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I vaccini siano per tutti: non ha senso che gli studenti fuori sede siano esclusi da Open Day, Open Night e possibilità di vaccinarsi in farmacia

Quasi uno studente universitario su quattro è, in Piemonte, fuori sede: escludere dalle vaccinazioni anti-Covid questa fascia di popolazione è semplicemente assurdo. Sul tema ho incalzato la Giunta con un Question Time appena discusso in Consiglio Regionale: fragili le motivazioni addotte dall’Assessore Icardi per non avere ancora garantito l’accesso a questi canali per la vaccinazione anche agli studenti non piemontesi; mi assicurerò che le promesse, invero piuttosto vaghe, siano mantenute. Con il mio quesito ho portato a Palazzo Lascaris un’istanza molto sentita dagli studenti universitari. La questione è cruciale per garantire la ripresa degli anni accademici, a settembre, in piena sicurezza.

Appena discusso a Palazzo Lascaris il mio Question Time in merito all’opportunità di garantire anche agli studenti fuori sede l’accesso a tutti i canali per le vaccinazioni anti-Covid: ma le risposte della Giunta sono state particolarmente fumose. Non ha senso, in particolare, appellarsi a mere questioni tecniche e informatiche relative alla contabilizzazione della compensazione delle dosi per giustificare il fatto che Open Day, Open Night e farmacie aderenti non siano stati fin da subito aperti ai fuori sede. Gli studenti fuori sede sono una ricchezza per la Regione e come tali dovremmo cominciare a considerarli e trattarli. Anche da questo punto di vista. Ci chiediamo perché la Regione non abbia pensato fin da subito di includere anche gli studenti fuori sede negli Open Day e nelle Open Night, così come nella possibilità, a partire da venerdì 18 giugno, di essere vaccinati in farmacia: a questo proposito, l’Assessore Icardi ha espresso in Aula vaghe promesse per il futuro e ci assicureremo che siano rispettate. Con questo mio interrogativo ho voluto portare in Consiglio Regionale le istanze dei rappresentanti degli studenti universitari, a partire da Obiettivo Studenti. Diverse sono state le mozioni presentate, sul tema, presso gli organi di rappresentanza studentesca. Lo stesso Assessore Icardi ha recentemente sottolineato la necessità di vaccinare le fasce più giovani della popolazione, in particolare quella compresa tra i 19 e i 23 anni: un tale obiettivo è fondamentale per scongiurare il rischio di chiusura di classi con l’apertura del nuovo anno scolastico. Perché una tale operazione sia efficace è necessario superare ogni distinzione tra studenti residenti e non residenti e concludere con l’estate la vaccinazione della popolazione studentesca. Il Piemonte è una regione a forte vocazione universitaria e i fuori sede sono il 23,3% degli studenti iscritti.