Skip to main content

Tag: trasporti

Persone con disabilità e trasporti in Piemonte: fuori dai grossi centri, l’accessibilità è ancora un miraggio

Con due interpellanze appena discusse in Aula ho stimolato la Giunta sul tema del miglioramento del servizio di trasporto locale e regionale, che deve essere più fruibile e sicuro anche nei territori extraurbani.

La reale accessibilità e fruibilità dei nostri autobus è, al momento, soltanto un remoto obiettivo: non certo un dato di fatto, soprattutto fuori dai grandi centri urbani (riconosciamo invece un certo miglioramento nei territori cittadini). Tanto resta da fare in tema di accessibilità di infrastrutture, mezzi e fermate. A farne le spese, sono soprattutto quei passeggeri che non hanno piena mobilità.

Per stimolare la Giunta ad affrontare il problema, ho appena discusso in Aula due interpellanze. Questi i temi: “Erogazione delle risorse economiche previste per legge per garantire l’accessibilità, la fruizione e la sicurezza di infrastrutture e mezzi” e “Rispetto delle normative vigenti afferenti l’accessibilità alle infrastrutture, ai mezzi ed alle fermate del trasporto pubblico locale”.

La Giunta ha riferito di quasi 500 controlli, in tema di accessibilità, su fermate e mezzi nel corso del 2022; ha dichiarato l’intenzione di rivedere la Legge Regionale 1/2000 nei prossimi mesi e di intervenire per ripristinare l’accessibilità laddove siano segnalate dall’Osservatorio barriere architettoniche. Ha espresso soddisfazione per la convocazione più regolare che in passato dell’Osservatorio stesso, che monitora l’accessibilità delle stazioni piemontesi, dal quale la Giunta si aspetta richieste puntuali di intervento.

Ci confortano e convincono solo in parte queste affermazioni e queste generali rassicurazioni, in un contesto di scarsa qualità del servizio pubblico di trasporto fuori dalle città. In particolare, facciamo notare che sul sito web della Regione Piemonte le relazioni (testuali e fotografiche) riportate – realizzate dagli uffici regionali competenti, relative ai controlli effettuati proprio dalla Regione sul trasporto pubblico extraurbano su gomma – già attualmente descrivono le situazioni che necessitano di interventi, per avere contezza dei quali non dovremmo attendere segnalazioni di sorta. Ci aspettiamo che la Politica anticipi le richieste e non si limiti a rispondere quando queste arrivano. Fino allo scorso anno, per legge, almeno il 3% dei fondi del TPL doveva essere destinato agli interventi per l’accessibilità e la fruibilità dei servizi di trasporto pubblico a favore delle persone con disabilità e chiediamo di tornare presto a un parametro di questo tipo in grado di garantire risorse aggiuntive reali, quantificabili e immediatamente disponibili.

La Legge Regionale 1/2000 imponeva di destinare una quota pari o superiore al 3% delle risorse attribuite agli enti locali per l’esercizio del trasporto pubblico locale deve essere destinata a garantire accessibilità, fruibilità e sicurezza di mezzi e infrastrutture, nonché alle attività di monitoraggio e controllo. Lo scorso anno, i due capitoli che contenevano parametro vincolante il parametro del 3% sono stati cancellati. Chiediamo il ritorno a un analogo principio, in grado di fissare una quota minima da investire in questo senso. Solo un servizio di trasporto pubblico davvero efficiente, moderno e accessibile può costituire un’alternativa preferibile ai mezzi privati.

GTT, così non va: corse saltate e ritardi

L’Agenzia per la Mobilità Piemontese intervenga ed eventualmente sanzioni affinché sia garantito agli studenti il diritto di arrivare a lezione in orario, in particolare per quanto riguarda le linee 75, 49, 8, 2 e 57 (Torino).

Arrivare in orario a scuola? Un diritto in teoria scontato, di fatto però impedito da ritardi e corse saltate, soprattutto lungo la linea 75 (Torino, direzione Cimitero Monumentale), la linea 49 (da Settimo verso Torino) e la linea 8 (da San Mauro verso Torino), ma anche lungo le linee 2 e 57. Questo il tema del mio Question Time appena discusso in Aula: se la Giunta rivendica di aver messo 2 ulteriori milioni di euro rispetto alla spesa storica negli ultimi due anni per potenziare il trasporto su gomma e non esclude un ulteriore sforzo economico per il futuro, da parte nostra chiediamo, come Moderati, che queste risorse vadano subito a potenziare le tratte lungo le quali si stanno verificando i disservizi. L’Agenzia per la Mobilità Piemontese intervenga in maniera rapida e decisa con il Gruppo Torinese Trasporti, garantendo un servizio efficiente ed eventualmente sanzionando: ne va del diritto allo studio dei nostri studenti.

Che un potenziamento del servizio serva urgentemente è un fatto riconosciuto anche la Giunta, che ha definito “un fatto grave” la mancata erogazione del servizio da parte di GTT. Ci auguriamo che la segnalazione all’Agenzia per la Mobilità Piemontese, promessa dalla Giunta, sia fatta immediatamente (ci stupisce, anzi, che non sia già partita: con il nostro Question Time abbiamo forse rivelato criticità non note?).

Le risorse citate dalla stessa Giunta siano messe subito per potenziare le linee di cui noi abbiamo segnalato i disservizi. Gli studenti devono poter contare su un servizio affidabile, efficiente e puntuale. In gioco c’è il loro diritto allo studio, attualmente impedito dalla sostanziale impossibilità – specialmente per quanto riguarda alcuni Istituti: il Liceo Einstein, l’Istituto Beccari, l’Istituto Bodoni, l’Istituto Birago di Torino tra gli altri – di giungere in tempo utile alle elezioni a causa delle varie corse “saltate” dai mezzi.

QUESTION TIME – Potenziamento dei servizi GTT. La Giunta vuole intervenire per supportare gli studenti a raggiungere la propria scuola in orario?

Premesso che:

• l’Agenzia della Mobilità Piemontese è stata istituita nel 2003 ai sensi dell’art. 8 della L.R. 1/2000 ss.mm.ii. ed è l’ente responsabile per la Pubblica Amministrazione della mobilità collettiva su tutto il territorio piemontese. Regione Piemonte possiede il 25% delle quote;
• il Gruppo Torinese Trasporti Spa – GTT – fa capo a FCT Holding Srl, società finanziaria controllata dal Comune di Torino.

Constatato che:

• alcuni studenti frequentanti il Liceo Einstein, l’Istituto Beccari, l’Istituto Bodoni, l’Istituto Birago spesso arrivano in ritardo a scuola;
• tale ritardo non è da attribuire alla condotta degli studenti, bensì dei pullman che “saltano” le corse o sono così colmi da non permettere la salita e il mezzo successivo passa dopo molto tempo, non consentendo ai ragazzi di arrivare puntuali a scuola.

Tenuto conto che:

• le linee maggiormente interessate da tali problemi sono la linea 75 (direzione Cimitero Monumentale), la linea 49 (da Settimo direzione Torino) e la linea 8 (da San Mauro direzione Torino);
• siamo ormai ad oltre quattro mesi dall’inizio dell’anno scolastico e la situazione dei trasporti in questa zona di Torino è molto critica.

Rilevato che:

• l’affluenza che ogni mattina c’è in queste zone è davvero elevata: asse Corso Novara/via Bologna fino a largo Croce Rossa se si viene da Torino oppure asse da Strada Settimo/Strada San Mauro fino a piazza Sofia se si viene dalla periferia;
• le linee 75, 49 e 8 lungo il percorso hanno numerose scuole superiori, solo il Liceo Einstein, considerando tutte le sue sedi, ha circa 1600 studenti;
• gli stessi istituti scolastici ormai accettano la giustificazione per ritardo dei pullman.

Considerato che:

• gli studenti hanno il diritto di fare affidamento su un servizio di trasporto pubblico affidabile, puntuale e costante nella sua operatività;
• è importante incrementare il servizio nelle fasce più richieste dall’utenza e favorire così l’accesso a scuola dei ragazzi nella fascia oraria 7.00-8.00;

Interroga l’Assessore competente

per sapere quali iniziative intenda assumere nei confronti dell’Agenzia della Mobilità Piemontese e di GTT, per assicurare che gli studenti possano arrivare in orario a scuola e beneficiare di un adeguato servizio, evitando così la perdita di momenti di lezione importanti.

Arrivare a scuola in orario? Missione (quasi) impossibile

La Giunta interloquisca con GTT e con l’Agenzia della Mobilità Piemontese: urge potenziare il servizio – soprattutto lungo le linee 75, 49 e 8 (Torino) – e lo chiederò domani in Aula con un Question Time appena presentato. Anche garantendo un servizio di trasporto pubblico affidabile si difende il diritto allo studio degli studenti piemontesi.

Potenziamento dei servizi GTT: serve urgentemente, per garantire puntualità e per salvaguardare il diritto allo studio. La Giunta ha intenzione di intervenire per aiutare gli studenti a raggiungere in orario la propria scuola? Lo chiederò domani in Consiglio Regionale con un’interpellanza a risposta immediata appena presentata. La sostanziale impossibilità – da parte degli studenti di alcuni Istituti: il Liceo Einstein, l’Istituto Beccari, l’Istituto Bodoni, l’Istituto Birago di Torino tra gli altri – di giungere in tempo utile alle elezioni a causa delle varie corse “saltate” dai mezzi ha reso urgente la discussione in Aula di questo tema. Talvolta il bus passa, sì, in orario, ma risulta talmente affollato da non potervi accedere. Le linee maggiormente interessate da queste criticità sono la linea 75 (Torino, direzione Cimitero Monumentale), la linea 49 (da Settimo verso Torino) e la linea 8 (da San Mauro verso Torino). Sono direttrici di viabilità a traffico intenso specialmente nelle ore mattutine: proprio la fascia oraria 7.00-8.00 fa registrare i disservizi più gravi. Ormai, diversi Istituti scolastici torinesi accettano la giustificazione per ritardo dei pullman. Quali iniziative intende assumere la Giunta nei confronti dell’Agenzia della Mobilità Piemontese e di GTT per assicurare agli studenti un servizio affidabile e puntuale?

Rinnovo patenti, il grande ingorgo

Il grande intasamento dei rinnovi delle patenti diventa giorno dopo giorno più intricato: le visite richiedono tempi biblici non solo all’ASL To4, ma, verosimilmente, anche in altre ASL piemontesi, con appuntamenti fissati dopo la fine dell’estate e talvolta ancora più tardi. Ho portato il tema in Consiglio Regionale con un Question Time appena discusso.

Anche in questo ambito, in questa Regione, le liste d’attesa sono interminabili. Sono molti gli automobilisti che, non volendo aspettare tanto e dovendo utilizzare l’auto per questioni personali o professionali indifferibili, scelgono di rivolgersi, a pagamento, ai centri di scuola guida autorizzati. La Giunta ha provato a ridimensionare il problema, ma la risposta secondo la quale “il servizio riscuote il favore dell’utenza, pur tra qualche difficoltà” di certo non consola gli automobilisti, recentemente, si sono sentiti suggerire dagli stessi operatori di «rivolgersi a una Scuola Guida per espletare la pratica», ovviamente a pagamento. I tempi di attesa sono spesso più lunghi dei due mesi indicati dalla Giunta e spesso non sono migliorati rispetto al 2021 (anno particolarmente negativo). Altro fatto grave: non possiamo accettare che, per i cittadini, anche solo ricevere risposta a un’email diventi un’impresa impossibile e l’abbiamo esplicitamente fatto notare a verbale. Faremo un approfondimento in Commissione per verificare quali siano le reali tempistiche sul territorio regionale e se sia eventualmente necessario assumere personale per tornare a tempistiche più consone alle esigenze e alle aspettative degli automobilisti della nostra regione. La Giunta ha identificato tre cause per l’attuale situazione di criticità: le nuove procedure nazionali, la concomitante cessazione delle proroghe delle patenti al 30 giugno 2022 e il maggior afflusso di utenti a livello regionale.