fbpx

Tag: vaccino

Riceve l’SMS per fare il vaccino anti-COVID e si presenta, ma salta tutto: le avevano mandato il codice di un’altra persona

La torinese Fiorenza Riberti ha ricevuto, lo scorso 4 marzo, la convocazione (per il 6 marzo) per l’immunizzazione di sua madre 85enne: presentatasi accompagnata dalla figlia, l’anziana non ha però ricevuto il vaccino perché il codice contenuto nel messaggio corrispondeva a un’altra persona. Fatto preoccupante, ci auguriamo sia un caso isolato. Chiederemo conto, nel dettaglio, del funzionamento di questi procedimenti.

Ci giunge una segnalazione preoccupante: una cittadina torinese 85enne ha ricevuto via SMS la convocazione per essere vaccinata contro il COVID-19, ma, presentatasi presso la Casa della Salute di via Gorizia 114 a Torino, non è poi stata vaccinata, risultando sull’SMS il codice fiscale di una terza persona.

Fiorenza Riberti, figlia della donna, fa sapere, dopo il disguido, di aver ricevuto l’indicazione di tenersi pronte poiché, se a fine giornata fossero avanzate dosi, le avrebbero nuovamente chiamate (prospettiva che poi non si è concretizzata). Da specifici controlli è totalmente esclusa l’ipotesi di un errore meccanico da parte del medico di base in fase di inserimento dei dati.

Mi chiedo, con preoccupazione, quale sia la causa dell’invio di un codice fiscale errato alla persona sbagliata e quanti altri casi analoghi si stiano verificando in Piemonte. La questione apre diverse questioni: quando sarà richiamato per il vaccino il titolare del codice inviato per sbaglio a un’altra persona? Qual è la procedura tramite la quale un cittadino può segnalare simili disservizi? 

Costringere persone anziane a recarsi più volte presso l’ASL moltiplica il rischio di contagio. Anche i giorni di lavoro persi dal familiare che accompagna aumentano di conseguenza. 

Chiederemo in Consiglio Regionale dettagli puntuali sul funzionamento esatto di questo tipo di processo, nonché informazioni relative all’utilizzo delle dosi Pfizer scongelate e non immediatamente inoculate. 

Vaccino subito alle persone con disabilità grave o gravissima, ai loro familiari e ai loro caregiver

Questa la mia richiesta alla Giunta Regionale: stiamo cominciando a vaccinare contro il Covid-19 le persone con disabilità ospiti delle strutture residenziali, ma urge garantire l’immunità anche alle persone con disabilità grave o gravissima che risiedono a casa, così come a chi sta loro vicino. L’esempio del Lazio dimostra che si può fare.

Il Lazio si è appena mosso: la Direzione Regionale Salute ha infatti trasmesso la comunicazione alle Asl e alle Aziende Ospedaliere per garantire alle persone con gravissime disabilità – e ai loro caregiver – la vaccinazione contro il Covid-19. La mia richiesta è che anche il Piemonte faccia lo stesso: garantiamo l’immunizzazione non solo agli ospiti delle strutture, ma anche a chi risiede a casa. Occorre vaccinare anche familiari, caregiver e tutte le persone che stanno vicino alle persone con disabilità. 

Da domani, le Asl e i centri di riferimento del Lazio contatteranno le persone vaccinabili per prendere appuntamento e programmare la somministrazione. La Regione Lazio fa un passo avanti importante e dimostra che non è impossibile muoversi nella stessa direzione. Le Regioni hanno la possibilità e il dovere di compiere scelte politiche a tutela della salute di persone particolarmente vulnerabili.

Il Piemonte segua la stessa strada. Si modifichi inoltre il piano vaccinale nazionale inserendo un riferimento esplicito alla priorità per queste persone. Garantiamo, infine, tempi certi: anche una condizione perdurante di incertezza, infatti, può aumentare la situazione di sofferenza psicologica delle persone in attesa.

Vaccini anti-COVID per le persone con disabilità, ora si faccia in fretta

Fondamentale garantire alle persone con disabilità – ma anche alle persone con patologie croniche o rare – l’accesso prioritario all’immunizzazione. Accesso prioritario che a oggi manca: grande preoccupazione, rischiamo di perdere altro tempo. Anche la Regione faccia la sua parte.

Vaccini anti-COVID per le persone con disabilità? Ancora non si sa quando. Ed è gravissimo. Sostengo convintamente gli appelli di Anffas Torino e delle altre Associazioni che chiedono una revisione dei criteri. La Giunta Regionale si è detta più volte d’accordo sulla necessità di garantire alle persone con disabilità l’accesso ai vaccini: ora è il momento di stringere i tempi. Non è accettabile che le persone con disabilità non ospitate in strutture siano ignorate e scavalcate, contro ogni logica e nonostante tutte le richieste. Chiediamo un accesso prioritario ai vaccini anche per le persone con patologie croniche e rare. Neppure chi assiste una persona con disabilità ha, al momento, alcuna priorità. Molte persone non autosufficienti, tra l’altro, presentano vulnerabilità proprio all’apparato respiratorio: per esempio, i 20mila nostri concittadini tetraplegici. Vaccinare subito, o comunque nel tempo più breve possibile, le persone che vivono queste condizioni significa proteggere anche coloro che le assistono e che stanno loro accanto: badanti, caregiver, familiari. La Giunta si muova.

Subito vaccino anti-COVID per chi lavora negli studi odontoiatrici

Faccio mie le richieste del Tavolo Tecnico sull’Odontoiatria e dell’Ancod: solo garantendo ai membri dei team la possibilità di accedere alla copertura vaccinale si può garantire assoluta sicurezza a professionisti e pazienti. Mi farò portavoce di questa istanza in Consiglio Regionale. Nella nostra regione sono attivi oltre 4mila odontoiatri e oltre 5mila altri professionisti che lavorano negli studi.

Gli odontoiatri (oltre 4mila in Piemonte) lavorano quotidianamente a stretto contatto con i pazienti: garantire loro il vaccino è dunque prioritario. Sostengo convintamente la posizione espressa, in questo senso, dal Tavolo Tecnico sull’Odontoiatria e da Ancod (Associazione Nazionale dei Centri Odontoiatrici). L’accesso al vaccino si deve estendere a tutti i membri dei team che operano negli ambulatori odontoiatrici (oltre agli odontoiatri, sono oltre 5mila sul territorio regionale i professionisti attivi presso gli studi). Porterò avanti queste giuste richieste in Consiglio Regionale, nella convinzione che solo così si possa garantire la maggior sicurezza possibile per professionisti e pazienti. Da sempre il personale, medico e non medico, degli studi odontoiatrici è attivo a stretto contatto con i pazienti per garantire la salute e il benessere dei cittadini.

Vaccino anti-COVID: e le persone non autosufficienti?

Al momento, non è prevista alcuna priorità per le persone con patologie croniche o disabilità (per esempio tetraplegia): il Lazio si è già mosso per garantire loro il vaccino in tempi brevi, il Piemonte faccia lo stesso per proteggere loro e chi sta loro vicino.

Persone non autosufficienti escluse, in questa prima fase, dal vaccino: si prevede che gli italiani con almeno una patologia cronica non potranno essere vaccinati prima della prossima primavera (o più tardi ancora). Mi auguro che questa fascia di popolazione possa essere inserita al più presto tra coloro che hanno diritto prioritario al vaccino. Molte persone non autosufficienti, tra l’altro, presentano vulnerabilità proprio all’apparato respiratorio: per esempio, i 20mila nostri concittadini tetraplegici. Vaccinare subito, o comunque nel tempo più breve possibile, le persone che vivono queste condizioni significa proteggere anche coloro che le assistono e che stanno loro accanto: badanti, caregiver, familiari. Ancora una volta, non autosufficienza e disabilità sono le grandi escluse, le grandi dimenticate. La Regione Lazio ha inserito nella “Fase 2”, con una propria determinazione, le persone di ogni età con comorbidità severa, immunodeficienza e fragilità, cioè le persone con disabilità e anche le persone che frequentano le RSA in modalità semiresidenziale (non considerata nel Piano nazionale). Chiederò in Consiglio Regionale che anche il Piemonte si muova in maniera analoga.

I Moderati

Al centro della visione politica della lista civica per la quale mi sono candidato ci sono la persona, la libertà e la dignità di ogni essere umano, la centralità della famiglia e del lavoro, la solidarietà sociale e il rispetto per l’ambiente.

#AppendinoDoveSei

Seguimi sui social