
INTERPELLANZA – Orti urbani e piccola agricoltura durante il periodo di emergenza sanitaria: l’Amministrazione intende garantire l’economia circolare dell’autoconsumo?
PREMESSO CHE
- il significato, il valore e l’importanza che rivestono gli orti urbani per la Civica Amministrazione ha suggerito di dedicare a tale attività un apposito Regolamento comunale, il numero 363, intitolato “Regolamento per l’assegnazione e la gestione degli orti urbani”;
- gli orti urbani consistono in parti di terreni comunali (tra 50 mq e 100 mq) da destinarsi a orto che la Città assegna, tramite bando circoscrizionale, ai cittadini maggiorenni residenti in Torino che ne fanno richiesta, in forma individuale o in gruppo, nella misura di un appezzamento per richiedente;
- la finalità degli orti urbani è innanzitutto di valorizzare gli spazi sottraendoli al degrado e alla marginalità attribuendo loro la qualità di “aree a destinazione agricola”, contro il consumo del territorio e per la tutela dell’ambiente ed il miglioramento della qualità urbanistica dei luoghi;
- quella che piace definire come “carta dei valori” della piccola agricoltura degli orti urbani è indicata in modo molto esaustivo nell’articolo 1, comma 2 del predetto Regolamento:
- 1. sostenere la socialità e la partecipazione dei cittadini e la relativa possibilità di aggregazione, favorendo la coesione ed il presidio sociale;
- 2. insegnare e diffondere tecniche di coltivazione;
- 3. sostenere la produzione alimentare biologica e le essenze ortive tradizionali locali;
- 4. favorire attività didattiche nei confronti di giovani o di quanti desiderino avvicinarsi a questo tipo di attività (prevenzione ed educazione ambientale);
- 5. favorire attività terapeutiche di supporto a processi di riabilitazione fisica e psichica;
RILEVATO CHE
- le fortissime limitazioni imposte dai provvedimenti normativi del Governo e della Regione per contenere e contrastare la diffusione del contagio da COVID-19 hanno previsto, tra le molte prescrizioni, anche la chiusura degli orti urbani;
- la cura degli orti personali, in affitto o condivisi è stata evidentemente considerata alla stregua di un’attività ricreativa, celandone, disconoscendone o semplicemente non cogliendone la primaria funzione sociale ed economica: in molte situazioni chi coltiva lo fa per garantirsi cibo e per risparmiare sul costo della spesa;
- l’Amministrazione Capitolina guidata dal Sindaco Raggi, del medesimo colore politico dell’Amministrazione torinese, ha recentemente dettato precise regole per il mantenimento in funzione degli orti urbani: sono consentite la semina, l’innaffiatura, il raccolto e la piantumazione purchè eseguite in tempi brevi ed accedendovi a giorni alterni, fino ad un massimo di 3 giorni alla settimana;
CONSIDERATO CHE
- il Ministro delle Politiche Agricole, Sen. Teresa Bellanova, confessando di avere ricevuto numerose richieste, è recentemente intervenuta sul tema della piccola agricoltura consentendo la cura e la manutenzione di orti e terreni privati, anche in Comuni diversi da quello di residenza, purchè se ne certifichi la proprietà o il possesso, la produzione per autoconsumo e venga indicato il percorso per raggiungerlo;
- è necessario evidenziare la rilevante funzione sociale ed economica della piccola agricoltura svolta negli orti urbani: essendo destinata essenzialmente all’autoconsumo, considerando le difficoltà non solo economiche dell’attuale periodo di emergenza sanitaria, essa assume un valore ancora più accentuato poiché consente agli ortolani di consumare i prodotti del proprio appezzamento a fronte di un risparmio sull’esborso per la spesa quotidiana;
- si intende esprimere in questa sede l’auspicio che anche nella nostra città si possa quanto prima concedere l’opportunità di proseguire la cura degli orti urbani e la raccolta dei prodotti, pur ponendo regole armoniche rispetto alle prescrizioni nazionali e regionali in materia di contrasto e contenimento del contagio da COVID-19 e al fine di scongiurare il ripetersi di incidenti di dubbia matrice (quali gli incendi accaduti sia in zona Parella sia in altre zone della città);
INTERPELLA
Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:
- se l’Amministrazione, in ragione delle indicazioni ministeriali e delle scelte adottate da altre città italiane, intenda garantire la piccola agricoltura consentendo l’accesso agli orti urbani per la cura, la manutenzione, l’innaffiatura e la raccolta dei prodotti destinati all’autoconsumo;
- in caso di risposta affermativa, se e quali siano le tempistiche previste e quali le prescrizioni che si intendano adottare per consentire che l’attività degli orti urbani avvenga in piena sicurezza e osservanza della disciplina nazionale e regionale in tema di contenimento e contrasto della diffusione del COVID-19.