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Un palo della luce crolla sulla strada. La Città cade a pezzi: la Giunta si svegli

Non basta la farsa dei venditori senza scrupoli per Iren. Una tranquilla domenica pomeriggio in via Allasonatti, dietro al Maria Vittoria: uno dei tre pali della luce, marcio alla base, si abbatte improvvisamente sul selciato. È un miracolo se in quel momento non passava nessuno a piedi, in bici o in auto, né ha fatto danni perché, casualmente, è caduto su un tratto di strada dove non c’erano vetture in sosta. Nella via ci sono altri due pali identici, collocati nello stesso periodo, nel 1985: crolleranno anche questi? E se uno dovesse finire su corso Tassoni? Quanti altri pali in queste condizioni ci saranno a Torino? La Città sta cadendo a pezzi: per i cittadini i rischi ora non vengono solo più da buche e marciapiede sconnessi, ma anche dal cielo. La Giunta deve incominciare a fare e non solo a dire.

Un palo della luce, alto più di otto metri, si è spezzato alla base e si è schiantato in tutta la sua lunghezza, ieri pomeriggio, su via Alasonatti, alle spalle del Maria Vittoria: dopo la vicenda dei venditori senza scrupoli e senza rispetto, un’altra grave problematica da affrontare per la Città in merito ai servizi di fornitura di energia elettrica. Una comodità che ormai tutti diamo per scontata, ma che a quanto pare a Torino non solo non è scontata, ma anche pericolosa, perché non sai chi ti manda in casa e se vai per strada rischi di prenderti un palo della luce in testa. Per un miracolo ieri pomeriggio alle 17.30, quando le decine di chili si sono schiantate sull’asfalto, invadendo la carreggiata di via Alasonatti, non passava nessuno, né a piedi né con altro mezzo. Ma che cosa sarebbe successo se a cedere, corroso alla base dal tempo e dagli elementi, fosse stato il palo che, pochi metri più in là, si affaccia su corso Tassoni e che ha esattamente la stessa età del “collega” caduto e di un terzo palo collocato in fondo alla via? Sicuramente avrebbe colpito qualche auto in sosta, fatto che nel nostro caso non è capitato perché un inquilino dello stabile lì vicino aveva appena spostato la sua vettura.
Quanti saranno i pali della luce nelle stesse condizioni a Torino? Impianti che hanno quasi trent’anni, a rischio di crolli e incidenti: un altro segno che la nostra Città sta cadendo a pezzi e che la sicurezza dei cittadini, già messa a rischio dal penoso stato di strade e marciapiede, è ora messa a rischio anche dal cielo.
Non basta rimuovere il palo caduto con una celerità impressionante (due ore circa prima che il palo, spostato dalla carreggiata e staccato dalla rete elettrica, sezionato perché troppo pesante, venisse rimosso): servono fatti e interventi seri e mirati, in modo da garantire le condizioni minime di sicurezza e tranquillità. Camminando o circolando in auto per la Città, soprattutto in qualche zona e soprattutto di sera, è necessario guardarsi le spalle per evitare scippi e aggressioni (anche in macchina, succede…), fare attenzione per terra per non inciampare o finire con l’auto in qualche buca: controllare anche i pericoli dal cielo è veramente impossibile.