” a perpendicolari alla carreggiata, avrebbe garantito più sicurezza permettendo l’uscita dei mezzi in marcia avanti e non in retromarcia: ma un simile intervento non risulta, ha riferito la Giunta, possibile. A maggior ragione, dunque, è necessario garantire più sicurezza ai mezzi posteggiati con la realizzazione dei nasi.

La Confraternita di Misericordia di Torino, che ha la sua sede operativa presso la Parrocchia Madonna delle Rose, opera nel campo sanitario e sociale ed è Ente accreditato Regione Piemonte per la formazione AED. L’Associazione svolge servizio di Emergenza/Urgenza 118 in convenzione con la Regione Piemonte, attività relative al supporto della popolazione, trasporti sociali, Protezione Civile. L’Associazione è iscritta al Registro della Regione Piemonte e del Comune di Torino della Protezione Civile e delle Associazioni di Volontariato. Volontariato che, sempre e in particolare negli ultimi 15 mesi, ha confermato il proprio ruolo imprescindibile nella nostra città e società