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Una Città policentrica per una vivibilità reale

Mi sono occupato durante il mio mandato in Consiglio Comunale di Torino di numerose istanze dei quartieri non centrali: sicurezza, trasporti, manutenzione di strade e aree verdi, attenzione ai mercati, eventi e spazi di aggregazione sono i cardini di un incremento della vivibilità nell’ottica di costruire una città costruita non da un centro attivo e periferie dormitorio dove ci sono solo centri commerciali, ma da una serie di nuclei aggregativi che siano il fulcro dei diversi quartieri.

Non ereditiamo la terra dai nostri antenati, la prendiamo in prestito dai nostri figli”

(proverbio pellerossa)

  • Nuclei di aggregazione al centro dello sviluppo di ogni quartiere

La mia idea di città prevede centri di aggregazione e servizi in ogni quartiere. Non un solo centro, ma tanti centri per una città moderna. Alcune di queste realtà già esistono, penso a Cascina Roccafranca e alla zona pedonale di via Di Nanni: è necessario valorizzarli e renderli poli attrattivi per la loro zona, identificando altre realtà analoghe, una o più per Circoscrizione.

  • Manutenzione per strade e aree verdi

Le strade dissestate si pagano in termini di disagio per i cittadini, traffico, rischio di incidenti e danni ai veicoli. Le aree verdi sono punto di riferimento per le famiglie: è necessario che siano mantenute pulite e che l’erba sia tagliata con regolarità, che sia garantita la sicurezza e che i giochi siano funzionanti e in buono stato. Più volte negli ultimi anni, infatti, mi sono occupato di aree verdi non utilizzabili perché sporche, vandalizzate o piene di cocci di bottiglie, rifiuti o, peggio, siringhe usate.

  • Supporto ai commercianti

Il commercio di vicinato è un elemento fondamentale di coesione sociale, punto di riferimento per i cittadini, in particolare i più anziani. Prima che contribuenti, i commercianti sono cittadini che vanno sostenuti se sono in difficoltà, in particolare con sgravi su tariffe e tributi quando ci sono cantieri di lunga durata e programmando i lavori, anche tra Comune e Circoscrizione, per evitare cantieri che si chiudono e si riaprono a breve distanza di tempo, moltiplicando i disagi.

  • Illuminazione prima sicurezza

Vie illuminate sono vie sicure: il led è una tecnologia che funziona e che deve essere rapidamente estesa a tutta la città.

  • Affrontare seriamente la questione Campi Nomadi, senza populismi e demagogia

Il superamento dei campi rom non ha prodotto i risultati sperati. È necessario un approccio basato sul rispetto delle leggi e delle regole, dall’obbligo scolastico, al pagamento delle utenze e delle tariffe comunali. Non c’è sicurezza senza accoglienza, non c’è accoglienza senza sicurezza.