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Autore: Redazione sito

Un Disability Manager in ciascuna delle Partecipate e un Diversity Manager per la Città di Torino

Queste le richieste che rivolgerò domani alla Giunta Comunale con un’interpellanza che sarà discussa alle ore 13.00 in Sala Rossa. Abbiamo visto quanto possa essere lungo e tortuoso il percorso di selezione e nomina di profili di questo tipo, pertanto urge accelerare i tempi. Il Diversity Manager, che eventualmente si potrà a sua volta estendere anche alle Partecipate, concorre alla creazione di un ambiente di lavoro in grado di valorizzare le potenzialità individuali tenendo conto delle diverse esigenze delle singole risorse umane (per esempio diversi carichi familiari e di cura o eventuali e diverse disabilità).

Ogni Partecipata del Comune di Torino ha un Disability Manager nel proprio organigramma? E nel caso: è una figura autonoma o coincide con un’altra figura dirigenziale? La Città di Torino intende dotarsi di un Diversity Manager? Queste le domande che rivolgerò alla Giunta Appendino, domani in Sala Rossa, con un’interpellanza.

La figura del Disability Manager è decisiva e fondamentale in tutti gli ambiti della Pubblica Amministrazione. Ne abbiamo avuto una prova con l’eccellente lavoro svolto dall’Avvocato Lepore. Il ruolo di monitoraggio e programmazione delle politiche pubbliche svolto dal Disability Manager in un’ottica di pari opportunità e di superamento delle barriere architettoniche, sensoriali e culturali è cruciale lungo la strada di una piena inclusione e di una piena accessibilità. Parallelamente alle funzioni di Disability Management pare opportuno integrare la figura del Diversity Manager.

Che cos’è il Diversity Manager
Il ruolo del Diversity Manager consiste nella gestione e organizzazione di ruoli e peculiarità individuali e delle esigenze specifiche che possono avere un’influenza determinante per la motivazione e l’efficienza al lavoro (per esempio peculiari esigenze di flessibilità, diverse situazioni di famiglia, diverse situazioni di carico famigliare e di cura, eventuali e diverse disabilità). È dimostrato dai fatti come la presenza in organico di un Diversity Manager – figura da anni affermatasi in molti Paesi del mondo – migliori il rendimento delle singole risorse umane e della squadra nel suo complesso. Il Diversity Manager può intervenire in ambiti quali progetti mirati di welfare aziendale, politiche interne di gestione della flessibilità a seconda delle diverse esigenze e gestione di elementi fisici e strutturali (per esempio, abbattimento di barriere architettoniche).
Invece il Disability Manager tiene in considerazione le esigenze delle persone con disabilità verso i servizi esistenti e concorre a mettere in atto o a esigere ogni azione volta a favorire luna piena accessibilità non solo urbanistica.

Abbiamo purtroppo visto in questi anni di GIunta Appendino quanto possano essere lunghe le operazioni di selezione e integrazione in organigramma di figure di questo tipo: occorre dunque accelerare i tempi per arrivare il prima possibile a una piena operatività dei profili selezionati.

INTERPELLANZA – Disability e Diversity Management e Amministrazione cittadina: traguardi raggiunti e orizzonti da inseguire

PREMESSO CHE

– con la Legge n. 18 del 3 marzo 2009 l’Italia ha ratificato la Convenzione ONU del 2006 sui diritti delle persone con disabilità, avviando così un significativo processo di cambiamento culturale e politico finalizzato a sostenere ogni azione utile alla promozione dei diritti delle persone con disabilità e della loro piena partecipazione alla vita attiva della propria comunità;

– con deliberazione della Giunta Comunale del 12 marzo 2013 (mecc. 2013 00881) la Città di Torino ha istituito la figura del/la Disability Manager; con la medesima deliberazione tale funzione è stata assegnata al Direttore Generale, avvalendosi per l’esercizio dei compiti assegnati di una apposita struttura amministrativa. Al fine di coordinare ed attivare il lavoro di rete trasversale il Direttore Generale, con determina dirigenziale n. 23 del 22 aprile 2014 066), ha provveduto a riorganizzare i già esistenti Gruppo di Lavoro Interdivisionale e il Tavolo Tecnico Permanente sull’Accessibilità, istituendo un unico Gruppo di Lavoro Interdirezionale, nominandone, contestualmente, i/le componenti;

RILEVATO CHE

– in data 10 dicembre 2018 il Consiglio Comunale della Città di Torino ha approvato il Regolamento “Disability Manager della Città di Torino” (mecc. 2018 00827), delibera istitutiva della figura del Disability Manager in seno alla struttura amministrativa della Civica Amministrazione;

– l’articolo 2 del nuovo Regolamento specifica le funzioni svolte dal Disability Manager: “Il/la Disability Manager, svolge un ruolo di monitoraggio delle politiche della Città e di supporto ai Servizi dell’Amministrazione, senza sovrapporsi e/o sostituirsi ai competenti Uffici dell’Amministrazione, attraverso una serie di azioni tra le quali rilevano quelle di seguito riportate:
a) promuove, all’interno dell’Amministrazione, una programmazione delle politiche pubbliche in un’ottica di pari opportunità e di superamento delle barriere architettoniche, sensoriali e culturali;
b) promuove l’esercizio dei diritti e delle opportunità di accesso/fruizione dei servizi comunali da parte delle persone con disabilità, con particolare riferimento ai diritti fondamentali, alla casa, al lavoro, alla formazione, alla cultura, all’assistenza, alla tutela della salute, all’istruzione, alla mobilità e allo sport, per quanto nelle attribuzioni e nelle competenze del Comune medesimo;
c) promuove iniziative pubbliche di sensibilizzazione sui temi dell’accessibilità, delle discriminazioni e disuguaglianze vissute dalle persone con disabilità, secondo una visione interazionale e relazionale della condizione stessa di disabilità;
d) raccoglie le istanze dei numerosi organismi ed enti, con particolare riferimento alle associazioni delle persone con disabilità, nel contesto delle forme istituzionalizzate di concertazione come formalizzate con atti deliberativi;
e) elabora proposte e promuove iniziative congiunte ovvero coordinate con altri soggetti pubblici e privati competenti nei temi in oggetto, per l’esercizio dei compiti di cui alla lettera a);
f) propone agli assessori/e e agli uffici competenti, protocolli di intesa con le Amministrazioni interessate, utili a poter espletare le sue funzioni;
g) effettua azioni di coordinamento e condivisione con i e le Disability Manager presenti sul territorio cittadino e nelle aziende partecipate dalla Città di Torino;
h) propone alla Città le Linee Guida cittadine sui diritti delle persone con disabilità e gli eventuali aggiornamenti che si rendessero necessari; le Linee Guida, che saranno approvate dalla Giunta Comunale con propria deliberazione, saranno oggetto di concertazione con le associazioni rappresentative delle persone con disabilità nel contesto delle forme istituzionalizzate di rappresentanza formalizzate con atto deliberativo;
i) si attiva con la collaborazione tecnica e amministrativa della Città per la stesura e l’approvazione del P.E.B.A. – Piano di Eliminazione di Barriere Architettoniche;
j) monitora l’attività e le politiche dell’Amministrazione affinché sia adeguata, nell’ambito delle risorse specificamente rese disponibili, a rispondere ai diritti delle persone con disabilità, nel quadro dell’ordinamento locale, regionale e nazionale;
k) proporre un Piano di Azioni Positive per i e le dipendenti del Comune di Torino con disabilità.”;

CONSIDERATO CHE

– parallelamente alle funzioni di Disability Management pare di rilevante interesse citare il tema del Diversity Management: nacque negli Stati Uniti negli anni Sessanta con il “Civil Right Movement”; negli anni Novanta giunse in Europa per far fronte alle discriminazioni razziali e dal 2009 l’Italia ha una “Carta per le pari opportunità e uguaglianza sul lavoro”;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

1. se presso gli organigrammi di tutte le società partecipate del Comune sia incardinata la figura del Disability Manager e se sia una figura autonoma o coincidente con il Direttore del Personale (o altra figura dirigenziale titolare di altre deleghe);

2. se l’Amministrazione abbia intenzione di dotarsi della figura del Diversity Manager e, successivamente, di estendere tale pratica alle società partecipate.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – I soliti tagli della solita Amministrazione per le solite periferie: il caso del trasporto pubblico a Mirafiori Sud

PREMESSO CHE

– in stretta connessione temporale con il completamento dei lavori per la stazione della metropolitana di piazza Bengasi, si è sviluppato il tema di “superficie”, ossia di quanto accadrà in merito ai parcheggi e ai collegamenti del trasporto pubblico con la stazione di piazza Bengasi;

– dal 1° giugno è entrata in vigore la revisione delle linee del trasporto pubblico locale, a cui farà seguito un nuovo aggiornamento già previsto per i prossimi mesi autunnali;

– il piano di riorganizzazione delle linee del TPL è stato condiviso da GTT, Città di Torino e AMP (Agenzia Mobilità Piemontese);

TENUTO CONTO CHE

– il piano di riorganizzazione delle linee del TPL gestito da GTT ha eliminato e/o modificato il percorso di alcune linee in una zona con densità di popolazione elevata quale è Mirafiori Sud;

– tale scelta, che coinvolge una delle zone cittadine caratterizzata da un’elevata età media della popolazione, provocherà lo scoraggiamento all’uso dei mezzi pubblici, proprio perché non rispondenti alle reali necessità ed esigenze di spostamento della popolazione;

– le modifiche dei percorsi riguardano le linee 14, 63, 34, 35, 63b, 18, 40;

– la linea 34, con il nuovo tragitto, escluderebbe del tutto il tratto di Strada Castello di Mirafiori, impedendo di fatto ai circa 4000 cittadini residenti (in quella zona) di poter raggiungere la zona ospedali;

– inoltre, la linea 34 non transiterebbe più sull’asse di via Farinelli dove è presente una struttura sanitaria denominata Presidio Sanitario Valletta, creando notevoli disagi agli utenti ed ai lavoratori della stessa;

– la nuova linea 63 (63 + 63/) escluderebbe un tratto di strada del Drosso e tutta strada Castello di Mirafiori, impedendo alla popolazione residente di raggiungere la zona ospedali nonché la zona centrale della città (ad esempio piazza Solferino);

CONSIDERATO CHE

– da un lato le politiche dei trasporti e dell’ambiente suggeriscono ai cittadini l’utilizzo della rete del trasporto pubblico, dall’altro lato l’Amministrazione ne impedisce de facto l’utilizzo da parte dei cittadini residenti in periferia (è questo il caso della estrema periferia sud, quartiere Mirafiori Sud);

– per l’ennesima volta il quartiere Mirafiori Sud viene depauperato da questa Amministrazione di servizi essenziali: era già capitato in precedenza in tema di sicurezza con la chiusura della sede circoscrizionale della Polizia Municipale di via Morandi;

– il 21 gennaio 2021 il Consiglio Circoscrizionale della Circoscrizione II ha votato ed approvato un’interpellanza avente per oggetto “POTENZIAMENTO DELLE LINEE DI COLLEGAMENTO DA C.SO UNIONE SOVIETICA VERSO V. PLAVA/V. ANSELMETTI/STR. DEL DROSSO”;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quali sarebbero i punti di forza scaturenti dalla riorganizzazione delle linee operata da GTT a favore dei cittadini di Mirafiori Sud;
  2. se l’Amministrazione intenda confermare la riorganizzazione delle linee urbane del TPL gestite da GTT ovvero se intenda avviare un’interlocuzione con la società di trasporti al fine di implementare il servizio fornito ai cittadini di Mirafiori Sud;
  3. se l’Amministrazione intenda avviare un’interlocuzione con la Circoscrizione e con i cittadini di Mirafiori Sud al fine di apprendere le esigenze del territorio in tema di trasporto pubblico;
  4. se, nelle more dell’individuazione di soluzioni efficaci per il territorio, si intenda predisporre l’attivazione di una linea STAR che garantisca il collegamento delle macro aree del quartiere Mirafiori Sud oggi non completamente servite dal servizio di trasporto pubblico (il cosiddetto “Villaggio”, l’area “Cime Bianche e l’area “Basse Lingotto”).

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Impossibile annoiarsi in corso Racconigi tra minisuk, occupazioni di case ATC e spaccio. Pare però che i cittadini onesti si siano annoiati di questa Amministrazione!

PREMESSO CHE

– ogni giorno, dal lunedì al sabato, in corso Racconigi si svolge il mercato all’aperto nel tratto compreso tra corso Peschiera e corso Vittorio Emanuele II;

– tra via Foresto e corso Vittorio Emanuele II trova da tempo collocazione un cospicuo numero di venditori abusivi che propongono in vendita merce di dubbia provenienza (con sottintesa sospensione dell’attività per alcune settimane in periodo di “lockdown”);

– lo scrivente effettuò un primo sopralluogo in data 18 luglio 2017, accompagnato da un gruppo di cittadini, ed è stato successivamente più volte ricontattato a causa dello scandaloso permanere di un’evidente e preoccupante situazione di degrado e illegalità;

– numerosi individui sostavano con auto e furgoni già dalle prime ore del mattino nel tratto del mercato compreso tra corso Vittorio Emanuele II e via Foresto;

– quando la Polizia Municipale abbandonava il mercato, terminate le operazioni di spunta, queste persone piazzavano a terra i loro teli, scaricavano quanto contenuto nelle auto e nei furgoni esponendo in vendita la loro merce (cianfrusaglie, articoli tecnologici di provenienza sospetta, abbigliamento, calzature, pelletteria, pentole e altre tipologie di merce compresi talvolta oggetti di valore);

– a seguito del sopralluogo del 18 luglio 2017 lo scrivente presentò un’interpellanza (mecc. 2017 03114) a cui la Giunta rispose manifestando l’impegno ad attivarsi per trovare soluzioni adeguate in tempi certi;

– seguirono altre 8 interpellanze, l’ultima fu presentata in data 11 giugno 2020 (mecc. 2020 01302);

PRECISATO CHE

– nel corso del tempo, unitamente alla presenza di venditori abusivi presso il mercato di corso Racconigi, è stata rappresentata allo scrivente (a dallo stesso esplicitata alla Giunta) la situazione del compendio immobiliare ATC situato al civico 25 di corso Racconigi: era stato narrato di un particolare quanto “curioso” viavai di personaggi che lasciava sottintendere una presenza legata al probabile spaccio e consumo di sostanze stupefacenti;

CONSIDERATO CHE

– negli ultimi tempi, in conseguenza delle limitazioni derivanti dal periodo di emergenza sanitaria, il problema degli abusivi presso il mercato di corso Racconigi ha conosciuto una flessione;

– la parte di mercato dalla casetta Smat alla Chiesa è semivuota durante la settimana, si potrebbe ripensare a un ulteriore accorpamento dei banchi per creare un senso di ordine;

– sta emergendo con recrudescente prepotenza la situazione delle case ATC di corso Racconigi 25: questi palazzi si stanno svuotando, pare siano rimaste un centinaio di famiglie;

– è stato riferito che nei cortili vi è un continuo viavai di gente poco raccomandabile a tutte le ore, spaccio (all’interno dei cortili con entrata all’angolo di via Revello) e probabili occupazioni abusive di unità immobiliari;

– inoltre, sempre secondo quanto narrato allo scrivente, gli alloggi dei piani rialzati vengono usati come deposito di oggetti di dubbia provenienza, i cortili sono pieni di mobili e oggetti abbandonati;

– in pratica, oltre ad avere occupato alcuni alloggi di corso Racconigi 25, entrata da via Foresto 5/A, queste persone spacciano all’interno dei cortili (più volte segnalato un continuo viavai di persone equivoche a tutte le ore del giorno);

– da ultimo, è stato recentemente segnalato il ritorno dei venditori abusivi presso il mercato di corso Racconigi;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se la Polizia Municipale stia proseguendo i controlli presso il mercato di corso Racconigi al fine di disincentivare la presenza dei venditori abusivi e quali i risultati raggiunti;
  2. se e come l’Amministrazione stia facendo fronte all’occupazione abusiva di immobili ATC presso il compendio di corso Racconigi 25;
  3. se la Polizia Municipale, eventualmente unitamente alle Forze di Polizia statali, abbia svolto o programmato interventi a fini di sicurezza urbana presso il compendio di corso Racconigi 25 (via Foresto 5) e quali i risultati conseguiti;
  4. se negli ultimi 12 mesi l’Amministrazione abbia ricevuto segnalazioni da parte dei cittadini aventi ad oggetto i temi richiamati nel presente atto (venditori abusivi presso il mercato di corso Racconigi, occupazioni abusive e spaccio nelle pertinenze e nelle adiacenze del compendio ATC di corso Racconigi 25) e quali le azioni conseguentemente pianificate e realizzate

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Giardino di via Fagnano: il tempo passa…e i problemi li risolverà la prossima Amministrazione

PREMESSO CHE

– proprio in corrispondenza dell’incontro tra via Giuseppe Fagnano e via Avellino, nel territorio della Circoscrizione IV, è situato un passaggio pedonale che conduce ad un giardino pubblico;

-tale area è aperta dal 2013, risulterebbe essere di proprietà comunale ed ha un confine, delimitato da una staccionata in legno, che lo separa dalla fascia di rispetto del fiume Dora Riparia;

– in data 10 novembre 2020 – rilevando che il giardino in oggetto era utilizzato prevalentemente come area cani sia dagli abitanti della zona (non essendovi nelle vicinanze altre aree appositamente attrezzate) sia da cittadini non residenti in zona, che i cani erano spesso senza guinzaglio, che l’area era priva di segnaletica ad indicarne la destinazione d’uso e che il cancello permetteva la possibilità ai conduttori dei cani di chiudersi dentro l’area e, infine, che l’area era caratterizzata da scarsa illuminazione e abbondante presenza di rifiuti e oggetti abbandonati – lo scrivente presentava un’interpellanza (mecc. 2020 02468) per domandare all’Amministrazione: “1) se il giardino abbia una destinazione d’uso specifica o se vi sia promiscuità tra utilizzo come “giardino” in senso stretto e area cani; 2) se sia possibile installare idonea segnaletica recante le regole in vigore presso il giardino (destinazione d’uso, orari e altre indicazioni utili ai fruitori e a prevenire controversie); 3) se, al fine di scongiurare un utilizzo improprio del giardino, l’Amministrazione intenda considerare la rimozione del cancello; 4) se sia possibile installare un punto di erogazione di acqua potabile; 5) se l’Amministrazione intenda interloquire con AMIAT al fine di incrementare i passaggi per la pulizia dell’area in oggetto;”;

CONSIDERATO CHE

– le risposte fornite dall’Assessore, nel complesso, individuavano in tutto o in gran parte la responsabilità degli interventi o comunque dell’avvio dell’iter amministrativo in capo alla competente Circoscrizione, aggiungendo che “AMIAT ha precisato che la pulizia dell’area segnalata, in linea con gli standard previsti per zone analoghe della città, avviene due volte a settimana (di norma martedì e venerdì) e che tale frequenza appare adeguata. Evidenzia inoltre che, in occasione dei controlli effettuati di recente, forse anche a causa della scarsa frequentazione per il lockdown, non sono emerse situazioni di particolare criticità; peraltro è indubbia, come anche specificato nell’interpellanza, la frequentazione talvolta del luogo da parte di persone con comportamenti poco rispettosi del decoro urbano” e che, per conto della Polizia Municipale, “il Comandante del Corpo ha riferito che il giardino sito in via Fagnano angolo via Avellino rientra tra le varie zone verdi monitorate, anche in orario serale, dal personale del Comando Sezione 4 della Polizia Municipale, al fine di prevenire situazioni di degrado o atti di vandalismo; come indicato nel testo dell’interpellanza, l’area risulta recintata e priva di qualsiasi segnaletica specifica, è fruibile da tutti i cittadini e potrebbe essere utilizzata anche dai conduttori o proprietari di cani. Recentemente non sono pervenuti esposti o segnalazioni relative ai disagi lamentati e durante le verifiche svolte non si sono riscontrati comportamenti contrari ai regolamenti vigenti o soggetti intenti a compiere atti di vandalismo; gli agenti hanno provveduto a segnalare agli uffici competenti eventuali necessità di interventi di pulizia o ripristino, quando accertati; i controlli proseguiranno, compatibilmente con gli altri compiti di istituto.”;

RILEVATO CHE

– le situazioni di criticità rappresentate nel precedente atto appaiono non risolte e nemmeno affrontate dai differenti livelli di amministrazione del territorio;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quali siano le attività svolte dall’Amministrazione negli ultimi 8 mesi per prendersi cura dei temi segnalati dallo scrivente con il precedente atto;
  2. quali siano state le interlocuzioni svolte dall’Amministrazione centrale con la competente Circoscrizione e quali i risultati a cui si  è giunti;
  3. quali le soluzioni migliorative che questa Amministrazione intenda presentare ai cittadini (con riferimento all’area  in oggetto)  entro la   fine  del  proprio mandato.

Silvio Magliano